L'ultimo anno di Ancelotti
Inviato: 12.02.09 - 10:25
Non penso uscirà un nuovo tormentone come Kakà, le possibilità che questo sia l'ultimo anno di Ancelotti al Milan son davvero molte, se non tutte.
La società intorno si guarda, lui ha già fatto capire di voler cambiare aria e umanamente è più che comprensibile..
8 anni assieme mi pare.. il rapporto più lungo dell'era moderna, in Italia.
3 destinazioni. Chelsea, Real Madrid o nazionale. Son tutte soluzioni che se fossi in Carletto anteporrei alla continuazione del rapporto del Milan.. perchè son possibilità concrete di rinnovamento, affascinanti.. anche economicamente gratificanti, perchè no.
Ha vinto col Milan
2 Champions League, 2 supercoppe Europee, 1 Mondiale per Club
1 campionato italiano, 1 supercoppa europea, 1 coppa Italia
vivendo personalmente il paradosso del Milan vincente oltralpe e così così nel suolo italiano ma contribuendoci direttamente, anche.
Che voto dareste al simpatico allenatore di Reggiolo?
Io gli darei 8
Ha dalla sua un rapporto vittorie-prezzo per ottenerle davvero invidiabile. Ha vinto due Champions League e per un milanista son tutto, ci ha fatto diventare la squadra più titolata al mondo, titolo sì onorifico ma di grande spessore dal punto di vista del prestigio, ha saputo ricostruire "scarti" dell'Inter trovandone una soluzione adeguata (Pirlo regista ha cambiato il modo di giocare a calcio nel 2000 e ha fatto vincere il Mondiale all'Italia perchè nel 2006 Andrea era in forma fantastica e da lì ha guidato il gioco).
I contro? Beh.. non ha saputo quasi mai motivare i giocatori alla domenica. Tristezza a volte vedere il Milan di domenica poi fare un partitone il mercoledì. Da valutare qual è la sua fetta di colpa e quanto sia insito questo atteggiamento di snobismo nel "mondo Milan". In campionato siamo stati raramente in lotta nonostante avessimo squadre che potevano ambire tranquillamente allo scudetto (gli ultimi due anni NO) e il dedicarsi esclusivamente alla coppa dalle grandi orecchie è stato un errore tattico a priori (mitigato a posteriori dalla conquista di 2 trofei). Un po' fossilizzato nelle scelte, sia tecniche che tattiche, ha finito per risultare prevedibile a chi non gioca a calcio, più del 50% delle squadre in A, sperperando punti continuamente dove con qualche correttivo e maggiore cattiveria agonistica si sarebbe vinto.
Un leggerissimo punto di demerito anche nel non sapersi imporre in fase di calciomercato. Gli input agli acquisti, aldilà di aspetti che esulano dall'aspetto tecnico, devono partire dal Mister e non devono essere calati dall'alto.
Se l'idea debba essere principalmente quella di A- risparmiare B- comprare giocatori che stimolino il marketing si può con un brain-storming adeguato sfogliare la margherita e trovare giocatori più adeguati.
[to be continued... devo uscire]
La società intorno si guarda, lui ha già fatto capire di voler cambiare aria e umanamente è più che comprensibile..
8 anni assieme mi pare.. il rapporto più lungo dell'era moderna, in Italia.
3 destinazioni. Chelsea, Real Madrid o nazionale. Son tutte soluzioni che se fossi in Carletto anteporrei alla continuazione del rapporto del Milan.. perchè son possibilità concrete di rinnovamento, affascinanti.. anche economicamente gratificanti, perchè no.
Ha vinto col Milan
2 Champions League, 2 supercoppe Europee, 1 Mondiale per Club
1 campionato italiano, 1 supercoppa europea, 1 coppa Italia
vivendo personalmente il paradosso del Milan vincente oltralpe e così così nel suolo italiano ma contribuendoci direttamente, anche.
Che voto dareste al simpatico allenatore di Reggiolo?
Io gli darei 8
Ha dalla sua un rapporto vittorie-prezzo per ottenerle davvero invidiabile. Ha vinto due Champions League e per un milanista son tutto, ci ha fatto diventare la squadra più titolata al mondo, titolo sì onorifico ma di grande spessore dal punto di vista del prestigio, ha saputo ricostruire "scarti" dell'Inter trovandone una soluzione adeguata (Pirlo regista ha cambiato il modo di giocare a calcio nel 2000 e ha fatto vincere il Mondiale all'Italia perchè nel 2006 Andrea era in forma fantastica e da lì ha guidato il gioco).
I contro? Beh.. non ha saputo quasi mai motivare i giocatori alla domenica. Tristezza a volte vedere il Milan di domenica poi fare un partitone il mercoledì. Da valutare qual è la sua fetta di colpa e quanto sia insito questo atteggiamento di snobismo nel "mondo Milan". In campionato siamo stati raramente in lotta nonostante avessimo squadre che potevano ambire tranquillamente allo scudetto (gli ultimi due anni NO) e il dedicarsi esclusivamente alla coppa dalle grandi orecchie è stato un errore tattico a priori (mitigato a posteriori dalla conquista di 2 trofei). Un po' fossilizzato nelle scelte, sia tecniche che tattiche, ha finito per risultare prevedibile a chi non gioca a calcio, più del 50% delle squadre in A, sperperando punti continuamente dove con qualche correttivo e maggiore cattiveria agonistica si sarebbe vinto.
Un leggerissimo punto di demerito anche nel non sapersi imporre in fase di calciomercato. Gli input agli acquisti, aldilà di aspetti che esulano dall'aspetto tecnico, devono partire dal Mister e non devono essere calati dall'alto.
Se l'idea debba essere principalmente quella di A- risparmiare B- comprare giocatori che stimolino il marketing si può con un brain-storming adeguato sfogliare la margherita e trovare giocatori più adeguati.
[to be continued... devo uscire]