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da RuiCosta » 30.05.09 - 12:56
MILANELLO - Ecco i temi affrontati da Carlo Ancelotti alla vigilia di Fiorentina-Milan, nella sala conferenze di Milanello:
FIORENTINA-MILAN
'Questa è l'ultima conferenza stampa della stagione, una conferenza importante, perchè arriva alla vigilia di una partita assolutamente fondamentale per noi. Sapete tutti quanto vogliamo entrare in Champions League senza i preliminari.
Ci andremo a giocare la qualificazione contro una squadra forte, su un campo difficile. Partiamo da un piccolo vantaggio che non vogliamo pensare di gestire. Il nostro obiettivo è fare una partita senza calcoli. Questa squadra è abituata a giocare questo tipo di partite con questo tipo di pressione. E' la cosa che più mi tranquilizza'.
LE VOCI ESTERNE
'In questa settimana abbiamo pensato solo a questa gara, e oggi anche. Tutto il resto sono chiacchiere che saranno affrontate dopo questa partita'.
I SINGOLI
'Penso che la squadra stia bene nel suo complesso. E' molto positiva la convocazione di Alessandro Nesta, che sta ritrovando la migliore condizione. E' da 20 giorni che lavora con la squadra. Nesta può giocare, perchè ha dato dimostrazione di essere migliorato molto, il dubbio è legato all'anno di inattività e a una partita così importante, un utilizzo dall'inizio potrebbe essere un po' rischioso per lui che è fermo da tanto'.
Per il resto c'è stato un problema in settimana per Beckham, alla caviglia ma ormai sembra risolto. Gli altri sono tutti in buona condizione. Gattuso titolare? Vediamo, perchè Beckham ha recuperato e lavorato bene anche oggi. I dubbi per la formazione sono questi: Beckham o Gattuso, Pato o Inzaghi. Non cambieremo atteggiamento o modulo'.
'Il rendimento di Kakà? Dal 7 febbraio, giorno dell'infortunio, non ha trovato ancora la continuità che gli era solita. Ha alternato prestazioni, segno di una difficoltà che ha manifestato dopo il recupero. Il suo infortunio al piede è stato serio, il piede è fondamentale per l'equilibrio e lui questo equilibrio fatica a mantenerlo. Sul suo ruolo? Ha un po' modificato la posizione, ma l'Italia però è l'unico paese al mondo dove si parla di ruoli ben specifici. Kakà è un attaccante come gli altri due che dovrebbero giocare più avanti. Le squadre italiane dovrebbero modificare questa divisione di ruoli, come hanno magnificamente dimostrato le squadre arrivate in finale di Champions League. Penso a Rooney: anche grazie al suo lavoro e al suo sacrificio, la sua squadra è arrivata in finale. Guardiola? Ha costruito un capolavoro, il Barcellona sta sfruttando la forza del suo vivaio, oltre ai campioni che ha'.
IL CALO DI RENDIMENTO DOPO CATANIA
'Le ultime gare non le abbiamo preparate al meglio, altrimenti il conto sarebbe già chiuso. Il motivo può essere stato un calo di tensione dopo Catania, quando abbiamo pensato che il traguardo fosse raggiunto, a più 9 dai viola. Finchè non c'è certezza matematica, però nel calcio non puoi stare tranquillo. Con la Juve abbiamo giocato discretamente, quello che non ci sta sono le ultime due partite con Udinese e Roma. Abbiamo un vantaggio, che non vogliamo gestire, vogliamo giocare una partita aperta, cercando di vincere'.
Per quanto riguarda il calo degli attaccanti, è vero. Di punto in bianco c'è un blocco che coinvolge un po' tutti. Abbiamo preso più gol del solito e siamo stati meno prolifici del solito. Credo sia tutto legato al calo di tensione di cui parlavo prima, dopo la vittoria con il Catania'.
IL BILANCIO DELLA STAGIONE
'Non sempre abbiamo avuto continuità nei risultati e anzi ci sono stati diversi alti e bassi. Nel periodo iniziale dell'annata, abbiamo pagato gli infortuni e gli impegni ravvicinati. Il problema di questo finale è legato soprattutto ad un aspetto psicologico e alla sicurezza di aver raggiunto l'obiettivo. Negli anni le difficoltà che ho incontrato, non sono mai state legate a gare così importanti, preparate sempre molto bene. L'impressione che ho è che abbiamo fatto la stessa cosa in questi giorni. A volte abbiamo sofferto le partite con meno pressioni, sulla carta più abordabili.
Il momento più bello della stagione? Credo sia stato nella fase iniziale, quando siamo usciti da due sconfitte di seguito (contro Bologna e Genoa ndr) e siamo riusciti a tornare in testa alla classifica, con la vittoria nel derby di andata. Quello è stato il nostro periodo migliore'.
L'ATTACCO VIOLA
'Se temo la voglia di rivincita di Gilardino? No, il problema è legato alle sue qualità. E' un attaccante molto pericoloso, il problema è da mettere su questo binario. Gila è temibile in area, bravo nel gioco aereo, sui cross. La Fiorentina utilizza bene le fasce laterali, limitare queste loro caratteristiche per noi significherà limitare anche i rifornimenti a Gilardino'.