Sandro è rientrato nell'ultimo quarto d'ora a Firenze, sigillando il ritorno in Champions League della squadra rossonera, ma adesso il suo sguardo è proiettato in avanti: "Quest'anno per me è un anno importantissimo, per tanti punti di vista. Devo capire bene la situazione, voglio capire come sarà il mio futuro. Io sono fiducioso e penso che sarà un anno positivo. Ho fatto i primi allenamenti e mi sento bene, penso e spero di aver superato il problema dell'anno scorso. Sono riuscito a dare continuità al lavoro, ho lavorato molto, il vero test adesso sarà quando andremo negli Stati Uniti, con tante partite ravvicinate. Ma sono contento, i dolori sono andati via, sono fiducioso".
Ciò di cui parla il campione del Milan e del calcio italiano, è il passaggio dall'allenamento al match: "L'allenamento non può essere mai come una partita, per capirlo è sufficiente paragonare come si sta il giorno dopo una partita rispetto al giorno dopo un allenamento. In gara ci sono le torsioni, i salti, i contrasti, gli scontri, movimenti che non si fanno mai in allenamento. Vediamo. Comunque ripeto, sono contento, sono a disposizione. Adesso vedo che adottiamo un metodo diverso di allenamento, nuovo anche per la mia carriera. Per conto mio, nel ritiro di preparazione, ho sempre corso tanto fin dai tempi di Zeman. Oggi abbiamo fatto il primo allenamento fisico, pensavamo fosse più leggero perchè fatto con la palla: in realtà abbiamo faticato molto, perchè si tratta di un lavoro che allena il giocatore ad essere più preciso nella fatica con la palla, proprio come avviene in gara".
Infine, qualche riferimento ad alcuni passaggi della prima parte del 2009 di Alessandro Nesta: "L'articolo che conteneva voci sul mio ritiro dal calcio? Sulle prime mi ha dato un po' fastidio, ma in fondo alla fine mi ha portato bene. Ho avuto altri infortuni duri nel corso della mia carriera e sono sempre tornato. L'ho fatto anche questa volta". In chiusura, la domanda a Sandro se a dargli la carica è stata anche la pagina di Auguri dedicatagli a marzo dalla sua famiglia in occasione della Festa del Papà: "Sì, mi aveva fatto piacere. C'erano i nomi dei miei figli. E' stata una bella cosa in un momento un po' particolare".
Nesta all'80% resta ancora per me il difensore più forte del mondo

(Dopo c'è Mexes)
