"Non penso sia un Milan stanco quello che va ad affrontare l’Atalanta,
cambieremo molto rispetto a giovedì, in questo momento la squadra sta bene dal punto di vista fisico, arriviamo alla partita in una condizione ottimale.
La partita di Coppa Uefa non ha creato nessun problema,
restano indisponibili Kaladze, Pirlo, Senderos.
Sarà una trasferta insidiosa, l’Atalanta ha un’ottima organizzazione di gioco, la squadra è sempre molto alta, organizzata, difficile che abbia momenti di distrazione. Il Milan sta bene, abbiamo trovato la continuità nel gioco e nei risultati, cerchiamo conferme nella partita di domani.
Il difetto è che in questo momento la squadra fatica ancora a essere ordinata, compatta, il salto di qualità è quello, queste cose devono diventare naturali.
La caratteristica principale dell’Atalanta è il gioco lineare, compatto, non ha mai un momento di black out, e questa è la caratteristica migliore di tutte squadre di Del Neri. Rispetto all’anno scorso il Milan contro Atalanta e Samp era in un momento di difficoltà, ora l’abbiamo appena superato.
Giocheranno quei giocatori che hanno riposato giovedì, come Maldini, Jankulovski, Seedorf, Ambrosini, Borriello, Ronaldinho.
Non sento uno spirito diverso nel derby, la rivalità c’è da sempre, ma a parte i due scontri diretti ognuno farà la sua strada e alla fine si tireranno le somme. Il passato lo riguardo volentieri. Ripensare alla gioie vissute nel passato ci dà fiducia per il futuro e ci riempie il cuore di felicità. Ogni società ha il proprio stile, non ho nessun motivo per giudicare.
Ancora non c’è la condizione ottimale in tutti i giocatori perciò la rotazione è necessaria, ma non è detto che Shevchenko e Inzaghi giocheranno sempre in Coppa, dipende anche dall’avversario. Ad esempio domani
Borriello è l’uomo giusto per l’Atalanta.
Per Inzaghi è sicuramente uno stimolo essere capocannoniere in Europa; ha fatto sempre bene quando è stato utilizzato.
L’unica partita in cui abbiamo creato poco è stato a Cagliari, per il resto il gioco d’attacco è sviluppato bene anche se gli interpreti possono cambiare'.
Non dobbiamo andare a complicarci le partite con le nostre disattenzioni, poi si può fare più o meno bene, l’importante è non regalare, come abbiamo fatto con Bologna e Genova.
La
posizione di Ronaldinho? Io non voglio obbligarlo a giocare in una determinata posizione, avrà un ruolo offensivo e poi deciderà lui in base a come si sviluppa il gioco e alla disposizione degli avversari. Lui
predilige il centro sinistra. Vale lo stesso discorso per
Kaka: parte da trequartista ma poi cambia posizione in base agli spazi che si creano: giovedì si è spostato sul centro sinistra perchè la disposizione degli avversari permetteva questo. Quello che conta è anche il ripiegamento in fase difensiva, e in questo momento gli attaccanti sono disposti a fare questo.
Nelle scelte non ho preclusioni legate all’età.
Pato viene seguito con particolare attenzione proprio perché è giovane ma non vedo neanche tutta questa necessità. Non posso garantirgli un impiego costante. Né a lui né a nessun altro. Chi viene al Milan sa che qui non c’è tempo di aspettare i giocatori che devono crescere attraverso l’utilizzo. Ma Pato è un grande talento e sarà utilizzato, e sarà utile.
Nel reparto attaccanti tutti hanno bisogno di migliorare la condizione. Fisicamente in questo momento stanno bene Pato e Kakà, per tutti gli altri c’è la necessità di trovare una migliore condizione.
Nesta è a disposizione, anche se non ha la brillantezza che di solito è la sua caratteristica. Ha lavorato sulla corsa lunga, ha bisogno di lavorare sulla velocità.
Il fatto che Kakà in questa stagione abbia fatto finora più assist che gol penso sia legato un po’ a un fattore casuale, e un po’ anche al fatto che l’anno scorso giocava in posizione più avanzata e quindi aveva più opportunità di finalizzazione. Il gran numero di giocatori andati in gol finora può invece essere legato al fatto che abbiamo fatto una preparazione senza attaccanti, e qualcuno si è abituato a fare qualche inserimento in più.
Domani succederà questo:
in panchina ci vanno due difensori, due centrocampisti e due attaccanti, non si può sacrificare un centrocampista, ad esempio, per portare un attaccante in più. Se un attaccante deve andare in tribuna ci va, il rapporto è diretto, ci sono tanti giocatori di qualità e tutti sanno che il Milan ha un grande reparto offensivo e qualcuno deve per forza andare in tribuna.
Ho temuto che Gattuso quest’estate potesse andare via sì, che avesse un calo no, perché vedo come si allena; in questo scorcio di stagione è stato il più continuo.
Beckham potrà essere utilizzato come centrale o sul centrodestra. Se può provare a ricoprire anche il ruolo di Pirlo? La qualità piedi indiscussa.
A livello emotivo porterà entusiasmo, perché è un giocatore importante, e un grande professionista. Anche se a breve termine, le sue grandi qualità potranno tornare utili in certe circostanze. Non avrà difficoltà a inserirsi, il calcio è una lingua universale, e tutti sono contenti che possa stare con noi, non vedo controindicazioni.
E’ da tanto che a Milanello non ci sono giocatori inglesi perché il Milan da tempo scelto una linea ‘brasiliana’, e perché i giocatori inglesi bravi se li tengono. Ce ne sono parecchi, Capello ha una bella Nazionale.
L’allenatore dei Galaxy è un po’ arrabbiato? Se c’è un giocatore che ha voglia di allenarsi durante le vacanze non mi sembra così negativo. Beckham vuole giocare ancora in Nazionale, quindi l’aspetto predominante è quello, tenersi in forma. Potrebbe essere della spedizione di Dubai.
Il ‘problema’ di abbondanza c’è con lui o senza. Noi lo avremmo allenato comunque volentieri, poi il fatto che possa essere tesserato non può essere negativo per noi.
Non ho messo l’etichetta di titolare a nessuno, l’arrivo di un grande giocatore non deve essere un impedimento ma uno stimolo. Forse saremo solo noi utili a lui perché lo alleniamo, oppure potrebbe essere lui utile a noi, anche se fosse solo per una partita, e questo è già positivo.
Nel momento in cui si allenerà, e sarà in forma, andrà in concorrenza con gli altri e poi spetta a me la scelta.
Essere tifosi del Milan porta bene perché si rischia di diventare campioni del mondo: è successo con Ballan e ora con Fragomeni: il consiglio a tutti gli sportivi è di diventare milanisti! Verrà a Milanello e ci porterà la sua corona, ci fa molto piacere".