Cosa hai provato all'arrivo a Napoli?: "Difficile descrivere un'esperienza del genere, bisogna viverla. Sapevo che Napoli era una città così, ma viverla è diverso. Spero di ripagare l'affetto e fare sempre meglio in campo".
Pronto a giocare contro la Juventus? Quali sono le proiezioni del Napoli?: "Io ho giocato sempre fino all'ultima partita, quindi fisicamente sono pronto. Sceglierà il mister. Le proiezioni? Pensiamo partita dopo partita, a cominciare da domenica sera".
La maglia bianconera ti porta bene: hai segnato a Juventus e Udinese: "ll gol è importante fino a un certo punto, l'importante è la vittoria".
Quando hai imparato a fare la fase difensiva?: "Anno dopo anno migliori"
Cosa ha portato alla scelta del Napoli?: "Grande squadra, grande città con allenatore e giocatori importanti. Non è stato difficile per me".
Prende parola il direttore sportivo Ricardo Bigon a fare il punto sul mercato: "Con Strinic e Gabbiadini il Napoli ha chiuso due esigenze per l'immediato e anche per il futuro. Abbiamo unito alla necessità riparatoria del mercato di gennaio anche un'esigenza per il futuro. Seguivamo i giocatori da anni e ci siamo mossi con una tempistica importante. Eravamo pronti all'apertura del mercato con i colpi da fare. Le occasioni poi da qui a fine mercato possono arrivare e vedremo se agire. Può succedere di tutto, non abbiamo in previsione di far uscire giocatori. La nostra rosa ha sempre avuto un numero limitato, abbiamo avuto qualche defezione per infortunio e far uscire giocatore non sarebbe possibile a meno di altre entrate".
Parola di nuovo a Gabbiadini. Il Napoli cosa può raggiungere?: "A questo non ci penso, siamo abituati a pensare partita dopo partita".
Obiettivo Nazionale?: "Per ora penso a far bene con la maglia del Napoli"
Ci credete alla Champions?: "Il calcio è bello per questo, perché mancano tante partite. Noi pensiamo giorno dopo giorno, partita dopo partita".
Ti piace la città?: "Una bella città anche se non ho avuto molto tempo per visitarla, pensando agli allenamenti".
Chi ti ha colpito particolarmente?: "Sono abbastanza furbo sotto questo punto di vista. Qualsiasi giocatore può avere qualcosa in più di me sotto un punto di vista e cerco sempre di copiare le maggiori qualità di ognuno".
Per Bigon: è stata una trattativa difficile, quella di Gabbiadini?: "Non è stata particolarmente complessa. Lo seguivo e come ogni anno ho fatto un sondaggio per capire se c'erano possibilità. In questa sessione di mercato sono coincise una serie di esigenze, noi eravamo motivati nel fare l'operazione e quando il presidente ha preso di petto la situazione non ci è voluto molto a chiudere l'affare".
Ancora Bigon: "Abbiamo esempi in casa di giocatori che ci hanno messo un anno o due per affermarsi, ma a questi ragazzi bisogna dare fiducia anche se le cose non vanno bene. Ci vuole tempo, pazienza e fiducia. Abbiamo pensato di risolvere le problematiche contingenti e lavorare sul futuro. Questa è la strada migliore per avere la certezza su cosa fare sul futuro. Gabbiadini è un '91 in una squadra che ne ha sei. Penso che il futuro di questo club dal punto di vista tecnico e societaro è assicurato".
Per Gabbiadini: quale obiettivo perché il numero 23?: "Spero di essere utile al gruppo, mentre per il numero essendo l'11 occupato ho scelto il 23 perché mi piaceva".
Hai percepito l'entusiasmo dato dalla vittoria in Supercoppa? Dove può arrivare questo Napoli?: "Certamente una vittoria dà grande entusiasmo. Sull'obiettivo, ripeto, pensiamo partita dopo partita".
Bigon sul gruppo e su una possibile cessione di Inler: "Il gruppo è coeso. Inler non ha intenzione di andarsene, è un professionista esemplare. Quello che succederà nel mercato non si può sapere da qui alla fine".
Per Gabbiadini: quanto sei rimasto male in estate nel mancato arrivo alla Juventus?: "Non ci sono rimasto male. Ora sono qui e sono felice".
Sull'esultanza: "Io quando segno sono istintivo, non riesco a preparare un'esultanza".
Cosa puoi dare tecnicamente alla squadra?: "Posso dire con certezza che la maglia sarà sempre sudata al massimo".
Per Bigon: altri obiettivi in altri ruoli? Donati?: Non ci sono reparti in cui non siamo intervenuti che hanno necessità. Donati è un calciatore interessante che da quando è andato al Leverkusen ha fatto una crescita importante. In questo momento non è una trattativa aperta né concreta. Valuteremo casomai nel futuro"