Situazione societaria

[U.S.SAMB2009]

azzz come la Samb con la sola differenza che c'e' il cedente della Societa' agli arresti domiciliari con i conti bloccati, ci sono piu' di 2 milioni di euro di debiti e tra pochi giorni o se ne viene fuori o si va incontro al piu' grande fallimento che esista!

[gianplecce]

azzz come la Samb con la sola differenza che c'e' il cedente della Societa' agli arresti domiciliari con i conti bloccati, ci sono piu' di 2 milioni di euro di debiti e tra pochi giorni o se ne viene fuori o si va incontro al piu' grande fallimento che esista!

proprio uguale. ahahaahah

[Abbruscato]

scusate l'ignoranza in materia ma essendo 2 i Mln di debiti non si può fare cassa vendendo anche mezzo giocatore :mmm:

[gianplecce]

scusate l'ignoranza in materia ma essendo 2 i Mln di debiti non si può fare cassa vendendo anche mezzo giocatore :mmm:

quale giocatore della samb vale tanto?

[Meridiano]

La Roma non perde i Sensi


La prima fumata, è nera. Dopo giornate, piene di comunicati ufficiali, ieri c'è stato il nulla di fatto.
La Roma per il momento e sottolineiamo per il momento, rimane in mano ai Sensi. Mediobanca e Unicredit hanno decretato, poco chiara la situazione patrimoniale di Fioranelli & Company.
Questo sembra l'intoppo finale, che metta la parola pausa alla trattativa. Si perché, dopo il comunicato poco chiarificatrice di Italpetroli è arrivata la smentita formale dell'avvocato De Santis e l'intervista la Corriere dello Sport, dello stesso Vinicio Fioranelli. Riassumendo il tutto, gli sforzi profusi a oggi non bastano. Le domande nella testa si accavallano e la confusione aumenta. La prima domanda che ci facciamo è: gli sforzi profusi a cui fa riferimento la nota di Italpetroli, da chi sono stati profusi? E perché non bastano?.
Inoltre a chi non bastano? E perché solo adesso, viene fuori questa problematica?. Quindi andando per logica, se ufficialmente Mediobanca è l'advisor della Italpetroli, l'accertamento che nega l'operazione, lo dovrebbe aver fatto Unicredit. In questo caso Unicredit, socio di minoranza al 49% ha paura che i fondi, o i personaggi della cordata Svizzero-Tedesca, siano poco tracciabili e quindi non diano sicure garanzie di rientro.
Allora Fioranelli allertato, subito smentisce problemi di solvenza e di garanzie e dichiara che nell'affare non compare Massimo Pica, ex fallimento Eldo e sottolinea che nell'affare c'è solo, quel famoso Volker Flick, che viene definito dallo stesso Fioranelli, un personaggio tedesco, un grande imprenditore. Uno dei più grandi esperti in ristrutturazioni societarie e di banche. Un numero uno, e suo amico fraterno.
Sempre più torbido, appare l'affare Cupolone. La cosa certa è che in borsa il titolo della Roma, sta facendo l'altalena. Ieri, dopo il dietro front, lo stesso ha perso il 20% in apertura, per poi recuperare, e andare in zona positiva. Il titolo azionario, sta scambiando dopo una media di 60000 pezzi al giorno, circa 3 milioni di pezzi quotidianamente. Un altro quesito, che ci viene in mente è a chi faccia comodo questo scenario e a chi crei un danno invece questo, chiamato in modo tecnico, effetto martello. Nel frattempo, ci apprestiamo a un altro week-end di passione e a festeggiare subito dopo San Pietro e Paolo patroni di Roma, ma per la cronaca, ci sarà un Santo patrono dell'As Roma e dei suoi fedeli? Ai posteri l'ardua sentenza, aspettando altre profezie.

Redazione TMW.

Sinceramente per la Roma non vedo nulla di buono per il futuro

[Meridiano]

SKY: Asta per la Roma, un'ipotesi che prende forma



L'ipotesi più probabile, ora, è che Unicredit decida di mettere all'asta la Roma, anche se sembra difficile credere che la banca, che ha l'assoluta necessità di rientrare in possesso di almeno una parte consistente dei soldi prestati alla famiglia Sensi, stia navigando a vista.

Le difficoltà economiche di Italpetroli sono note da mesi se non da anni. E i piani di rientro elaborati di volta in volta, sono saltati uno dietro l'altro. Nel riserbo assoluto di questa vicenda intricata, interrotto solo da comunicati destinati quasi esclusivamente a tranquillizzare il mercato azionario con risultati peraltro discutibili, filtra l'indiscrezione che Unicredit avrebbe sul tavolo una nuova offerta.
Non di imprenditori italiani come Angelini che hanno manifestato un interesse generico per la Roma solo a mezzo stampa e non nelle sedi opportune. Ma di un non meglio identificato gruppo straniero.

Quello che è certo è che l'operazione dovrà comunque svolgersi nella massima trasparenza. Quella che nel momento decisivo, non ha potuto mettere sul tavolo Vinicio Fioranelli, che con la famiglia Sensi e Mediobanca aveva trovato l'accordo, ma che Unicredit ha bloccato quando ha capito che una parte degli oltre 200 milioni necessari a chiudere l'operazione, avrebbero avuto una provenienza inaccettabile per le norme che regolano le transazioni bancarie in Italia. In questa sorta di limbo infinito i Sensi non possono far altro che garantire l'ordinaria amminstrazione, con la cassa ulteriormente indebolita dai pagamenti di fine stagione come premi e tredicesime.

E mentre sul mercato si cerca di piazzare i pezzi pregiati che Spalletti ritiene sacrificabili, sta per partire una campagna abbonamenti in tono minore, con l'incubo di nuove e più pesanti contestazioni dei tifosi

[19angelo85]

L'intervista integrale rilasciata da Vinicio Fioranelli a Gold TV.

Quando nasce questa idea?
“E’ una vita che opero nel calcio. Credo di essermi preso in questi anni tante soddisfazioni. E’ inevitabile che uno prima o poi voglia portare tutta la sua esperienza nel calcio e accettare sfide nuove. Pur avendo fatto tante altre cose, il calcio è la colonna portante della mia vita. La Roma non è una società qualsiasi”.

E’ consapevole della passione che ruota intorno a questa società di calcio?
“Noi abbiamo sempre avuto dal primo momento la certezza che questa non era un’avventura, ma ci saremmo assunti grandi responsabilità. Ma non solo nei confronti della tifoseria, del discorso tecnico, degli impiegati, ma anche verso la città, forse la più bella del mondo. Sicuramente se non avessimo avuto questa opportunità, non avremmo fatto nulla per nessun altro. Le cose quando si fanno non solo hanno bisogno di un sostegno economico, ma ci vuole anche la predisposizione per impegnarci al massimo, per dare tutto se stessi grazie anche all’esperienza dei propri collaboratori. Non vorrei, all’età di 59 anni, fare brutte figure. Sono convinto che alla fine raggiungeremo un accordo, si chiuderà in senso positivo. Ribadisco che i tempi non saranno superiori a quattro o cinque giorni. In questa questione ognuno ha i suoi interessi come è giusto che sia. Ho seguito tutta la stagione sfortunata della Roma anche perchè mi occupo di questa trattativa da sei mesi e la non qualificazione alla Champions League non ha cambiato i programmi. I nomi fatti sulla cordata? Non corrispondono alla realtà. Corrisponde alla realtà invece il livello dei giocatori che cercheremo perchè voglio riportare la Roma nell'elite del calcio europeo".

Quanti mesi fa ha preso contatto con la famiglia Sensi?
"Prima di tutto voglio dire che quello che si è detto in passato non proveniva da me. Negli ultimi sei-sette mesi non ho mai parlato con la stampa. Fino ad oggi non ho mai parlato con la famiglia Sensi. Non perché la famiglia Sensi mi manchi di rispetto, ma perché è un'esigenza che condivido. Io al posto dei Sensi avrei fatto uguale. Non dimentichiamoci che la Roma è un club quotato in Borsa. Questo atteggiamento della famiglia Sensi era calcolato".

Quindi con i legali dei Sensi c'è stata sintonia sin da subito?
"Sin dall'inizio c'è stato un rapporto di reciproca stima. I delegati della famiglia hanno sempre cercato soluzioni sempre nel difendere gli interessi della Roma. Devo dire che la famiglia ha sempre messo in evidenza la priorità della società, mai il loro interesse. E questo merita il nostro rispetto e quello dei tifosi. I Sensi hanno dato prova di grande signorilità".

Cosa la induce a farsi intervistare?
"Seguo con grande attenzione tutto quello che si dice. Da parte sua c'è stata una descrizione corretta e l'ho apprezzato tantissimo. Non è che cambio atteggiamento a seconda delle interviste, è una vita che cerco di lavorare con grande discrezione. Non dimentichiamo non sono che una persona che ha bussato alla porta dei Sensi, né più né meno. La Roma è dei Sensi pertanto non sono autorizzato a parlare e a mettere in difficoltà questa famiglia che in questi anni ha dato tanto alla Roma".

Cosa si è inceppato venerdì scorso, quando sembrava chiusa la trattativa?
"Non c'è mai stata una presa di posizione mia o dei mie collaboratori. Forse c'è stata un'interpretazione poco corretta delle informazioni. Non è cambiato assolutamente nulla. In una trattativa così importante è stata sempre nostra intenzione procedere con grande cautela. Non è che oggi la situazione è diversa da qualche giorno fa. Facciamo piccoli passi. Non nascondo di essere tuttora molto fiducioso".

A che punto siamo? Perché si è inceppata la trattativa venerdì scorso?
"Credo sia poco elegante parlare di cose che riguardano la controparte quando quest'ultima è assente. In vita mia non ho mai cercato la polemica. In una trattativa è ovvio che gli interessi non siano sempre congruenti. La controparte deve tutelare i propri interessi e capisco le esigenze dei Sensi. I problemi spesso non vengono creati dalle intenzioni ma a volte piccoli dettagli possono causare dei momenti di time-out. Non vorrei giustificare le nostre posizioni, anche perché capisco gli interessi della controparte. Se c'è la ferma volontà, e questo è il caso, le soluzioni si trovano. Gli affari buoni si fanno sempre in due".

Chi sono i suoi collaboratori?
"Siamo solo in due: il sottoscritto e Volker Flick".

Chi è Volker Flick?
"E' il mio partner in questa operazione. Ed è ancor prima un mio caro amico con il quale abbiamo portato a buon esito altre operazioni. E' cittadino tedesco. E' una persona che in passato ha dato grande prova di professionalità nel settore finanziario e nella ristrutturazione di grandi aziende. Una persona molto per bene".

E che ha lo stesso entusiasmo?
"Indubbiamente. Nessuno si esporrebbe se dietro tutto questo non ci fosse entusiasmo e la ferma volontà di fare bene. Se la cosa va in porta siamo perfettamente a conoscenza delle responsabilità che andremmo ad avere".

Fioranelli cosa sa della passione del tifoso della Roma?
"Il tifoso è un po' uguale in tutto il mondo. Il tifoso romanista è particolare. C'è gente che vive per questi colori. Questo è uno dei motivi che ci ha spinto in questa avventura".

In questi mesi ha già fatto una sorta di investimento.
"Certo. Sicruamente non ci presenteremmo così sprovveduti. Credo che non sia ancora il momento di parlare di progetti però vi garantisco che non siamo stati fermi. Abbiamo investito tempo e capitali per presentarsi in regola".

La Roma è fuori dalla Champions. Questo per voi cambia qualcosa?
"No. Credo che la Roma ha fatto un ottimo campionato. Spalletti ha avuto a disposizione metà della rosa. Un progetto a lungo termine non può subire grandi cambiamenti solo perché un anno non si sono raggiunti gli obiettivi prefissati".

Eventualmente la Champions sarà uno dei vostri obiettivi?
"Questo lo dia per scontato".

Quale sarebbe il vostro obiettivo? Piazzare la Roma nell'elite del calcio europeo?
"In questo momento il calcio italiano ha subito un ridimensionamento. Pensare adesso che una squadra italiana possa conquistare l'Europa non è facile. Se la cosa andrà in porta a Roma non verrà Fioranelli, ma una serie di professionisti di grande spessore e cercheremo tutti insieme di dare soddisfazione alla città. Poi a Fioranelli e Flick non piace perdere, questo è sicuro".

Nei giorni scorsi sono stati accostati dei nomi di grandi campioni. Ricordo Diego e Adebayor. Il profilo è quello?
"Sicuramente non sono stato io a fare questi nomi. Mi sembra poco corretto parlare di nomi o di programmi. Non dimentichiamo che per ora siamo solo delle persone che vogliono acquistare il pacchetto di maggioranza della Roma. E non è bello per chi ha la respondabilità gestionale sentirsi dire cosa avrebbe fatto l'altro. I Sensi non meritano questo. Sappiamo cosa vogliamo fare, ma non è bello".

Lo chiarirete il giorno dopo l'eventuale annuncio?
"Lo dia per scontato".

Se avesse avuto dei dubbi sull'esito dell'operazione, avrebbe fatto questa intervista con questa voglia?
"Forse l'avrei fatta ma avrei detto altre cose".

Che mi dirà se le cose dovessero andare male per lei?
"Anche questo lo dia per scontato. Il nostro gruppo ha avuto un atteggiamento corretto con chi di dovere e continueremo ad averlo in ogni caso. L'educazione è la colonna portante del rapporto tra le persone".

Se la sente di darmi una scadenza?
"Ormai i tempi sono molto stretti. Credo che questa vicenda debba concludersi nei prossimi quattro-cinque giorni. Ci sono da prendere delle decisioni che non possono essere rimandate".

[Meridiano]

Fio Group: "I soldi ci sono"


29 giugno 2009 - "Mediobanca ha dato l'asseveramento dei fondi", ha detto a Sky Sport 24 Nicola Irti, legale della Fio Group, contraddicendo la sensazione che l'advisor non ritenga soddisfacenti le garanzie sui fondi per l'acquisto.
"I soldi ci sono, punto", ha aggiunto Irti riferendosi a una domanda sui 201 milioni stanziati per il 67% del pacchetto azionario e 100 per l'Opa totalitaria: "Questo è". "Abbiamo dato dimostrazione dei fondi - ha aggiunto Irti -. Il dottor Fioranelli è una persona seria, la Fio Sport è una società seria, serissima, operante nel mondo del calcio come primaria società mondiale. Uno si domanda, da cosa nascono queste diffidenze? Perché si parla di diffidenze?". Il legale dell'agente Fifa fa poi riferimento ad eventi passati, cercando di spiegarsi i motivi che stanno prolungando una trattativa che per lui avrebbe già dovuto trovare una fine.
"Dove c'è una differenza tra UniCredit e Mediobanca? Per me la risposta è chiara. Si ripete ancora una volta quello che c'è stato tante volte sulla piazza di Roma. Non faccio nomi: Cirio, faccio un altro nome? Parmalat. A Roma si apre a qualcosa di acalcistico. Qualcosa che è normale sempre, in questa città, quando è anormale tutto. La trasparenza in Italia non è stata mai un principio, è stata sempre un difetto. Non vogliono far comprare la Roma a persone oneste che hanno lavorato tutta una vita per mettere da parte i soldi e che risolverebbero tanti problemi ad altre persone, alla famiglia Sensi". "Spero - ha concluso Irti rispondendo a una domanda su scenari futuri - non si ripeta l'era Ciarrapico, ciò che invece tante persone, soprattutto i banchieri, si augurano. Auguro tutta la fortuna per ciò che è stato fatto alla famiglia Sensi. Auguro fortuna ai Sensi e a tutto il popolo giallorosso, un popolo che merita una grande Roma, che noi volevamo fare, vorremmo fare e fino all'ultimo decideremo di fare".

[Meridiano]

Il futuro nelle mani di un commercialista o di un professore?

Il titolo della As Roma ha chiuso oggi a Piazza Affari a +6,5% al prezzo di 1,2 euro per azione, ma all'euforia del mercato non sembra al momento corrispondere un'imminenza nel passaggio di mano della società di via di Trigoria. Il destino del club sembra infatti essere sempre più nelle mani degli istituti bancari (Unicredit e Mediobanca) il cui obiettivo è diventato - stando alle indiscrezioni di stampa - la scelta di un top manager, che gestisca la società e che la traghetti verso la cessione. Sarà un commercialista o, come si vocifera in queste ultime ore, un professore universitario romano il prossimo gestore della Roma?

Fonte: romagiallorossa.com

[usgirna]

Roma: in arrivo garante per cessione
Nelle prossime ore le banche creditrici dovrebbero procedere alla nomina del Garante che dovrà occuparsi della cessione della Roma. Intanto, la cordata di Vinicio Fioranelli non si arrende: "Ci credo ancora: vogliamo la Roma e non rinunciamo", ha dichiarato lo stesso Fioranelli.
fonte:http://sport.virgilio.it/calcio/calciom ... retta.html

[Meridiano]

Il super manager è stato scelto

Secondo MF Dow Jones il super manager che dovra' occuparsi della cessione della As Roma e' stato scelto. Una personalita' del mondo accademico, di alto profilo, indipendente che ha trovato il consenso di Unicredit, Mediobanca e della famiglia Sensi.
Adesso, pero', per poterlo mettere sulla poltrona piu' alta di Roma 2000, la holding che controlla la As Roma, servira' definire non soltanto i suoi poteri, ma anche quello che "Italpetroli potra' avere in cambio".
E' quanto rivelano fonti accreditate spiegando che le parti, che in queste ore si mantengono in continuo contatto con incontri a Milano, stanno "negoziando alcuni elementi dell'accordo che dovra' essere siglato tra Unicredit e Italpetroli con la supervisione di Mediobanca".
La scelta di un manager a cui affidare l'iter di cessione della Roma e' solo uno degli elementi che si stanno discutendo in queste ore. L'altro, piu' importante per la famiglia Sensi, e' il possibile "sconto sul debito" o una "rinegoziazione sullo stesso" che questa nomina potrebbe agevolare.
Concedere di fatto questa sorta di "tutela" alla As Roma apre degli spiragli per la famiglia Sensi per chiedere e probabilmente per ottenere da Unicredit qualcosa in cambio per quel che riguarda il pesante indebitamento. Questa negoziazione dovra' comunque, spiegano le fonti, concludersi a breve proprio per evitare che l'accordo possa slittare ancora per molto.


PROCURA APRE INCHIESTA SULLA CESSIONE

La procura vuole vederci chiaro nelle trattative in corso (vere o presunte) per la cessione della Roma Calcio e ha deciso di affidare alla Guardia di Finanza una delega ben precisa per capire le ragioni delle ormai frequenti e ripetute oscillazioni anomale del titolo alla Borsa valori di Milano. Il procuratore Giovanni Ferrara, l'aggiunto Nello Rossi e il pm Giorgio Orani hanno aperto un procedimento ipotizzando i reati di manipolazione del mercato e aggiotaggio informativo.

Al vaglio delle Fiamme Gialle, che dovranno svolgere una serie di accertamenti, c'e' anche il ruolo che da alcuni mesi sta svolgendo l'agente Fifa, Vinicio Fioranelli, che rappresenta la cordata svizzero-tedesca disposta a rilevare il pacchetto azionario dalla famiglia Sensi. Un fascicolo sulla vendita del club sportivo, per la verita', era gia' stato aperto un anno fa esatto in occasione delle voci di un interessamento all'acquisto da parte del finanziere americano George Soros: in quella occasione, pero', nonostante una informativa della Consob, il procedimento era rimasto in atti relativi, cioe' senza ipotesi di reato o indagati.

[Meridiano]

Pm indagano su manipolazione e aggiotaggio


La procura vuole vederci chiaro nelle trattative in corso (vere o presunte) per la cessione della Roma Calcio e ha deciso di affidare alla Guardia di Finanza una delega ben precisa per capire le ragioni delle ormai frequenti e ripetute oscillazioni anomale del titolo a Piazza Affari.
Il procuratore Giovanni Ferrara, l'aggiunto Nello Rossi e il pm Giorgio Orani hanno aperto un procedimento ipotizzando i reati di manipolazione del mercato e aggiotaggio informativo.
Al vaglio delle Fiamme Gialle, che dovranno svolgere una serie di accertamenti, c'è anche il ruolo che da alcuni mesi sta svolgendo l'agente Fifa, Vinicio Fioranelli, che rappresenta la cordata svizzero-tedesca disposta a rilevare il pacchetto azionario dalla famiglia Sensi.
Un fascicolo sulla vendita del club sportivo, per la verità, era già stato aperto un anno fa esatto in occasione delle voci di un interessamento all'acquisto da parte del finanziere americano George Soros: in quella occasione, però, nonostante una informativa della Consob, il procedimento era rimasto in atti relativi, cioè senza ipotesi di reato o indagati.

[Meridiano]

Clima infuocato intorno a Totti


"Totti è la rovina della Roma".
L'avvocato Nicola Irti, che assiste Vinicio Fioranelli nella trattativa per l'acquisizione della Roma, lancia parole di fuoco contro il capitano giallorosso. "I tifosi devono stare con me" dice Irti. "Hanno subito troppi torti negli ultimi anni. Anche da Totti. Via! Aria! Vi sta rovinando". Totti ha subito dato mandato all'avvocato Franco Coppi di valutare eventuali azioni legali contro il legale della Fio Group.
Ecco le dichiarazioni dell'avvocato Irti, rilasciate ad una radio, che hanno sollevato il polverone: "La famiglia Sensi sta rovinando la Roma? No, io sono un avvocato, non c'entro nulla con la Roma. La Roma si deve liberare da Totti. Chiaro? E' chiaro il concetto? E' un mio pensiero questo".
Poi sulle questioni societarie l'avvocato di Fioranelli ha aggiunto: "Spero che venga nominato un commissario e il commissario, come per l'Alitalia, faccia chiarezza. E io spero che sia un amico della mia famiglia. Stop". Per quanto riguarda l'indagine aperta dalla Procura della Repubblica, Irti ha risposto che semplicemente che "i magistrati fanno il loro lavoro. Giustamente. La società è quotata in borsa e pertanto tutti gli organi preposti al controllo della stessa è bene che agiscano quando ci sono delle informazioni sensibili. Io sono con loro. Le persone oneste sono sempre con la giustizia"


Io non capisco perche' l'avvocato Irti c'e l'abbia con Totti....

[gianplecce]

ha ragione l'avvocato. Totti se ne andasse in pensione

[RUMePERA]

Si sa qualcosa sul nome di questo manager? Sono proprio curioso...