Il medico: insulti e minacce contro mia figlia...
Inviato: 18.01.09 - 10:08
Il medico: insulti e minacce contro mia figlia, non andrò più allo stadio
ROMA (17 gennaio) - «Mia figlia è stata insultata all'uscita di scuola». E' quanto ha dichiarato ai microfoni di Radioincontro Mario Brozzi, il medico della Roma licenziato ieri dalla società. Per causa sua, spiega ai microfoni, sua figlia è stata oggetto di pesanti intimidazioni e, per questo motivo, lui non non andrà più allo stadio.
Gli insulti alla figlia. «Svelo un episodio spiacevole - ha raccontato Brozzi - Dovete sapere che quando venivo sistematicamente massacrato dai media, mia figlia è stata insultata all'uscita di scuola. "Bastarda anoressica", le hanno detto, "quando si leva dalle palle quello str... di tuo padre?"».
«Bomba carta contro la sua macchinetta». «Pensate, la sua macchinetta è saltata in aria con una bomba carta. Io adesso esco da questo mondo, ma visto che sono nato pavido e muoio coraggioso, avrei potuto andare avanti, ma prendo atto della decisione della società», ha proseguito.
«Mai più allo stadio». La malattia della figlia ha spinto Brozzi a un impegno speciale nel sociale. «Il progetto che sto portando avanti nasce dalla malattia di mia figlia - ha raccontato -. Mi sono sentito dire che non aveva più stimoli per vivere, l'anoressia è una malattia logorante». «Oggi mia figlia è al mio fianco e lotta con me e io sono orgoglioso di essere suo padre. Non metterò mai più piede in uno stadio. Anzi, quando sarà come dico io ritornerò», ha aggiunto.
«Nessun problema con Spalletti». «Io e Luciano - dice il medico - siamo due persone di grande spessore umano e due persone così possono confrontarsi anche con toni accesi, ma mai è venuto a mancare quel rapporto di stima reciproca. Io devo solo ringraziare Luciano, sono stato bene. L'ultimo anno è stato bellissimo, auguro ogni bene a lui che è un uomo che merita i migliori auguri per i sacrifici che ha fatto».
(fonte: ilmessaggero.it)
ROMA (17 gennaio) - «Mia figlia è stata insultata all'uscita di scuola». E' quanto ha dichiarato ai microfoni di Radioincontro Mario Brozzi, il medico della Roma licenziato ieri dalla società. Per causa sua, spiega ai microfoni, sua figlia è stata oggetto di pesanti intimidazioni e, per questo motivo, lui non non andrà più allo stadio.
Gli insulti alla figlia. «Svelo un episodio spiacevole - ha raccontato Brozzi - Dovete sapere che quando venivo sistematicamente massacrato dai media, mia figlia è stata insultata all'uscita di scuola. "Bastarda anoressica", le hanno detto, "quando si leva dalle palle quello str... di tuo padre?"».
«Bomba carta contro la sua macchinetta». «Pensate, la sua macchinetta è saltata in aria con una bomba carta. Io adesso esco da questo mondo, ma visto che sono nato pavido e muoio coraggioso, avrei potuto andare avanti, ma prendo atto della decisione della società», ha proseguito.
«Mai più allo stadio». La malattia della figlia ha spinto Brozzi a un impegno speciale nel sociale. «Il progetto che sto portando avanti nasce dalla malattia di mia figlia - ha raccontato -. Mi sono sentito dire che non aveva più stimoli per vivere, l'anoressia è una malattia logorante». «Oggi mia figlia è al mio fianco e lotta con me e io sono orgoglioso di essere suo padre. Non metterò mai più piede in uno stadio. Anzi, quando sarà come dico io ritornerò», ha aggiunto.
«Nessun problema con Spalletti». «Io e Luciano - dice il medico - siamo due persone di grande spessore umano e due persone così possono confrontarsi anche con toni accesi, ma mai è venuto a mancare quel rapporto di stima reciproca. Io devo solo ringraziare Luciano, sono stato bene. L'ultimo anno è stato bellissimo, auguro ogni bene a lui che è un uomo che merita i migliori auguri per i sacrifici che ha fatto».
(fonte: ilmessaggero.it)