Totti punta Boniperti
30 maggio 2009 - Impressioni? La partita col Torino importa poco a tutti, se non a Francesco Totti, che potrebbe agganciare (e superare) Giampiero Boniperti nella storia dei marcatori della serie A. Per questo il disinteresse generale fa tenere banco ancora alla questione societaria. Davanti al Fulvio Bernardini sono comparsi diversi striscioni a favore del passaggio di mano al vertice: "Aprite i cancelli e famo entra Fioranell", recita il primo. Poi, "Famiglia Sensi e Marra andate via". Striscioni anche a favore del difensore francese Philippe Mexes: "Mexes non te ne devi anda’ perché la Roma devi fa’ sogna’". Intanto, la squadra è scesa alle 11 sul terreno di allenamento. Baptista, fermatosi durante l'allenamento di ieri non è sceso in campo, così come Tonetto. Entrambi hanno svolto lavoro differenziato. Allenamento a Parte anche per Pizarro e Cicinho. C'è invece Panucci, frenato nei giorni scorsi dalla lombalgia. Il gruppo, dopo il consueto riscaldamento si è sottoposta ad una lunga sessione di 'torello' per poi inizare a svolgere lavoro tattico. A seguire, partitella a campo ridotto. Verdi: Bertagnoli, Loria, Juan, Cassetti, Riise, De Rossi, Loria, Totti, Brighi, Panucci, D'Alessandro. Rossi: Artur, Mexes, Menez, Taddei, Malomo, Motta, Vucinic, Diamoutene, Filipe, Montella, Perrotta. All’esterno dell’impianto di Trigoria presenti una cinquantina di tifosi.
I convocati per Roma-Torino
2 CHRISTIAN PANUCCI
4 JUAN
5 PHILIPPE MEXES
7 DAVID PIZARRO
9 MIRKO VUCINIC
10 FRANCESCO TOTTI
14 FILIPE
15 SIMONE LORIA
16 DANIELE DE ROSSI
17 JOHN ARNE RIISE
20 SIMONE PERROTTA
21 SOULEYMANE DIAMOUTENE
23 VINCENZO MONTELLA
24 JEREMY MENEZ
25 GUILHERME DE MORAIS GUSMAO ARTUR
27 JULIO SERGIO BERTAGNOLI
33 MATTEO BRIGHI
38 MARCO D’ALESSANDRO
40 ALESSANDRO MALOMO
77 MARCO CASSETTI
Indisponibili: Doni, Cicinho, Aquilani, Tonetto, Baptista.
Squalificati: Motta, Taddei
CONFERENZA STAMPA
SPALLETTI: "Non posso garantire di vincere il campionato"
“Oggi sono 15 anni dalla scomparsa di Di Bartolomei. Fa parte della nostra storia, oltre ad esser stato un grande calciatore e un grande uomo”.
Che bilancio può fare della stagione?
Noi giocheremo per la vittoria, anche perchè ci serve per ringraziare il popolo giallorosso per l'appoggio e il sostegno che ci hanno dato anche quando le cose non sono andate bene. Il dissenso va accettato, ma anche nel dissenso si vede il sostegno dei nostri sportivi. Dico che non è una stagione tutta da buttare, sono state fatte anche delle buone cose. Se noi andiamo vedere quello che abbiamo fatto in questi quattro anni, ci accorgeremmo dei numeri importanti che vanno a supporto dei nostri calciatori e delle partite disputate, che danno lustro alla nostra società.
Lei come tecnico pensa di aver fatto il massimo in questa annata?
Probabilmente all'inizio della stagione c'è stato un periodo difficile e ho delle responsabilità importanti. Ad inizio stagione siamo arrivati un po' morbidi. Poi mi sono sempre impegnato al massimo e magari attraverso l'impegno massimale mi sono lasciato trascinare in qualche reazione che non dovevo avere ma anche lì è sintomo di affetto e di amore.
Lei ama riscattarsi e giocarsi la credibilità?
Per me il calcio è una professione serie ed importante, attraente, per cui sono innamorato. Tutto quello che riguarda il calcio mi appassiona e mi piace misurarmi. E' chiaro che in un ambiente come quello di Roma bisogna lavorare in maniera corretta e trasparente, senza creare aspettative che non si possono rispettare.
L'anno prossimo resterà alla Roma?
Nelle conferenze precedenti mi hai già fatto domande simili. Sotto questo aspetto non scherzo: la Roma è un'attrazione incredibile per quelli che fanno il mio lavoro. Sono incantato dalle bellezze di Roma. Con i ragazzi mi sembra di aver avuto un buon rapporto. Ciò significa voler dire anche quello che deve essere il suo ruolo e la sua disponibilità. Ci può stare che un calciatore viva un momento particolare di vita e lo porti dentro lo spogliatoio. Ma io ho cercato spiegare la traccia da dover seguire per avere partecipazione. Devo parlare con la Sensi come lei deve parlare con me. Una cosa la devo fare io, un paio lei e parleremo a metà settimana. Si cerca solo il momento giusto per avere la tranquillità per spiegare bene i programmi sempre per il bene della Roma e per i suoi sportivi.
E' fiduciso?
Io so quello che devo dire, lei mi chiederà quello che vuole chiedermi. Bisogna lavorare in maniera seria e costante, buttarsi dentro in maniera importante in un impegno professionale assoluto.
Al di là dei contratti e degli incontri, l'attrazione è ancora viva verso la Roma?
Quando io dico “devo dare il 150 per cento” non significa non aver stimoli o entusiasmi. Se non si hanno i punti fermi dei progetti o una chiarezza assoluta, diventa difficile dare il contributo importante. Si farà un discorso corretto sempre per il coinvolgimento verso una partecipazione totale.
I punti fermi potrebbero essere una campagna acquisti dignitosa?
Un punto fermo? La riconferma di Giorgio Rossi alla Roma.
Lei cosa deve chiedere alla Roma?
Niente, io sono innamorato di Roma e della Roma. Dopo che ci saremo confrontati in maniera corretta e trasparente, si possono trarre le conclusioni.
Sarà un colloquio definitivo?
Vediamo quello che viene fuori. Siamo d'accordi che ci saremmo sentiti e stare insieme a fine campionato e lo faremo.