Processi e voltafaccia
Toro, il mercato si complica
I guai di Vives e Masiello, Ferronetti in fuga: a Ventura servono 6 rinforzi
TORINO
E' appena tornato dalle Dolomiti, ma la montagna è ancora da scalare. Ventura si attendeva risposte da Cairo, cioè nuovi tasselli al suo progetto. Si è invece ritrovato con una coperta ancora più corta: e con quella partirà per Omegna. La causa sono state le ultime 24 ore vissute a Sappada. Da incubo. Prima il deferimento per il calcio scommesse di Vives e Salvatore Masiello. Poi, la fuga di Ferronetti. L’ex udinese non tornerà a Torino: il margine per ricucire non c’è e d’altronde nessuno è intenzionato a tirarci una riga sopra. Domani il difensore rescinderà il contratto, un biennale da oltre 400mila euro a stagione (più opzione per il terzo). Cos’è successo può rivelarlo solo il diretto interessato. Si parla di incomprensioni. La verità, è che Ferronetti non ha avuto pazienza nella sua nuova avventura: si è visto subito chiuso da Darmian e Glik, poi ha «subito» il rinnovo di contratto di Di Cesare, diventando di fatto la quarta scelta del tecnico. E ha cambiato idea. Ma adesso Ventura ci vede doppio. Il mercato già difficile di per sé si complica ulteriormente, anche a causa delle possibili squalifiche che potrebbero impoverire una mediana ancora orfana del regista, e azzerare la corsia di sinistra: ilToro avrebbe ripreso lo svincolato Parisi, in caso di buone notizie da Palazzi. Invece, i quattro colpi annunciati da Cairo – e incoraggiati da Ventura – dovranno essere almeno sei, per giocarsi al meglio l’obiettivo prefissato: la salvezza. L’identikit per i nuovi dovrà avere un minimo comun denominatore: giocatori da serie A, italiani o stranieri che conoscono bene il nostro calcio. Basta sorprese o scommesse, l’ordine del tecnico: serve gente che mastica la categoria. Come Giovanni Marchese: è diventato lui il dopo Ferronetti nelle intenzioni granata. Il difensore ha 27 anni, è reduce dalla sua miglior stagione in serieA – 3 gol nel Catania in 33 partite – e ha una grande duttilità in campo. Può giocare terzino sinistro o qualche metro più avanti, e all’occorrenza fare il centrale, ruolo peraltro ricoperto all’inizio della sua carriera, proprio con i granata. E’ in scadenza nel 2013: a giorni si vedrà con il Catania per discutere il prolungamento del contratto: difficile che rimanga. Il Torino proverà ad inserirsi nelle crepe, come il Cagliari: ma a differenza del club di Cellino può contare sulla volontà del giocatore, che tornerebbe volentieri nella città che l’ha visto crescere. L’alternativa è Bovo del Genoa: ma deve dare garanzie fisiche dopo il crac al ginocchio destro. Cairo deve aumentare i giri in tutti i reparti. In mediana ne servono due: ha chiesto Tissone alla Samp (lo scoglio è la formula) e martedì avrà un nuovo contatto con la Juve per Pazienza. Movimenti anche in attacco: se Barreto è una partita con l’Udinese, si riscalda la pista per Firenze. Non solo Cerci e Ljiaic. Salgono le quotazioni di Vargas, ai margini da Montella.
(La Stampa)
LFV-A-1^Div. Apertura 2010/11
