Situazione societaria
Moderatore:ZlatanIbrahimovic
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Tondo: ma i detto no allo stadio, ma ci sono altre priorità
Scritto da La redazione
giovedì 14 agosto 2008
Antonio Bardelli e Giampoalo Pozzo hanno ammesso di essere alla ricerca di una intesa con la Regione per la realizzazione di un nuovo progetto per lo stadio Friuli. La palla passa quindi al Presidente della Regione Renzo Tondo, il quale, dai microfoni di Radio Onde Furlane alla trasmissione "il balon al è di ducj" in collaborazione con Udineseblog spiega che "appena avremo sistemato le emerenze mi incontrerò con Pozzo.
Voglio che sia chiaro che, contrariamente a quanto hanno scritto i giornali, io non ho niente di personale contro il Paron. La polemica con lui è stata pompata dai giornali.Mi rendo conto dell'importanza dello stadio Friuli, al quale tengo molto anche io. Ma la priorità della Regione deve essere l'occhio al bilancio, sul quale non si può sforare. Abbiamo un bilancio negativo, ci sono altre priorità. Dovremo valutare assieme, ma bisogna ricordare che io devo rispondere e soddisfare le esigenze dei cittadini, non della campagna elettorarle di Pozzo.Il progetto del nuovo stadio è esclusivamente una questione di soldi, null'altro."
Un altro tema che ha sollevato questioni è stato quello dell'aquila sulle nuove maglie dell'Udinese. Udineseblog chiede se la decisione di usufruire dell'aquila della regione sia in realtà un preludio a nuovi rapporti tra le parti:"E' banale pensare che la squadra dell'Udinese sia un patrimonio solamente dei friulani. E' un patrimonio della Regione, anzi dell'intrea Nazione! Si è inteso rafforzare l'immagine di una squadra che è riuscita ad arrivare oltre i confini nazionali."E pensando ai numerosi tifosi friulani all'estero, aggiunge che "l'Udinese è importante all'estero, non solo per motivi commerciali. La domenica la partita dell'Udinese fa ritrovare il senso di friulanità, di appartenenza."
Tondo conclude confermando che "con Pozzo ci siamo già sentiti e ci incontreremo al più presto, probabilmente i primi giorni di settembre."
SCARICA LA PRIMA PARTE
http://www.sendspace.com/file/dax7xx
SCARICA LA SECONDA PARTE
http://www.sendspace.com/file/ywkol2
Scritto da La redazione
giovedì 14 agosto 2008
Antonio Bardelli e Giampoalo Pozzo hanno ammesso di essere alla ricerca di una intesa con la Regione per la realizzazione di un nuovo progetto per lo stadio Friuli. La palla passa quindi al Presidente della Regione Renzo Tondo, il quale, dai microfoni di Radio Onde Furlane alla trasmissione "il balon al è di ducj" in collaborazione con Udineseblog spiega che "appena avremo sistemato le emerenze mi incontrerò con Pozzo.
Voglio che sia chiaro che, contrariamente a quanto hanno scritto i giornali, io non ho niente di personale contro il Paron. La polemica con lui è stata pompata dai giornali.Mi rendo conto dell'importanza dello stadio Friuli, al quale tengo molto anche io. Ma la priorità della Regione deve essere l'occhio al bilancio, sul quale non si può sforare. Abbiamo un bilancio negativo, ci sono altre priorità. Dovremo valutare assieme, ma bisogna ricordare che io devo rispondere e soddisfare le esigenze dei cittadini, non della campagna elettorarle di Pozzo.Il progetto del nuovo stadio è esclusivamente una questione di soldi, null'altro."
Un altro tema che ha sollevato questioni è stato quello dell'aquila sulle nuove maglie dell'Udinese. Udineseblog chiede se la decisione di usufruire dell'aquila della regione sia in realtà un preludio a nuovi rapporti tra le parti:"E' banale pensare che la squadra dell'Udinese sia un patrimonio solamente dei friulani. E' un patrimonio della Regione, anzi dell'intrea Nazione! Si è inteso rafforzare l'immagine di una squadra che è riuscita ad arrivare oltre i confini nazionali."E pensando ai numerosi tifosi friulani all'estero, aggiunge che "l'Udinese è importante all'estero, non solo per motivi commerciali. La domenica la partita dell'Udinese fa ritrovare il senso di friulanità, di appartenenza."
Tondo conclude confermando che "con Pozzo ci siamo già sentiti e ci incontreremo al più presto, probabilmente i primi giorni di settembre."
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Ultima modifica di gianplecce il 28.07.10 - 22:24, modificato 1 volta in totale.
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Intervista a Pozzo su vari argomenti
Pozzo: abbonamenti, stadio e mercato. Io la vedo così..
Scritto da La redazione
martedì 26 agosto 2008
Sabato inizia il campionato dell'Udinese: per Giampaolo Pozzo si tratta di una nuova partenza, la 23°, da quando è alla guida della società bianconera. Molte cose sono cambiate in questi anni di cui Paron Pozzo parla al Messaggero Veneto:"Il bello del calcio è che non è una scienza esatta, così tutti possono pensare in grande.
L'Udinese è arrivata terza nell'era delle sette sorelle; ora ce ne sono cinque e mezza: le milanesi, la Juventus, la Roma, la Fiorentina più il Napoli. Non fa ancora parte del lotto, ma ha il potenziale per entrarci. Nulla ci vieta di sperare di ripetere un simile exploit." Il precampionato non ha convinto molto, ma Pozzo è sicuro della sua Udinese:"Pensiamo di aver corretto i difetti evidenziati lo scorso anno quando abbiamo avuto un improvviso black out per mancanza di ricambi. Ora siamo in allarme in difesa, ma quando riavremo tutti a disposizione la rosa sarà ampia e competitiva."
23 anni nel mondodel calcio sono tanti. Un bilancio?:"Amici nel vero senso della parola non ne ho fatti. Funziona come nel lavoro: hai buoni rapport, ma non approfondisci anche perchè poi quando c'è la partita si vuole vincere." Pozzo un fedelissimo:"Prima di acquistare l'Udinese avevo l'abbonamento in poltronissima dal 1982." A volte però la tentazione di mollare c'è stata:"Teoricamente si, concretamente no. Questo è un mondo nel quale entri in cinque minuti senza poi uscirne più. Fateci caso: chi ha acquistato una società negli ultimi anni lo ha fatto solo dopo un fallimento (Napoli e Fiorentina)."
Di Pozzo non si parla forse molto:"Mi sta bene così. Sotto questo punto di vista sono molto friulano: noi siamo gente che si fa gli affari propri." Si dice che però Pozzo stia nel calcio per i guadagni:"Nel Nord Est quando arrivai io c'erano molte squadre in serie A e B: Oggi che fine hanno fatto? Se fosse così conveniente nessuno avrebbe chiuso i battenti. Il calcio non è l'Eldorado. Piuttosto speriamo che cambi attraverso un nuovo regolamento che porti ad una più equa distribuzione delle risorse economiche tra i club."
L'Udinese ha avuto le sue grane:ultima il rinvio a giudizio di Gino Pozzo e Soldati per compravendite fittizie:"Da quando sono in questo ambiente ho sempre avuto a che fare con la Procura della Repbblica. Devo ammettere che mi è sempre stata data la possibiità di difendermi e di essere sempre stato assolto. Quindi massima fiducia nella giustizia."
Si è mai tolto qualche sfizio per il solo gusto di farlo?"Tra dirigenti ci si confronta sempre. Dire voglio però significa fare capricci come i bambini e nel calcio, dove tutto viene gestito in maniera atipica, non è consentito.L'affare più complicato che ricordo è l'acquisto di Muzzi: trattare con Cellino non fu facile."
Mercato: ci possono essere ancora sorprese?"No, la squadra è fatta. Con l'innesto di Sala siamo al completo." Le voci sui soliti Inler, Quagliarella, Di Natale? "Non abbiamo la necessità di vendere, ma se un grande club bussa per qualcuno, un accordo per un prezzo giusto lo si trova sempre. Di Natale è rimasto per sua scelta. Non faccio nomi, ma ha ricevuto 4 importanti offerte dall'Italia e due dall'estero. Ha deciso di restare e a noi ha fatto solo piacere. Il Manchester United ha chiesto Sanchez. Il ragazzo ha potenzialità enormi, ma è govane e deve capire il calcio italiano. Se abbiamo rinunciato ad offerte importanti significa che crediamo molto in lui. Bertotto non lo abbiamo preso perchè la nostra è una politica basata sui giovani. E' vero, abbiamo ingaggiato Sala, ma lui è un centrale e in quel ruolo siamo un pò in difficoltà. Il rispetto e la stima in Bertotto restano immutati."
Campionato. Chi vince lo scudetto?"Facile dire Inter. Ma se il Milan riesce a far esprimere al meglio tutti quei giocatori che ha in attacco può arrivare davanti a tutti, anche perchè non ha le fatiche supplementari della Champions. Ha fatto il colpo di mercato con Ronaldinho, se torna quello di due anni fa. Nell'Inter Mourinho si è preso una bella responsabilità. Deve vincere per forza, ma nel calcio il risultato garantito non esiste."
E l'Udinese? "All'inizio ho detto che tutto è possibile ma a precisa domanda rispondo che prima facciamo i 40 punti, poi si vede. Mi sono sbilanciato solo due anni fa quando la Juve era in B e molte squadre erano penalizzate. E abbiamo preso mazzate."
Campagna abbonamenti:"La promozione per i giovani non ha avuto grande successo e questo mi preoccupa perchè l'Udinese ha bisogno del suo pubblico. Già siamo una società di provincia, se poi ci ritroviamo con spettatori numericamente di serie B diventa dura convincere i giocatori a venire da noi. Perciò dobbiamo cercare di fare ancora qualcosa di più per richiamare i giovani allo stadio."
Questione stadio:"Il piano originale va rielaborato e abbiamo già cominciato a metterci mano.Stiamo studiando un progetto più graduale che prevede inizialemtne solo il rifacimetno dello stadio che è la cosa più urgente. Poi gradualmetne si punterà sulla riqualificazione di tutta l'area dei Rizzi che al momento è sottoutilizzata. Il rapporto con l'amministrazione comunale è ideale. Il progetto proposto durante la scorsa stagione aveva una scadenza di 3 anni. Siamo ancora in tempo per rispettarla."
Udineseblog
Bè leggendo quest'intervista non posso che essere d'accordo con il presidente. Ho sempre ammirato Pozzo,oltre al fatto che magari in molti avrebbero mollato questo mondo del calcio che è veramente malato e più che alla passione,si pensa sempre e solo al guadagno,lo ammiro sopratutto per il fatto che non ha mai amato mettersi in mostra,per questo aumenta sempre più la mia stima nel presidente e nella famiglia Pozzo.E anche se la mia squadra non vincerà mai lo scudetto(magari un giorno chissà..) la mia passione per l'Udinese cresce sempre di più, non m'importa se non abbiamo gli scudetti delle milanesi,o della Juve,o le romane,o la visibilità del Napoli(anche se non capisco sinceramente da dove arrivi..) a me vedere ciò che abbiamo creato in questi anni,mi rende felice e orgogliosa di tifare per questa squadra! Non posso fare altro che ringraziare la famiglia Pozzo per tutto ciò che hanno fatto!
Non so perchè ho scritto questo commento, si vede che avevo bisogno di dire come la pensavo. :P
Grazie Pozzo!
Scritto da La redazione
martedì 26 agosto 2008
Sabato inizia il campionato dell'Udinese: per Giampaolo Pozzo si tratta di una nuova partenza, la 23°, da quando è alla guida della società bianconera. Molte cose sono cambiate in questi anni di cui Paron Pozzo parla al Messaggero Veneto:"Il bello del calcio è che non è una scienza esatta, così tutti possono pensare in grande.
L'Udinese è arrivata terza nell'era delle sette sorelle; ora ce ne sono cinque e mezza: le milanesi, la Juventus, la Roma, la Fiorentina più il Napoli. Non fa ancora parte del lotto, ma ha il potenziale per entrarci. Nulla ci vieta di sperare di ripetere un simile exploit." Il precampionato non ha convinto molto, ma Pozzo è sicuro della sua Udinese:"Pensiamo di aver corretto i difetti evidenziati lo scorso anno quando abbiamo avuto un improvviso black out per mancanza di ricambi. Ora siamo in allarme in difesa, ma quando riavremo tutti a disposizione la rosa sarà ampia e competitiva."
23 anni nel mondodel calcio sono tanti. Un bilancio?:"Amici nel vero senso della parola non ne ho fatti. Funziona come nel lavoro: hai buoni rapport, ma non approfondisci anche perchè poi quando c'è la partita si vuole vincere." Pozzo un fedelissimo:"Prima di acquistare l'Udinese avevo l'abbonamento in poltronissima dal 1982." A volte però la tentazione di mollare c'è stata:"Teoricamente si, concretamente no. Questo è un mondo nel quale entri in cinque minuti senza poi uscirne più. Fateci caso: chi ha acquistato una società negli ultimi anni lo ha fatto solo dopo un fallimento (Napoli e Fiorentina)."
Di Pozzo non si parla forse molto:"Mi sta bene così. Sotto questo punto di vista sono molto friulano: noi siamo gente che si fa gli affari propri." Si dice che però Pozzo stia nel calcio per i guadagni:"Nel Nord Est quando arrivai io c'erano molte squadre in serie A e B: Oggi che fine hanno fatto? Se fosse così conveniente nessuno avrebbe chiuso i battenti. Il calcio non è l'Eldorado. Piuttosto speriamo che cambi attraverso un nuovo regolamento che porti ad una più equa distribuzione delle risorse economiche tra i club."
L'Udinese ha avuto le sue grane:ultima il rinvio a giudizio di Gino Pozzo e Soldati per compravendite fittizie:"Da quando sono in questo ambiente ho sempre avuto a che fare con la Procura della Repbblica. Devo ammettere che mi è sempre stata data la possibiità di difendermi e di essere sempre stato assolto. Quindi massima fiducia nella giustizia."
Si è mai tolto qualche sfizio per il solo gusto di farlo?"Tra dirigenti ci si confronta sempre. Dire voglio però significa fare capricci come i bambini e nel calcio, dove tutto viene gestito in maniera atipica, non è consentito.L'affare più complicato che ricordo è l'acquisto di Muzzi: trattare con Cellino non fu facile."
Mercato: ci possono essere ancora sorprese?"No, la squadra è fatta. Con l'innesto di Sala siamo al completo." Le voci sui soliti Inler, Quagliarella, Di Natale? "Non abbiamo la necessità di vendere, ma se un grande club bussa per qualcuno, un accordo per un prezzo giusto lo si trova sempre. Di Natale è rimasto per sua scelta. Non faccio nomi, ma ha ricevuto 4 importanti offerte dall'Italia e due dall'estero. Ha deciso di restare e a noi ha fatto solo piacere. Il Manchester United ha chiesto Sanchez. Il ragazzo ha potenzialità enormi, ma è govane e deve capire il calcio italiano. Se abbiamo rinunciato ad offerte importanti significa che crediamo molto in lui. Bertotto non lo abbiamo preso perchè la nostra è una politica basata sui giovani. E' vero, abbiamo ingaggiato Sala, ma lui è un centrale e in quel ruolo siamo un pò in difficoltà. Il rispetto e la stima in Bertotto restano immutati."
Campionato. Chi vince lo scudetto?"Facile dire Inter. Ma se il Milan riesce a far esprimere al meglio tutti quei giocatori che ha in attacco può arrivare davanti a tutti, anche perchè non ha le fatiche supplementari della Champions. Ha fatto il colpo di mercato con Ronaldinho, se torna quello di due anni fa. Nell'Inter Mourinho si è preso una bella responsabilità. Deve vincere per forza, ma nel calcio il risultato garantito non esiste."
E l'Udinese? "All'inizio ho detto che tutto è possibile ma a precisa domanda rispondo che prima facciamo i 40 punti, poi si vede. Mi sono sbilanciato solo due anni fa quando la Juve era in B e molte squadre erano penalizzate. E abbiamo preso mazzate."
Campagna abbonamenti:"La promozione per i giovani non ha avuto grande successo e questo mi preoccupa perchè l'Udinese ha bisogno del suo pubblico. Già siamo una società di provincia, se poi ci ritroviamo con spettatori numericamente di serie B diventa dura convincere i giocatori a venire da noi. Perciò dobbiamo cercare di fare ancora qualcosa di più per richiamare i giovani allo stadio."
Questione stadio:"Il piano originale va rielaborato e abbiamo già cominciato a metterci mano.Stiamo studiando un progetto più graduale che prevede inizialemtne solo il rifacimetno dello stadio che è la cosa più urgente. Poi gradualmetne si punterà sulla riqualificazione di tutta l'area dei Rizzi che al momento è sottoutilizzata. Il rapporto con l'amministrazione comunale è ideale. Il progetto proposto durante la scorsa stagione aveva una scadenza di 3 anni. Siamo ancora in tempo per rispettarla."
Udineseblog
Bè leggendo quest'intervista non posso che essere d'accordo con il presidente. Ho sempre ammirato Pozzo,oltre al fatto che magari in molti avrebbero mollato questo mondo del calcio che è veramente malato e più che alla passione,si pensa sempre e solo al guadagno,lo ammiro sopratutto per il fatto che non ha mai amato mettersi in mostra,per questo aumenta sempre più la mia stima nel presidente e nella famiglia Pozzo.E anche se la mia squadra non vincerà mai lo scudetto(magari un giorno chissà..) la mia passione per l'Udinese cresce sempre di più, non m'importa se non abbiamo gli scudetti delle milanesi,o della Juve,o le romane,o la visibilità del Napoli(anche se non capisco sinceramente da dove arrivi..) a me vedere ciò che abbiamo creato in questi anni,mi rende felice e orgogliosa di tifare per questa squadra! Non posso fare altro che ringraziare la famiglia Pozzo per tutto ciò che hanno fatto!
Non so perchè ho scritto questo commento, si vede che avevo bisogno di dire come la pensavo. :P
Grazie Pozzo!
- 19angelo85
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L'Udinese chiude con il secondo attivo più alto della A: +16
L'Udinese chiude con il secondo attivo più alto della A: +16 mln
martedì 02 settembre 2008
Domizzi, Tissone, Sanchez e tutti gli altri nuovi arrivati non sono stati di certo un costo per l'Udinese che alla fine del mercato si ritrova ad essere la società con l'attivo più elevato dopo il Palermo: +16,3.
I Rosanero grazie soprattutto alla cessione di Amauri chiudono a +21.
Numeri bianconeri: 13,3 mln quelli spesi e 29,6 quelli incassati per lo più dalle cessioni di Mesto, Dossena e Asamoah. Insomma l'Udinese sogna già con Di Natale e si ritrova anche lo scudetto del bilancio. Ha confermato i big, aspetta l'esplosione di Sanchez e si gode anche questo primato che stride per esempio con quello di Inter, Fiorentina e Genoa, tra le società che han speso di più, e che ora si ritrovano con un passivo rispettivamente di 59, 43 e 28 milioni di Euro. Quaresma, Gilardino e Milito hanno delle belle responsabilità a questo punto.
Ma non basta: la Roma chiude a -24,7, la Samp a - 10,3, il Napoli -21,5, quasi come la Juve e Bologna. In pareggio o quasi Atalanta, Cagliari, Lazio e Chievo.
In tempi di calcio business anche questi numeri contano in attesa di quelli sul campo.
martedì 02 settembre 2008
Domizzi, Tissone, Sanchez e tutti gli altri nuovi arrivati non sono stati di certo un costo per l'Udinese che alla fine del mercato si ritrova ad essere la società con l'attivo più elevato dopo il Palermo: +16,3.
I Rosanero grazie soprattutto alla cessione di Amauri chiudono a +21.
Numeri bianconeri: 13,3 mln quelli spesi e 29,6 quelli incassati per lo più dalle cessioni di Mesto, Dossena e Asamoah. Insomma l'Udinese sogna già con Di Natale e si ritrova anche lo scudetto del bilancio. Ha confermato i big, aspetta l'esplosione di Sanchez e si gode anche questo primato che stride per esempio con quello di Inter, Fiorentina e Genoa, tra le società che han speso di più, e che ora si ritrovano con un passivo rispettivamente di 59, 43 e 28 milioni di Euro. Quaresma, Gilardino e Milito hanno delle belle responsabilità a questo punto.
Ma non basta: la Roma chiude a -24,7, la Samp a - 10,3, il Napoli -21,5, quasi come la Juve e Bologna. In pareggio o quasi Atalanta, Cagliari, Lazio e Chievo.
In tempi di calcio business anche questi numeri contano in attesa di quelli sul campo.
- Gooner
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- Iscritto il:22.07.08 - 12:33 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
L' Udinese chiude l'anno con 7,8 milioni di utile
UDINE - L'Udinese ha chiuso il conto consuntivo 2007-2008 con un utile di 7,8 milioni di euro, contro una perdita di 6,3 milioni dell'esercizio precedente. "E' un risultato che ci fa guardare al futuro con grande fiducia", ha commentato il presidente Franco Soldati. Il monte stipendi della squadra bianconera e' il piu' basso della serie A e ammonta a 23 milioni di euro, contro i 180 dell'Inter che comanda il campionato. ''Il risultato economico - ha spiegato Soldati - e' il frutto di una politica avviata gia' da anni, imperniata sulla razionalizzazione dei costi aziendali, su un'oculata politica degli ingaggi, sulla ricerca di giovani talenti da valorizzare 'in house' e, come ovvia conseguenza, sulla capacita' di generare, come avviene da tempo, plusvalenze dalla compravendita di giocatori''
Questo si chiama lavorare bene.
Questo si chiama lavorare bene.
La calma è la virtù dei morti.. al forte prima o poi girano e te mena. 

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Re: L' Udinese chiude l'anno con 7,8 milioni di utile
Questo e' il background del calcio che mi piace... 

- 19angelo85
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Re: L' Udinese chiude l'anno con 7,8 milioni di utile
Si hanno lavorato bene ma potevano anche chiudere con un bilancio migliore. Penso all'ingaggio di 234873294723 difensori.... Un paio erano evitabilissimi. ( Sala e Nef su tutti )
- crash83
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FIGC: Inibizione a Carnevale e multa all'Udinese
La Commissione disciplinare della Figc ha inibito per 45 giorni Andrea Carnevale e inflitto un'ammenda di 8 mila euro all'Udinese per responsabilità oggettiva. L'ex attaccante ed oggi dirigente del club friulano era stato deferito dal procuratore federale il 16 giugno scorso per essersi introdotto in un'area riservata agli operatori del Calciomercato, agendo nell'interesse della società bianconera. Carnevale rischiava 60 giorni di inibizione e l'Udinese 12 mila euro di multa. Il dirigente e la società hanno depositato istanza di patteggiamento e pertanto le sanzioni nei loro confronti sono state ridotte, ai sensi dell'articolo 23.
(03/09/2009) (Spr)
(03/09/2009) (Spr)
Chi è causa del suo mal, pianga se stesso
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Udinese per la vita
UDINESE - Udinese per la vita esce dalla regione
Scritto da Monica Tosolini
mercoledì 23 settembre 2009
Si è appena conclusa la conferenza stampa di "Udinese per la vita", durante la quale si è illustrata dettagliatamente l'ultima iniziativa (in ordine di tempo) della Onlus patrocinata dall'Udinese.
Alla presenza di Paron Pozzo e della Signora Giuliana, del Dg Sergio Gasparin, e di molti volti noti vicini all'iniziativa, è stata dapprima letta una lettera di Alessandro Cannavò, figlio dello scomparso Candido, giornalista da sempre impegnato in prima persona nelle iniziative di solidarietà. A lui, infatti, è stato intitolato il progetto sul centro clinico Nemo, che in poco più di un anno ha dato assistenza a circa 2.200 malati, il quaranta per cento dei quali colpiti da SLA.
Importante e significativa la presenza del Prof. Mario Melazzini, Direttore Scientifico del Centro Clinico Nemo, colpito circa quattro anni fa dalla terribile malattia. Il Professore ha spiegato che "vengo spesso e sempre molto volentieri in Friuli, dove ci sono molti compagni di malattia. Da parte mia va un grosso Grazie ad Udinese per la vita, che è riuscita a coniugare il bisogno di essere a disposizione delle persone fragili, con qualcosa di concreto". Il Professore spiega l'origine del nome Nemo: "è l'acronimo di Neuromaschera omni center. In realtà si è anche ispirato al cartone della Disney che ha come protagonista il pesciolino dalla pinna amiotrofica: il simbolo".
Il Professore ha spiegato che "ci si augura che Nemo diventi un modello da esportare. Ricordiamo sempre che dietro la malattia c'è una persona, e Nemo mette al centro proprio la persona: se le malattie non sono guaribili, non per questo vuol dire che sono incurabili. Bisogna far sì che la sofferenza diventi un valore aggiunto che permette di affrontare la quotidianità con serenità".
Udinese per la vita è uscita dal Friuli, in questa occasione, ma solo per poi tornarci. A ricordarlo è lo stesso Presidente della Onlus Andrea Bonfini che ricorda lo slogan "Dal Friuli per il Friuli" per ricordare quanto fatto qui in Regione.
Paron Pozzo ha quindi preso la parola: "La ricerca è fondamentale. Ricordo i grandi passi fatti negli ultimi cinquanta anni dalla medicina: l'investimento nella ricerca è determinante. Speriamo di dare una grossa mano anche nella lotta alla SLA con investimenti adeguati. Nel nostro piccolo cerchiamo di dare un esempio perchè ci sia maggiore attenzione verso questi malati".
I calciatori Damiano Ferronetti e Giovanni Pasquale hanno quindi donato una somma alla fondazione Stefano Borgonovo da parte della Società.
L'incontro si è chiuso con la promessa di Giuliana Pozzo: "Se andiamo in Uefa, una grossa cifra verrà devouta al Centro Nemo".
Un grande grandissimo applauso alla famiglia Pozzo e tutto quello che fa!!!
Tutto ciò è bellissimo,sono queste le cose che mi piacciono di più e che mi fanno sempre più felice di tifare questa squadra!

Scritto da Monica Tosolini
mercoledì 23 settembre 2009
Si è appena conclusa la conferenza stampa di "Udinese per la vita", durante la quale si è illustrata dettagliatamente l'ultima iniziativa (in ordine di tempo) della Onlus patrocinata dall'Udinese.
Alla presenza di Paron Pozzo e della Signora Giuliana, del Dg Sergio Gasparin, e di molti volti noti vicini all'iniziativa, è stata dapprima letta una lettera di Alessandro Cannavò, figlio dello scomparso Candido, giornalista da sempre impegnato in prima persona nelle iniziative di solidarietà. A lui, infatti, è stato intitolato il progetto sul centro clinico Nemo, che in poco più di un anno ha dato assistenza a circa 2.200 malati, il quaranta per cento dei quali colpiti da SLA.
Importante e significativa la presenza del Prof. Mario Melazzini, Direttore Scientifico del Centro Clinico Nemo, colpito circa quattro anni fa dalla terribile malattia. Il Professore ha spiegato che "vengo spesso e sempre molto volentieri in Friuli, dove ci sono molti compagni di malattia. Da parte mia va un grosso Grazie ad Udinese per la vita, che è riuscita a coniugare il bisogno di essere a disposizione delle persone fragili, con qualcosa di concreto". Il Professore spiega l'origine del nome Nemo: "è l'acronimo di Neuromaschera omni center. In realtà si è anche ispirato al cartone della Disney che ha come protagonista il pesciolino dalla pinna amiotrofica: il simbolo".
Il Professore ha spiegato che "ci si augura che Nemo diventi un modello da esportare. Ricordiamo sempre che dietro la malattia c'è una persona, e Nemo mette al centro proprio la persona: se le malattie non sono guaribili, non per questo vuol dire che sono incurabili. Bisogna far sì che la sofferenza diventi un valore aggiunto che permette di affrontare la quotidianità con serenità".
Udinese per la vita è uscita dal Friuli, in questa occasione, ma solo per poi tornarci. A ricordarlo è lo stesso Presidente della Onlus Andrea Bonfini che ricorda lo slogan "Dal Friuli per il Friuli" per ricordare quanto fatto qui in Regione.
Paron Pozzo ha quindi preso la parola: "La ricerca è fondamentale. Ricordo i grandi passi fatti negli ultimi cinquanta anni dalla medicina: l'investimento nella ricerca è determinante. Speriamo di dare una grossa mano anche nella lotta alla SLA con investimenti adeguati. Nel nostro piccolo cerchiamo di dare un esempio perchè ci sia maggiore attenzione verso questi malati".
I calciatori Damiano Ferronetti e Giovanni Pasquale hanno quindi donato una somma alla fondazione Stefano Borgonovo da parte della Società.
L'incontro si è chiuso con la promessa di Giuliana Pozzo: "Se andiamo in Uefa, una grossa cifra verrà devouta al Centro Nemo".
Un grande grandissimo applauso alla famiglia Pozzo e tutto quello che fa!!!
Tutto ciò è bellissimo,sono queste le cose che mi piacciono di più e che mi fanno sempre più felice di tifare questa squadra!

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- Nome:Gianpaolo [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Presunti illeciti fiscali - Udinese a processo
Presunti illeciti fiscali
Udinese a processo
Il gup ha rinviato a giudizio il presidente Soldati, l'ex-dg Marino e il consigliere di amministrazione Gino Pozzo per un'accusa che riguarda scambi di giocatori tra 2003 e 2005 con Genoa e Venezia. Prima udienza il prossimo 11 marzo
UDINE, 1 dicembre 2009 - Guai in vista per i vertici dell'Udinese? Il Gup di Udine, Roberto Venditti, ha rinviato infatti a giudizio il presidente dell'Udinese Calcio, Franco Soldati, l'ex direttore generale Pierpaolo Marino, e il consigliere di amministrazione Gino Pozzo, per presunti illeciti fiscali nella compravendita di giocatori. Le ipotesi di reato - riferiscono i quotidiani locali - riguardano operazioni di compravendita di sei giocatori avvenute fra il 2003 e il 2005 con il Genoa e il Venezia calcio.
TRIBUNALE — Secondo l'accusa, per ottenere vantaggi fiscali l'Udinese avrebbe prima comprato e poi venduto giocatori che, in realtà, non avrebbero mai fatto parte della squadra friulana. L'Udinese sostiene la correttezza sia delle operazioni effettuate, sia della loro trascrizione nei bilanci societari. Il processo comincerà il prossimo 11 marzo.
fonte: gazzetta.it
Udinese a processo
Il gup ha rinviato a giudizio il presidente Soldati, l'ex-dg Marino e il consigliere di amministrazione Gino Pozzo per un'accusa che riguarda scambi di giocatori tra 2003 e 2005 con Genoa e Venezia. Prima udienza il prossimo 11 marzo
UDINE, 1 dicembre 2009 - Guai in vista per i vertici dell'Udinese? Il Gup di Udine, Roberto Venditti, ha rinviato infatti a giudizio il presidente dell'Udinese Calcio, Franco Soldati, l'ex direttore generale Pierpaolo Marino, e il consigliere di amministrazione Gino Pozzo, per presunti illeciti fiscali nella compravendita di giocatori. Le ipotesi di reato - riferiscono i quotidiani locali - riguardano operazioni di compravendita di sei giocatori avvenute fra il 2003 e il 2005 con il Genoa e il Venezia calcio.
TRIBUNALE — Secondo l'accusa, per ottenere vantaggi fiscali l'Udinese avrebbe prima comprato e poi venduto giocatori che, in realtà, non avrebbero mai fatto parte della squadra friulana. L'Udinese sostiene la correttezza sia delle operazioni effettuate, sia della loro trascrizione nei bilanci societari. Il processo comincerà il prossimo 11 marzo.
fonte: gazzetta.it
- crash83
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- Iscritto il:22.07.08 - 15:31 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Re: Presunti illeciti fiscali - Udinese a processo
Azz... sti paradisi fiscali italiani. Adesso vediamo che ne esce dal processo.
Spero ne escano bene, perchè immaginare che quella che negli ultimi anni è stata definita la società modello del calcio italiano in realtà è frutto dell'ennesima frode di imprenditori italiani sciagurati, sarebbe deprimente per il calcio e per la società italiana
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Spero ne escano bene, perchè immaginare che quella che negli ultimi anni è stata definita la società modello del calcio italiano in realtà è frutto dell'ennesima frode di imprenditori italiani sciagurati, sarebbe deprimente per il calcio e per la società italiana

Chi è causa del suo mal, pianga se stesso
- gianplecce
- Pallone d'oro
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- Iscritto il:27.08.08 - 14:12
- Nome:Gianpaolo [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Situazione societaria
Pozzo ha comprato l'Espanyol? 

Ultima modifica di gianplecce il 04.06.10 - 08:20, modificato 1 volta in totale.
- 19angelo85
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- Nome:Angelo
- Località:Foggia [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Re: Pozzo....
Il figlio mi pare. Ma ho notizie abbastanza vecchie.
- FuarceUdin
- Pallone d'oro
- Messaggi:2209
- Iscritto il:25.07.08 - 10:53 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Re: Pozzo....
Il figlio se non ho capito male,un po' di tempo da era interessato ad entrare nel cda dell'Espanyol...Non so se si è concluso qualcosa...
Come mai lo chiedi?
Come mai lo chiedi?
- FuarceUdin
- Pallone d'oro
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- Iscritto il:25.07.08 - 10:53 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Re: Pozzo....
Oggi è uscito su un quotidiano spagnolo, un nuovo interessamento di Pozzo per l'Espanyol.

Io non ci sto capendo più una mazza,sinceramente.
Bah.

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- FuarceUdin
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- Messaggi:2209
- Iscritto il:25.07.08 - 10:53 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Re: Pozzo....
UDINESE - Pozzo: tifo Udinese, non la lascio
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Scritto da Monica Tosolini
Martedì 09 Marzo 2010 13:44
(TMW) - Giampaolo Pozzo non ha intenzione di lasciare l'Udinese. Lo ha detto lo stesso patron a Tuttomercatoweb in merito alle voci che lo hanno accostato all'Espanyol: "Noi lavoriamo anche in Spagna, mio figlio è qui e quindi ci sono rapporti calcistici perché sono nel calcio da venticinque anni. Però non c'è nulla di concreto".
E allora perché i tifosi pensano che lei voglia lasciare l'Udinese?
"Non c'è motivo, io sono legato alla mia terra e ai colori della mia squadra. Non ho preso l'Udinese per business, ma perché sono nato e cresciuto in Friuli e sono legato ai miei colori. Fin da bambino tifavo Udinese, non l'ho presa per avere risultati economici. Mi identifico nell'Udinese e non mi vedrei da altre parti".
Come si spiega questo malumore?
"Quando non ci sono i risultati i tifosi hanno ragione. Uno ha voglia di calcio, spettacolo e divertimento. Un tifoso vuol vedere la propria squadra vincere".
E' strano che si prenda di mira chi ha regalato tante soddisfazioni. Non crede?
"Il calcio è fatto così. Vedete il Milan, quando per un periodo ha fatto fatica i tifosi hanno preso di mira la presidenza. I tifosi fanno presto a dimenticare"
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Scritto da Monica Tosolini
Martedì 09 Marzo 2010 13:44
(TMW) - Giampaolo Pozzo non ha intenzione di lasciare l'Udinese. Lo ha detto lo stesso patron a Tuttomercatoweb in merito alle voci che lo hanno accostato all'Espanyol: "Noi lavoriamo anche in Spagna, mio figlio è qui e quindi ci sono rapporti calcistici perché sono nel calcio da venticinque anni. Però non c'è nulla di concreto".
E allora perché i tifosi pensano che lei voglia lasciare l'Udinese?
"Non c'è motivo, io sono legato alla mia terra e ai colori della mia squadra. Non ho preso l'Udinese per business, ma perché sono nato e cresciuto in Friuli e sono legato ai miei colori. Fin da bambino tifavo Udinese, non l'ho presa per avere risultati economici. Mi identifico nell'Udinese e non mi vedrei da altre parti".
Come si spiega questo malumore?
"Quando non ci sono i risultati i tifosi hanno ragione. Uno ha voglia di calcio, spettacolo e divertimento. Un tifoso vuol vedere la propria squadra vincere".
E' strano che si prenda di mira chi ha regalato tante soddisfazioni. Non crede?
"Il calcio è fatto così. Vedete il Milan, quando per un periodo ha fatto fatica i tifosi hanno preso di mira la presidenza. I tifosi fanno presto a dimenticare"