La pazienza ha sempre un limite

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Scritto da redazione
martedì 23 dicembre 2008

(photolife) - DISCUTINE SUL FORUM WWW.FUARCEUDIN.COM - VOTA IL SONDAGGIO SU MARINO - Il 2 novembre è cominciato il calvario bianconero, guarda caso il giorno dei morti. Oggi, si può dire che l'ossequiosità per quella ricorrenza è oramai anche fin troppo osservata. Due punti su ventiquattro disponibili sono le cifre inequivocabili di una crisi che ha mandato in crisi perfino i miti tifosi dell'Udinese: Nulla di eclatante per carità, come è giusto che sia, ma domenica i ragzzi della curva che abbandonano a metà tempo San Siro sono la risposta più eloquente di quanto ci si stia disaffezionando a questa squadra.

Troppi gli errori fatti, e troppe le scuse tirate in ballo per giustificare i risultati negativi: si è partiti solo con una crisi di punti e non di gioco per passare a una crisi solo mentale per arrivare a quella fisica.
“Non è il solo ad avere sbagliato. Certo è difficile tenere un allenatore dopo una partita come qualla di Milano, ci vuole coraggio, ma è la soluzione migliore dovete credermi". Queste alcune delle parole di Pozzo dette ieri riguardo Marino, che molti tifosi vedono tra gli imputati principali della crisi, senza scusare però i giocatori. Il tecnico però ci ha messo del suo e molti fans rivedono fantasmi del passato.

Ieri c'è stato un faccia a faccia tra responsabili di tifosi e giocatori: “come pensate che ci piaccia perdere? “ ha detto Di Natale. Non lo sappiamo aggiungiamo noi e sicuramente non piace, ma è così e una soluzione va trovata. Purtroppo poi le solite voci di mercato non fanno altro che mettere legna sul fuoco.
Ad esempio conosciamo D'Agostino e sappiamo che le sue parole rilasciate ad una radio nazionale e precisate poi attraverso il sito della società, possono essere state fraintese o male espresse. Lo conosciamo e conosciamo il suo impegno: certo che come abbiamo ribadito serve anche da parte dei giocatori un passo verso i tifosi. Musi lunghi e poche dichiarazioni non aiutano a fare chiarezza, che è la cosa che più manca in questo momento e crea confusione.

L gente è stanca delle pacche sulle spalle, di squadre che si piazzano ma non vincono mai, dimostrandosi eterne incompiute. Udine vuole crescere e trovare una dimensione nuova. Il sogno dei tifosi sarebbe (come confermato anche dal nostro sondaggio di qualche tempo fa) riuscire a togliere polvere dalla bacheca riuscendo a vincere qualcosa. Il campionato non di certo, ma le altre competizioni sono se non alla portata almeno giocabili fino alla fine.

Ma se la questione atletica è il vero problema come si può pensare che una società come l'Udinese possa competere su tre fronti? Per esser grandi (il Milan, l'Inter, la Juve in questo senso lo sono) serve l'esperienza per saper gestire tante pressioni. Non è un fatto solo di rossa. L'Udinese di quest'anno avrebbe tutte le credenziali per riuscire nell'intento, ma serve una gestione delle energie oculata al di la degli infortuni e dei problemi. Serve maturità: se ora viene fuori che sul mercato si cercherà qualcuno che sappia dare prorio esperienza (parole post Milan del tecnico) alloera la nostra domanda è: come mai dei nazionali non possono averla? Il tridente azzurro, altri 8 calciatori di nazionali comunque di livello. Possibile che nel club diventino immaturi?

Si torna allora a parlare di leader che manca, come poteva esserlo un Bertotto o un Calori o un Sensini. Ma qui si ritorna anche a parlare sempre dei soliti problemi e sinceramente non ne possiamo più. Parli il campo, parlino i risultati. Ora c'è tempo per ricaricare e andare ada ffrontare la Samp nel modo giusto alla ripresa.

Ma una cosa è certa: l'ultimatum dei tifosi è arrivato, la pazienza è finita. Non aspettatevi azioni clamorose, Udine ha uno stile che mai cambierà e ne siamo orgogliosi, solo ci sarà uno stadio sempre più deserto, perchè di spendere soldi in un momento di crisi come questo per una squadra che non diverte più nessuno , non ce n'è proprio voglia.

[Rossazzurro]

Da quando l'Udinese ha sbancato il Massimino, unica squadra ad esserci riuscita e, mi pare, tutti tornati sani e salvi a Udine, non ha più vinto