L’Udinese vince ed è record di vittorie in Serie A. Sommando questo a quello della permanenza in testa alla classifica, a quello del raggiungimento dei quarti di Uefa, forse – a mente fredda – ci appare anche a noi, che pur non abbiamo lesinato critiche, delle quali non ci rimangiamo nulla, che questo campionato non può essere considerato negativo. Anzi siamo un po’ presuntuosi, e pensiamo che le critiche piovute siano state uno sprone. Intanto però non è questo il motivo del giorno, ma una vittoria che fa continuare a sperare nel miracolo, quel sesto posto che non è facile da raggiungere, ma nemmeno impossibile a questo punto.
Onore ai bianconeri che hanno vinto una gara non di certo facile, specie dopo il vantaggio laziale, e con l’ennesimo rigore negato. Nel primo tempo partita subito vivace, e Lazio che non da l’impressione di pensare davvero alla Coppa, pressando e mettendo in difficoltà la difesa bianconera che a volte non sembra perfetta. Bianconeri che comunque si vogliono far sentire, anche se di occasioni non ne arrivano molte. Ritmo non altissimo, ma gara comunque piacevole, con le squadre che cercano spiragli, che molte volte non esistono. Udinese che comunque ai punti può recriminare su due episodi dubbi in area, ma Stefanini non vede gli estremi per il rigore, e anche per un gioco più corale.Nella ripresa nessun cambio, con la Lazio che ritrova un po’ di vigore. Squadre che comunque non trovano molti spazi, e l’Udinese, non impeccabile come detto in difesa, viene colpita da Rocchi alla ennesima distrazione. Ma i bianconeri non ci stanno: entra Floro Flores che dimostra tutto il suo valore giocndo una buona gara e soprattutto segnando il gol del pari con un fendente da fuori. I bianconeri trovano ancora più coraggio e D’Agostino su punizione fa due, stendendo la Lazio. Il rigore su Floro Flores (netto e impossibile da non dare) non fa altro che confermare che l'Udinese è in crescendo specie nei finali. 3-1 di Quagliarella, e tutti a casa a pensare al Milan. Ora si continua a sperare dunque. In fondo il calcio è fatto di speranza, e continuare a seguire un traguardo che sembrava impossibile solo un mese fa. A tre giornate dalla fine non è male.Certo, un po’ di rammarico – o di rabbia a seconda di come la si voglia vivere – c’è per i punti buttati via, visto che nessuno, e ribadiamo nessuno, ha mai messo in discussione la forza di questa squadra, di certo non inferiore a Geona o Fiorentina. Ora non serve che continuare a vincere: una fuga, come diceva metaforicamente il grande biologo Henry Laborit, per continuare a vivere e a continuare a sognare. Le sue disquisizioni non centrano col calcio, ma il significato è lo stesso quando questo sport si confonde con la vita.Obiettivo quindi stracciare l record: fare altre tre vittorie sarebbe l’ideale per arrivare a 60 punti. Poi se gli altri saranno stati più bravi, ognuno ha quel che si merita, o quasi.Intanto godiamoci una Udinese ritrovata, che batte una Lazio che avrà si pensato alla Coppa Italia, ma che non si è di certo tirata indietro.La calma finalmente è tornata. Speriamo duri. Intanto godiamoci questa Udinese che è tornata quella di inizio anno.
GRANDIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
