EDITORIALE - che non sia penultimatum...
Scritto da redazione
domenica 28 dicembre 2008
(PHOTOLIFE) - Da Il Friuli del 23.12 - Monica Valendino - DISCUTINE SU
WWW.FUARCEUDIN.COM - Nessun ultimatum al tecnico. Al massimo un Penultimatum. È questo il vero significato delle dichiarazioni di Pozzo su Marino, confermato ricordando però che la questione fisica carente è colpa sua, e che non diverrà mai un grande allenatore se non la cura. Insomma Marino rimane anche perchè alternative in giro, diciamocelo, non ce ne sono: Zico sarebbe il sogno dei tifosi ma i milioni che prende in Uzbekistan nessuno glieli può garantire, Zaccheroni si sa che non ama tornare dove ha vinto e Donadoni probabilmente pensa ad altro (Milan).
I tifosi molti dei quali mettono Marino tra i primi imputati della situazione a devono portar pazienza.
Ma siccome nel doman non v'è certezza, e nel calcio non c'è proprio ricordiamo che la storia è un susseguirsi di ripetizioni. Naturalmente non gufiamo contro nessuno, ed è solo per dovere di cronaca che ricordiamo come il povero Marchesi fu esonerato il giorno di Natale. Non vorremmo si ripetessero le anlogie con l’ultimo anno di Galeone, confermato a dicembre esonerato dopo la sosta: di sicuro Marino ha in mano il suo destino –come dice Pozzo - e cosa non da poco anche quello di una squadra che sulla carta è inferiore a poche.
Eppure, anche al tempo del buon vecchio Gale, alla prima crisi si sentì parlare di problema di punti ma non di gioco, poi di problema mentale, poi fisico. Sperando che la prossima scusa non sia un virus ignoto che colpisce i colori bianconeri! Pozzo, proprio come allora, ha detto che Marino ha potere anche di rimpasto tra i suoi collaboratori se necessario per riportare quella condizione che a detta di tutti ora manca.
Speriamo che non arrivi un nuovo ottimizzatore, o che a pagare sia chi forse ha meno colpe (come fu con Trombetta): anche perchè Allegri è attualmente in netta rimonta col Cagliari.
A parte le battute la situazione è davvero critica: Lo stesso Marino, al termine della gara col Milan, ha sostenuto che qui manca un leader. Di Natale, D'Agostino, Inler sono tutti bravi giocatori, ma, con tutto il rispetto, gente come Calori, Bertotto o Sensini avevano quella piccola grande cosa chiamata carisma, che in un capitano serve come il pane. Marino da solo non può fare nulla se all'interno del gruppo non c'è qualcuno che sappia prendere in mano la situazione. Siamo certi che gli stessi giocatori sono dispiaciuti di quanto sta accadendo, ma pensiamo anche che nessuno sia così forte caratterialmente da trascinare gli altri.
Insomma le colpe non stanno mai da una sola parte: tutti ne hanno, e tutti insieme a questo punto, ne devono uscire. A meno che il penultimatum non diventi ultimatum e finisca con un esonero che probabilmente non cambierebbe nulla. Proprio come nella stagione di Galeone.
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MERCATO - Nessun big si muoverà
Scritto da redazione
sabato 27 dicembre 2008
TUTTO SUL MERCATO BIANCONERO - DISCUTINE SU
WWW.FUARCEUDIN.COM - Una cosa è certa: nessun big si muoverà a gennaio da Udine. La squadra di Marino nonostante la crisi verrà semmai puntellata non smantellata, al di la delle future scelte societarie. Certo ci non vuole rimanere a Udine sarà accontentato, ma tra questi non ci saranno Felipe e Zapata da tempo accostati al Milan.
A confermarlo è lo stesso Ancelotti, che a fine gara alla nostra domanda se i rossoneri a gennaio tenteranno l'assalto risponde così: "So che ora sono infortunati, quindi a gennaio non se ne parla. E per giugno abbiamo già provveduto diversamente". Eloquente, anche se giugno è lontano.
Inler piace all'Arsenal ed è vero, come sono vre le cifre che potrebbe spendere, 10 milioni di sterline, che al cambio attuale penalizzano la moneta di Sua Maestà e sono circa 10 milioni euro: troppo pochi per convincere l'Udinese a mollarlo per sostituire Fabregas, e Wenger ha budget limitato.
Quagliarella sarebbe il sogno di Pierpaolo Marino: ma l'attaccante di Castellammare straàa Udine. Ogni eventuale trattativa verrà affrontata a giugno.
Obodo è atteso dopo l'infortunio ma per ora non trova spazio: l'Udinese lo attenderà veramente? Dietro iniziano a premere Palermo e Lazio.
Motta e Nef invece hanno richieste da parecchie squadre. Loro potrebbero anche partire se arrivano i sostituti giusti. Ma per questo vi rimandiamo al mercato in entrata.