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UDINESE - Il punto della situazione
Scritto da Monica Tosolini
lunedì 20 aprile 2009
L'Udinese giocherà sabato alle 18.00 l'anticipo contro il Chievo degli ex Pinzi e Langella. Oggi quindi alle 15:30 la squadra di Marino scenderà in campo per inizìare il lavoro settimanale, con tutti gli uomini a disposizion e (esclusi naturalmente gli infortunati), e la cui preparazione continuerà fino a venerdì mattina a Udine, quando si effettuerà la rifinitura.
La voglia di riprendersi dopo l'eliminzione dalla Uefa, ha spinto i giocatori a dare la propria disponibilità per la gara contro i viola. Non tutti però sono al meglio della condizione e giocatori come D'Agostino, Pepe, Isla e Sanchez dovranno essere ancora monitorati. Gli infortunati di lungo corso Ferronetti, Tissone, Coda e Di Natale continuano intanto nei rispettivi programmi di recupero. A buon punto sembra essere Coda, che la scorsa settimana ha provato a correre sul campo.

In settimana Marino avrà modo di provare soluzioni da adottare contro il Chievo, che all'andata sbancò il "Friuli". Finalmente il tecnico potrà far svolgere ai suoi una settimana di allenamenti-tipo.

UDINESE - Chievo - 2: il punto
Scritto da Monica Valendino
giovedì 23 aprile 2009
Pasquale Marin nella seduta di ieri ha trovato buone notizie: Di Natale ha ripreso a corricchiare su uno dei campi del Bruseschi, a distanza di 23 giorni dalla lesione parziale del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Idem vale per Ferronetti, ed anche Coda sembra sulla buona strada per una guarigione più rapida del previsto. Insomma buone nuove almeno per loro, mentre Tissone rimane out.
Per Verona il tecnico potrebbe confermare la squadra vista con la Fiorentina, ma c'è anche da valutare che serve dare spazio a chi ha giocato poco e necessita di mettersi in ostra. Un cambiamento quindi o al massimo due ci possono stare ,ma la sensazione è che tutto venga deciso nelle prossime sedute, tra oggi e venerdì quando ci sarà la rifinitura. Dopo Reggio Calabria infatti il tecnico manderà in campo solo chi gli dà ampie garanzie durante gli allenamenti.


Ecco che dunque davanti ad Handanovic la difesa potrebbe essere composta con Zapata a destra e il rientro di Pasquale a sinistra. Felipe e Domizzi centrali, in mezzo Asamoah, Inler e D’Agostino, davanti Quagliarella, Floro Flores e Sanchez, con Pepe che potrebbe usufruire di un turno di riposo.

Ipotesi ovviamente: saranno le prossime a dire se questa possibile formazione sarà quella che scenderà n campo contro il Chievo degli ex Langella e Pinzi.

Veronesi che cercheranno i tre punti per avere la quasi certezza della salvezza, dopo la volata delle ultime giornate. L’Udinese quindi avrà davanti un avversario tosto che non regalerà nulla, ed anzi un calo di tensione (sempre possibile in una fase di campionato come questa) potrebbe essere deleterio.

Marino continuerà a cercare di tenere i suoi sulle spine come è giusto che sia, poi è ovvio che le scelte saranno basate più dalle risposte avute dai giocatori che da altro.

Marino due dubbi sulla formazione anti Chievo.

Infatti c'è anche da valutare che serve dare spazio a chi ha giocato poco e necessita di mettersi in ostra. Un cambiamento quindi o al massimo due ci possono stare, ma la sensazione è che tutto venga deciso nelle prossime sedute, tra oggi e venerdì quando ci sarà la rifinitura.


Ecco che dunque davanti ad Handanovic la difesa potrebbe essere composta con Zapata a destra e il rientro di Pasquale a sinistra. L'alternativa, o il dubbio che dir si voglia, è Lukovic. Felipe e Domizzi centrali, in mezzo Asamoah, Inler e D’Agostino, davanti Quagliarella, Floro Flores e Sanchez, con Pepe che potrebbe usufruire di un turno di riposo. Altrimenti sarebbe il cileno a lasciargl spazio anche se ieri insieme a D'Agostino è parso tra i più in forma deliziando le poche persone epresenti causa meteo, con giocate d'alta scuola.

Marino continuerà a cercare di tenere i suoi sulle spine come è giusto che sia, poi è ovvio che le scelte saranno basate più dalle risposte avute dai giocatori che da altro.

Ecco l'unica chance di Marino per rimanere in Friuli


A Udine tutti aspettavano la semifinale di coppa Italia tra Inter e Sampdoria per capire se il settimo posto in campionato sarebbe servito per guadagnare un posto in Europa. Sbagliato. Il verdetto di martedì sera, che ha visto la Lazio eliminare la Juventus, ha anticipato i tempi. Per andare in Europa attraverso il campionato bisognerà conquistare la sesta piazza, impresa impossibile per l’Udinese che si ritrova con un ritardo di 10 punti dalla Roma (è lo stesso che hanno Juve e Milan dalla capolista Inter). Ecco perchè si può dire che il settimo posto serve solamente al tecnico Pasquale Marino che, scalando la classifica, potrebbe guadagnarsi la riconferma sulla panchina bianconera.

Consapevolezza. Marino l’ha sempre saputo che avrebbe avuto bisogno di un finale di stagione a mille all’ora per convincere Pozzo a puntare ancora su di lui. «Non guardiamo la classifica – ha ripetuto sistematicamente alla vigilia delle ultime gare di campionato –, pensiamo a fare più punti possibile e a concludere il torneo in una posizione consona al potenziale di questa squadra».

Classifica. Con la vittoria di domenica scorsa sulla Fiorentina l’Udinese in 90’ ha recuperato tre posizioni staccando il Napoli e sorpassando Sampdoria e Atalanta. Adesso 5 punti davanti ai friulani c’è la Lazio, a più 6 troviamo il Cagliari a più 7 il Palermo. Serve davvero una volata degna del Cipollini degli anni d’oro per risalire la china e già domenica la classifica potrebbe avere un volto diverso in caso di vittoria dell’Udinese a Verona e di ko dei siciliani a San Siro con il Milan.

Dubbio. Ma basterà un filotto di risultati positivi a Marino per guadagnarsi la riconferma? L’interrogativo è forte e non ha trovato ancora una risposta. La sensazione è che quei due mesi di buco nero (3 pareggi in 11 partite) tra novembre e dicembre avranno un peso determinante nelle scelte della società. Marino, che non parla dal post-partita di Udinese-Fiorentina, stamane sarà in conferenza stampa e sarà interessante sentire il suo pensiero. Difenderà, com’è giusto che sia, il suo lavoro (c’è tanto di buono in quello che ha fatto in due anni) e rinnoverà un concetto espresso a suo tempo: se si sentirà di troppo, sarà lui a fare le valigie.

Successori. Se Marino non verrà riconfermato, in pole position c’è sempre Gigi Del Neri, che non ha rinnovato con l’A talanta. Ieri ha preso corpo anche l’ipotesi Giampaolo (attualmente al Siena), vecchio pupillo dei Pozzo, “sponsorizzato” da Galeone e che due anni fa era nella rosa dei nomi dai quali poi l’Udinese scelse Marino. E il tecnico siciliano dove potrebbe finire? L’altro ieri è stato fatto il nome del Torino, ma non va scartata nemmeno l’ ipotesi Bologna. La soluzione più gradita all’interessato, però, potrebbe essere il Genoa. Gasperini, infatti, è tentato dalla possibilità di andare alla Juve e la piazza rossoblù, abituata ormai a un calcio scintillante, potrebbe trovare nel tecnico di Marsala un altro allenatore in grado di far divertire Marassi.

LE ULTIMISSIME:

Si dice che Marino in queste ultime giornate debba sudarsi la conferma ( anche se credo che verrà confermato ) e per questo pensa di confermare la squadra che ha battuto la Fiorentina, ma è anche incerto se lanciare qualche giovane, che ha bisogno di mettersi in mostra per prepararsi il futuro. Insomma le scelte le farà solo all’ultimo e le sorprese non sono una novità:
Per ora Handanovic è sicuro tra i pali, Zapata sulla destra, mentre sulla sinistra rientrerà Lukovic molto probabilmente. In mezzo Domizzi e Felipe.
In mediana Asamoah, Inler e D’Agostino; davanti Floro dovrebbe agire come punta centrale con Sanchez a destra e quagliarella ad alternarsi con Floro ma partendo da posizione più arretrata.

HANDONOVIC 7.5 – Grande intervento su Marcolini nel primo tempo. Si ripete al 31°. Bene anche nella ripresa.
ISLA 5.5 – Torna ad agire da terzino destro: in difesa regge, ma spinge forse troppo poco.
(DOMIZZI al 35°) sv
FELIPE 6 – Cresce di partita in partita ma la forma migliore è ancora lontana: vedi secondo tempo quando il Chievo attacca e lui soffre parecchio.
ZAPATA 5.5 – Qualche ingenuità di troppo per uno come lui. Comunque da centrale meglio che da laterale.
PASQUALE 6.5 – preferito a Lukovic­­­­­­, a confronto del suo omologo destro si fa apprezzare per parecchie iniziative in avanti.
(OBODO al 45°) SV
INLER 7 - Una vita da mediano: li nel mezzo, a cercare di recuperar palloni e a farsi vedere davanti quando può.
D’AGOSTINO 8 – Si sacrifica spesso in difesa: cerca di rilanciare la squadra, e il suo apporto si sente. Segna il rigore dell’1-0 e il gol finale. Più di così.
ASAMOAH 7 - Sorpresa del campionato: conferma questo titolo senza problemi.
SANCHEZ 8 – Sta imparando a difendere oltre a che ad attaccare: quando salta l’uomo – oltre che prenderle – è sempre pericoloso. Deve cercare di più i compagni liberi.
PEPE 5.5 – Oramai ci ha abituati a fare il maratoneta alla Dustin Hoffmann: purtroppo questo procura poca lucidità a volte davanti.
(LUKOVIC al 15° st) 6-Marino cerca di dare copertura e fiato al nazionale azzurro. Ma il Chievo pressa molto.
QUAGLIARELLA 7 – Come sempre da punta centrale molte volte sembra estraneo alla manovra, anche se in qualcuna si mette in luce, e quando lo fa son dolori: si procura il rigore dell’1-0 e fa vedere altre cose buone.