Udinese -10 al via. Cosa va e cosa non va.

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UDINESE - Meno 10 al via. Cosa va e cosa non va
Scritto da Monica Valendino
giovedì 13 agosto 2009
Meno 10 al via del campionato: l’Udinese sta ancora cercando la sua identità definitiva tra volti nuovi e vecchi, con alcune certezze e alcuni dubbi. COSA FUNZIONA - Sicuramente la prima certezza arriva dall’attacco bianconero. Quantitativamente e qualitativamente è forse uno dei più forti della A, anche se ha perso Quagliarella. Ci si aspetta molto da Floro Flores, consapevoli che Corradi può dire la sua, coma ha dimostrato nelle ultime apparizioni. Di Natale e Sanchez sono le stelle, Pepe la sicurezza di Marino. Molto dipenderà però proprio dal tecnico e da come saprà ruotare gli uomini e dosare le forze.
Funziona anche la squadra in sè: è praticamente rimasta la stessa dell’anno scorso, e questo è un vantaggio sugli altri.

Il fatto che non si debba giocare le coppe europee è sicuramente stato un flop se visto con l’ottica dell’anno scorso, ma quest’anno dev’essere un vantaggio. Che potrebbe essere del 30% su quelle concorrenti che a metà settimana devono giocare.
Sicuramente un giovane potrebbe affermarsi: Romero ne ha tutte le caratteristiche. E’ forte fisicamente e tatticamente,oltre a possedere un tiro non da poco. E non ha nemmeno 20 anni.
Quando rientreranno Feronetti e gli altri infortunati, con la squadra al 100%, questa Udinese potrebbe regalare ben oltre gli 11 nazionali di questi giorni.
COSA NON FUNZIONA - Alcuni nuovi arrivi non sono ancora pronti alla A: specie sulle fasce c’è il rischio che la squadra non sia stata messa a posto. Basta potrebbe alla fine essere davvero utile. Ma anche in mezzo non sembra esserci una alternativa valida a D’Agostino, e le altre alternative sono ancora tute da scoprire.
Manca ancora la certezza al 100% poi che questa squadra sia quella definitiva: da qui al 31 agosto, data ultima per il mercato ci potrebbe essere qualche uscita, e non solo minore. Inutile nascondere che se ciò avviene, anche le cose che ora funzionano potrebbero cambiare.
Gli infortuni di questo avvio sono stati casuali, ma indubbiamente hanno creato qualche problema.
Marino deve forse imparare ad osare qualcosa di più con i cambi, lanciando anche dei giovani se serve. Guai a fare l’errore dell’anno scorso quando giocò sempre la stessa squadra per molto tempo.

Alcune incertezze infine anche sui possibili dualismi: il tecnico chiedeva più qualità e meno quantità. Non sembra essere stato ancora accontentato. Nell’anno che porta ai mondiali tutti vorranno apparire. Bisogna essere bravi, dai vertici della società in giù, a evitare gelosie.
CONCLUSIONI - Insomma più certezze che dubbi per ora. Ma tutto va verificato sul campo. Le amichevoli per ora - e come da tradizione per le squadre di Marino - non sono state indicative. La condizione è quella che è, bisogna necessariamente aspettare il campionato. Che non mente mai.

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