Udinese 2 Livorno 0

[FuarceUdin]

Handanovic
Coda Zapata Felipe
Basta Inler(Isla)D'agostino Asamoah Lukovic
Di Natale Floro Flores


Obodo,Sanchez,Ferronetti,Zimling.


Squalificati: nessuno


Diffidati: Lukovic,Pepe.

[FuarceUdin]

UDINESE - Il punto della situazione
Thursday 26 November 2009
L’Udinese si avvicina alla sfida più importante di questo primo terzo di stagione con i soliti problemi. Non ultimo l’infortunio patito da Zimling (sono 66 minuti fin qui) ma che sottolinea ulteriormente che il momento non è facile. Per il danese un mese di stop almeno. A lui si aggiungono assenti sicuri per sabato Obodo, Ferronetti e Sanchez. In forte dubbio ancora Pepe che solo in questi ultimi due allenamenti verificherà se potrà essere a disposizione di Marino. In ogni caso non sembra possa essere al 100%. Rimane in dubbio anche Pasquale, alle prese con un problema muscolare.

Di questo tipo di infortuni oramai la lista è lunga e per un motivo o per l’altro - ma mai per problemi ‘ossei’ - si sono fermati da luglio Pasquale, Domizzzi, Lukovic, Floro, Pepe, Sanchez, Isla, Zapata e Di Natale. Insomma prima o poi quasi tutti hanno pagato dazio.

Sabato col Livorno però l’Udinese non può di certo aggrapparsi a queste cose. Ognuno del resto è sempre vittima dei suoi mali e la squadra bianconera se oggi occupa questa posizione di classifica qualcosa di suo ce l’ha messo. Cercare alibi sarebbe il modo peggiore per uscire da un periodo critico che ha prodotto 4 punti su 21 disponibili.
Se a questi problemi sul campo ci aggiungiamo anche quelli provenienti da fuori con le tante polemiche di questo periodo ci accorgiamo che la tensione è davvero tanta.
Tutti sperano che venga trasformata in energia positiva da mostrare al Livorno dell’ex Cosmi che verrà a Udine senza Pieri e Galante ma con un Candreva accostato dal presidente Spinelli addirittura a Mazzola.
Già, Candreva il giovane che Marino due anni fa non vedeva oggi è diventato un cigno. Uno di quelli che fa mercato. L’Udinese è proprietaria del cartellino, ma è dire se poi arriverà davvero a Udine. Anche perché il rapporto col tecnico siciliano non sembra esssere dei migliori visto quanto detto dal giocatore un paio di settimane fa ad un quotidiano nazionale.. Anche per lui ci saranno motivazioni particolari sabato sera.
Marino per questa gara spareggio per evitare la zona rossa della classifica proporrà probabilmente il suo caro 4-3-3.

In difesa davanti ad Handanovic dovrebbero essere schierati da destra a sinistra Basta, Zapata, Coda e Lukovic; in mezzo Inler, D’Agostino e Asamoah. Davanti tridente con Floro a fare da punta centrale, Di Natale sulla sinistra e uno tra Lodi e Pepe sulla destra, col primo ad oggi favorito.
L’obbligo è dunque vincere: per cancellare un novembre molto cupo e guardare al dicembre e al Natale con un pizzico di ottimismo in più. Un ulteriore passo falso infatti aprirebbe scenari difficilmente interpretabili oggi, certo è che le sorprese sotto l’albero in questo caso non sarebbero fastose.

[19angelo85]

Marino deve fare ancora a meno di Pepe e Sanchez, ma può contare su Di Natale e Floro Flores. E' molto probabile che mister Marino cambi assetto. Dopo il 4-4-2 iniziale, il 4-3-3 a lui caro è forse giunto il momento del ritorno alla difesa a tre. Possibile un avanzamento di Basta quindi con Felipe che ritorna in campo. In mezzo possibile un avvicendamento tra Isla e Inler visto che lo svizzero non sembra in forma.

[19angelo85]

I convocati per la gara col Livorno:

Belardi, Handanovic, Romo; Basta, Coda, Cuadrado, Domizzi, Felipe, Lukovic, Pasquale, Zapata; Asamoah, D'Agostino, Inler, Isla, Kitoko, Lodi, Sammarco; Corradi, Di Natale, Floro Flores, Romero

[FuarceUdin]

UDINESE - Ora serve confermarsi; ma problemi ce ne sono ancora
Sunday 29 November 2009
L’Udinese vince. Per convincere che la crisi sia finita bisogna però aspettare. Non molto, diciamo le prossime tre partite prima della sosta (Bologna, Siena e Cagliari). Due fuori e l’ultima al Friuli. Non male come esami per chi deve dimostrare che può e soprattutto vuole ancora dire la sua in questo campionato.
Prima di trarre conclusioni quindi meglio attendere, anche perché l’Udinese è sempre stata maestra nelle ricadute. questa volta però i bonus sono davvero finiti e se il lupo perde il pelo ma non il vizio, allora la via della mediocrità sarà davvero segnata.
Per ora però è bene pensare positivo. Partendo dai punti conquistati contro i labronici. Il resto deve ancora venire: il nuovo modulo da tempo pensiamo che sia il più adatto a questa squadra, ma deve essere oliato in molti meccanismi. Il centrocampo infatti appare ancora lento e macchinoso, le fasce devono prendere più confidenza con le nuove esigenze, per quanto concerne la difesa invece sembra già a buon punto anche se il risvolto della medaglia è dato da Felipe, l’ex capitano, uno da 13 milioni che fa puntualmente panchina anche quando sembra dato da tutti come titolare. Poi c’è da trovare urgentemente altre soluzioni da gol: se è arrivato il primo su calcio piazzato della stagione, è da sottolineare che il 75% delle reti è ancora frutto della fantasia di Di Natale. Oltra alla conferma di Floro serve apportare qualcosa anche dagli altri giocatori.
Non tutti gli avversari poi si chiamano Livorno: la prima parte della gara è stata brutta, con l’Udinese impaurita e senza molte idee. Altri avversari ne avrebbero approfittato certamente meglio.
La condizione fisica generale non sembra tra le migliori: la squadra non è di certo brillante come lo è stata in passato. Inler e D’Agostino, uomini chiave, sono ben al di sotto delle aspettative.
Quando poi rientrerà Sanchez il dubbio che si debba tornare al 4-3-3 per esigenze di abbondanza c’è, e non sarebbe una scelta saggia a sentire le impressioni a caldo dei giocatori ieri sera: tutti infatti hanno sottolineato la bontà del nuovo modo di stare in campo dandogli meriti importanti per la vittoria.
Insomma i problemi non sono di certo stati superati con questa vittoria, anche se l’ossigeno che ha apportato è essenziale per ritrovare soprattutto fiducia.
Ora guai a rilassarsi: da qui a Natale la cosa migliore sarebbe fare almeno 7 punti per cercare poi di chiudere l’andata con una media alta. Che però visto il livello del campionato non dà certezze. Perché come sempre tutti i numeri (e le considerazioni) sono relativi.