Danilo
Inviato: 25.07.11 - 09:36
E' sicuramente una delle note positive di questo ritiro dell'Udinese. Non sta facendo rimpiangere Zapata e Guidolin è molto soddisfatto di lui. Per conoscerlo meglio vi riporto un'intervista che trovate quest'oggi sulla Gazzetta dello Sport.
Un problema è risolto: quello del centrale difensivo. L’Udinese ha salutato Zapata, desideroso di fare un’altra
esperienza, ma il sostituto lo ha trovato a gennaio in Brasile. Si chiama Danilo Larangeira, ma per tutti è Danilo. Sono bastate le due partite nei Paesi Baschi per capire che Danilo ha la testa e le qualità per adattarsi
al nostro campionato e, soprattutto, può non far rimpiangere il colombiano Zapata la cui cessione al Villarreal ha portato quasi 10 milioni di euro. Danilo era stato adocchiato anche dal Bari, ma l’Udinese ha potuto spendere i due milioni che il Palmeiras chiedeva per questo centrale elegante che arriva in Italia tardi. A 27 anni.
Danilo, si presenti ai tifosi dell’Udinese:
«Ho sempre giocato come difensore centrale. Sono cresciuto nell’Atletico Paranense dove ho fatto anche una finale di coppa Libertadores. Nel 2009 sono andato al Palmeiras».
I suoi modelli?
«Fabio Luciano, Aldair e Zago».
E ora?
«Lucio. Se devo identificarmi in un giocatore dico lui. E’ un esempio. Mi piace anche Thiago Motta».
Lei seguiva il campionato italiano in tv?
«Sì, e guardavo spesso l’Inter. A gennaio sono stato in Italia per le visite ho visto Juventus-Udinese».
Il miglior giocatore della serie A?
«Sicuramente Eto’o, ma Di Natale sembra un brasiliano».
Che tipo di giocatore è lei?
«Sono un centrale puro. Salto di testa e spesso mi spingo in avanti sui calci piazzati. In Brasile segnavo (col Palmeiras 4 reti in 35 partite ndr)».
Conosce qualche calciatore della Serie A?
«Armero perché ci ho giocato insieme. Ci siamo sentiti al telefono durante la coppa America. E poi ho incontrato come avversari Hernanes e Dias».
Ci può parlare di due giocatori che infiammano il mercato, Ganso e Neymar?
«Ganso è molto buono, davvero un bel giocatore, Neymar un po’ meno e comunque nel Santos contro il Palmeiras non mi ha mai fatto gol».
Che differenze ci sono tra il campionato brasiliano e la Serie A?
«Non ci sono tante differenze».
Ci sono più nel cibo...
«Ma mi sto adattando. Sto apprezzando soprattutto la pasta col ragù. Mentre la pizza la mangiavo anche in Brasile».
Con chi divide la camera?
«Con Benatia, in Francia sono stato con Vydra. Dal primo agosto arriva la mia famiglia: mia moglie Cristiane e i figli: Giulia, 8 anni e Lucas, 2».
Un problema è risolto: quello del centrale difensivo. L’Udinese ha salutato Zapata, desideroso di fare un’altra
esperienza, ma il sostituto lo ha trovato a gennaio in Brasile. Si chiama Danilo Larangeira, ma per tutti è Danilo. Sono bastate le due partite nei Paesi Baschi per capire che Danilo ha la testa e le qualità per adattarsi
al nostro campionato e, soprattutto, può non far rimpiangere il colombiano Zapata la cui cessione al Villarreal ha portato quasi 10 milioni di euro. Danilo era stato adocchiato anche dal Bari, ma l’Udinese ha potuto spendere i due milioni che il Palmeiras chiedeva per questo centrale elegante che arriva in Italia tardi. A 27 anni.
Danilo, si presenti ai tifosi dell’Udinese:
«Ho sempre giocato come difensore centrale. Sono cresciuto nell’Atletico Paranense dove ho fatto anche una finale di coppa Libertadores. Nel 2009 sono andato al Palmeiras».
I suoi modelli?
«Fabio Luciano, Aldair e Zago».
E ora?
«Lucio. Se devo identificarmi in un giocatore dico lui. E’ un esempio. Mi piace anche Thiago Motta».
Lei seguiva il campionato italiano in tv?
«Sì, e guardavo spesso l’Inter. A gennaio sono stato in Italia per le visite ho visto Juventus-Udinese».
Il miglior giocatore della serie A?
«Sicuramente Eto’o, ma Di Natale sembra un brasiliano».
Che tipo di giocatore è lei?
«Sono un centrale puro. Salto di testa e spesso mi spingo in avanti sui calci piazzati. In Brasile segnavo (col Palmeiras 4 reti in 35 partite ndr)».
Conosce qualche calciatore della Serie A?
«Armero perché ci ho giocato insieme. Ci siamo sentiti al telefono durante la coppa America. E poi ho incontrato come avversari Hernanes e Dias».
Ci può parlare di due giocatori che infiammano il mercato, Ganso e Neymar?
«Ganso è molto buono, davvero un bel giocatore, Neymar un po’ meno e comunque nel Santos contro il Palmeiras non mi ha mai fatto gol».
Che differenze ci sono tra il campionato brasiliano e la Serie A?
«Non ci sono tante differenze».
Ci sono più nel cibo...
«Ma mi sto adattando. Sto apprezzando soprattutto la pasta col ragù. Mentre la pizza la mangiavo anche in Brasile».
Con chi divide la camera?
«Con Benatia, in Francia sono stato con Vydra. Dal primo agosto arriva la mia famiglia: mia moglie Cristiane e i figli: Giulia, 8 anni e Lucas, 2».