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Diciannove gare in maglia rossoblù sono il passato, in terra genovese, di Alexander Merkel, arrivato in bianconero a gennaio, grande ex della partita di domenica pomeriggio al "Luigi Ferraris", ma calato completamente ormai nella realtà friulana.

Alex possiamo dire che, per molti versi, quella contro il Genoa è davvero la "tua" partita?
"Sì, perché i rossoblu sono la mia ex squadra e incontrarla è ogni volta bello e diverso rispetto agli altri incontri. Ma con tutto il rispetto per i miei ex compagni, il Genoa, ormai, rappresenta il passato. Il mio presente e futuro porta orgogliosamente il nome dell'Udinese".

Tra l'altro in Italia tutti sanno di quanto sia "bollente" il catino di "Marassi"...
"Lo stadio e i tifosi, è verissimo, sono molto caldi e il fatto che siano attaccati al campo da gioco fa risaltare cori e incitamenti maggiormente rispetto ad altri stadi. E non dobbiamo dimenticare che il Genoa ha bisogno di punti salvezza e giocherà con il coltello tra i denti. Ma questi discorsi, a noi, interessano poco perché al "Ferraris" vogliamo vincere".

Anche per cambiare ruolino di marcia rispetto a quello che state tenendo al "Friuli"?
"Esattamente. Abbiamo l'obbligo di provare a portare a casa l'intera posta in palio fuori casa e sono convinto che se saremo in grado di giocare come sappiamo avremo dalla nostre le chances per vincere non soltanto contro il Genoa, ma contro qualsiasi avversario. Da parte mia, infine, lavoro ogni giorno per cercare di farmi trovare pronto in caso di chiamata da parte del mister.
Che tipo è Guidolin? Un ottimo allenatore che aiuta tutti, specialmente chi, nei diversi momenti di una stagione, viene impiegato meno".



Fonte: udinese.it