Voglia di riscatto, di vittoria, di promozione. Questo si respira in casa gialloblù, nel ritiro dove la squadra è religiosamente rinchiusa da giovedì sera. Perchè Parma – Pisa non è una sfida interna come le altre, non è solo la penultima comparsa davanti al proprio pubblico in questo (si spera ultimo) campionato di serie B per i gialloblù.
All'andata finì con la prima (delle due totali) sconfitta della gestione Guidolin, e va riscattato lo smacco. I tifosi pisani sono gemellati, scherzo del destino, con gli odiati (ovviamente in senso sportivo, si intende) reggiani, che riempiranno la curva ospite, e dar loro un dispiacere è sempre momento di gioia da queste parti. Ma soprattutto, il Parma deve prendersi tre punti per avvicinarsi ad una promozione troppo vicina, ma troppo incerta, per concedersi passi falsi.
Serve una vittoria scaccia paura, scaccia fantasmi, scaccia dubbi, che ricacci il Livorno nei play off, nel giorno in cui probabilmente Bari riabbraccierà la A.
Di fronte al Pisa dell'ex Cinquini, che nel mentre ha cambiato guida tecnica affidandosi a Giordano al posto di un Ventura che non riusciva più a vincere, ma soprattuto che cerca importanti punti per una salvezza ancora non raggiunta, rientreranno i due livornesissimi Lucarelli, squalificati ad Avellino, e pronti per il loro personalissimo derby.
Che Alessandro vivrà dal campo, Cristiano, autore di una rete all'andata, in panchina, in attesa di entrare. Per dare un'altra amarezza alla squadra in cui i suoi ex tifosi, quelli della sua amata Livorno, lo mandarono virtualmente a giocare con uno striscione-sfottò dopo il passaggio al Parma. Come dimenticare il “ora non ti resta che giocare nel Pisa” campeggiante all'Ardenza in occasione del primo Livorno – Parma da ex?
In campo, dal primo minuto, al suo posto, probabilmente, Vantaggiato, che soffre ma stringe i denti e ci sarà. Giusto per dare una delusione a Bruno, tecnico nerazzurro, che ha dichiarato di rivedersi in lui, e per dare il suo contributo al Parma.
Squadra che può battere chiunque, se gioca come sa. Se i ducali stanno tranquilli, non si addormentano e non si agitano, facendo semplicemente quello che sa, quella col Pisa potrebbe essere, diventare, trasformarsi, in una marcia trionfale.
Sotto gli occhi del Livorno, che ha già giocato, e non può fare altro che lo spettatore interessato davanti alla Tv, gufando il Parma e tifando, per uno scherzo del destino, la squadra più odiata di tutto il panorama calcistico: il Pisa. Arbitro del contendere, Saccani di Mantova.
Al Centro Sportivo di Collecchio è terminata la seduta di rifinitura a porte chiuse della prima squadra del Parma FC.
Pisanu ha svolto un lavoro differenziato.
Manzoni è stato dimesso oggi dalla Casa di Cura Città di Parma, dopo l'intervento chirurgico al ginocchio destro (meniscectomia selettiva del menisco esterno) eseguito ieri dall'equipe del Dottor Adravanti
GUIDOLIN RITROVA GIORDANO: “SPERIAMO NON CI FACCIA BRUTTI SCHERZI...”

“Ben tornato, ti voglio bene, ma lasciaci in pace…” Sarebbe questo il testo dell’ SMS che Francesco Guidolon digiterebbe se, se come gli ha chiesto Michele Gallerani di Sky, decidesse di inviarlo al collega sulla panchina del Pisa Bruno Giordano. “Lo ricordo davvero con molta simpatia, perché facevamo coppia quando eravamo nella Nazionale Under 21 di Vicini. E’ un amico, un compagno di gioventù, un ragazzo con il quale avevo cominciato la carriera da calciatore: lui, poi, l’ha fatta da straordinario calciatore , mentre io l’avevo solo cominciata. Sono contento di ritrovarlo e spero che da dopo domani in poi possa avere tanta fortuna come allenatore. Speriamo che domani non ci faccia brutti scherzi... Il Pisa è una squadra che ha sempre lavorato bene anche con Ventura: lo scorso anno aveva fatto un ottimo campionato, quest’anno meno. Comunque è una squadra che sa, che ha cultura calcistica, conoscenze e buoni giocatori: mi aspetto una partita difficile contro un avversario che ha praticamente quasi concluso il proprio cammino, visto che altre ambizioni non ne può avere. Verrà qui con l’intenzione di metterci in difficoltà. Per quanto ci riguarda è il momento di stringere i denti, di darci dentro e di mettere a disposizione della squadra le ultime gocce di sudore, anche se è difficile arrivare al finale di stagione ed avere i giocatori che stanno tutti bene.
