GENOVA, 6 dicembre 2009 - Sarà stato anche un pareggio spettacolo, quello tra Genoa e Parma, ma il veleno è tutto nella coda. E non per gol annullati, espulsioni o il consueto corollario delle polemiche del dopo partita. Ma per rancori personali. Per inimicizie che risalgono all'estate scorsa e al periodo del calcio mercato, tra promesse mantenute e no.
"TI PRENDO A CALCI" — Dopo il fischio finale, il presidente del Parma si è avvicinato a Enrico Preziosi, ma questi gli ha intimato di andarsene: "Vattene o ti prendo a calci, ti devi vergognare per quello che hai fatto". Fair play, non ti conosco. Ma Ghirardi non è stato da meno, perché andandosene urlava al collega: "Hai rubato dei soldi, sei tu che hai problemi con la giustizia, non io". Il dissapore tra i due nasce dall'affare Troest, che secondo Preziosi il Genoa avrebbe comprato perché Ghiraldi lo chiedeva come un piacere, non riuscendo a fare fronte agli impegni economici. L'accordo comprendeva, poi, il riscatto da parte del Parma, una volta tornato in Serie A. E invece la società gialloblù avrebbe ignorato la cosa e il Genoa si era trovato con un giocatore, e uno stipendio, che non gli interessavano.
"TI SPACCO LA TESTA" — Il siparietto finiva con gli inviti reciproci a vergognarsi. Ma non il tormentato dopo partita, perché fuori dagli spogliatoi c'era un concitato faccia a faccia tra Panucci e lo stesso Preziosi. A fare la parte del leone, a quanto si è potuto vedere e sentire da oltre le barriere che delimitano la mixed zone, è stato il savonese, trattenuto a fatica da un carabiniere, con altri giocatori del Parma coinvolti nella rissa accennata. Si è sentito Panucci gridare più volte all'indirizzo di Preziosi: "Ti faccio una faccia come un pallone. Ti spacco la testa con uno dei tuoi giocattoli, impara a parlare italiano".
Fonte:gazzetta.it
Presidenti ultra'

