Pensieri e parole sui crociati

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SUICIDIO TATTICO contro il napoli, ma come si fa a tentare la tattica del fuorigioco e lasciare tanto tanto campo al napoli che si esalta in contropiede (e fa fatica con gli spazi stretti). alla fine solo 3-1 però il napoli se ne è mangiati almeno 3 e ha avuto altrettanti contropiedi in superiorità pasticciati, se ne facevano 6 non c'era nulla da dire. totalmente da rivedere la preparazione tattica contro questo tipo di squadre.

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Abel Balbo, ora allenatore dell'Arezzo, ma doppio ex della prossima sfida del Tardini tra Parma e Fiorentina, racconta il suo ricordo più caro legato a questa gara, dando anche consigli a Montella e Donadoni su come superarsi vicendevolmente. Sul pronostico l'ex bomber argentino è ovviamente salomonico. Ecco le sue parole a ParmaToday: "Il mio ricordo più bello di questa sfida? La Coppa Italia vinta con il Parma nella stagione '98-'99. Non ho segnato, ma mi è rimasto nel cuore quel momento, ahimè, proprio a spese della Fiorentina. Si affrontano due società a cui io sono grato, due tifoserie splendide che mi hanno dato molto. Ho giocato sia a Parma che a Firenze, raccogliendo molte soddisfazioni per il mio lavoro. Non tifo per nessuna in particolare ma auguro il massimo a entrambe. Chi vince? Dico X. Armi tattiche ce ne sono tante. Conosco Montella benissimo, ho giocato con lui. Che dire, un grande calciatore con un talento pazzesco che gli ha permesso di segnare tanto. Il suo essere attaccante nato gli porta a concepire un gioco offensivo. Le sue squadre giocano bene ed è a centrocampo che si vincerà la partita. Quello viola è pieno di gente che con il pallone ci sa fare, poi c'è uno come Jovetic quindi... Toni può fare da punto di riferimento e aprire spazi per le verticalizzazioni. Sono convinto che sarà una partita molto bella con lo spettacolo che non mancherà. Donadoni? Un altro tecnico che fa giocare bene le sue squadre. L'assenza di Biabiany potrebbe essere un bel guaio per il Parma che fa della velocità del francese un punto importante del proprio gioco. Con lui si perde una buona percentuale in fase offensiva e la rapidità che ha nelle ripartenze, contro una squadra come la Fiorentina abituata a tenere palla, poteva fare davvero male ai viola. Poi, non avendo il Parma un attaccante che garantisca 15 gol a stagione, diventa dura, soprattutto in partite come questa, sbloccare. I giovani attaccanti sono interessanti, ma devono essere più cattivi nei pressi della porta".

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Gene Gnocchi ,grande tifoso gialloblu, ha parlato a Firenzeviola.it della sfida in programma domani alle 18 al Tardini. Il comico ha cercato di analizzare la partita: ''La Fiorentina ha cominciato molto bene la sua stagione, merito di un grande mercato e di un gioco davvero divertente. Il Parma invece dopo il successo contro il Chievo, deve ritornare alla vittoria davanti ai suoi tifosi. Mi aspetto una bella partita che purtroppo non potrò seguire al Tardini''. Gene ha poi evidenziato qualche particolare prefferenze su alcuni giocatori: ''A me piace moltissimo la precisione di Pizarro, ma i viola hanno la fortuna di avere tantissimi giocatori di qualità: Ljajic e Jovetic potranno essere quelli più pericolosi. Anche il Parma però ha dei giocatori in attacco davvero interessanti: Belfodil e Pabon saranno una spina nel fianco per la difesa viola''. Parma-Fiorentina è anche Amauri contro Toni: ''Spero che Amauri possa giocare ma non ne sono sicuro. Sono contento per il gol di Toni di domenica scorsa ma temo che l'attaccante viola dovrà lavorare ancora molto prima di ritrovare una condizione fisica ottimale. Contro il Catania l'ho visto in difficoltà nei movimenti, molto macchinoso''. Gnocchi poi incorona Vincenzo Montella: "Ho avuto la fortuna di conoscerlo l'anno scorso alla Domenica Sportiva e devo dire che ho subito capito che ha tutte le carte in regola per diventare un grande tecnico. Gli auguro davvero di far bene a Firenze perché nel suo futuro Montella allenerà in una grande piazza''. Non poteva mancare una battuta finale diretta ai Della Valle: "Ma io sono giovane, non sono mica come loro due! Mi sento ancora in grando di poter dar tanto in Serie A. Mi proporrò ai Della Valle in futuro, visto che stanno attuando una politica di ringiovanimento della squadra''.

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Per commemorare Pino Colombi, giornalista e inconfondibile voce del Parma, tra i primi a raccontare ai tifosi crociati le imprese della squadra attraverso le radio e le tv parmigiane, il Parma scenderà in campo domani con la Fiorentina con il lutto al braccio. Lo comunica il sito ufficiale della società.

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E chi se lo aspettava. Un siluro dalla distanza, quello di Matias Almeyda. "A Parma ci facevano le flebo, ci dicevano che erano vitamine io però saltavo fino al soffitto". Parole, quelle dell'ex centrocampista di Lazio, Parma e Inter, che gettano più di un'ombra sulle stagioni a tinte gialloblù dal 2000 al 2001. "Quello che dice Almeyda è un commento che non merita considerazione", tuona a TuttoMercatoWeb.com l'ex terzino del Parma, Antonio Benarrivo.

Vi sentite ancora?
"No, l'ho perso di vista dopo che è andato via da Parma. O è finito nel dimenticatoio e cerca visibilità oppure non ne ho idea del motivo per cui abbia detto queste cose".

Quelle di Almeyda sono parole pesanti.
"Che non trovano riscontri, perché una cosa del genere non mi risulta proprio. Non mi riguarda, ognuno dica ciò che vuole, però si assuma anche le responsabilità di quanto afferma. Sono parole di un'ignoranza assurda, anche perché ogni settimana si faceva il test del doping e a volte capitava di farlo anche durante la settimana. A noi come ad altre squadre".

Infastidito dalle affermazioni dell'argentino?
"Dovrebbe sapere, prima di dire certe cose, che se si fosse fatto qualcosa contro le regole sarebbe stato scoperto subito perché dalle urina si legge tutto. I giocatori sono monitorati, la domenica ma anche in settimana. E poi, perché riesumare certe cose dopo oltre dieci anni?".

Comprerà il libro?
"Ha scritto un libro, quindi abbiamo detto tutto. Sì, andrò a comprarlo e anzi, ne scriverò uno anch'io. Ma prima come lui evo inventarmi qualcosa per stuzzicare la fantasia di chi legge".

Spazio al presente, che ne pensa del Parma di quest'anno?
"Il solito Parma che pensa al bilancio e ad investire. La politica societaria, del resto, deve essere questa, perché non ci sono alternative. Bisogna ringraziare Ghirardi e Leonardi per l'attenzione che ripongono nei bilanci. Questo Parma fa le cose per bene".

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Sabato ci sarà Parma-Milan e chi meglio di Hernan Crespo può parlare di questo match. In esclusiva a Parmatoday.it "Valdanito" ha parlato della partita di sabato alle 18 al Tardini: "Le grandi sfide sono il pane per i denti degli uomini d calcio. Quella con il Milan è una di queste. Si tratta di sicuro di una sfida complicata per entrambe le squadre, il Parma deve avere rispetto del Milan, lì c'è gente che a calcio ha giocato a grandi livelli. E' vero, non stanno benissimo, ma non per questo bisogna prendere la gara sotto gamba. Sono sicuro che i ragazzi non lo faranno. Io spero nel colpaccio e sono sicuro che il Parma farà bene. L'entusiasmo dei giovani è contagioso e può essere un arma in più". Crespo commenta il momento dei gialloblu, fatto di alti e bassi: "E' normale la squadra ha cambiato tanto. Non c'è Giovinco, nè Floccari, spazio ai giovani e a un progetto interessante a cui vanno dati tempo e fiducia per emergere. Insomma per me è tutto nella norma. Trovo queste critiche un po' esagerate, si deve tenere conto anche del calendario: Juventus, Napoli, Fiornentina che è la rivelazione, la trasferta di Genoa e la vittoria contro il Chievo. Il Parma sta facendo il campionato che mi aspettavo. La squadra ha ampi margini, è cambiata rispetto agli altri anni ma mi sembra che abbia trovato u assetto giusto. Il reparto di mezzo va bene, si sta integrando bene con i meccanismi di difesa e attacco. Di creare la squadra crea, ma fa fatica a finalizzare. Le speranze sono affidate ad Amauri, Belfodil, Pabon, gente a cui va dato tempo. Bisogna essere più cattivi in zona gol, concreti e affamati. Chi ha più fame vince".

Un grande campione!!

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6 punti in campionato in altrettante partite giocate. Questo il magro bottino del Parma versione 2012/2013. Prestazioni poco convincenti e gioco a tratti lento e macchinoso hanno riportato tifosi e società ben coi piedi ben saldi per terra dopo le sette vittorie consecutive conquistate nello scorso campionato. Il problema essenziale è quello del gol: nella passata stagione, Sebastian Giovinco risolveva le partite, caricandosi i compagni sulle spalle. Dorlan Pabon (24) al momento è solo l'ombra del talento meraviglioso osservato in Coppa Libertadores. Il colombiano fatica a trovare la giusta condizione, latita nelle conclusioni e serve assist col contagocce. Tutti però si attendo le reti di Amauri (32). L'italo brasiliano è il vero ago della bilancia della stagione ducale. Dai suoi gol passa gran parte del progetto gialloblù, Ghirardi ha dimostrato di puntare fortissimo sul suo ritorno. Ora la palla passa all'ex Juve. Catania è già un appuntamento troppo importante e la zampata del centroavanti verdeoro deve arrivare.

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Weekend di sosta per la serie A a causa delle nazionali. A bocce ferme, si tracciano i primi bilanci della stagione in casa ducale. Sei punti all'attivo, ottenuti fronteggiando però squadre di ottimo livello (Napoli, Milan e Fiorentina su tutte). Guardando però alle realizzazioni, i dati sono allarmanti: 6 gol segnati, solo Atalanta e Cagliari hanno fatto peggio, mettendo a referto rispettivamento 5 e 4 marcature. Al primo posto neanche a dirlo la Juventus di Antonio Conte con 17 centri, seguita da Napoli e Roma a quota 14. In casa Parma, solo uno è stato realizzato da un attaccante (Belfodil, ndr). L'incontro con la Sampdoria deve essere uno spartiacque fondamentale per gli avanti gialloblù. L'obiettivo è dunque quello di segnare e convincere per allontanare le ombre di questa prima parte di stagione.

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Da ex bandiera del Parma Lorenzo Minotti ci dice la sua sul rinnovo contrattuale dei ducali a Roberto Donadoni. In esclusiva per Tuttomercatoweb.

Lorenzo Minotti, il Parma ha rinnovato il contratto a Donadoni. Una mossa giusta?
"Io credo che il Parma con questa mossa dimostri di avere le idee chiare. Donadoni è un allenatore di grande valore che sta lavorando bene. Il Parma quest'anno ha cambiato molto e sta cercando di ritrovare un'identità, una fisionomia di squadra, ma il club ha le idee chiare e Leonardi guarda sempre più in là del risultato domenicale e Donadoni è l'uomo giusto, una persona seria, preparata e con esperienze importanti. L'ideale per un progetto sui giovani".

Le piace questa squadra? I volti nuovi come Ninis e Belfodil hanno mostrato talento
"Io credo che il Parma abbia puntato sui giovani da valorizzare. Chiaro che non sono pronti nell'immediato e ci vuole pazienza. Amauri fa da chioccia e deve dare garanzia di gol e ha dimostrato che quando è in condizione è una sicurezza. Poi questi ragazzi vanno aspettati e se si ha pazienza potranno dare grosse soddisfazioni".

Crede che il Parma possa in futuro tornare ad essere una presenza costante in Europa?
"Il Parma è collocato nella fascia di mezzo con squadre come Genoa, Sampdoria, Atalanta, Chievo. Sono squadre che devono lavorare sui giovani e magari dopo aver costruito trovano l'anno giusto, fanno l'exploit e conquistano l'Europa. Ma non possono partire con l'obiettivo dichiarato".

E Lei, dopo l'esperienza al Cesena, dove la vedremo?
"In questo momento sono in pausa. Aspetto che qualcun possa propormi qualcosa o possa avere un progetto del quale posso far parte. Adesso mi godo un po' di relax aspettando l'occasione giusta".

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Intervistato ai microfoni di Tuttomercatoweb.com, Aldo Ammazzalorso, ex allenatore della Salernitana e grande estimatore di Raffaele Palladino, ha parlato dell'attaccante crociato, dal quale si aspettava una carriera molto più esaltante, viste le sue grandi potenzialità: "Mi fa piacere che Raffaele sia tornato al gol, è un giocatore di grandissimo talento e me lo ricordo quando giovanissimo giocò alla Salernitana. Arrivò grazie alla Juventus che ce lo diede in prestito e non fu facile. Lui ripagò la fiducia segnando una quindicina di reti per la Salernitana. Ora è tornato, ma onestamente speravo e mi aspettavo una carriera diversa per lui. Quando era a Salerno non gli mancava niente per sfondare a parte il fatto che doveva lavorare sul fisico. Io sono convinto che con un giusto lavoro di potenziamento avrebbe potuto giocare a livelli ben più alti. Fare come il Milan, ad esempio, con El Shaarawy, sul quale si è lavorato molto a riguardo. E per arrivare a livelli più alti, da fuoriclasse, si doveva fare di più".

Aldo!!!

[kolao95]

Sei stato intervistato?

[AMMAZZALORSO]

Sei stato intervistato?

Hai visto Luca??!?!

Ora hai capito l'origine del mio nick....