L'Ad ducale Pietro Leonardi, intervistato in mattinata da Radio Marte, ha parlato della prossima sfida tra Napoli e Parma in programma allo stadio San Paolo domenica: "Il Napoli è stato costruito per raggiungere obiettivi diversi da quelli del Parma. Donadoni è un bravo tecnico e lo conosco, non cambia nulla per giocare con il Napoli o contro un'altra squadra, lui chiede sempre il meglio dai giocatori. Non credo ci siano desideri di rivalsa in lui per l'esonero, vive le partite con grande rispetto dell'avversario e pensa ad ottenere il risultato massimo. Panchina lunga? Nasce da un'idea nostra, poi c'è stata l'adesione di tutti. Noi abbiamo mandato delle comunicazioni alle altre società e tutte hanno dato parere favorevole. Prato San Paolo? Ghirardi era allarmato soprattutto ma sembra che si stia risolvendo. Il Napoli ha un'immagine da difendere e il campo deve essere diverso da quello visto contro la Fiorentina. Fideleff? Si sta inserendo bene, ha margini di crescita importanti. Paletta? Mai chiesto da Bigon. Cristiano Lucarelli? Gli avevamo già proposto in passato un altro ruolo, ha scelto di fare l'allenatore ed ha iniziato da poco con gli Allievi".
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Pietro Leonardi, intervenuto al sito IamNaples.it, ha parlato del Parma e del Napoli che domenica si vedranno di fronte al San Paolo: "Noi abbiamo iniziato abbastanza bene il campionato, ma il nostro obiettivo resta la salvezza. Il Napoli è una grandissima squadra, ha fatto un buon mercato che rispecchia le sue ambizioni. E' stata allestita una rosa importante, sono sicuro che alla fine del campionato lotterà per i primi posti". L'amministratore delegato poi risponde così a chi paragona Insigne a Giovinco: "Sono due giocatori diversi, non è bello fare dei paragoni: Insigne ha grandi prospettive, Giovinco invece lo conosco da quando è bambino, l'ho visto crescere e secondo me è il miglio calciatore italiano". Leonardi poi ha glissato sugli errori arbitrali: "Ci sono stati nelle due prime giornate, ma è un argomento che è sempre meglio evitare".
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La sconfitta ieri del San Paolo è stata netta nel risultato, un po' meno nel gioco, perchè il Parma si è presentato spesso dalle parti di De Sanctis. Durante la presentazione del nuovo arrivato Marchionni, l'amministratore delegato ducale Pietro Leonardi è tornato sulla gara contro gli azzurri rilasciando le seguenti dichiarazioni: "Faccio un commento ironico: con il Napoli finisce sempre così. Siamo sfortunati e sempre per una questione di linee. C'è una linea che non è mai dritta. Nel dubbio, però, hanno sempre ragione loro. E' una casualità, ma questa storia va avanti da tre anni... Siamo sfortunati, lo dico veramente con il sorriso. Sugli errori tecnici arbitrali non mi soffermo, ma mi fa arrabbiare una certa dispartità di trattamento riguardo le sanzioni comportamentali. Se uno ti manda a quel paese, ti manda a quel paese. Non è che dici 'Ho visto la linea, ho visto il fallo'. Le sanzioni tecniche sono giustificabili, credo nella buona fede degli arbitri, anche se in casi dubbi potrebbero far meglio. Ieri nessuna televisione ha fatto vedere il potenziale gol di Rosi. Non è stato fermato per fuorigioco, ma per un presunto fallo. Io non l'ho visto, ma se l'arbitro l'ha visto, mi sta bene. Non capisco però perchè Rosi sia stato ammonito perchè calcia in porta dopo il fischio, e per Pandev non vale la stessa regola. Le situazioni erano simili. Queste cose mi danno fastidio. Se provate ad analizzare i tabellini di Juve-Parma e Napoli-Parma, sembra che noi siamo andati in trasferta con le sciabole, coi fucili, visto che abbiamo totalizzato 11-12 ammonizioni. Questa è la mia battaglia. Voglio parità di trattamento nelle situazioni di natura comportamentale. Poi ci ha dato una gran mano anche Mazzarri sostituendo Inler nel momento in cui col secondo fallo poteva essere espulso. Lo dico col sorriso, con molta ironia, ma proprio per far capire che non abbiamo strameritato di perdere, come si legge stamattina sui giornali. Sono contento della prestazione della mia squadra partendo dal presupposto che la partita è cambiata dal primo minuto e si incanalata nei binari più favorevoli al gioco del Napoli. I ragazzi hanno dato il massimo che era nelle loro possibilità e questa squadra credo abbia ampi margini di miglioramento. Da un punto di vista tecnico, io non commento, ma ormai sapete che per me i miei giocatori e il mio allenatore sono sempre i migliori. E' troppo facile elogiare la squadra quando si vince, io mi presento quasi sempre quando si perde. Le responsabilità sono sempre prima nostre e poi della squadra. Sono sicuro che prepareremo al meglio la gara con la Fiorentina mettendo la stessa determinazione vista con gli azzurri."
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A margine della conferenza stampa di presentazione dell’accordo di sponsorizzazione e collaborazione con Colser, il presidente Tommaso Ghirardi ha parlato anche dell’avvio di campionato del Parma. La prima domanda è stata sulle condizioni di Biabiany. Ecco quanto riporta fcparma.com: “A Biabiany si è gonfiato il ginocchio dopo la partita contro il Chievo. Ha fatto gli accertamenti medici del caso e al momento si sta valutando l’evolversi della situazione. Non conosco in dettaglio se basterà qualche settimana di stop o se sarà necessario un intervento. Al momento comunque il ginocchio si è sgonfiato, quindi vedremo”.
Sulle polemiche arbitrali seguite alla gara di domenica: “Non polemizziamo con le tv. Guardo al campo e dico che il Parma ha fatto bene in trasferta sia contro la Juventus che contro il Napoli, due delle candidate allo scudetto. Certo, dispiace che nessuno abbia fatto rivedere l’azione di Rosi. I mezzi televisivi possono gestire come vogliono le immagini, e quindi anche le tv tendono a privilegiare i clienti migliori. Lo faccio anche io nelle mie aziende, sono un uomo di business. Credo però che sarebbe meglio per giustizia e per rispetto dei tifosi fare vedere tutto a tutti e poi lasciare a ognuno il giudizio”.
Sulla partita di Napoli: “Gli allenatori che ho avuto hanno sempre affrontato le grandi in modo diverso. Io credo che una squadra, se vuole davvero crescere, deve avere un proprio gioco anche in casa di avversarie più forti. Per questo la partita di domenica mi è piaciuta, ho visto un buon Parma. Anche se alla fine contano i risultati, e penso ad esempio che Abramovich sia stato comunque contento di aver vinto la Champions in quel modo. Ripeto, domenica ho visto un Parma che a lungo ha saputo mettere in difficoltà il Napoli, che ha vinto che le ripartenze micidiali di tre fuoriclasse. Io che ho visto la gara dal vivo sono contento, certo chi ha visto sole le immagini in tv credo abbia visto una partita diversa”.
Sulla prossima gara contro la Fiorentina: “Il calendario ci ha dato sei gare dure all’inizio. Sabato ci attende la Fiorentina, che è forse la rivelazione del campionato, poi mercoledì andiamo a casa del Genoa e sabato 29 aspettiamo il Milan, che molti danno in crisi ma non dimentichiamo che è sempre il Milan. Sono tre partite difficili, ma sono convinto che faremo dei punti”.
Sul trasferimento degli uffici a Collecchio: “Tutto il Parma sarà a Collecchio. Questo aumenterà le possibilità di sinergia e di dialogo tra tutte le aree, in un centro sportivo eccezionale. Ci sarà l’ottimizzazione di tutte le strutture che qui per esempio in una struttura come lo stadio si fa fatica a fare. Mi riferisco ad esempio alle attività informatiche. Poi controllo sui giocatori e maggiori strutture a loro disposizione: dall’alimentazione alle strutture ricettive, con maggiore controllo anche sui giovani”
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Pietro Leonardi, Ad del Parma, è stato ospite in mattinata delle frequenze di Radio Toscana, per parlare del prossimo Parma-Fiorentina:"Non ho mai rifiutato la Fiorentina, sono tutte voci che vengono fuori durante certi periodi di mercato. Ho sempre detto che stavo bene al Parma e sono contento di sviluppare un progetto in questa città. I Della Valle sono persone che stimo molto, per come gestiscono pure nel calcio, anche se non c'è mai stata una trattativa per portarmi a Firenze. Le partite vivono molto di episodi e per il Parma quello che ha sconvolto la preparazione della gara è stato quello di prendere gol dopo due minuti. Con la Fiorentina mi aspetto da parte della mia squadra una reazione di orgoglio, sabato prossimo, anche in considerazione della sconfitta di Napoli, e che i viola siano distolti nel pensiero dalla sfida successiva contro la Juventus. Per una questione di riconoscenza, avendolo acquistato di persona, mi piacerebbe avere nella mia rosa Pizarro, giocatore e ragazzo fantastico. Con il Parma però abbiamo costruito, insieme con Donadoni, una squadra altamente competitivo e non rimpiango niente sul mercato. Marchionni è un segno del destino che sia tornato e finisca la carriera con me. E' un ragazzo che ho portato dai dilettanti all'Empoli, fa parte della mia famiglia. Giusti i dubbi su Pabon, ma ha qualità importante e serve pazienza nel giudicarlo".
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Anche Pietro Leonardi si è presentato ai microfoni dei giornalisti al termine del match pareggiato in extremis contro la Fiorentina. L'amministratore delegato gialloblù ha sottolineato l'importanza di questo punto: "Una partita che, sotto il profilo del morale, vale più di una vittoria. Contro la Fiorentina sapevamo che sarebbe stato difficile, è una squadra forte, però abbiamo dimostrato che abbiamo davvero tutte le qualità che possono permetterci di ottenere il prima possibile l’obiettivo che ci siamo prefissati". Leonardi poi sembra respingere le accuse sul fatto di aver raccolto il punto più con il carattere che con il gioco: "Abbiamo fatto quel che potevamo, abbiamo ottimizzato la partita. Io ritengo, indipendetemente da tutto che, nel secondo tempo, si sia giocato a senso unico, pur concendendo chiaramente delle occasioni di ripartenza ai nostri avversari, questo è normale. Nel primo tempo eravamo molto più in difficoltà contro una squadra molto organizzata che fa bene posseso palla e un gioco, quello di Montella e della Fioretina, che mi piace molto. A loro faccio i miei complimenti, ma questo non toglie che sono contento di aver pareggiato e aver ottimizzato il risultato. Abbiamo dimostrato tanto cuore e questo fa ben sperare. E’ una vittoria per tutta la totalità dell’ambiente Parma". Un ultimo pensiero pe Palladino, giocatore davvero sfortunato, vittima dell'ennesimo infortunio: "Sono vicino a Raffaele, è dura quando si passa un periodo come il suo. Gli mando un abbraccio forte".
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Il presidente del Parma Tommaso Ghirardi ha parlato sulle pagine della Gazzetta dello Sport, soffermandosi con particolare interesse sul tecnico Roberto Donadoni e sull'interesse del Milan. Dopo un elogio del mister, infatti, Ghirardi parla di un prolungamento del contratto al quale stanno lavorando da un po' di tempo e della volontà dello stesso Donadoni di continuare in Emilia. Una chiusura, di fatto, alle avances del Milan per il tecnico.
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L’amministratore delegato del Parma Pietro Leonardi è stato il protagonista nel pomeriggio della consueta conferenza stampa nella sala dedicata del centro sportivo di Collecchio prima dell’allenamento pomeridiano con cui la squadra ha ripreso la preparazione. Inetivabile partire dal momento difficile della squadra, che a Catania ha perso male: “Le critiche che ci sono state sono giuste. - dice al sito ufficiale - C’è stato un atteggiamento sbagliato nella fase iniziale della gara, non solo per il gol subito ma anche per un paio di appoggi importanti sbagliati. A dir la verità anche il Catania ha sbagliato molto, ma loro hanno saputo sfruttare l’episodio. Anche questa partita, infatti, è stata figlia di episodi: loro sul primo hanno fatto gol, noi invece non li abbiamo sfruttati. E’ un campionato livellato e questo mi preoccupa. Sono convinto che il Parma sia superiore ad almeno tre squadre, ma dobbiamo migliorare nella capacità di sfruttare gli episodi a nostro favore. L’altra considerazione che voglio fare, ma che sottolineo non ha influito sul risultato, è che anche a Catania abbiamo avuto 7 ammoniti e un espulso. Significa che in 7 partite abbiamo avuto 32 sanzioni: ci sono squadre che non le accumulano in tutto l’anno. Sono sanzioni esagerate perché spesso gli stessi falli degli avversari non vengono sanzionati nella stessa maniera. Sono sanzioni che alla lunga pesano perché tolgono i giocatori alla disponibilità dell’allenatore. Voglio comunque sottolineare che non penso esistano regie occulte o che gli arbitri siano in malafede. Domenica la squadra ha fatto un passo indietro, ma su sette partite ne ha sbagliata una: ci farei la firma per una andamento del genere a fine stagione. Fermo restando che ho la massima fiducia nel gruppo e nello staff, bisogna migliorare in fretta una cosa fondamentale: è un campionato livellato e gli episodi la fanno da padrone, quindi, ripeto, ci vuole un po’ più di attenzione e un pizzico di fortuna per sfruttare meglio queste situazioni”.
I tifosi sono preoccupati e cominciamo ad affiorare dubbi sul mercato estivo:
"Io per primo domenica sera non ho dormito perché ero amareggiato. Nelle possibilità che avevamo, abbiamo fatto delle scelte. Perché Amauri e non Gilardino? Perché allora a quel punto mi tenevo Giovinco. Noi invece abbiamo investito sui giovani, come deve fare una società come il Parma. Pabon e Belfodil, ad esempio, non li valutiamo adesso ma tra cinque anni quando scadrà il loro contratto. Non dimentichiamo che da quando Ghirardi è presidente del Parma, la società ha sempre fatto investimenti anche sulle strutture. Il centro direzionale, su cui sono stati fatti investimenti per quasi 7 milioni di euro con un finanziamento per 4 milioni e 800 mila euro, è quasi pronto e la prossima settimana inizierà il trasloco a Collecchio. E’ un impianto che comprende anche una struttura ricettiva e di ristorazione che sarà funzionale alle esigenze del club, sia per quel che riguarda la prima squadra ma anche, ed è molto importante, per quel che riguarda il settore giovanile. Senza dimenticare che ogni anno il Parma spende per la manutenzione ordinaria e straordinaria del Tardini, che però andrebbe ristrutturato e non rattoppato. Perché il Tardini è la casa dei tifosi, e quando io tifoso entro in casa mia vorrei che dal tetto non mi gocciolasse la pioggia in testa e che oltretutto non mi venisse tolto l’ombrello per questioni di sicurezza… Anche questa è una battaglia che sto combattendo. I tifosi allo stadio si devono sentire abbracciati e coccolati”.
Tornando al campo, ci sono buone notizie per Roberto Donadoni:
“E’ una soddisfazione rinnovare un contratto all’allenatore dopo una sconfitta, perché noi siamo soddisfatti del suo lavoro. E il lavoro si valuta tutti i giorni. E’ la persona giusta al posto giusto con le caratteristiche giuste, siamo a buon punto per il rinnovo e la prossima settimana il presidente Ghirardi avrà l’onore di annunciare il rinnovo”.
Il valore del Parma per la comunità locale è importante:
“Siccome si dice sempre che al Parma lavorano solo persone che arrivano da fuori, ricordo che sono 76 le persone di Parma che lavorano in società e per il proprio personale, escludendo giocatori e tecnici di prima squadra e settore giovanile, sostiene costi per 5 milioni e mezzo di euro. Inoltre la Sts, altra azienda sorta all’interno del Parma, tra dipendenti e collaboratori dà lavoro ad altre 300 persone circa con costi per il personale di 450.000 euro. A breve verrà presentata anche Parma Brand, una realtà che coinvolgerà altre persone ancora. Infine la società che cura il verde è sostenuta da noi e grazie a questo accordo occupa una decina di persone”.
L’amministratore delegato crociato chiude poi con un appello: “Visto l’inizio così complicato e anche sfortunato per tutta una serie di motivi, chiediamo sostegno per una stagione che potrebbe anche risultare sofferta. E’ fondamentale che tutto il “Mondo Parma”, dal presidente e me in giù, sostenga la squadra fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata perché poi vogliamo festeggiare l’anno prossimo in serie A i 100 anni della nostra società. Ho detto nostra ma in realtà sarebbe meglio dire vostra: io contribuisco solo da 4 anni, ma so che c’è chi da una vita soffre, gioisce, si emoziona, sacrifica tempo e denaro per questa squadra e per questa maglia”.
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Il presidente del Parma, Tommaso Ghirardi, è stato oggi in visita con la squadra allo stabilimento Parmacotto, ed intepellato sul momento della squadra da stadiotardini.com, non ha avuto parole dolci verso la città, troppo dura con la squadra: "Questa è ancora troppo una città che gode sulle disgrazie degli altri. Mi permetto di dirlo perché ormai la conosco bene. Apprezzo la città, apprezzo i cittadini, apprezzo tutto, ma è ancora troppo una città provinciale che gode alle disgrazie degli altri. E questo è veramente negativo e questo deve essere un allarme per tutti, perché lo posso dire: oggi sono all’interno di una grande azienda, che dà da lavorare a tante persone, e se non ci fosse questa azienda queste persone non avrebbero un lavoro. Anche noi come Parma Calcio, chiaramente più in piccolo, diamo lavoro a centinaia di persone, a centinaia di parmigiani, perciò pretendiamo e chiediamo rispetto per quello che noi facciamo indipendentemente dalla vittoria della domenica o dalla sconfitta. Chiaramente siamo tutti un po’ arrabbiati, questa settimana, perché veniamo da una prestazione non bella e lo sappiamo noi per primi: mi verrebbe da dire che non abbiamo le fette di prosciutto sugli occhi, mi verrebbe da dire visto dove siamo, e perciò sappiamo che abbiamo fatto una prestazione negativa. Però questa deve darci forza per migliorarci e per continuare a cercare l’appoggio della nostra gente, l’appoggio delle persone che vogliono bene a questa città, che vogliono bene al Parma e che vogliono bene all’imprenditoria. Perché anche il Parma è un’impresa, un’azienda e perciò noi oggi ci troviamo a nostro agio all’interno di una grande azienda".
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Il presidente del Parma Tommaso Ghirardi, è intervenuto questa mattina all'Hotel Parma & Congressi all'apertura del nuovo anno accademico del corso di Scienze Motorie dell'Università degli Studi di Parma, come riporta lo stesso sito ufficiale gialloblù.
"Ho avuto al Parma un'eredità pesante, sia per i bei risultati sportivi ottenuti dalla precedente proprietà, sia per i conti in rosso da gestire. Ma sono orgoglioso di essere il presidente del Parma per tutta una serie di valori che esso esprime e che sono a mio avviso unici in serie A proprio grazie alla cultura parmigiana. L'anno scorso per esempio, la nostra tifoseria è stata premiata per il fair play e siamo una delle società con più tifosi locali in percentuale allo stadio e anche questo è per me motivo d'orgoglio. Dicevo di un' attenta analisi di costi. E' indispensabile per poi capire dove possono arrivare i ricavi. Noi abbiamo optato per tenere costi fissi bassi e dare eventualmente incentivi in base ai risultati. La passata stagione abbiamo chiuso con una classifica importante, quindi la squadra è stata premiata per i risultati ottenuti. In base alla graduatoria finale, poi anche il club ha dei bonus. Questa filosofia è stata fondamentale per arrivare a un utile significativo. Una parte notevole del nostro bilancio la fa poi il mercato. Vendere giocatori di valore realizzando plusvalenze importanti è motivo d'orgoglio, ma per il sistema bancario non sono valutazioni utili per il bilancio. Abbiamo preso giocatori giovani, li abbiamo valorizzati e poi ceduti a club blasonati. La loro qualità era dunque molto alta. Vedi Giovinco alla Juve o Borini alla Roma e poi al Liverpool. Stiamo prendendo sempre meno giocatori in prestito e l'impoverimento delle categorie inferiori ci starebbe orientando a non più investire nei giocatori, perchè ormai per farli giocare oltre che prestarli gratuitamente bisogna anche pagare loro lo stipendio. Quindi potremmo decidere di non comprare più giocatori nelle quantità delle passate stagioni proprio perchè, perdurando l'impoverimento del calcio italiano, che parte dalle serie inferiori ma si riflette fin sulla serie A, il trend economico che deriva per società come la nostra e' massacrante".
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Intervistato da Primocanale Sport, l'AD del Parma Pietro Leonardi ha parlato della sfida di domenica prossima contro la Sampdoria: "Affronteremo una grande squadra, costruita saggiamente da Sensibile e orchestrata benissimo dal suo allenatore. Avranno un vantaggio psicologico perchè hanno più punti in classifica. Noi però dobbiamo assolutamente vincere, per non rimanere coinvolti nella lotta salvezza, è un attimo ritrovarsi nella parte più critica della classifica, come è un attimo ritrovarsi nella parte destra".
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Tommaso Ghirardi si gode la vittoria, ma il presidente crociato ha voluto sottolineare la stupenda giornata di calcio e civiltà a cui le due tifoserie gemellate hanno dato vita: "Oggi si è celebrata una giornata di civiltà e sport di altissimo livello. Un grande esempio di come deve essere vissuto il calcio e di come va intesa la sportività. Spero che giornate come questa non rimangano un caso isolato ma diventino la normalità nel sistema calcio Italia. A tal proposito ci tengo a ringraziare in modo particolare il Dott. Manganelli che ha reso possibile questa deroga "straordinaria" al programma della tessera del tifoso dimostrando grande sensibilità sociale e lungimiranza su un argomento così discusso e delicato. Naturalmente il mio grande ringraziamento va anche alle tifoserie che hanno reso possibile tutto questo dando un segnale di responsabilità e maturità e alla società Sampdoria".
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"Non ho mai avuto dubbi su Amaurì e non mi meraviglio di quanto accaduto ieri". Così a TuttoMercatoWeb.com il direttore generale del Parma, Pietro Leonardi sul ritorno al gol di Carvalho De Oliveira Amaurì, che ieri ha messo a segno una doppietta contro la Sampdoria, consentendo alla sua squadra di ritrovare i tre punti.
Amaurì è tornato. Ieri la sua rinascita?
"Non c'è da parlare di rinascita, ci sono momenti positivi e negativi. All'inizio del campionato è stato sfortunato per un infortunio, ma da quando è tornato ad allenarsi con continuità, approfittando della sosta, è tornato ad essere quello che tutti conosciamo".
Intanto il Parma è tornato a sorridere.
"Non eravamo preoccupatissimi prima e non siamo tranquilli ora. Viviamo con tutto con determinazione e serenità".
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Giornata importante per i colori gialloblu quella odierna con la presentazione alla stampa dell’accordo stipulato dal presidente Tommaso Ghirardi e il tecnico Roberto Donadoni per il prolungamento dell’accordo che scadrà nel 2015. Una novità significativa poiché Ghirardi, da quando è al timone della società, aveva sempre sottoscritto accordi di un anno con i propri allenatori. Proprio su questo motivo è arrivato l’esordio del numero uno ducale, visibilmente soddisfatto: “Grazie di essere intervenuti a stampa e tifosi. Oggi vi abbiamo riuniti perché volevamo ancora di più ufficializzare questo rapporto tra la nostra società e il mister Roberto Donadoni. E’ già un po’ di tempo che ne parlavate voi, noi non era cosi tanto che ne parlavamo, abbiamo accennato questo discorso un mesetto fa e poi eravamo rimasti d’accordo che ci saremmo visti per definire tutte le situazioni. La cosa più importante che mi vien da dire del fatto che il mister si lega a noi per altri due anni, finita questa stagione calcistica rimarrà ancora per altre due. E’ una cosa che mi dà grande soddisfazione perché per me è la prima volta che faccio un contratto così lungo e questa la dice lunga su quello che è il mio sentimento e la volontà dei miei collaboratori più stretti. Voglio sottolineare è che ho voluto proporre al mister questo contratto perché ho visto da parte sua l’entusiasmo di rimanere con noi e proseguire questo cammino che abbiamo iniziato l’anno scorso. Questa per me è una grnade soddisfazione perché il mister aveva già avuto altre esperienze, le avrà e io mi auguro che siano sempre di grande livello, però è una persona che mi ha fatto capire, con i suoi modi educati, di voler rimanere qui con noi. Non mi ha chiesto nulla e io gli ho proposto questi due anni, ci siamo messi d’accordo sulla parte economica in tre minuti. Non nego che ha accettato quello che gli ho proposto perciò non c’è stata una grande trattativa e questo la dice lunga sul suo attaccamento a questi colori e a questa società. E’ inutile dire che non c’è stata nessuna accelerata da parte nostra perché pensavamo che ci fossero grandi club sulle sue tracce. Questo per noi è motivo d’orgoglio se ci sono altri club interessati ai nostri tesserati perché significa che hanno fatto bene e portato in alto la nostra squadra. Questa è la nostra strategia che io e il direttore Leonardi aveavamo in mente di fare, abbiamo fatto e abbiamo prolungato. Io auguro un grande futuro al mister e ai nostri colori e perciò credo che questo binomio Parma- Donadoni possa andare avanti. Volevamo trasmettere questa volontà pura e sana.”
Presidente lei aveva promesso che non avrebbe mai fatto più di un anno di contratto a un suo allenatore, come mai questo contratto cosi lungo?
“Questa è una bella domanda perché non sono stato di parola. Ho cambiato idea- sentenzia Ghirardi- e nella vita bisogna anche ammettere che si può cambiare idea. Non ne avevo parlato nemmeno con Leonardi devo essere sincero. Sapevo che anche il mister amava fare contratti di un anno perché non è una persona a cui piace legarsi a un club perché ha un contratto ma invece perché ha voglia di continuare un progetto. Mi sono svegliato una mattina nel venire quale l’ho accennato a Pietro, lui ha dato il suo parere positivo e mi sono sentito di farlo. Io spero che sia solo un inizio di un rapporto lungo cosi come ho fatto con Leonardi che ha un contratto di cinque anni che sono sette considerando i due anni già fatti. Con il mister sarebbero tre anni assieme e io spero che siano anche di più. Se poi risultati saranno cosi grandi da andare a fare la carriera da allenatore ancor meglio di quella avuta da calciatore, io gliela auguro con tutto il cuore, ne sarei orgoglioso".
Ha fatto cinque anni a Leonardi e tre a Donadoni, significa che sta costruendo la sua squadra?
“Ma è chiaro, io di professione faccio l’imprenditore e all’interno delle mie aziende ho dirigenti da anni lavorano con me. Perciò il sogno di ogni imprenditore è quello di avere una squadra di fiducia di alto livello e in sintonia con la società. Io lo dico da anni, questa è un’azienda e bisogna avere dei dirigenti su cui hai fiducia. Mi trovo bene con loro e spero di continuare a lungo, certo questo è uno sport con dei livelli diversi che dipendono da fattori esterni e perciò auguro a entrambi di arrivare nelle più grandi squadre d’Europa ma se non ci vanno sono più contento”.
Al di là della bravura di Donadoni, quanto è contato lo stile del mister che oggettivamente altri allenatori che abbiamo avuto non avevano?
“Questo è fondamentale e spero di non ricevere critiche dicendo che Parma si è contraddistinta nella sua storia come una società corretta che ha la fortuna di avere tifosi premiati come miglior pubblico d’Italia nella scorsa stagione e quindi siamo una realtà molto positiva nel panorama nazionale. Questo per merito di chi ha preceduto la mia gestione ma anche per merito mio. Abbiamo sempre tenuta una linea corretta. Il mister rappresenta questa linea e ci ha insegnato anche perché mi ha influenzato sul non polemizzare con gli arbitri”.
Una domanda per il presidente, un giudizio su questi esoneri non ultimo quello di Preziosi.
“Io penso di avere un record di esoneri e quindi non credo di essere la persona adatta perché partendo dal Carpenedolo fino ad arrivare serie A ne ho esonerati parecchi. Quello che ho sempre detto che è una sconfitta di tutti e non mi permetto di guardare nella casa degli altri e sono il primo a voler cancellare il passato perché esonerare costa e toglie risorse alla società, al mercato e quindi è un errore molto grave. Non giudico gli altri però spero di non farne più.”
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Dichiarazioni della Dirigenza
Presente alla conferenza di presentazione per il rinnovo del contratto di Roberto Donadoni anche l'Ad Pietro Leonardi, che non ha nascosto la sua soddisfazione per un rapporto di stima reciproca con il proprio tecnico che durerà oltre tre anni: “E’ chiaramente una grande soddisfazione ed era giusto che fosse presente la massima autorità, il nostro presidente, ad annunciare questo perché riteniamo un aspetto fondamentale per l’immediato ma sopratutto per il futuro. Ho sempre detto che noi ci dobbiamo contraddistinguere per qualità ulteriori rispetto agli aspetti calcistici, purtroppo non siamo tanto ben capiti in alcune circostanze ma dobbiamo sforzarci di farci capire forse meglio e penso che questo è un momento particolare di difficoltà nazionale e calcistico. Si cambiano gli allenatori come i caffè la mattina, andando a creare ulteriori problemi alla non programmazione che in questo momento in Italia sta pagando. Però dall’altro lato quando si identifica in un professionista delle qualità, non solo tecnico-tattiche, e bisogna fare dei complimenti allo staff tecnico di Donadoni. Bisognerebbe metterli in fila dietro di noi perché i risultati sono sempre figli di un lavoro di equipe, ne di Leonardi o di Donadoni soltanto, quindi in questi momenti vanno ricordati perché fanno tanto per questa società. La cosa fondamentale è il feeling che si è istaurato. Il Parma non è mai stato un mangia allenatori nel tempo però per lo più a qualcuno piaceva creare delle polemiche. C’è un feeling particolare dal punto di vista umano e tecnico. Mi piace rimarcare che il mister non ha parlato più di tre minuti dell’aspetto economico. Questo fa capire quando ci tenga al progetto e ai successi del Parma e di questa città. Ci si può riuscire nel tempo ma siamo sicuro che riempendo quelle caselle giuste con le persone che amano restare a Parma indipendentemente dalle sirene di altre società sia la strada giusta. Noi siamo convinti di questo, non ci facciamo condizionare sui risultati, questo lo lasciamo ad altri.”