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da Makko88 » 27.10.08 - 17:58
GUIDOLIN: "I GIOCATORI PIù BRAVI DI ME"
Francesco Guidolin, cosa è successo tra il primo ed il secondo tempo?
“Ho protestato molto e sono stato espulso. Io chiedo scusa alla terna perché evidentemente, pur non offendendo nessuno, ho dimostrato un po’ di nervosismo. E’ vero: in me c’era nervosismo, perché avevo visto la mia squadra giocare un grande primo tempo, ma in un paio di circostanze, una in particolare, mi pare fossimo stati penalizzati. E anche pesantemente. E questo fatto si è ripetuto in due trasferte consecutive. Per me erano episodi molto evidenti: ma non importa, perché un allenatore deve saper mantenere la calma ed io ho non ho saputo mantenerla e per questo chiedo scusa, come ho fatto con il direttore di gara ed i suoi assistenti a fine partita. Non si deve andare oltre. Io non credo di essere andato oltre e sicuramente non ho offeso nessuno. Forse sono un po’ troppo nervoso perché vorrei fare tutto e subito, magari vincere due partite alla volta, se fosse possibile, perché siamo qui per inseguire ed io vorrei colmare velocemente il divario che c’è tra noi e le tante squadre di testa più avanti di noi. Vorrei vincerle tutte, ma ciò non è possibile e questo probabilmente mi mette in uno stato di agitazione, perché psicologicamente sento questo distacco in classifica in maniera molto forte, perché vorrei cercare di rimettere subito il Parma in condizione di lottare per il vertice della classifica. Serve più pazienza, invece, perché siamo costretti ad inseguire e l’inseguimento mi rende un po’ nervoso. Ma al di là di questo ci sono stati un paio di episodi che, secondo me, ci hanno penalizzato. Non ho offeso nessuno, ma ho protestato questo sì. E molto. Anche perché erano situazioni che mi sembravano così evidenti anche dalla panchina.”
Il Presidente del Mantova, piuttosto inferocito, ha espresso un giudizio fortemente negativo nei confronti suoi e del Direttore Sportivo Andrea Berta, accusati di essere andati nello spogliatoio dell’arbitro all’intervallo…
“Mi spiace. Io non ho offeso né la sua squadra né il direttore di gara. Se ha questa opinione mi dispiace, ma io preferisco tenermi il saluto cordiale che ci siamo scambiati prima della gara, a battito cardiaco un po’ più basso, con il Presidente, che non conoscevo e per me rimane tale quella cordialità che mi ricorderò. Comunque specifico di essere stato sulla porta, ma non di essere entrato. Mi sono solo affacciato, del resto lì è molto angusto: le porte del loro spogliatoio è a due metri dal nostro. Non nego l’episodio. Ho sbagliato e chiesto scusa, perché questo per me conta più delle vittorie. Comunque non ho offeso né inveito contro nessuno: ho solo cercato di difendere il nostro lavoro. Ripeto: non sono entrato, se non alla fine, quando mi hanno convocato, per salutare e chiedere scusa.”
Il Parma oggi ha avuto il coraggio – soprattutto nella ripresa – di rimettersi in gioco e vincere la partita…
“Per la verità il coraggio l’ha avuto anche nel primo tempo: la partita oggi l’ha fatta il Parma, fin dal primo secondo di gara. Abbiamo preso gol su contropiede ed abbiamo rischiato un paio di volte, solo in contropiede. Il Parma ha fatto la partita nel primo e nel secondo tempo. Nel primo tempo non abbiamo raccolto, pur costruendo diverse azioni ed andando in gol un paio di volte. Nel secondo tempo ad ogni azione c’è stato un gol, almeno nei primi dieci minuti.”
Risultato giusto?
“Credo che il Parma abbia meritato la vittoria ampiamente. Abbiamo subito invaso la metà campo del Mantova, però ci siamo esposti ad un paio di contropiede: al primo di questi ci hanno fatto gol. Ma la partita l’abbiamo comandata sempre noi, creando sia nel primo che nel secondo, ma abbiamo concretizzato solo nel secondo tempo, ma con ampio merito. La personalità c’è stata anche nel primo tempo: non si sono abbattuti, sono rimasti calmi, sono stati più bravi di me. Hanno giocato una partita maschia, volitiva, ben calati nella realtà di questa categoria.”
Ha detto qualcosa di particolare ai suoi giocatori all’intervallo?
“Ho detto di non fare l’errore che ho fatto io, cioè quello di protestare. Dovevano solo pensare a giocare, perché c’era tutto il tempo e le possibilità per rimettere a posto la partita.”
L’ultima volta che il Parma aveva vinto lei sedeva sulla panchina avversaria…
“Io sono contento soprattutto per i nostri tifosi, per quelli che sono venuti qui, quelli che seguono la squadra fuori casa, perché è bello tornare a casa con una vittoria. Mi fa piacere per i tifosi del Parma, però, come dicevo poco fa, abbiamo tantissime squadre davanti, con una partita alle porte, un’altra gara difficile, quella con la Triestina martedì. Dobbiamo solo pensare solo a recuperare lo sforzo e prepararci bene per martedì.”
Reginaldo, schierato dall’inizio, l’ha ripagata con un gol: insomma ha avuto ragione…
“Io penso che hanno avuto ragione i ragazzi. Quindi ha avuto ragione Reginaldo, che oggi ha fatto bene, come hanno fatto bene pure gli altri.”
Il Parma che ha in testa sta iniziando a prendere consistenza?
“E’ presto per fare analisi di questo tipo: noi tra 48 ore o poco più torniamo in campo. Dobbiamo pensare a ricreare le energie nervose e fisiche e darci dentro sul campo, perché martedì abbiamo un’altra battaglia. Posso solo dire che questo è solo un altro brodino, niente di più, perché davanti abbiamo ancora duemila avversari. Mi sembra che la squadra si stia calando nella mentalità della categoria: se questo continuerà non potrà che essere un vantaggio per noi, perché in questa categoria tutte le partite sono delle battaglie. Chi vince la partita sporca, detto in termini agonistici, se poi ha anche più qualità riesce a farcela. Se non si corre, se non ci si mette a disposizione del compagno, difficilmente senza questa abnegazione vengono fuori i valori tecnici.”
Parlando di brodino non pensa di sminuire il valore del Mantova?
“Non credo di mancare di rispetto al nostro avversario: io lo definisco un brodino per noi, per quella che è la nostra classifica. Fossimo stati in testa, vincendo qui, avrei detto che avremmo battuto un avversario di valore: in effetti è così, ma per quella che è la nostra classifica attuale è una vittoria che conta, ma ancora è poco.”
Dall’alto come ha visto la partita?
“Dall’alto si vede molto meglio: infatti sarebbe il caso di consentire all’allenatore di poter viaggiare tra tribuna e panchina come succede in Inghilterra. Io questo l’ho sempre detto, ma purtroppo in Italia sembra che questa regola sia impossibile da attuare. Eppure agevolerebbe il lavoro di un tecnico.”
Le sue mosse tattiche?
“Ho cambiato il sistema di gioco durante il primo tempo, passando al 3 4 2 1; poi, nell’ultima mezzora, quando anche il Mantova aveva cambiato qualcosa, sono tornato al 3 5 1 1, che sono due sistemi che si possono cambiare senza grandi disagi, sempre che ci sia il clima agonistico, il temperamento e la determinazione della squadra che ci sono stati oggi.”
E’ un caso che tra i marcatori di oggi ci siano due giocatori tra i più contestati del passato come Zenoni e Reginaldo, che evidentemente hanno beneficiato del clima più sereno dopo l’ultima vittoria?
“Non so se sia un caso, ma sono due ragazzi che come tutti gli altri del gruppo hanno la mia fiducia: credo che questo loro lo avvertano e li rasserena un po’, ma sono soprattutto le prestazioni positive che rasserenano. Visto che abbiamo cominciato dobbiamo cercare di non fermarci. Non solo per loro due, ma per tutti quanti.”
D’accordo la gioia per il successo, ma c’è già da pensare alla Triestina...
“Penso già alla Triestina che ho visto ieri sera fare una buona gara contro un’altra buona formazione, così come rimane un’ottima formazione il Mantova. Ci dobbiamo preparare per affrontare una squadra come le altre che ha il temperamento di questa categoria. Sono sicuro, però, che anche la Triestina ha degli elementi di valore, quindi sarà una gara dura, complicata, che cercheremo di fare al meglio delle nostre possibilità.”