Mister x:"Se non prendo il Toro ci sono Foggia e Novara"
Inviato: 13.02.09 - 11:44
Mister x:"Se non prendo il Toro ci sono Foggia e Novara"
Torino e Foggia sono ormai diventati come la scopa a carte. Dove c´è trattativa per la cessione della prima c´è trattativa anche per la seconda, in mezzo ci passano la cessione di Malonga e la presenza in Capitanata di un nucleo vivo di tifosi del Toro. L´assioma tra le due città si è verificato qualche settimana fa, quando La Gazzetta dello Sport e Nicola Binda scrissero di un rientro con colpo di scena di Lucianone Gaucci in Italia. Sul taccuino dell´imprenditore romano, guardacaso, c´era (e chissà se c´è ancora) l´acquisto di Torino e Foggia. Adesso è il turno di tale Raffaele Ciuccariello, imprenditore nel campo della ristorazione e mister x della trattativa per l´acquisizione del Toro. Secondo quanto detto dallo stesso Ciuccariello in un´intervista esclusiva alla Gazzetta del Mezzogiorno, se la trattativa non dovesse andare in porto con Cairo si procederebbe alla trattativa per l´acquisizione di altre squadre, tra le quali il Foggia. Si tratta i un bluff come sostengono a Torino o di reale capacità economica? Il tempo potrà svelarlo. Ecco i passi più importanti dell´intervista che potrete trovare questa mattina in edicola.
"Ho cento milioni di euro per acquistare il Torino. E´ questa la cifra che oggi i miei avvocati hanno detto di essere disposti ad investire. I seicento milioni di euro? Posso solo dire che si tratta di un´eredità, una grande fortuna piovuta dal cielo della quale non posso svelare la provenienza. Dopo tanti anni di sacrifici finalmente posso andare dal presidente del Torino e fargli un´offerta che forse neanche lui credeva. Se poi non cede ci sono tante squadre in vendita. Il Foggia ed il Novara per esempio".
Riportiamo anche l´identikit del personaggio tracciato dai quotidiani "La Stampa" e "La Gazzetta Del Mezzogiorno".
Raffaele Ciuccariello, 68 anni, nato a Lucera ma trasferitosi in Germania nel 1959 dove ha lavorato come muratore prima, minatore poi. Padre di otto figli (due femmine, sei maschi) tutti titolari di altrettanti bar a Torino e provincia. Avrebbe ereditato 600 milioni di euro sui quali garantiscono i suoi legali.
Torino e Foggia sono ormai diventati come la scopa a carte. Dove c´è trattativa per la cessione della prima c´è trattativa anche per la seconda, in mezzo ci passano la cessione di Malonga e la presenza in Capitanata di un nucleo vivo di tifosi del Toro. L´assioma tra le due città si è verificato qualche settimana fa, quando La Gazzetta dello Sport e Nicola Binda scrissero di un rientro con colpo di scena di Lucianone Gaucci in Italia. Sul taccuino dell´imprenditore romano, guardacaso, c´era (e chissà se c´è ancora) l´acquisto di Torino e Foggia. Adesso è il turno di tale Raffaele Ciuccariello, imprenditore nel campo della ristorazione e mister x della trattativa per l´acquisizione del Toro. Secondo quanto detto dallo stesso Ciuccariello in un´intervista esclusiva alla Gazzetta del Mezzogiorno, se la trattativa non dovesse andare in porto con Cairo si procederebbe alla trattativa per l´acquisizione di altre squadre, tra le quali il Foggia. Si tratta i un bluff come sostengono a Torino o di reale capacità economica? Il tempo potrà svelarlo. Ecco i passi più importanti dell´intervista che potrete trovare questa mattina in edicola.
"Ho cento milioni di euro per acquistare il Torino. E´ questa la cifra che oggi i miei avvocati hanno detto di essere disposti ad investire. I seicento milioni di euro? Posso solo dire che si tratta di un´eredità, una grande fortuna piovuta dal cielo della quale non posso svelare la provenienza. Dopo tanti anni di sacrifici finalmente posso andare dal presidente del Torino e fargli un´offerta che forse neanche lui credeva. Se poi non cede ci sono tante squadre in vendita. Il Foggia ed il Novara per esempio".
Riportiamo anche l´identikit del personaggio tracciato dai quotidiani "La Stampa" e "La Gazzetta Del Mezzogiorno".
Raffaele Ciuccariello, 68 anni, nato a Lucera ma trasferitosi in Germania nel 1959 dove ha lavorato come muratore prima, minatore poi. Padre di otto figli (due femmine, sei maschi) tutti titolari di altrettanti bar a Torino e provincia. Avrebbe ereditato 600 milioni di euro sui quali garantiscono i suoi legali.