Addio vecchio Foggia
Inviato: 16.07.12 - 15:42
92 anni di storia cancellati dalla politica, da lotte di potere e da screzi dovuti a vecchie storie tra Casillo (il porco) e i potenti di Foggia (4 cafoni arricchiti).
5 milioni di debiti in 2 anni senza comprare UN giocatore, senza pagare UN dipendente, senza pagare UN fornitore e con prezzi di biglietti/abbonamenti OSCENI inferiori solo a quelli delle prime 4-5 società di serie A.
Dovessimo iscriverci in D, non avremo la possibilità di utilizzare il loro dei satanelli (marchio registrato da Casillo solo per fare dispetto) e alcune voci di corridoio (non veritiere secondo me) sostengono che dovremo cambiare anche i nostri colori.
Inutile dire che in questi momenti si vive di ricordi.
I pianti quando siamo retrocessi dalla A alla B, dalla B alla C e dalla c alla vecchia C2. I pianti quando, dopo una stagione vergognosa, ci salvammo grazie ad un gol di un ragazzino di nome Caraccio che pochissime ore dopo vide il padre volare in cielo. Quanto ho pianto il giorno della promozione, a Roma, abbracciato a mister Pasquale Marino e quante lacrime quando perdemmo ad Avellino la finale play off all'89.mo minuto. Senza dimenticare la gioia, indescrivibile di quando andavo mano nella mano con mio padre allo stadio e di quando dopo aver battuto la Juve per 2-0 mi regalò la mia prima sciarpa rossonera. Una valanga di emozioni, belle e brutte, cancellate per i capricci di 4 cafoni arricchiti. Giocare con le emozioni di tantissima gente... Mi fate pena. Risorgeremo? Chissà... Ora bisognava solo calare il sipario.
A noi non importa la categoria, non importa chi viene a giocare... Noi lottiamo per la maglia e per la città e questo solo in pochi possono capirlo.
5 milioni di debiti in 2 anni senza comprare UN giocatore, senza pagare UN dipendente, senza pagare UN fornitore e con prezzi di biglietti/abbonamenti OSCENI inferiori solo a quelli delle prime 4-5 società di serie A.
Dovessimo iscriverci in D, non avremo la possibilità di utilizzare il loro dei satanelli (marchio registrato da Casillo solo per fare dispetto) e alcune voci di corridoio (non veritiere secondo me) sostengono che dovremo cambiare anche i nostri colori.
Inutile dire che in questi momenti si vive di ricordi.
I pianti quando siamo retrocessi dalla A alla B, dalla B alla C e dalla c alla vecchia C2. I pianti quando, dopo una stagione vergognosa, ci salvammo grazie ad un gol di un ragazzino di nome Caraccio che pochissime ore dopo vide il padre volare in cielo. Quanto ho pianto il giorno della promozione, a Roma, abbracciato a mister Pasquale Marino e quante lacrime quando perdemmo ad Avellino la finale play off all'89.mo minuto. Senza dimenticare la gioia, indescrivibile di quando andavo mano nella mano con mio padre allo stadio e di quando dopo aver battuto la Juve per 2-0 mi regalò la mia prima sciarpa rossonera. Una valanga di emozioni, belle e brutte, cancellate per i capricci di 4 cafoni arricchiti. Giocare con le emozioni di tantissima gente... Mi fate pena. Risorgeremo? Chissà... Ora bisognava solo calare il sipario.
A noi non importa la categoria, non importa chi viene a giocare... Noi lottiamo per la maglia e per la città e questo solo in pochi possono capirlo.