Da un lato è sicuramente così, da un lato interpolano dati statistici e calcolano direttamente le quote (mi son pentito di non aver seguito "finanza", a quest'ora le saprei calcolare pure io) ma non è questa la domanda :-)mogol83 ha scritto:Se ho capito bene mi chiedi: al di là di eventuali successivi aggiustamenti, è normale considerare una quota appena "sfornata" buona o meno buona?Dade85 ha scritto:Eccomi qua.Dade85 ha scritto: ho letto ora, a primo acchitto non ho osservazioni da fare.. ma le farò eh, appena ho tempo di rileggere :devil:
Allora, più che un'osservazione una domanda/riflessione..
Capita solo a me, a volte, che il solo vedere una certa quota indirizzi il giudizio di bontà o meno della stessa?
Mi spiego, vedo una partita 1,80 - 3,50 - 5,00 tipo e anche uno che non sa un cavolo potrebbe puntare quell'1,80, no?
Io però so e voglio approfondire e allora guardo infortuni, squalifiche...e .. a volte mi capita di interpretarli proprio in virtù di quella quota!!! (spero di essermi spiegato)..
Questo per dire che se i book, aldilà che sono costretti a fare quote prettamente statistiche e poi calcolate quelle, abbassarle di qualche tacca per il guadagno loro, preparano quote per guadagnarci e spesso ci adagiamo ad esse, convinti di guadagnare noi.. ..mi son spiegato?
Se è così ti rispondo: normalissimo.
Da quello che so i book cercano di indovinare in che percentuale verrà giocato un 1, in che % una X e in che % un 2, per poi tradurre queste percentuali in quote. E' normale che tu guardando la quota la possa ritenere poco veritiera, perchè magari tiri fuori dal cilindro un'analisi anticonformista o consideri delle mutuazioni nella realtà dei fatti che mal si sposano con quella determinata quota.
Spero di aver capito la tua riflessione.
La mia era una domanda "psicologica" che getta le basi della questione sulla scelta dell'evento.
Io non so come scegliete l'evento voi, se guardate le partite e passate alle valutazioni, poi una volta deciso guardate a che quota viene pagata la scelta o l'evento.
Io dico che spesso, per fare prima e per campionati che non conosco (non per la Premier), guardo le quote e in base a quello mi faccio un'idea.
Cioè è implicito che 1,80 - 3,50 - 5 è diversa da 2,30 - 3,20 - 2,70. Nella prima mi aspetto che la squadra di casa sia favorita largamente, nella seconda prevedo equilibrio. Non è questo il punto perchè guardando le quote pure uno che non sa niente può giocare l'1 della prima partita, chi glielo impedisce?
Io però analizzo ma implicitamente il mio cervello è portato a pensare che quella quota sia da prendere.. magari guardo assenti, squalificati.. e li interpreto in modo positivo/negativo per la quota.. insomma, la giustifico.
Come se una con le tette grosse e una piatta mi facessero lo stesso identico discorso: dopo un po', secondo me, il discorso di quella con le tette grosse è più argomentato e più condivisibile.
Insomma, in conclusione volevo dire che siccome si imposta praticamente spesso masanielli a quelle quote, bisogna stare attenti alle influenze della psicologia che spesso cozzano con la ragione e fan prendere partite che non dovremmo prendere.
Da cui l'esigenza di fare nuova selezione