No. La fortuna va analizzata come un evento oggettivo in sè, mi spiego: se magari tu hai preso Nesta e ci hai creduto come fosse un grande acquisto, non è da considerare tuo cùlo; d'altra parte se Nesta uno lo ha preso "tanto per", senza pretese, magari a poco, non può essere bravura. L'appellarsi alla fortuna significa che in effetti la doppietta di Nesta è un unicum fantalcistico, non solo relativamente a quest'anno, ma globalmente; tu non devi raffrontare l'evento in sè (la doppietta di Nesta) al fatto che tu hai scelto Nesta per tue convinzioni fantacalcistiche. Non si può negare che spesso i grandi acqusiti diventino tali perchè uno ha avuto cùlo di beccare, ad esempio, un Nesta che mai in carriera ha giocato con questa continuità.potino78 ha scritto:E' successo che Nesta ha fatto doppietta e ha fatto godere, tutti quelli che, come me, lo avevano in rosa.
Ora dai miei colleghi di lega mi viene sottolineato come, in 16 stagioni da professionista, il difensore oggi milanista abbia segnato 2 gol.
A mio modo di vedere le cose, è sempre "meno culoso" un episodio del genere (quando cioè un grande fanta-acquisto azzeccato come è oggettivamente Nesta quest'anno, viene premiato oltre i meriti), rispetto a quando (e mi capita spesso) di trovarmi contro giocatori con la media del 5,7 (acquisti davvero "toppati") che proprio quella giornata, contro di me, pescano il 7 (e che resta l'unico di tutta la stagione).
Solo che Nesta doppietta da più nell'occhio, ma nella sostanza delle cose è molto "peggio" (più culoso) un 7 a Brandao.
C'è una legge, chiamata Legge dei Grandi Numeri, che uno ovviamente non può consultare quando costruisce una rosa per il semplice fatto che non tutti la conoscono: tutti dicono "per la legge dei grandi numeri prima o poi deve succederee bla bla bla...". Non è proprio così; in realtà la legge dei grandi numeri dice semplicemente che se tu hai un evento aleatorio di cui non conosci la probabilità di verificarsi, puoi analizzare una serie di osservazioni passate del fenomeno stesso e trovarne la frequenza di ricorrenza del verificarsi; se il numero delle osservazioni è molto alto, la frequenza di ricorrenza converge alla probabilità del verificarsi dell'evento e può ben approssimarla. "Molto" significa infinito, o quanto meno sufficientemente elevato: 15 stagioni possono essere considerate "molto" per un calciatore? Per me sì e in queste stagioni Nesta in campionato segna 4 gol in 359 partite sino a domenica sera; ciò vuol dire che se io ho contro Nesta e lo vedo salire su angolo all'80esimo di Chievo-Milan e mi piace la legge dei grandi numeri, valuto in un 1% la probabilità di Nesta di segnare basandomi sulla frequenza di ricorrenza. Bella sfiga, mi dico (soprattutto se penso che al pomeriggio avevo anche preso gol da Bovo). Il calcolo della stima della probabilità di una doppietta è più complesso, ma è abbastanza intuitivo che andiamo ad un valore molto vicino allo 0%...
Ovviamente questo è il mio ragionamento a mente fredda; a caldo mentre smadonnavo pensavo ad altro.