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Mutu scalpita e continua il count down
Rassegna stampa - 23/09/2010 8.11.18

Uno che i giorni li conta vuol dire che non vede l’ora di qualcosa. Adrian Mutu i giorni addirittura li stilla, perché è impaziente di chiudere la squalifica che, tra sospensione cautelativa e stop disciplinare vero e proprio, lo tiene lontano dai campi di gioco ormai da quasi otto mesi. E sinceramente adesso non ne può più di aspettare.

COUNTDOWN - Il “tecnologico” Adrian affida alla propria pagina su Twitter la smania di rientrare. Ogni giorno che passa il numero decresce e, viceversa, aumentano i punti esclamativi ad evidenziare l'avvicinamento alla sospirata meta. Oggi sono 36 i giorni che separano Mutu dalla fine... dell’embargo che ha avuto ufficialmente inizio il 29 gennaio. Un mese ancora a mordere il freno, nella speranza (anche e soprattutto della Fiorentina e dei tifosi viola) che la rabbia accumulata in queste settimane si possa trasformare in tanti gol alla ripresa del l'attività agonistica.

OBIETTIVO CATANIA - La sfida in programma al Massimino il 31 ottobre sarà la partita del ritorno, della rinascita, dell'inizio di una nuova carriera per lasciarsi alle spalle multe, infortuni, sibutramina, sfortuna, errori e tutto il resto che negli ultimi due anni hanno costretto il campione di Pitesti a visitare più tribunali e studi medici che stadi. A tal proposito erano state messe in preventivo alcune amichevoli per consentire a Mutu, previa deroga federale, di accelerare l’inserimento in squadra e negli schemi di Mihajlovic, ma l’infortunio domestico di giovedì scorso, con conseguente forte contusione alla coscia, ha costretto società e calciatore a rivedere i programmi.


Corriere dello Sport - Stadio

19angelo85 ha scritto:Si, anche io terrei Mutu.

eagles ha scritto:Praticamente questo è il topic dei no, nell'altro tutti a favore

RUMePERA ha scritto:

eagles ha scritto:Praticamente questo è il topic dei no, nell'altro tutti a favore

Dai me lo tengo :linguaccia:

Poi al suo rientro, se si rivelerà un acquisto azzeccato, proverò ad utilizzare lui o Gila come merce di scambio per un altro attaccante top, magari di un'altra squadra.