Verso Werder - Inter

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Verso Werder - Inter

Messaggio da 19angelo85 » 08.12.08 - 21:41

BREMA (Germania) - C'è il freddo. Ma c'è soprattutto l'atmosfera di una partita vera di Champions League. José Mourinho lo fa capire, benissimo, annunciando solo cinque undicesimi della formazione nerazzurra che scenderà in campo domani sera contro il Werder nell'ultimo appuntamento del gruppo B. La qualificazione è già al caldo, però non basta. "Giocheranno Cambiasso, Julio Cesar e Zanetti, che avrà la possibilità di eguagliare il numero di presenze in Europa di Giuseppe Bergomi (ndr.: 117); poi, tra chi non era in campo sabato, certamente Burdisso, Materazzi e Adriano. Per il resto della formazione - dice sorridendo il tecnico rivolgendosi ai giornalisti - fate voi. Questa sera parlatene a cena... ".

C'è l'atmosfera di una partita vera, "perché per me è motivo di orgoglio trovare le motivazioni per chiudere questo girone con una vittoria - continua Mourinho -. Dopo la vittoria nella prima giornata da Atene il nostro problema è stato quello che è sembrato tutto facile e per questo motivo le prestazioni della squadra, io compreso, non sono state all'altezza. Probabilmente questo stesso problema lo ha avuto anche il Werder visto che, dopo il pareggio con noi a Milano, aveva la strada spianata verso la qualificazione ed invece ha perso punti decisivi in casa. Avevamo iniziato questo girone pensando che Inter e Werder fossero le squadre più forti, quelle che si sarebbero qualificate, invece il calcio tradisce le attese piu banali. Noi siamo qualificati con troppi pochi punti e loro, domani sera, si giocheranno la vita per accedere alla Uefa Cup. Questo è il calcio, bisogna avere sempre massima attenzione delle previsioni scontate. Ho molta stima del Werder, del suo allenatore, delle qualità dei suoi giocatori d'attacco. Probabilmente sono incappati in un periodo particolare soprattutto a livello difensivo, mi dispiace, però noi domani sera vogliamo e dobbiamo vincere. Anche per prepararci al meglio, mentalmente, per la prossima partita, quella degli ottavi, quella nella quale, sono sicuro, vedremo la vera Inter, perché troveremo un avversario forte, avremo le pressioni giuste del caso e sapremo dare le giuste risposte".

José Mourinho, con un lungo intervento, spiega tutti i particolari di una partita solo in apparenza ininfluente. "Chi gioca di più, ovviamente, ha una condizione migliore rispetto a chi lavora, seppur benissimo, solo in allenamento. Domani conterà molto l'atteggiamento, la voglia dei singoli di tirare fuori, come appunto dicevo prima, l'orgoglio. È chiaro che, per esempio, una coppia centrale come quella composta da Burdisso e Materazzi, per me non è un problema, visto che insieme hanno giocato molte partite e sono rodati. Zanetti? Zanetti gioca ancora. Zanetti è storico, è uno che per i chilometri che ha nelle gambe dovrebbe riposare, ma a lui il riposo fa male. Al capitano non piace riposare, e per mantenere la condizione, deve giocare. È fatto cosi". Si parla dei singoli, si parla dell'utilizzo eventuale di Zlatan Ibrahimovic e il tecnico portoghese non si sbilancia. "Vedremo, è possibile un attacco con Adriano e lo svedese, oppure Adriano con due ali".

Sono discorsi che si intrecciano, come le domande dei giornalisti, e si arriva a sfiorare anche l'argomento del campionato ("appena appena, in Champions si parla di Champions... "). José Mourinho ha visto le partite del Milan e della Juventus. Dice: "Sì, ho visto qualche cosa, per me non è una sorpresa il fatto che Juventus e Milan abbiano vinto. Lo avevo messo in preventivo, cosi come avevo messo in preventivo quelle che potevano essere le difficoltà. Le stesse che noi troveremo domenica contro il Chievo. Perché nel campionato italiano tutte le gare sono decisive. I tre punti possono modificare la classifica. Non bisogna mai giudicare una partita in base alla posizione di classifica di una squadra. La Juventus ha vinto all'ultimo minuto, ma l'ultimo minuto è calcio, nell'ultimo minuto si vince o si perde. A noi è successo di vincere. Non trovo nulla di particolare nel fatto che la Juve lo abbia fatto all'ultimo minuto. Questo è lo spirito di una squadra che possiede tante motivazioni. Per quanto riguarda il Milan, ho visto la prova positiva contro il Catania che ha saputo rispondere colpo su colpo, ma purtroppo ho visto la partita solo fino al minuto 88. Non posso dire quello che è successo in seguito: mio figlio mi ha chiamato, avevo qualcosa da fare con lui... ". È chiaramente una battuta ironica, riferita al finale di gara dei rossoneri con un rigore invocato dai siciliani, sarà probabilmente la frase che farà il titolo sui quotidiani di domani, però qui il discorso scivola via, siamo nel ventre dell'Europa e di uno stadio appoggiato sul fiume e in via di ristrutturazione. Si torna a parlare di Champions o, per esempio, di due giovani che domani sera potrebbero apparire di nerazzurro vestiti, in questa Germania fredda che sa di Nord. "Santon sarà della partita, in campo o in panchina, e così anche per Balotelli. I gol che Mario ha segnato in Primavera non contano nulla. Lui deve essere un grande Balotelli quando gioca in campionato e in Champions contro avversari di trent'anni e del suo stesso valore. Però l'atteggiamento nella partita della Primavera è stato molto positivo. Non si è proposto come un fenomeno. Ha dialogato con i compagni e ha partecipato al gioco e questo è indubbiamente positivo". Si finisce come si era iniziato, dall'atmosfera che vuole José Mourinho per la gara di domani: "Vincere. Per l'orgoglio". Per lui otto punti fuori l'Italia da primo in classifica sono troppo pochi.

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Re: Verso Werder - Inter

Messaggio da MrVaridoianis » 09.12.08 - 23:16

Ma allora è vero quello che si dice in giro! In Italia leoni, in Europa c****! :linguaccia: :medio:
Vivaldi va suonato più allegro!

Bloccato
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