Daniste ha scritto:Gira a cicli...è sempre stato così...dal punto di vista sia tattico che degli investimenti...c'è stato il periodo per l'italia, poi quello per la spagna, ora quello inglese...nel mezzo ci si infila sempre qualcuno (Bayern) che resta tutto sommato abbastanza costante variando molto poco e qualche sorpresa (Porto, Monaco, ma anche Stella Rossa e Steaua anni fa)...sono cicli che ci sono sempre stati, inutile stupirsi più di tanto.
Per quanto riguarda le squadre "meno importanti": il calcio è cambiato, non c'è più la squadretta ucraina o danese (per fare due esempi)...oggi tutti sanno giocare e stare in campo, e la tecnica da sola non fa più la differenza...oltretutto la globalizzazione ha anche eliminato la parte grossa di gap tecnico che c'era una volta, i giocatori si muovono ad ogni latitudine e longitudine, imparano, portano tecnica ed esperienza...per questo motivo nessuno si può più permettere di andare a giocare "con le riserve" in coppa...semplicemente perchè nessuna squadra (almeno in europa), nemmeno la più piccola, è più abbastanza scarsa da darti la garanzia di poterla affrontare in scioltezza...così se chi si qualifica per le coppe (che sia il Milan o la Samp o chi per esso) si presenta non al meglio nella migliore delle ipotesi fa almeno tanta fatica.
Ma ripeto, in entrambe le casistiche non c'è nulla di nuovo...la prima c'è sempre stata, la seconda ha iniziato a valere a metà degli anni '90 ed è cresciuta sempre più

Bell'intervento, lo condivido
19angelo85 ha scritto:Mi spieghi cosa vuoi dire con "Siamo indietro come organizzazione di gioco, punto. Il calcio inglese si è evoluto"?
I nostri allenatori sono scarsi? Mourinho l'anno scorso era bravo e quest'anno no?
Guarda, non lo credo. Però i fatti parlano chiaro: nelle sfide italiane contro inglesi, l'allenatore inglese interpreta sistematicamente meglio il match, sa prima che avversario si trova di fronte e ne blocca le fonti di gioco per condurre il match. Mourinho ha schierato l'Inter contro l'Utd, diciamocelo, un po' alla viva il prete...
E comunque, Dade credo t'abbia risposto meglio di me
Dade85 ha scritto:Il calcio inglese è sicuramente evoluto..
Arsenal, Chelsea e Liverpool che han giocato veramente bene in Champions han faticato in campionato notevolmente beccando squadre organizzate..
Il Calcio Italiano a livello tattico è stato raggiunto da quello inglese.. non c'è niente da fare..
La differenza in questo momento la fan gli introiti.. loro ne han tantissimi e quindi fan mercati importanti, noi siamo in un momento di recessione..
Penso che tra 2-3 anni ci sarà una nuova inversione ma ora come ora è da orbi non ammettere la loro superiorità.
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Se proprio serve una spiegazione tattica a Inter-Manchester.
Ferguson non è fesso, Mourinho a Ferguson "je fa na pippa", come si direbbe.
Ha capito benissimo che Santon è bravo ma troppo verde.. ha spostato il baricentro verso sinistra, coperto Maicon con Park che non saprà stoppare na palla ma corre come un pazzo e l'ha bloccato. Registri il centrocampo con Carrick (noi guardiamo sempre in casa nostra ma quanto bravo è Carrick? Magari venisse al Milan..) e il gioco lo fai tu.
L'Inter tatticamente cosa ha fatto? Senza Maicon vagava senza meta.
Anche Spalletti non è fesso, ha ripetuto la stessa cosa e per poco vince..
Esatto, credo che qui e nella successiva spiegazione su Inter-Manchester ci sia la chiave del discorso.
Loro SICURAMENTE ora si possono permettersi spese più onerose, sicuramente monopolizzano il mercato etc...
Ma quello che conto nello scontro diretto (soprattutto se quando tra Inter e Utd non c'è tutta questa differenza nel valore tecnico della rosa) è l'interpretazione del match, lo stare in campo, il pressing, l'organizzazione di gioco, la qualità dello stesso e ultima (ma secondo non meno importante) la consapevolezza delle loro potenzialità.
Vedremo, se Martedì e Mercoledì Ranieri, Spalletti e PirlaSpecial avranno capito almeno in parte i loro errori...
