CHE WERDER
Continua il cammino della squadra di Schaaf in Uefa. Il Werder, che in precedenza aveva eliminato Milan e Udinese, vince 3-2 sul campo dell'Amburgo, riblata lo 0-1 dell'andata e si guadagna la finale con lo Shakthar. Grande protagonista Diego, che al 29' pareggia il gol iniziale di Olic, poi colpisce la traversa con un gran tiro da fuori ma rovina tutto facendosi ammonire in maniera abbastanza ingenua. Il brasiliano era diffidato: per lui niente Shakthar. Stesso destino per Hugo Almeida. La svolta nella ripresa: la gara si mantuinee abastanza equilibrata, tra due squadre più abili a creare gioco che a difendersi. Al 21' Pizarro, a cui era stato annullato un gol, rompe l'erquilibrio sfruttando un errore di Rost, che si fa beffare da un destro da fuori area non irresistibile. Nel finale arrotonda Baumann su azione da palla inattiva, prima che il croato Olici segni l'inutile gol della speranza. A Istambul va il Werder. Ma di certo non il miglior Werder
Nell'Altra semifinale vince lo Shakhtar di Luscescu:
Donetsk esulta: lo Shakhtar vince il derby ucraino 2-1 e conquista una storica finale di Coppa Uefa. L'ex squadra di Cristiano Lucarelli una buona fetta di viaggio a Istanbul se l'era già guadagnata pareggiando 1-1 nella tana della Dinamo Kiev. La partenza dei ragazzi di Lucescu è fulminante e il gol di Jadson al 17' del primo tempo è meritato. Al 37' la Dinamo agguanta il pareggio, ma Vukojevic quando corregge in rete la punizione di Alyiev è in fuorigioco,
L'attaccante esulta: l'arbitro portoghese Benquerenca annulla. Lo Shakhtar esalta le sue doti tecniche; la Dinamo quelle fisiche. Quelle che le permettono di pareggiare al 2' della ripresa. Splendido l'assist al limite dell'area di Alyiev per Bangoura che irrompe centralmente e batte Pyatov. Jadson ha l'occasione buona al 20', ma l'uscita di Bogush, abile a chiudergli lo specchio della porta, è perfetta. Al 28' Donetsk alza i ritmo e sfiora con Jadson, complice una doppia papera di Bogush, ma alla fine la difesa di Kiev libera. Gli arancioni schiacciano la Dinamo e quando i supplementari sembrano inevitabili arriva all'88' la meritata rete che porta in finale lo Shakhtar, grazie a Ilsinho che infila con un diagonale chirurgico
