Diego [WOLFSBURG]

[RUMePERA]

Diego esclusivo: «Juve, ti faccio vincere tutto»
Intervista al fuoriclasse brasiliano bianconero: «Ho avuto qualche problema ma ora sono al 100%: contro la Fiorentina voglio giocare. Sono venuto qui perché posso conquistare sia lo scudetto che la Champions League»

di A. BARILLA' (corrieredellosport.it)

TORINO, 14 ottobre - Allora Diego, come ci trova? Davvero siamo una terra di calciofili impa­zienti e smemorati? «Vezzo o vizio che sia, non è solo ita­liano: fa parte del pallone a qualsiasi la­titudine. Tiro dritto, so che funziona co­sì: se i risultati non t’aiutano, finisci nel­l’occhio del ciclone. E’ una regola uni­versale, ancora più marcata con riferi­mento ai grandi club: devi vincere sem­pre perché lo impongono tradizioni e ambizioni, perché la qualità del gruppo è elevatissima. E se non vinci, ti chiedono spiegazioni...»

Bene, ci spieghi allora l’involuzione bianconera...
«Abbiamo commesso delle ingenuità imperdonabili in rapporto alla forza del­la squadra: se sei la Juve, se pensi in grande e ne hai pieno diritto, non puoi buttare via una vittoria all’ultimo respi­ro come è successo sul Bologna. Detto questo con sincerità estrema e rifiutan­do perciò comodi alibi, sono convinto che a incidere davvero sia stata la casualità. Capitano, a volte, momenti così. E non necessariamente diventano spie di crisi o di ridimensionamenti. Sono pronto a scommettere sul progetto con la stessa convinzione di un mese fa, quando fioc­cavano soltanto complimenti».

Juve favorita per lo scudetto, senten­ziò...
«Tra le favorite per lo scudetto, a voler essere precisi. Non me lo rimangio, anzi lo ripeto con forza. Ed è tra le favorite anche per la Champions».

Juve pronta a ribellarsi all’Inter.
«Questo lo sento dire da altri. Avverto una rivalità forte, sentita. Mi raccontano di sfide lontane, di Calciopoli, di scudet­ti scuciti. Onestamente però, non mi sof­fermo più di tanto: io, per carattere, non penso mai agli altri, non bado ai risulta­ti dell’Inter oppure alle parole di Mou­rinho. Io voglio soltanto “ganar”, vince­re sempre senza guardarmi attorno».

La Juve l’ha scelta anche per questo: determinazione e fame, non soltanto talento.
«E io ho scelto la Juventus perché ho colto questa straordinaria fiducia, non solo per la sua grande storia, per i cam­pioni che schiera e i successi che pro­mette: i dirigenti bianconeri mi hanno in­seguito un paio d’anni, volevano me per­ché contribuissi a un progetto importan­te. Li ripagherò, statene certi. L’infortu­nio mi ha un po’ frenato, ma adesso sono pronto a ricominciare»

[RUMePERA]

Juve, Diego: «Sogno il Pallone d'Oro»

Il brasiliano nella Top 30 di France Football: «Immensa soddisfazione»

ROMA, 19 ottobre - «Essere candidato per il Pallone d’Oro per me è una vittoria personale». Il fantasista della Juventus, Diego Ribas da Cunha, esprime la sua soddisfazione per essere stato inserito tra i 30 candidati al Pallone d'Oro. Nella lista nessun italiano, ma un po' di Juve proprio grazie a Diego.

«VOGLIO IL MASSIMO» - «Sono molto felice di essere stato nominato -afferma il brasiliano - non ho mai nascosto a nessuno il mio desiderio di essere fra i migliori giocatori al mondo e ho sempre lavorato duramente per raggiungere questo obiettivo. Si tratta di una lista con campioni di grande talento, che rispetto e ammiro. Essere in questo gruppo mi emoziona e soddisfa, anche per il fatto che so che il mio lavoro viene osservato e sta dando dei risultati importanti».

FERRARA CAMBIA - Intanto Ferrara pensa a un modulo nuovo per la sua Juve, un inedito 4-2-3-1. Oggi infatti il tecnico bianconero ha testato sul campo lo schema, con Melo e Sissoko centrali e Camoranesi, Diego e un insolito De Ceglie sulla linea dei trequartisti dietro la prima punta.

corrieredellosport.it

[RUMePERA]

Diego: «Mi ispiro a Del Piero. Grande Ferrara»
Il brasiliano: «Alex è una fonte di ispirazione per me e Ciro ha grandi potenzialità. In Champions la lotta per il passaggio del turno sarà col Bayern e il Bordeaux. E i tedeschi voglio batterli a Torino»

TORINO, 20 ottobre - «Del Piero è una fonte di ispirazione per me. Sono onorato di essere in grado di interagire con un giocatore della sua classe». Avere in squadra un giocatore come Alex Del Piero è una vera "ispirazione". Lo rivela il neo-bianconero Diego, in un'intervista al portale "Spox.com".

FIDUCIA IN FERRARA - Dopo gli elogi al suo capitano, pollice alzato anche per l'allenatoe Ciro Ferrara: «E' alla prima esperienza, è vero. Ma ha grandi potenzialità. Sa esattamente di cosa c'è bisogno per ottenere il massimo da un calciatore. Si è preso cura di me, e mi ha dato subito la sensazione di far parte della squadra. Questo è importante per un giocatore, soprattutto se sei nuovo. Lo ammiro e posso ancora imparare molto da lui».

BRASILJUVE - Anche la presenza dei brasiliani Melo e Amauri ha facilitato l'ambientamento di Diego. «Sì è stato importante -spiega il centrocampista-perché abbiamo in comune la cultura e la lingua. Ma lentamente sto imparando a conoscere anche il resto della squadra, e anche fuori dal campo va sempre meglio». Insomma, al di fuori del momento non brillante della Juve, Diego semra trovarsi alla grande a Torino: «Mi piace il clima, e l'umorismo italiano. La gente qui è così amichevole e aperta. La lingua non è così difficile da imparare rispetto al tedesco, il che rende la comunicazione più facile per me. La Juventus è un grande club, Torino è una città bellissima. Sono sicuro di aver fatto la scelta giusta per me e per la mia carriera». Anche a livellodi gioco, le cose sembrano procedere per il meglio: «A parte qualche problema fisico, il tecnico mi lascia molto spazio. Non ho dovuto cambiare il mio stile di gioco. Devo solo imparare di più a livello tattico».

BREMA NEL CUORE - Diego non dimentica, comunque, gli anni trascorsi a Brema: «Il Werder è una grande squadra, dove ho avuto buoni amici e ho passato bei momenti. Lì ci saranno sempre i miei amici, questo non cambierà mai. E lo stesso vale per i tifosi che mi hanno sempre sostenuto. Ma ora sono felice qui a Torino, i tifosi sono fantastici e posso giocare per la squadra per cui sognoavo di giocare fin da bambino».

SCELTA GIUSTA - Kakà dal Milan al Real Madrid per 65 milioni, mentre per Diego la Juve ne ha pagati 25 al Werder, ma il brasiliano non teme confronti. «Non si possono fare questi paragoni- conclude Diego- Io ho fatto la mia scelta e sono molto felice con la mia decisione. Questo trasferimento è stato un bene per me, per il Werder e per la Juventus. Punto e basta».

SFIDA CHAMPIONS - Adesso torna la Champions League, e la Juve è chiamata alla vittoria contro il Maccabi. Ma per Diego il duello nel girone, sarà soprattutto col Bayern Monaco: «Rispetto molto il Bayern, abbiamo visto nello 0-0 di Monaco quello che possono fare. Ma nella gara di ritorno a Torino dobbiamo batterli. Per i primi due posto la lotta sarà tra noi, il Bayern e il Bordeaux». Proprio il Bayern aveva cercato Diego quest'estate: «A me interessa solo batterli a Torino».

RITORNO IN BUNDESLIGA - In conclusione, Diego non esclude un ritorno in Bundesliga, ma nel lontano futuro: «Ripeto, a Torino mi trovo benissimo. Ho appena iniziato la mia storia qui. Ma chi può sapere cosa può portare il futuro?»

corrieredellosport.it

[Gooner]

Il cielo è azzurro..

[RUMePERA]

Il cielo è azzurro..

...sopra Berlino?

[crash83]

Lo facevo nel topic formazione il discorso su Diego. Secondo me per sfruttare a pieno la forza di questo potenziale fuoriclasse (potenziale, perchè per il momento ha dimostrato di essere un grandissimo giocatore che mette insieme periodi di forma pazzeschi ma non gestisce per intero una stagione in termini di rendimento) c'è la necessità di costruire un modulo attorno a lui. Il doppio centravanti non lo aiuta, perchè per diventare devastante deve giocare sulla trequarti e puntare la porta, come faceva Kaka nel Milan. Già con Del Piero per me si vedranno differenze... sia per ragioni tattiche che ho spiegato di là, sia per ragioni tecniche perchè nessuno degli attaccanti della Juve è in grado di giocare negli spazi stretti coi compagni, cercando il dialogo e puntando l'avversario... lo stesso Amauri per me sta diventando più un centravanti che un attaccante a tutto campo come era al Palermo o al Chievo, quindi la contraddizione è proprio lì. Il modulo a una punta con Del Piero + Diego e Camoranesi regista è il meglio che si può tirar fuori da questa squadra, per me... Anche per rendere Diego devastante.

[RUMePERA]

Juve, Diego ora diventa un problema da risolvere
Le difficoltà d’inserimento del brasiliano che stenta ad ingranare. E la squadra non lo aiuta. A una condizione fisica non al top, si è unita l’incertezza tattica dei moduli, con la debacle di Bordeaux

TORINO, 27 novembre - Era il Messia, adesso non solo non cammina sulle acque ma incespica davanti a un pallone che bal­la davanti alla linea di una porta ormai sguarnita. Diego scuote il capo e ammette: «Qualcosa non va». E’ l’immagine di una Juventus che si è smarrita nei meandri del Progetto (la parola è di moda). Qualche sprazzo, una straordinaria partita con la Roma e poi tanto sudore inutilmen­te sprecato. Perché il ragazzo si impe­gna, lavora per il bene collettivo ma non incide. E questo preoccupa per­ché ai suoi piedi pagati 12,25 milioni cadauno la società bianconera aveva affidato il compito della definitiva ri­nascita, il salto di qualità: da compri­mari a protagonisti come storia e tra­dizione impongono. Ma per ora i con­ti tecnici non tornano. E’ lui che non ha ancora capito il calcio italiano o è la Juventus che an­cora non lo ha messo nelle condizioni di offrire il meglio alla sua nuova squadra e ai suoi nuovi tifosi? E’ come interrogarsi se sia nato prima l’uovo o la gallina. E se fossero nati insieme? Perché è evidente: Diego non è in un grandissimo momento di forma: fatica a saltare l’uomo e anche il gol sbagliato l’altra sera è la spia di una reattività ap­pannata. Viene dal Brasile, ha giocato a lungo in Ger­mania: anche Platini incontrò qualche difficoltà ad ambientarsi. Lui, poi, ha sofferto problemi fisici, la sua preparazione è andata avanti un po’ a singhioz­zo. Cose che si pagano in stagione, soprattutto quan­do il calendario degli appuntamenti si fa più fitto e le partite più tirate e combattute. Le lacune della con­dizione fisica emergono, i dettagli finiscono per risul­tare decisivi.

corrieredellosport.it

[Meridiano]

Diego ko per l'Udinese


affaticamento muscolare Il centrocampista della Juventus, uscito ieri durante la partita con l'Atalanta, ha riportato un infortunio alla coscia destra come evidenziato dagli esami effettuati questa mattina.

Fonte:corrieredellosport

[MrVaridoianis]

Diego ko per l'Udinese


affaticamento muscolare Il centrocampista della Juventus, uscito ieri durante la partita con l'Atalanta, ha riportato un infortunio alla coscia destra come evidenziato dagli esami effettuati questa mattina.

Fonte:corrieredellosport

[gianplecce]

Vicina un'offerta da 20 milioni di sterline dal City, ma possibile che gli si dia una seconda chance, come seconda punta.

fonte: Nestichannel

[totti77]

Vicina un'offerta da 20 milioni di sterline dal City, ma possibile che gli si dia una seconda chance, come seconda punta.

fonte: Nestichannel

mm, se fosse vera..quasi quasi..

[gianplecce]

guarda, ne leggo mille di queste news, ma ho riportato solo questa perche' la fonte mi pare attendibile.
a quel prezzo si puo' vendere senza rimorsi. anche se trova conferma il discorso che facevo io sul possibile nuovo ruolo in cui mi piacerebbe vederlo.

[RUMePERA]

Anche perchè non avremmo nemmeno minusvalenze ad appesantire il bilancio. Io lo darei, anche perchè come seconda punta, secondo me, non va bene: non ha un tiro da attaccante

[ogeid36]

Anche perchè non avremmo nemmeno minusvalenze ad appesantire il bilancio. Io lo darei, anche perchè come seconda punta, secondo me, non va bene: non ha un tiro da attaccante

al werder però aveva un gran bel tiro e una gran bella visione di gioco,io una seconda chance gli e la darei,ricordiamoci che l'italia bocciò un grande giocatore come henry,e tutti sappiamo chi è diventato.

[RUMePERA]

Anche perchè non avremmo nemmeno minusvalenze ad appesantire il bilancio. Io lo darei, anche perchè come seconda punta, secondo me, non va bene: non ha un tiro da attaccante

al werder però aveva un gran bel tiro e una gran bella visione di gioco,io una seconda chance gli e la darei,ricordiamoci che l'italia bocciò un grande giocatore come henry,e tutti sappiamo chi è diventato.

Concordo sulla seconda possibilità, ma non come seconda punta pura...un lavoro alla Doni, magari, potrebbe andar bene, ma pensare che possa fare il gioco che ha fatto in questi anni Del Piero secondo me non è possibile.