[Ciclismo] Giro d'Italia 2011

[thor01]

E' abbastanza facile trarre conclusioni anche non avendo visto la corsa in realtà,basta pensare che la caduta è stata a 25km dal traguardo e lui è morto sul colpo,loro dopo 1 ora non potevano non esserne al corrente secondo me,visto che avevano un inviato sul posto.

[RUMePERA]

E' abbastanza facile trarre conclusioni anche non avendo visto la corsa in realtà,basta pensare che la caduta è stata a 25km dal traguardo e lui è morto sul colpo,loro dopo 1 ora non potevano non esserne al corrente secondo me,visto che avevano un inviato sul posto.

ma infatti non mi meraviglio, ormai è diventato spesso uno sciacallaggio, il tutto suffragato dalla morbosità degli spettatori.

[thor01]

ma infatti non mi meraviglio, ormai è diventato spesso uno sciacallaggio, il tutto suffragato dalla morbosità degli spettatori.

[thor01]

ma infatti non mi meraviglio, ormai è diventato spesso uno sciacallaggio, il tutto suffragato dalla morbosità degli spettatori.

[sfuscio85]

Chi ha visto le immagini in diretta sapeva benissimo che l'incidente era stato molto brutto e che viste le immagini c'era da temere il peggio. I piani alti hanno deciso di aspettare a rendere pubblica la morte perchè la moglie stava seguendo il giro in radio, e sarebbe stata una cosa bruttissima saperlo così in diretta. Non mi sembra che la decisione della Rai sia stata così brutta. Certo, se guardiamo sempre il lato negativo delle cose.. non ne usciamo più.

[thor01]

Non si tratta di pensare sempre male,semplicemente mi sarebbe sembrato più rispettoso,specie verso chi lo conosceva, sospendere la diretta,come tra l'altro volevano anche i conduttori mi è parso. Però son punti di vista.

[MrVaridoianis]

Riguardo al discorso che ho fatto ieri effettivamente avete ragione voi,c'è poco da fare,ho scritto quella cosa perchè ero piuttosto scosso in quel momento;anche se,permettetemi di dirlo,non mi piace molto che in nome dello spettacolo i corridori vengano costretti ad affrontate apposta discese pericolosissime(non è il caso di quella di ieri,ma vale ad esempio per quella del Crotis che affronteranno nei prossimi giorni) ad oltre 100Km/H su 20mm di battistrada. Il pericolo c'è sempre,ma a volte mi sembra si vada a cercare di arrivare in situazioni border line appositamente per dare un po' di adrenalina a chi sta seduto davanti alla TV.
Inoltre faccio un piccolo sfogo qui,visto che mi sento in famiglia,non so chi di voi abbia visto la tappa di ieri,ma due cose mi hanno sconcertato:
1.Zomegnan che con un ciclista in fin di vita,la prima cosa che dice è "non abbiamo responsabilità,la nostra coscienza è pulita"
2.La RAI che continua il Processo alla Tappa fingendo che il corridore sia appeso ad un filo mentre le immagini in diretta mostrano il corpo con un lenzuolo bianco sopra e i conduttori che danno evidenti segni di disappunto mostrando chiaramente di non voler continuare in quella che era una palese farsa,ma che sono costretti a farlo per "ordini dall'alto".Francamente mi è sembrata una scenetta più adatta a certi programmi del pomeriggio che ad una manifestazione sportiva,dove non si dovrebbe speculare sul dolore.

I corridori non vengono costretti ad affrontare discese pericolosissime, come non vengono costretti ad assumere sostanze dopanti.. fanno entrambe le cose consapevoli dei rischi correlati.
Se poi vogliamo fare del moralismo gratuito, ok.. ma stante il fatto che i corridori conoscevano i percorsi che dovevano affrontare, e hanno scelto di farlo comunque, questi discorsi per me hanno poco senso. Penso a Savoldelli, che ha costruito l'intera carriera sulla sua abilità da discesista..

Sul fatto che abbiano potuto fingere di non essere a conoscenza delle condizioni del corridore tenderei ad essere in disaccordo.. non perchè non creda al fatto che si utilizzi questo mezzo per fare audience in altri trasmissioni (ovviamente hai stra-ragione), ma credo che il pubblico che segue il Giro d'Italia sia un pubblico diverso da quello che affolla i divani durante Pomeriggio 5/La Vita in diretta, francamente oltre che rivoltante sarebbe stato anche inutile.
Ciò non toglie che i soccorsi sono stati celeri e l'organizzazione si è dimostrata pronta ad affrontare un'eventuale episodio tragico del genere.. purtroppo la dinamica dell'incidente ha reso vani i soccorsi.

[thor01]

Lungi da me fare moralismo,sono completamente d'accordo con te quando affermi che i corridori accettano il rischio quando decidono di praticare questo sport,io stesso l'ho fatto per molto tempo,così come i piloti accetterebbero di correre anche in condizioni di scarsa sicurezza,io semplicemente credo stia a chi prepara i percorsi inserire meno elementi di rischio possibile,anche sacrificando un po' di spettacolo.

Sul resto ripeto,guardando le immagini mi è parsa abbastanza palese la cosa.
E sulla questione responsabilità non ho detto che ce ne fossero,semplicemente trovavo di cattivo gusto quell'affermazione in quel momento.

[Meridiano]

Un altra caduta al giro, senza conseguenze... sto gira mi sa che non e' nato nel migliore dei modi

[sfuscio85]

Per chi segue il giro.. se mi fate un sunto alla fine della corsa ogni giornata, visto che rivo a casa sempre tardi, mi farebbe molto piacere

[Meridiano]

Per chi segue il giro.. se mi fate un sunto alla fine della corsa ogni giornata, visto che rivo a casa sempre tardi, mi farebbe molto piacere

Io lo faccio sempre sfuscio ho aperto il topic apposta

[rossoblu]

Per chi segue il giro.. se mi fate un sunto alla fine della corsa ogni giornata, visto che rivo a casa sempre tardi, mi farebbe molto piacere

Io lo faccio sempre sfuscio ho aperto il topic apposta

e iamm bell

[Meridiano]

Colpaccio Weening

Nel giorno della seconda partenza del Giro d'Italia, dopo la tragedia della morte di Wouter Weylandt, è stato l'olandese Peter Weening (Rabobank), con una splendida azione solitaria nel finale, ad imporsi sul traguardo di Orvieto, precedendo il gruppo dei migliori, regolato dal colombiano Fabio Duarte (Team Geox) davanti a Josè Serpa (Androni Giocattoli), di soli 8". Per Weening, oltre alla soddisfazione della vittoria di tappa, arriva anche la prima maglia rosa della sua carriera, sfilata a David Millar (Garmin Cervelo), andato letteralmente in crisi lungo l'ascesa verso Orvieto.

Dario Cataldo e caduto Sulle rampe della salita verso Croce di Fighine, 1800 metri di sterrato con pendenze superiori al 10% e stato trasferitp all'ospedale di Orvieto. Il giovane corridore è cosciente e muove gli arti: il ricovero è stato ritenuto opportuno per scongiurare eventuali fratture.




DI LUCA POLEMICO "NON FACCIAMO CROSS NE' MTB"

"Ci fosse stato l'asfalto, avrei pure provato un'azione...". Danilo Di Luca e' critico con gli organizzatori del Giro per lo sterrato che ha reso durissimo il finale della quinta tappa con traguardo ad Orvieto. "Il Giro e' una corsa su strada, non su sterrato - si e' lamentato l'abruzzese della Katusha a RaiSport - Sono arrivato senza sella e con le gambe ammaccate, figurarsi se cadevo... Noi non facciamo ne' ciclocross ne' mountain bike, questo non e' ciclismo su strada"


Ordine di arrivo

1 WEENING Pieter NED RAB 4:54:49 0:00 20"
2 DUARTE Fabio Andres COL GEO 4:54:57 0:08 12"
3 SERPA PEREZ Jose Rodolfo COL AND 4:54:57 0:08 8"
4 LE MEVEL Christophe FRA GRM 4:54:57 0:08
5 GATTO Oscar ITA FAR 4:54:57 0:08
6 NIBALI Vincenzo ITA LIQ 4:54:57 0:08
7 CONTADOR Alberto ESP SBS 4:54:57 0:08
8 SCARPONI Michele ITA LAM 4:54:57 0:08
9 RODRIGUEZ Joaquin ESP KAT 4:54:57 0:08
10 KREUZIGER Roman CZE AST 4:54:57 0:08





CLASSIFICA MAGLIA ROSA:



1 WEENING Pieter NED RAB 14:59:33 0:00
2 PINOTTI Marco ITA THR 14:59:35 0:02
3 SIVTSOV Kanstantsin BLR THR 14:59:35 0:02
4 LE MEVEL Christophe FRA GRM 14:59:38 0:05
5 LASTRAS GARCIA Pablo ESP MOV 14:59:55 0:22
6 NIBALI Vincenzo ITA LIQ 14:59:57 0:24
7 SCARPONI Michele ITA LAM 14:59:59 0:26
8 KRUIJSWIJK Steven NED RAB 15:00:01 0:28
9 CONTADOR Alberto ESP SBS 15:00:03 0:30
10 SERPA PEREZ Jose Rodolfo COL AND 15:00:06 0:33
11 LOVKVIST Thomas SWE SKY 15:00:12 0:39
12 ARROYO DURAN David ESP MOV 15:00:13 0:40
13 DUARTE Fabio Andres COL GEO 15:00:16 0:43
14 CATALDO Dario ITA QST 15:00:17 0:44
15 CARRARA Matteo ITA VCD 15:00:23 0:50
16 KENNAUGH Peter GBR SKY 15:00:23 0:50
17 KIRYIENKA Vasili BLR MOV 15:00:24 0:51
18 KREUZIGER Roman CZE AST 15:00:25 0:52
19 KISERLOVSKI Robert CRO AST 15:00:25 0:52
20 MENCHOV Denis RUS GEO 15:00:28 0:55

[Meridiano]

Giovedì 12 Maggio 2011
Tappa no. 6
Orvieto - Fiuggi Terme => 195,0 km


Planimetria




Altimetria






Lunghezza: 216 Km
Caratteristiche: Percorso misto
Partenza prevista: h 11:50
Traguardo volante: Soriano nel Cimino (450 m.)
GPM: Da Orvieto a Fiuggi il percorso è lungo 194 Km ricchi di saliscendi ed un Gran Premio della montagna, non molto impegnativo per altro, dopo 43 Km. Si sale a Soriano nel Cimino a quota 443 metri. Sulla carta la tappa sembra dedicata agli attaccanti di giornata ma,se nella quinta tappa non ci saranno stati particolari scossoni in classifica generale,è probabile che il gruppo non faccia scappare nessuno visto che probabilmente tutti i corridori accreditati alla vittoria finale saranno ancora molto vicini fra loro.

[Meridiano]

Ventoso batte Petacchi in volata, Weening rimane in Maglia rosa



Lo spagnolo Francisco Ventoso (Movistar) ha vinto in volata la sesta tappa del 94esimo Giro d'Italia, la Orvieto-Fiuggi di 216 km
. Secondo posto per l'italiano Alessandro Petacchi (Lampre-Isd), arrivato sfinito proprio a ridosso della linea finale, al punto da non pedalare più e lasciando via libera all'iberico. La maglia rosa resta sulle spalle dell'olandese Pieter Weening (Rabobank).


LA GARA:

Tappa movimentata da lunghe fughe e poi il ricongiungimento nei km finali. Il colpaccio l'ha tentato Danilo Di Luca con uno scatto ai 500 metri dal traguardo ma le squadre degli sprinter non si sono fatte sorprendere ed hanno recuperato, affidando poi ai rispettivi leader la volata. Sembrava fatta per Petacchi, che avrebbe così colto il secondo successo in questo Giro, ma Ale-Jet questa volta non ce l'ha fatta, è arrivato senza forze negli ultimi metri e Ventoso ha vinto senza problemi.
Venerdì grande attesa per la settima frazione, la Maddaloni-Montevergine di Mercogliano di 110 km: è previsto il primo vero arrivo in salita della corsa rosa e qualcosa potrà cambiare nelle zone alte della classifica.