NBA

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Accordo economico raggiunto tra Bryant e la Virtus Bologna ora mancano alcuni dettagli e la firma!

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Accordo economico raggiunto tra Bryant e la Virtus Bologna ora mancano alcuni dettagli e la firma!

Si ma da quello che dice la Gazzetta è un'accordo per 35 giorni......

Fa pochissime partite....

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Accordo economico raggiunto tra Bryant e la Virtus Bologna ora mancano alcuni dettagli e la firma!

Si ma da quello che dice la Gazzetta è un'accordo per 35 giorni......

Fa pochissime partite....

Accordo per 40 giorni a quanto ne so io faranno un calendario speciale per la virtus per fare in modo che giochi piu partite possibili.

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Accordo economico raggiunto tra Bryant e la Virtus Bologna ora mancano alcuni dettagli e la firma!

Si ma da quello che dice la Gazzetta è un'accordo per 35 giorni......

Fa pochissime partite....

Accordo per 40 giorni a quanto ne so io faranno un calendario speciale per la virtus per fare in modo che giochi piu partite possibili.

Addirittura un calendario speciale?! Io spero solo di riuscire a trovare i biglietti anche se da quello che leggo su internet la richiesta è molto molto alta...

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Bryant-Bologna, fumata nera
"C'è il no di alcune squadre"

Quando sembrava ormai fatta per l'accordo tra la stella e la Virtus, ecco la doccia fredda: "Non si può procedere al palinsesto di 10 partite". Il presidente Sabatini: "Nel mondo diranno che perdiamo un affare per un paio di partite in casa...". Il presidente della Lega Renzi: "Siamo al lavoro per cercare di avvicinare le parti"


Sembrava quasi fatta e invece Kobe Bryant si allontana improvvisamente da Bologna. Dopo l'ottimismo di stamane espresso dal presidente Claudio Sabatini, che parlava di accordo economico già trovato e di annuncio imminente, ecco la doccia fredda riassunta in una nota pubblicata sul sito del club. "Con grande stupore - si legge - Virtus Pallacanestro prende atto che, a causa del parere negativo di alcuni club associati alla Lega Basket, non è possibile procedere con il palinsesto previsto delle 10 partite, mettendo così in forte discussione la piattaforma economica su cui si basa il progetto di portare Kobe Bryant in Italia".

"italiani lungimiranti" — Il presidente della Virtus Sabatini, intervenuto a Sky Sport 24, ha spiegato la situazione: "Se non riusciamo ad incastrare 10 partite, non riusciamo ad avere il ritorno economico. E l'affare Bryant è in forte discussione. Due società hanno già dato un parere negativo. Un dirigente dovrebbe capire che, se aumentano gli investimenti, in futuro avrà uno stipendio più ricco. Io non dormo da 15 giorni per questo affare. Non sono un miliardario. Cosa cambia se la Virtus gioca due partite in casa all'inizio della stagione? Niente... Secondo il business plan, in 10 partite dobbiamo ammortizzare il costo di Bryant. Se vogliamo dare lustro al campionato, abbiamo un'occasione irripetibile. E nel calendario con 17 squadre, secondo il sorteggio noi dovremmo rimanere fermi alla quinta giornata. Cosa si dirà nel mondo? In Italia sono così lungimiranti che mettono in pericolo l'affare Bryant per due partite consecutive in casa.". "Non abbiamo ancora chiuso il contratto. La cortesia di Kobe e del suo agente stanno permettendo questa trattativa. Bisogna fare tutto entro venerdi 8 ottobre quando bisognerà depositare i contratti in Lega".

legabasket mediatrice — La Lega Basket prova a ricucire lo strappo. La richiesta di Bologna di adattare il calendario, giocando le prime due gare in casa, per facilitare l'arrivo di Kobe Bryant in Italia si è scontrata con i pareri negativi di Varese e Cremona, ma Valentino Renzi, presidente della Lega, assicura ai microfoni di Sky Sport 24 che "Siamo già al lavoro per cercare di avvicinare le parti". Cremona, per bocca del gm Portaluppi, ha spiegato il suo no sulla base di una mancata parità di trattamento, visto che una richiesta simile della Vanoli Braga è stata rigettata. "Ma Cremona ha fatto un altro tipo di richiesta - replica Renzi -. Qui ci sono altri problemi. Ad aprile l'Assemblea ha approvato i criteri di compilazione del calendario per cui nelle prime due giornate e nelle ultime due era obbligatoria l'alternanza. Questa situazione si può modificare se alla richiesta formale di Sabatini tutte le società danno il proprio benestare, è l'unico modo per modificare quella delibera. Sulle decisioni di ogni singola società non ho il titolo per intervenire ma è sotto gli occhi di tutti quello che Bryant ha movimentato dal punto di vista mediatico nei due giorni che è stato in Italia".

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Beh il discorso che ti dicevo prima del calendario speciale e degli incassi del palas quando gioca fuori casa...

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Beh il discorso che ti dicevo prima del calendario speciale e degli incassi del palas quando gioca fuori casa...

Io spero con tutto il cuore che si riesca a trovare un'accordo!!!

Poi ci troviamo tutti a Bologna!!

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NBA, La trattativa prosegue nel week-end

L'incontro tra proprietari e giocatori, a New York, per non far saltare la stagione va avanti. Nonostante momenti di tensione fra Wade e Stern, il dialogo procede, anche se il tempo stringe: se non si raggiunge un accordo entro lunedì, le prime partite verranno cancellate

Alla fine, nonostante momenti di tensione, l’atteso meeting tra proprietari e associazione giocatori scivola via senza grandi scossoni. La buona notizia è che le due parti, dopo l’incontro durato più di quattro ore al Waldorf Astoria di Park Avenue a Manhattan, torneranno a negoziare nella giornata di sabato. Nessun vero progresso, ma quantomeno la voglia di continuare a discutere. “Proprietari e associazione giocatori sanno bene che questo fine settimana sarà decisivo - conferma il vice commissioner della Nba Adam Silver - se non ci saranno progressi entro lunedì saremo costretti a prendere delle decisioni difficili”.

momenti di tensione con le star — Billy Hunter, il numero uno del sindacato giocatori, per i meeting di venerdì ha voluto accanto a sé anche pezzi da novanta come LeBron James, Carmelo Anthony, Dwyane Wade e Kevin Durant per provare a mostrare i muscoli ai proprietari. Ma la presenza dei campioni non ha contribuito a rendere più distensivo il clima durante gli incontri. Proprio Wade, secondo i bene informati, sarebbe stato protagonista di diverbio con lo stesso Stern, reo, secondo la stella dei Miami Heat, di averlo preso di mira durante un’intensa discussione. “Non puntare il dito verso di me - avrebbe gridato al commissioner, Wade - non sono tuo figlio”. Momenti di tensione che hanno rischiato di compromettere il lavoro diplomatico di Hunter.

il tempo stringe — Alla fine però si è evitato il colpo di teatro proposto da un paio di giocatori, cioè l’uscita dal meeting da parte dei componenti del sindacato. “Qualche parola di troppo può volare in situazioni del genere - dice la guardia dei Lakers, e il presidente del sindacato, Derek Fisher - l’importante è non perdere di vista il vero obiettivo. Il nostro è quello di trovare un accordo”. Le parti però non si sono avvicinate nemmeno nella giornata di venerdì e adesso il tempo stringe. Di sicuro, se entro lunedì Stern e Hunter non riusciranno a sbrogliare l’intricatissima matassa, la Nba prenderà in considerazione l’ipotesi di cancellare almeno le prime partite di regular season. Nonostante un certo ottimismo (abbastanza sorprendete peraltro) mostrato da alcuni addetti ai lavori negli ultimi giorni, le posizioni di sindacato e giocatori rimangono decisamente distanti.

i nodi del contendere — I punti principali del contendere sono sempre gli stessi: la divisione dei profitti Nba (fino allo scorso giugno 57-43 a favore dei giocatori) e l’introduzione della famigerata “hard cap”. I giocatori sembrano disposti a venire incontro ad alcune pretese economiche dei proprietari, che vorrebbero dividere la torta 51-49 (il sindacato però non ha nessuna intenzione di scendere sotto il 51% a loro favore), ma chiedono in cambio l’abolizione dal tavolo delle negoziazioni della “hard cap”. Un’eventualità che, almeno in linea teoria, Stern sarebbe anche disposto a prendere in considerazione. Peccato però che la proposta alternativa del commissioner, almeno stando alle indiscrezioni degli ultimi due giorni, sia un tetto salariale con così tante limitazioni da assomigliare tantissimo a una “hard cap”. Una cosa comunque è sicura, se le trattative non decollano durante il weekend, a novembre non ci sarà basket Nba.

[tarantocalcio]

Un'unica partita-evento di Kobe Bryant con la maglia della Virtus Bologna. E' il 'piano b' che Claudio Sabatini sta studiando di fronte alle difficoltà di trattenere la stella Nba per un mese. La data individuata è quella di mercoledì 12 ottobre, anticipando la sfida contro la Benetton della 12.ma giornata. L'operazione, che costerebbe circa due milioni, sarebbe sostenuta per metà dalla Virtus, mentre per l'altra si cerca aiuto tra gli imprenditori.

"Lui ci ha dato una disponibilità abbastanza breve, noi speriamo che possa essere più lunga", ha spiegato Sabatini, che punta ancora sul prolungarsi del lock-out Nba per convincere Kobe a restare a Bologna. Uno degli sponsor dietro l'operazione, ha rivelato, è Nicola Pizzoli, tifoso bianconero doc e inventore del marchio 'Patasnella'. Ad aiutare la Virtus potrebbero essere altre forze economiche della città come Fiera o Aeroporto, oltre alla disponibilità già annunciata nei giorni scorsi della Camera di Commercio. I contatti con Bryant continueranno nelle prossime ore.

Gazzettadellosport

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Un'unica partita-evento di Kobe Bryant con la maglia della Virtus Bologna. E' il 'piano b' che Claudio Sabatini sta studiando di fronte alle difficoltà di trattenere la stella Nba per un mese. La data individuata è quella di mercoledì 12 ottobre, anticipando la sfida contro la Benetton della 12.ma giornata. L'operazione, che costerebbe circa due milioni, sarebbe sostenuta per metà dalla Virtus, mentre per l'altra si cerca aiuto tra gli imprenditori.

"Lui ci ha dato una disponibilità abbastanza breve, noi speriamo che possa essere più lunga", ha spiegato Sabatini, che punta ancora sul prolungarsi del lock-out Nba per convincere Kobe a restare a Bologna. Uno degli sponsor dietro l'operazione, ha rivelato, è Nicola Pizzoli, tifoso bianconero doc e inventore del marchio 'Patasnella'. Ad aiutare la Virtus potrebbero essere altre forze economiche della città come Fiera o Aeroporto, oltre alla disponibilità già annunciata nei giorni scorsi della Camera di Commercio. I contatti con Bryant continueranno nelle prossime ore.

Gazzettadellosport

Se è per una partita sola, sarà impossibile trovare i biglietti per andarlo a vedere....

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Nba, confermato il lockout. Cancellate le prime 2 settimane

Infruttuoso anche l'ultimo incontro: la stagione regolare perde sicuramente il suo inizio, ma non è detto che la situazione si sblocchi. Stern: "Siamo lontani". Hunter: "I giocatori resteranno uniti"

Niente da fare. Nemmeno il lungo meeting di lunedì riesce a risolvere al fotofinish le grandi divergenze tra proprietari e sindacato giocatori. Dopo la seduta durata più di sette ore David Stern alle 10 di sera si presenta ai reporter costretti ad aspettare in strada (gli inflessibili impiegati dell’hotel scelto dalla Nba per l’incontro dell’ultimo minuto, infatti, non permettono ai giornalisti di varcare il portone d’ingresso) con l’espressione cupa e conferma quello che un po’ tutti gli addetti ai lavori si aspettavano. Le prime due settimane della regular season verranno cancellate.

Un epilogo praticamente scontato anche se gli inattesi incontri di domenica sera e di lunedì avevano regalato qualche speranza ai tifosi. Sindacato e proprietari però non hanno fatto progressi nelle negoziazioni, arrivando al punto del non ritorno. “Abbiamo sperato fino all’ultimo di poter trovare un accordo - dice il commissioner David Stern sulla porta del lussuoso Lowell Hotel nella zona dell’Upper East Side di Manhattan - ma non ci siamo riusciti. A questo punto siamo costretti a cancellare le prime due settimane di regular season. Noi e il sindacato purtroppo siamo lontanissimi su troppe questioni”.

Parole pesanti che stridono con l’ottimismo che sembrava trasparire nel weekend. Domenica e lunedì le due parti hanno addirittura evitato l’argomento più spinoso, la divisione dell’oramai celeberrimo BRI (cioè i proventi generati dalla Nba), per provare ad avvicinarsi almeno sulle questioni riguardanti il salary cap. Nessuno però ha voluto fare il primo passo e invece di provare con un approccio più conciliante, le due parti si sono fossilizzate sulle proprie posizioni, mantenendo così una distanza siderale su praticamente tutti i punti presi in esame. “Abbiamo parlato per ore del salary cap - sottolinea Stern - senza riuscire ad avvicinarci minimamente”. Adesso per il sindacato al partita si fa dura. I proprietari, infatti, sembrano decisi a tenere duro, convinti che con l’andare delle settimane l’associazione giocatori scenderà a compromessi. “Evidentemente i club si aspettano che i giocatori cedano appena inizieranno a non incassare lo stipendio - ammonisce il numero uno del sindacato Billy Hunter - sappiano che non sarà assolutamente così. Abbiamo ben chiara la situazione e siamo tutti uniti”.

Via Twitter tanti giocatori hanno confermato la linea di Hunter con il messaggio “Stand United” ma solo il tempo dirà se sono soltanto parole di circostanza. Di sicuro adesso l’opinione pubblica americana sembra non trovare vincitori nella vicenda. In molti, infatti, sono convinti che mentre milionari (giocatori) e miliardari (proprietari) fanno i capricci a pagare siano soltanto i tifosi e i tanti impiegati, in particolare il personale delle arene, che perderanno il posto di lavoro a causa del lockout. Un epilogo senza vincitori, dunque. E siamo solo all’inizio.

[tarantocalcio]

Dopo la fumata nera tra proprietari e giocatori, costata la cancellazione delle prime due settimane di regular season NBA, la Virtus continua a lavorare febbrilmente per portare in Italia Kobe Bryant, anche se solo per una partita di esibizione.
Secondo quanto riporta il Resto del Carlino, nella serata di ieri sarebbe arrivato un segnale positivo da parte dello staff del giocatore, che sarebbe interessato a una presenza di 4 giorni in Italia, in cui giocherebbe una partita amichevole. La Kobe Night, insomma, che avrebbe già ampia copertura di sponsor.
Nei prossimi giorni, o forse addirittura nelle prossime ore, sapremo se la trattativa potrà avere un esito positivo.

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Ultima chiama per Kobe. Sabatini: "Stanotte sapremo"

Bologna offre due milioni di dollari per un'amichevole e la possibilità di tre sfide in campionato a Milano, Roma e nel capoluogo emiliano. Entro mezzanotte la risposta.

Per mezzanotte di oggi, ora italiana, la Virtus attende la risposta definitiva di Kobe Bryant alla proposta di venire a Bologna per giocare con la maglia bianconera un'amichevole di lusso da due milioni di dollari di cachet. Ma nel ventaglio delle opzioni che Claudio Sabatini ha sottoposto all'asso dei Lakers si aggiunge l'ultima grande tentazione, ovvero convincere Bryant ad affrontare Gallinari nella sfida che il calendario di serie A propone per il 23 ottobre al Forum. Per quella data, terza giornata di campionato, è in programma Milano-Bologna, ovvero la classicissima del basket italiano. Sabatini vuole fare il colpo: portare Kobe al Forum per richiamare 12mila tifosi e nel contempo innescare un duello Nba tra il fuoriclasse americano e Danilo Gallinari.

"L'amichevole con Treviso è il fondamento su cui è basata l'ipotesi d'accordo - dice il patron virtussino - ma nella nostra proposta abbiamo aggiunto una, due, tre partite di campionato. Siamo pronti a rivedere l'offerta economica, l'idea è di portare Kobe a Milano, poi a Roma e infine chiudere con una partita vera a Bologna. Stanotte per noi è la madre di tutte le notti: Pelinka, agente di Kobe, deve darci una risposta definitiva. Se sarà positiva, stapperemo champagne, male che vada ci consoleremo bevendo gazzosa. Io resto fiducioso".

[tarantocalcio]

Per la serie “se non vedo, non credo”. Ormai non conviene più dare certezze, perché è evidente che ci saranno solo e se Kobe Bryant scenderà in campo con indosso la maglia della Virtus Bologna. Si è parlato fino ad ora di periodi più o meno lunghi in cui la stella dei Lakers avrebbe dovuto vestirla in attesa della fine del lock-out. Niente si è avverato né si avvererà. L’ultima possibilità sembrava essere quella di far giocare al campione statunitense una sola gara di campionato e, individuata la data nel 12 ottobre prossimo, l’avversaria sarebbe stata la Benetton Treviso.
Ma ora c’è un nuovo contrordine. Niente campionato, infatti, e dunque niente partite in cui siano in palio i due punti, ma un’amichevole-evento, un “tributo”, perché i tempi si sono rivelati ormai troppo stretti per le pratiche di tesseramento e perché «Essendo un'amichevole e non una gara ufficiale potremo anche vendere i diritti televisivi internazionali della partita che andranno tutti nelle casse della Virtus e non saranno divisi con la LegaBasket» _ ha dichiarato Sabatini alla stampa bolognese. Ed il costo dell’operazione sarebbe addirittura schizzato a 2.3milioni di dollari, dei quali i quattro quinti sarebbero già coperti, secondo quanto dice Claudio Sabatini, che ha ottenuto la partecipazione all’operazione da parte di Legacoop, Unindustria e qualche azienda privata, oltre ad essersi rivolto anche ad Aeroporto e Fiera. Tra l’altro, trattandosi di amichevole, potrà essere realizzata una maglia ad hoc, quindi con nuovi loghi e sponsorizzazioni appositi per l’evento.
Quindi Virtus Bologna – Benetton Treviso si avvia verso questa soluzione, anche se non è ancora sicuro, in quanto, almeno a ieri sera, non c’erano ancora firme sul contratto. La Virtus ha proseguito in nottata nei contatti con l’agente di Bryant e si attendono novità, si spera stavolta definitive. Se la firma arrivasse, Kobe Bryant potrebbe sbarcare in Italia lunedì per poi ripartire giovedì. Il giocatore, infatti, ha impegni fissati negli Stati Uniti con i propri sponsor, la prossima settimana. Nonostante tutto ciò, per Sabatini ci sono ancora possibilità che il giocatore accetti la proposta dei 40 giorni, in base alla persistenza o meno della serrata NBA, recapitatagli insieme a quella che lo vedrebbe protagonista in maglia bianconera per una sola notte.
Ma a proposito della proposta di 40 giorni ricevuta dal “Black Mamba” a cifre che supererebbero i 3 milioni di dollari, gli stessi “colleghi” della NBA pare che abbiano storto il naso, dal momento che loro sono impegnati nella lotta per il rinnovo del contratto di lavoro.

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E’ caduta nella notte la trattativa tra la Virtus e Kobe Bryant: il fuoriclasse dei Lakers non verrà a Bologna per giocare le esibizioni che in ultimo erano state concordate nella bozza del contratto. Lo schema finale riguardava tre eventi ravvicinati: il 27 ottobre a Bologna, il 31 ottobre a Roma e l’1 novembre a Milano, con tre squadre per ogni tappa impegnate su partite di 24’. Ma l’agenzia del giocatore ha inviato un contratto nuovamente corretto e, pare, fortemente penalizzante nelle clausole di esecuzione per la Virtus perciò Claudio Sabatini ha deciso di gettare la spugna chiudendo una trattativa durata un mese e che, tra entusiasmi e tensioni, si era snodata su diverse ipotesi di contratto per durata e moneta.
Com’è noto il patron della V nera per assicurarsi i preziosi servigi di Bryant aveva proposto un ventaglio di soluzioni, a cominciare da quella più gradita allo stesso Sabatini, ovvero 10 partite ufficiali di campionato al prezzo di 1,65 milioni di dollari lordi poi raddoppiati a 3,3. Per questo, aveva chiesto alla Legabasket di disporre un calendario flessibile per consentire alla Virtus di portare Kobe negli impianti più capienti. Oltre a Bologna, aveva messo un circoletto rosso su Milano, Roma, Torino, Pesaro e Ancona. Col passare dei giorni, la disponibilità di Bryant è sempre calata fino all’ultima offerta, quella di giocare un’esibizione da due milioni di dollari contro Treviso, diventate tre, con l’idea di coinvolgere anche Milano, Roma e il Villeurbanne di Tony Parker. Infine la doccia fredda di queste ore. Non si conoscono i dettagli specifici della rottura, ma ci risulta che Sabatini, molto contrariato, abbia intenzione di convocare nella serata di oggi una conferenza stampa per spiegare il flop dell’operazione. E’ andata male. Kobe alla Virtus resterà un sogno di fine estate.