Alexito90 ha scritto:Rossazzurro ha scritto:
Non votare è il miglior modo per potersene lavare le mani. Non è così che si risolvono le cose.
E invece si risolvono votando il meno peggio?
Il voto è una delega. Io scelgo tra i candidati che mi vengono proposti colui/coloro che penso possa/possano rappresentare le mie idee e le mie ragioni in sedi alle quali io non ho accesso. Esprimere la propria preferenza è un dovere civico, ma se io non ho una preferenza (e non perchè non abbia voglia di trovarla, ma perchè ho dei criteri molto rigidi nel trovarla) preferisco tenere il colpo in canna piuttosto che sparare a salve.
A margine di questa considerazione puramente teorica, aggiungo che il sistema elettorale attuale è tale da screditare qualsiasi mia preferenza. Il classico "voto di protesta" confluisce inevitabilmente nel voto frammentato, andando a suffragare la causa di liste civiche/piccoli partiti che comunque non supereranno lo sbarramento. Se anche dovessi essere davvero sicuro di un candidato afferente a uno dei grossi partiti, votandolo non farei altro che aggiungere un'altra preferenza al leader di coalizione.
E per concludere, la mia idea è che ormai all'interno del Parlamento il potere decisionale e l'impatto sul funzionamento dell'intero sistema-Italia si siano ridotti all'osso, tali sono le pressioni delle aziende private, delle multinazionali, delle lobby italiane e non, dell'UE, degli USA e della finanza internazionale.
Se quindi avessi la possibilità di esprimere una preferenza prettamente nominale e individuale, contribuendo a mandare in Parlamento una ipotetica persona di ho piena fiducia, anche soltanto per essere rappresentato da 1/600 dalla Camera dei deputati andrei a votare di corsa.
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