ogeid36 ha scritto:
Io leggevo che dal 2015-2016 dovrebbe esserci un ricambio generazionale evidente di infermieri e dottori,sopratutto di infermieri dovrebbe esserci un ricambio di circa il 35 %,mica poco visti i tempi di precarietà!!
Credendo alle tue parole,Come mai invece la situazione al momento è totalmente all'opposto ?
Ps.Fino ad ora ero convinto che stavi studiando medicina come Alex ![mrgreen :mrgreen:](./images/smilies/mrgreen.gif)
http://www.unipablog.it/oltre-30-000-in ... -ripari-e/ :(
Ahahahaha, no non sono medico. Mi sono laureata due settimane fa in Infermieristica.
Uhm, mi spiego meglio ... certamente c'è più possibilità di lavoro rispetto ad altre lauree, ma le prospettive non sono così rosee.
Che la sanità sia messa male in Italia non lo scopro certo io, per quanto riguarda gli infermieri ne servirebbero di più, ma ciò che ti offrono sono contratti a tempo determinato per pochissimi mesi, quei pochi concorsi che vi sono, riguardano pochi posti e vi sono tantissime domande.
Nel Lazio, dove vivo, la situazione è pessima. Infermieri costretti a fare doppi turni, OSS (Operatori Socio Sanitari) quasi inesistenti, l'infermiere si ritrova a fare anche le mansioni dell'OSS (che non ci competono, e la maggiorparte delle volte si salvano anche perché ci sono i tirocinanti che gratis fanno praticamente il lavoro dell'infermiere e dell'OSS) con poco tempo e pochissimi mezzi.
Molto probabilmente, anche io dovrò trasferirmi (non so se all'estero), ma anche al Nord per quello che so la situazione non migliora più di tanto.
E dire che secondo me se fatta con i giusti mezzi (come in America, paesi scandinavi, per esempio e questo comporterebbe secondo me l'aumento degli anni di studio come sarebbe giusto che fosse, per quanto mi riguarda) la professione infermieristica sarebbe non interessante, anzi di più. Ma un po' per come è vista la professione in Italia (vecchio retaggio culturale sbagliato, veniamo ancora visti come gente che fa questo mestiere per "vocazione", termine ecclesiastico che non mi appartiene), per lo stipendio, per la mancanza di lavoro, per tutti i sacrifici che questa professione porta in questo momento mi sento largamente di sconsigliarla.
Tornassi indietro, non so se e quanto rifarei questo percorso, che nonostante mi abbia fatto penare molte volte, mi ha dato anche delle soddisfazioni a livello umano importanti, forse è stata questa la molla che mi ha invogliato ad andare avanti nel mio percorso di studio.
Il sistema sanitario italiano sarebbe uno dei migliori del mondo, peccato che nessuno vuole davvero investirci qualcosa.