Cacia

[19angelo85]

comunque grazie per avermi 'animato' un po' questo topic Verona,praticamente parlo da solo

Vedrai che la squadra ti darà soddisfazioni.

[SirPsychoSexy]

comunque grazie per avermi 'animato' un po' questo topic Verona,praticamente parlo da solo

Vedrai che la squadra ti darà soddisfazioni.

l'anno scorso avevo il Pescara ed è retrocesso

[19angelo85]

Classica punta molto esposta ai 5.

insomma, lo scorso anno, complice la stagione trionfale, scese sotto il 5,5 complessivo non molte volte... facendo una importante scrematura dovuta al salto di categoria e ipotizzando di schierarlo solo in casa e non sempre, secondo me non sarebbe da buttare.

24 gol su 39 gare giocando nella squadra più forte.
Secondo me è il classico Gilardino/Calaiò dei poveri con qualche golletto in meno (10?) e diversi 5.
C'è anche da dire che la squadra gioca per lui o meglio, gioca per la punta centrale e quindi in teoria si dovrebbe esaltare. Non so, secondo me si può prendere di meglio.

[19angelo85]

comunque grazie per avermi 'animato' un po' questo topic Verona,praticamente parlo da solo

Vedrai che la squadra ti darà soddisfazioni.

l'anno scorso avevo il Pescara ed è retrocesso

E allora ti mettevo in coppia con Paolo!

[RUMePERA]

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[SirPsychoSexy]

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[SirPsychoSexy]

Cacia: "Verona è la mia dimensione ideale"
L'attaccante intervistato da RaiSport 1 nella trasmissione "Secondo tempo Tg Sport": "Questa è una piazza speciale, vorrei restare a lungo e chiudere la carriera qui"

Ecco le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Daniele Cacia, rilasciate ai microfoni di RaiSport 1 e andate in onda durante la trasmissione "Secondo Tempo Tg Sport": "A trent’anni mi ritrovo di nuovo a giocare in un palcoscenico importante, la Serie A. Voglio disputarla con il Verona, in una piazza speciale, solo chi gioca qui può capire quanto può dare giocare con questa maglia. Spero di rinnovare, voglio rimanere a lungo e chiudere qui la carriera. A Verona penso di aver trovato la mia dimensione ideale. Top player in Italia? Ce ne sono tanti, Tevez è uno di quelli. E’ un giocatore fantastico, fa sempre la differenza. Ciò che conta resta sempre il gruppo, quello della Juventus è già cementato. Balotelli? Sta dimostrando di essere un calciatore importante anche a livello europeo. E’ italiano, per questo dobbiamo seguirlo con più affetto. Sta dimostrando di poter diventare il numero uno al mondo".

Ufficio Stampa

[SirPsychoSexy]

CACIA E FIRENZE NEL SUO DESTINO

Ventotto partite, 14 gol. E' l'inizio di una favola. O almeno pare così. Campionato 2005-2006, Daniele Cacia a Piacenza è un bomber in rampa di lancio. Segna e fa vincere. Tanto. I grandi club mettono gli occhi su di lui. Ma il destino è crudele, come tante volte sa esserlo nella carriera di un calciatore. Ad agosto 2007, quando Cacia sta per decollare, si frattura il malleolo. A Piacenza, è ovvio, se lo coccolano. Lì gli vogliono davvero bene. Ed è lì che la Fiorentina che lo ha acquistato ad agosto, lo lascia, per recuperare dall'infortunio sino al gennaio 2008. I viola l'hanno pagato qualcosa come quattro milioni e mezzo di euro. A gennaio, Cacia vuole giocarsi la sua chance. E parte per la grande avventura. Lì trova un Prandelli che tutti gli descrivono come "il migliore dal punto di vista umano". La scommessa di Corvino, ds dei viola all'epoca, appare simile a quella fatta oggi per Pepito Rossi. Ma Daniele non ingrana. Prandelli non lo degna di uno sguardo. E lui che ha bisogno sempre di avere la fiducia di amici, compagni e tecnici non riesce ad esplodere. In campionato non la vede mai. L'unica sua firma è una rete contro il Rosenborg nei sedicesimi di finale di Coppa Uefa (2-1 per la squadra viola). L'avventura di Cacia a Firenze finisce lì. A giugno il Piacenza lo riscatta per 2,9 milioni di euro e poi lo gira al Lecce. La grande chance di Daniele è evaporata così. Una vita a rincorrere la serie A, conquistata l'anno scorso con il Verona. "Ora la sento veramente mia e non la mollerò tanto facilmente" disse quest'estate. Anche se la vetta, per lui, appare sempre difficile da scalare. Davanti al suo sogno si è stagliato con due metri d'altezza e cento di peso, Luca Toni, che a Firenze amano come un figlio, guarda caso, e che vive a Verona una seconda giovinezza.
Daniele viene prima relegato a fare il comprimario e poi sparisce addirittura dalla scena. Dicono di averlo visto molto arrabbiato sabato quando non è riuscito ad entrare nel derby con il Chievo. Ma scambiando due parole con lui capisci che è solo rabbia positiva. Dice: "Sono calmo, resto tranquillo. Io da qui non me ne vado. Voglio dimostrare di valere la serie A. Aspetto l'attimo giusto. Ho avuto un'occasione ogni volta che sono entrato. Non m'è andata bene, fino ad oggi. Ma sento che in un attimo tutto può cambiare". Come si fa, allora, a rimontare nelle scelte di Mandorlini? Nessuno meglio del mister sa quanto Cacia abbia bisogno anche di una pacca sulla spalla per tornare ad essere l'uomo-gol del Verona. A Firenze, lunedì, il destino gli mette ancora davanti quella chance mai sfruttata. Ma in un attimo tutto può cambiare... E l'Hellas, c'è poco da fare ha ancora bisogno dei suoi gol, dopo la vendemmia della scorsa stagione in serie B.

Gianluca Vighini


tggialloblu.it

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Cacia: "Cuore e testa, sempre qui a Verona"

"L'abbraccio dei miei compagni? Sono mesi in cui ho sperato di avere l'occasione giusta, ed oggi è arrivata. Con questa prestazione ho dimostrato che ci sono e che ho la testa qui a Verona. Il mio ingresso in campo? Ho fatto fatica a livello fisico, in una partita ad alta intensità. Sono comunque contento, spero di avere più possibilità di dimostrare quello che ho sempre detto. Dove possiamo arrivare? Dobbiamo dare il massimo in ogni partita, non dimentichiamo che il nostro obiettivo resta la salvezza e per questo occorre tenere i piedi per terra e continuare così. Il gol? Mi manca, oggi ci sono andato vicino. Il pubblico di Verona? E' la cosa più bella che abbiamo qui".

Ufficio Stampa

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Cacia: "Grande soddisfazione per me oggi"

Daniele Cacia al termine di Verona - Atalanta si è fermato ai microfoni di TuttoHellasVerona.it per commentare l'incontro, ecco le sue parole:

"Oggi è stata una grande soddisfazione per me. Essere arrivati a metà dicembre ed essere chiamato in causa e aiutare a vincere è stato importante soprattutto per la squadra. Abbiamo passato una settimana dura perchè ci vuole un attimo a entrare in un vortice di risultati negativi e si fa fatica a uscirne. Oggi gli episodi sono girati a nostro favore e ringrazio i tifosi per il coro a fine partita. Prima della sosta ci sono due partite importanti, ora andiamo a Catania dove a loro serviranno punti ma dobbiamo giocare al massimo".

tuttohellasverona.it

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CACIA: MOLLARE LA A? CI PENSO MILLE VOLTE

"Prima di mollare la serie A ci penso mille volte. A Verona sto benissimo. In altre situazioni e in un'altra squadra me ne sarei già andato, ma questa categoria me la sono conquistata e non voglio perderla tanto facilmente. Poi, si sa, le vie del mercato sono infinite e non si sa mai cosa può succedere. Ma quando passeggio per Verona e tutti mi salutano, mi stanno vicino, mi incitano anche se sto giocando poco, mi ripaga di tutto".
Non è un "caso" Daniele Cacia. Un "caso" di mercato, s'intende. L'attaccante ha il contratto in scadenza, ma non è questo il problema. In serie B qualche squadra ha strizzato l'occhio, ma Daniele "vede" solo il Verona. "Tranne Piacenza, non mi sono mai trovato così bene", spiega. "Io credo che tutto possa cambiare velocemente. Toni è un grande giocatore, ma io penso che potrei essere utile alla squadra. Mi basta giocare un po', venti minuti, mezz'ora. Con l'Atalanta sono entrato e la partita è girata. E' la prima volte nella mia carriera che mi sentite parlare così...".

tggialloblu.it

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IL PALERMO TENTENNA,CACIA VERSO LO SPEZIA

Il Palermo non è convinto, resta dubbioso, non affonda. Nessuna trattativa è decollata con i rosanero che inseguono anche Donadel. Sogliano avrebbe avuto un'idea: il centrocampista più il bomber dei record in serie B in cambio di Hernandez. Perinetti ha nicchiato. E allora l'Hellas pensa ad un'altra soluzione per Cacia: allungamento del contratto e poi sei mesi allo Spezia a far coppia (da sogno per la B) con Ebagua. Ora tocca anche a Daniele decidere. Lui non vorrebbe lasciare Verona, ma la panchina lo sta massacrando psicologicamente.

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Cacia al Chievo? Solo fantacalcio

Le amene vie di mercato sono veramente infinite. Soprattutto quando destituite da ogni fondamento. Come la voce che darebbe Cacia in procinto di lasciare il Verona per andare al Chievo. Una panzana, forse nemmeno degna di essere smentita. Cacia interessa al Pescara, al Palermo (che però tentenna) e allo Spezia. Il Verona potrebbe allungargli il contratto e mandarlo a giocare per questi cinque mesi. Ma mai al Chievo.

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CACIA-SOGLIANO CONFRONTO A FINE PARTITA

Faccia a faccia tra il ds del Verona Sogliano e Daniele Cacia al termine della partita del Bentegodi tra Verona e Bologna. Oggetto della discussione l'esclusione dell'attaccante nonostante l'assenza di Luca Toni. A rispondere in conferenza stampa è stato proprio Andrea Mandorlini: "Umanamente mi dispiace davvero tanto. Ma bisogna dire che io ho parlato chiaro con lui anche prima del mercato: gli avevo detto di lavorare duramente che le occasioni ci sarebbero state. Lui ha fatto altre scelte, dispiace ma il calcio è anche questo".

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Sogliano su Cacia ''Dispiace per Daniele''

"Dispiace per Daniele, ma è normale che vengano fatte delle scelte". Così il direttore sportivo dell'Hellas Verona, Sean Sogliano, dopo il confronto avuto con Cacia al termine di Hellas-Bologna.
"E' chiaro che ai giocatori dispiaccia non scendere in campo - ha detto Sogliano - ma è normale che vengano fatte delle scelte". "Non siamo noi a dire a Mandorlini di non far giocare Daniele, detto questo io sono contento di aver visto Rabusic dal primo minuto, è quello che mi aspettavo".
"Forse Daniele - ha spiegato il diesse - non ha sfruttato al meglio le occasioni avute. Indubbiamente, dal punto di vista umano dispiace tanto".
Seppur non ci sia l'ufficialità, pare che Cacia abbia già trovato un accordo con il Cagliari per la prossima stagione.


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