[Ciclismo] Giro d'Italia 2016

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Giro d'Italia, 5ª tappa, squillo di Greipel. Dumoulin ancora in rosa


Il Gorilla è tornato. André Greipel si riprende il trono dei velocisti vincendo la lunghissima volata della Praia a Mare-Benevento, 5ª tappa, e infilando la terza vittoria in carriera al Giro d’Italia, dopo i successi a Locarno nel 2008 e a Brescia nel 2010. Arnaud Demare, il re dell’ultima Sanremo, finisce ancora secondo, come nello sprint di Nijmegen. Terzo Sonny Colbrelli (Bardiani-Csf) su un terreno che esaltava le sue caratteristiche. L’ultimo chilometro in leggera salita (3%) e lastricato in porfido chiamava i velocisti più resistenti. Marcel Kittel si era già defilato all’ingresso di Benevento, fiaccato da 233 km di saliscendi. A prorogare il dominio della Germania negli sprint ci ha pensato così il gigante della Lotto-Soudal. Tra i big, una caduta negli ultimi 3 km ha avvantaggiato Alejandro Valverde, arrivato con 4’’ di vantaggio su Vincenzo Nibali e Mikel Landa.
L’intoppo, pur avvenuto nei chilometri neutralizzati e a seguito della caduta, non è stato ricondotto alla scivolata dalla giuria che ha dunque deciso di accreditare il vantaggio allo spagnolo. Nessun problema invece con il cronometro per Tom Dumoulin, che conserva la maglia rosa pur perdendo 4 secondi da Jungels, secondo nella generale e primo diretto inseguitore, ora staccato di 16".


La fuga parte al km 40, subito dopo il gpm di Fortino vinto da Damiano Cunego che si conferma così in maglia azzurra. Con il vento in faccia si ritrovano i russi Alexander Foliforov (Gazprom-Rusvelo) e Pavel Brutt (Tinkoff), che al Giro 2008 vinse la tappa di Contursi Terme, poi lo spagnolo Amets Txurruka (Orica-GreenEdge) e Daniel Oss. Per il trentino della Bmc è una giornata tormentata: a 105 km dall’arrivo - dopo aver tagliato per primo i due traguardi volanti di tappa - perde l’anteriore in una curva in discesa verso sinistra e scivola fuori strada. Solo qualche escoriazione, fortunatamente, ma è costretto a cambiare bici e rincorrere i compagni per riportarsi sulla testa della corsa. Il gruppo gestisce alle spalle, con Nibali e gli altri big sempre ben protetti dalle loro squadre. Il vantaggio massimo dei fuggitivi non supera i 7’ e scende sotto il minuto negli ultimi 25 km, quando inizia la caccia del gruppo. Un’altra caduta crea apprensione: Zilioli (Nippo-Vini Fantini) scivola sull’asfalto: Bobridge (Trek) e Timmer (Giant) per evitarlo finiscono in un fosso. Nessuna conseguenza per i tre.
Qualche conseguenza ha invece la caduta di Rein Taaramae (Katusha) nell’ultimo km, quando ormai il gruppo aveva riassorbito la fuga e si stava preparando alla volata. Greipel, Demare e Colbrelli passano indenni e vanno a sfidarsi nel rettilineo di arrivo, dove il tedesco sprigiona la sua potenza e si toglie tutti dalla ruota.


ARRIVO

1. André GREIPEL (Lotto-Soudal) 233 km in 5.40'35'', media 41,047 km/h; 2. Demare (Fra); 3. Colbrelli; 4. Jungels (Lus); 5. Hofland (Ola); 6. Belletti; 7. Zabel (Ger); 8. Preidler (Aut); 9. Ewan (Aus); 10. Tsatevich (Rus); 11. Sbaragli; 12. Zakarin (Rus); 13. Valverde (Spa); 17. Landa (Spa) a 4"; 19. Nibali.


CLASSIFICA

1. Tom DUMOULIN (Ola - Giant); 2. Jungels (Lus) a 16''; 3. Ulissi a 20"; 4. Preidler (Aut); 5. Kruijswijk (Ola) a 24''; 6. Nibali a 26''; 7. Valverde (Spa) a 27''; 8. Zakarin (Rus) a 35"; 9. Fuglsang (Dan); 10. Roche (Irl) a 37''; 11. Chaves (Col); 12. Uran (Col) a 40''; 13. Majka (Pol) a 45''; 16. Landa (Spa) a 47''; 18. Amador (C. Rica) a 50''; 19. Scarponi a 52"; 20. Pozzovivo a 54"; 21. Formolo a 57''.

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18 I successi di Greipel nei grandi giri: quattro al Giro, dieci al Tour, quattro alla Vuelta

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Giro d'Italia 2016, il percorso della sesta tappa, Ponte-Roccaraso




La partenza è fissata dalla città di Ponte (BN), comune campano di 2.500 abitanti noto, fra le altre cose, per l'Abbazia Longobarda di Sant'Anastasia e il castello Normanno. L'arrivo è fissato a Roccaraso, comune abruzzese (AQ) e celebre località turistica dell’Appennino situata nel Parco Nazionale della Majella. L'ultima volta di Roccaraso fu nel 1987 con la vittoria di Moreno Argentin.

PERCORSO - Tappa sostanzialmente tutta di montagna. Primi 20 km pianeggianti seguiti dalla prima salita che tra falsopiano di accesso e salita vera e propria porta a salire per quasi 40 km con pendenze medio facili. Segue una discesa su strade ampie, ma con tratti dalla superficie usurata. Dal km 75 al km 135 si viaggia su strade a scorrimento veloce, ampie e prevalentemente rettilinee con diverse gallerie nella parte finale. Dopo Castel di Sangro (AQ) inizia la salita finale che porta all’arrivo.
La salita finale è di 17 km. La prima parte è piuttosto ripida con un breve tratto che arriva fino al 12% seguita da un tratto in falsopiano (attraversamento dell’abitato di Roccaraso). A 7 km dall’arrivo si riprende a salire con pendenze variabili dal 7% al 4%. Ultimo km al 7% con rettilineo finale lungo 120 m tutto in salita (fondo in asfalto, larghezza 6 m). La tappa partirà alle ore 12.50 mentre l'arrivo è previsto per le 17.30.

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Giro d'Italia, 6ª tappa, vince Wellens.

Il belga della Lotto Soudal ai -16 stacca i tre compagni di fuga e vola solo sul traguardo abruzzese. Nibali attacca ai -4: la maglia rosa risponde e gli prende 21"

Il primo arrivo in salita è un colpo di vento che smuove la classifica. Trionfa Tim Wellens, belga della Lotto-Soudal, che a 25 anni conquista la sesta tappa del Giro d’Italia, da Ponte a Roccaraso, e la mette nel palmares accanto a due Eneco Tour (2014 e 2015), a un Gp di Montreal (2015) e all’ultima frazione della Parigi-Nizza 2016. Ma è alle spalle del bravo belga che si scatena la bufera: un temporale che indossa la maglia rosa e si chiama Tom Dumoulin. L’olandese scatta in faccia ai rivali quando mancano 3 km al traguardo di Roccaraso e mostra di avere nelle gambe la stessa condizione che l’ha accompagnato durante l’ultima Vuelta. Lo seguono solo Zakarin e Pozzovivo, mentre tutti gli altri perdono terreno. Compreso Nibali, che è il primo ad accendere la miccia a 4 km da Aremogna, ma poi rimbalza sorpassato dall’olandese volante e dallo spagnolo Valverde.

Al traguardo, Dumoulin è quarto (secondo Fuglsang, terzo Zakarin), Pozzovivo sesto con lo stesso tempo, Chaves settimo a 7’’. Reggono Uran e Majka, a 11’’ dalla rosa, poi Valverde decimo a 14’’. Nibali arriva più indietro, insieme a Landa: lo Squalo perde 21’’ da Dumoulin e 7’’ da Valverde. Non una giornata positiva. Cambia anche la classifica generale: c’è un Astana al secondo posto, ma è Fuglsang, staccato di 26’’. Il sorprendente Zakarin è terzo a 28’’, Valverde sesto a 41’’, mentre il messinese scivola al nono posto con 47’’ di ritardo dalla testa.


Pioggia a secchiate prima della partenza di Ponte e allo scollinamento del primo gran premio di giornata (seconda categoria), quello di Bocca della Selva. A quota 1393 metri, transitano per primi i tre fuggitivi, il bresciano Alessandro Bisolti (Nippo-Vini Fantini), l’albanese Eugert Zhupa (Wilier-Southeast) e il russo Alexandr Kolobnev (Katusha). Vento e acqua accompagnano tutta la prima parte della discesa, in cui la temperatura cala dai 13° della cima a 8°. Solo alla fine le condizioni migliorano.

A 80 km dal traguardo, cambia la composizione del gruppo di testa. Kolobnev si rialza, Zhupa e Bisolti vengono raggiunti dal lussemburghese Laurent Didier (Trek-Segafredo), l’olandese Pim Ligthart e il belga Tim Wellens (entrambi della Lotto-Soudal). Il vantaggio del quintetto si dilata fino a nove minuti. Alle loro spalle, inconvenienti per Valerio Agnoli (si tocca con il Katusha Tcatevitch ed è costretto a farsi medicare in corsa) e per Alejandro Valverde, vittima di una foratura: lo spagnolo, però, si riporta subito in gruppo.


All’imbocco della salita di Roccaraso (17 km al 4,8%), il vantaggio dei battistrada è di 6’30’’. Ai -15 km Wellens saluta i colleghi e sgomma via, dal gruppo attacca invece Jakob Fuglsang dopo che l’Astana aveva preso il comando delle operazioni. Alla ruota del danese rinviene il bielorusso Siutsou (Dimension Data). Tra i big, le scintille scoccano a 4 km dalla cima ed è Vincenzo Nibali ad aprire le danze. Il Team Sky si incarica di ricucire sullo Squalo, ma a questo punto è Tom Dumoulin a sfrecciare a velocità doppia.
La maglia rosa, seguita da Zakarin e Pozzovivo, raggiunge il duo Fuglsang-Siutsou e taglia il traguardo in quarta posizione con 14’’ su Valverde. Nibali paga lo scatto e cede 21’’ alla maglia rosa, 7’’ al murciano, che lo scavalca in classifica generale.

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ARRIVO

1. Tim WELLENS (Lotto-Soudal) 157km in 4.40'05'', media 33,633 km/h; 2. Fuglsang (Dan) a 1'19''; 3. Zakarin (Rus); 4. Dumoulin (Ola) a 1'22"; 5. Siutsou (Blr) a 1'24"; 6. Pozzovivo; 7. Chaves (Col) a 1'29"; 8. Uran (Col) a 1'33"; 9. Majka (Pol); 10. Valverde (Spa) a 1'36"; 11. Kruijswijkr (Ola); 12 Firsanov (Rus) a 1'39".

CLASSIFICA MAGLIA ROSA - CLASSIFICA GENERALE

1 Olanda DUMOULIN T. 151 TEAM GIANT-ALPECIN 24:22:15
2 Danimarca FUGLSANG J. 14 ASTANA PRO TEAM +26
3 Russia ZAKARIN I. 161 TEAM KATUSHA +28
4 Lussemburgo JUNGELS B. 64 ETIXX-QUICKSTEP +35
5 Olanda KRUIJSWIJK S. 171 TEAM LOTTO NL-JUMBO +38
6 Spagna VALVERDE A. 121 MOVISTAR TEAM +41
7 Italia ULISSI D. 100 LAMPRE-MERIDA +41
8 Colombia CHAVES J. 141 ORICA GREENEDGE +44
9 Italia NIBALI V. 11 ASTANA PRO TEAM +47
10 Bielorussia SIUTSOU K. 56 TEAM DIMENSION DATA +49

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Giro d’Italia 2016, settima tappa: Sulmona-Foligno. Fuga o volata?



La quiete dopo la tempesta, ma fino ad un certo punto, perchè potrebbe rivelarsi una tappa insidiosa.
Dopo il primo arrivo in salita a Roccaraso, il Giro riparte da Sulmona per giungere a Foligno, bellissima città umbra della provincia di Perugia, dopo ben 210 km.

Dopo quasi 12 km inizia il primo gran premio della montagna di Popoli: da qui comincia un lungo tratto di saliscendi che portano la corsa da L’Aquila fino a Rieti. Arrivati in Umbria, a Terni ha inizio, al chilometro 154, il Valico della Somma, salita di 13 km al 3,4% con gli ultimi due chilometri che presentano pendenze dal 9 al 12%. Dalla Somma si scende transitando per Spoleto; dopo la discesa gli ultimi 25 km sono interamente pianeggianti.

Una tappa molto difficile da interpretare. Potrebbero esserci chance per i velocisti ma dovranno lottare per mantenere le prime posizioni del gruppo. Non sarà facile, infatti, arrivare a Foligno a causa di un percorso nervoso e difficile da controllare per i team degli sprinter più forti, e anche per le pendenze dure che presenta il tratto finale del Valico della Somma.
Qui, infatti, gente come Kittel o Viviani potrebbe perdere contatto dal gruppo, e Greipel potrebbe approfittarne come a Benevento, specie se qualche squadra vorrà fare corsa dura. Una frazione a metà tra tappa per velocisti e classica, gli ultimi 30/35 km saranno decisivi. Come ieri, potrebbe arrivare al traguardo anche una fuga da lontano, se ben attrezzata e composta da atleti di spessore, come gli azzurri Moreno Moser e Alessandro De Marchi, ad esempio.

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5 le tappe vinte da Nibali al Giro d’Italia: con Ulissi è il corridore in gara con più successi

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Giro d'Italia, 7ª tappa, vince ancora Greipel. Dumoulin saldo in Rosa


Bis di Greipel. Dopo le due vittorie di Kittel, ecco la seconda fiammata dell'altro grande sprinter tedesco che conquista così il suo secondo successo in questa edizione, il suo quinto complessivo al Giro d'Italia. Bruciati negli ultimi 50 metri Nizzolo e Modolo, rispettivamente secondo e terzo. Allo sprint non ha potuto prendere parte Marcel Kittel, già vincitore di due tappe in questa edizione e uno dei grandi favoriti della vigilia anche per la tappa di oggi. Sfortunatissimo il tedesco della Etixx-Quick Step, che dopo aver faticato non poco sul Valico della Somma ed essersi staccato momentaneamente dal gruppo, si è ritrovato escluso dalla volata a causa di una foratura a poco più di 5 chilometri dall'arrivo. Ci aveva provato, durante la tappa, un gruppo di fuggitivi man mano riassorbiti, tra cui ultimo lo svizzero della Bmc Stefan Küng, ripreso ai -20 dal traguardo.

Da segnalare, a 80 chilometri dall'arrivo, la brutta caduta del corridore della Movistar Daniel Moreno: lo spagnolo ha riportato la frattura della clavicola ed è stato portato via in ambulanza. Il suo Giro, ovviamente, è finito oggi.

Ordine d'arrivo

1. André Greipel (Lotto-Soudal) 5h01'08"
2. Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo) st
3. Sacha Modolo (Lampre-Merida) st
4. Caleb Ewan (Orica GreenEDGE) st
5. Enrico Battaglin (LottoNL-Jumbo) st
6. Matteo Trentin (Etixx-Quick Step) st
7. Alexander Porsev (Katusha) st
8. Alexey Tcatevich (Katusha) st
9. Nicola Ruffoni (Bardiani-CSF) st
10. Elia Viviani (Team Sky) st

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CLASSIFICA GENERALE MAGLIA ROSA


1.DUMOULIN TOM
2.FUGLSANG JAKOB
3.ZAKARIN ILNUR
4. JUNGELS BOB
5.KRUIJSWIJK STEVEN
6.VALVERDE ALEJANDRO”
7.ULISSI DIEGO
8.NIBALI VINCENZO
9.SIUTSOU KANSTANTSIN
10 URAN URAN RIGOBERTO

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Giro d'Italia 2016, Presentazione Tappa 8: Foligno - Arezzo




Il Giro d'Italia 2016 passa dall'Umbria alla Toscana, con destinazione Arezzo. I corridori ripartono da Foligno per affrontare 186,0 chilometri senza particolari difficoltà per i primi 160. Attenzione tutavia a strade che potrebbero essere un po' usurate e con alcuni restringimenti, specie negli attraversamenti urbani. Primo assaggio di un finale interessante sarà il muro di Anghiari, seguito dal GPM di Scheggia (3ª cat, 6 km al 3,9, 10% max), posto dopo 120 chilometri di gara.
Dopo la discesa seguiranno strade ondulate, con alcuni passaggi urbani ristretti. A questo punto, dopo un primo passaggio dal traguardo, verrà affrontato il piatto forte della tappa, ovvero la scalata all’Alpe di Poti (2ª cat., 8,6 km al 6,5%, 14,0% max) con tratti in sterrato che presentano anche pendenze superiori al 10%, che si concluderà soltanto a 18,4 chilometri dal traguardo. Si scende poi in picchiata verso la Foce dello Scopetone, quindi verso Arezzo. L'ultimo chilometro sarà tuttavia tutt'altro che facile: due curve a destra e un restringimento per passare attraverso una porta medievale porteranno ad uno strappo all'11% e gli ultimi 200 metri in leggera salita, circa 5%, su lastricato.

Lo sterrato non dovrebbe creare troppi problemi, però soprattutto la fase successiva sarà convulsa e potrebbe regalare sorprese anche in ottica classifica generale. La pioggia però non faciliterà le cose.

ORARIO DI PARTENZA: 12:25

ORARIO DI ARRIVO (PREVISTO): 16:57 - 17:28

DIRETTA TV: 15:10 Rai3 / 13.45 Raisport1 / 14.30 Eurosport 1

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Giro d'Italia 2016, capolavoro rosa di Brambilla


Si è conclusa con la vittoria di Gianluca Brambilla l’ottava tappa del Giro d’Italia, bene Nibali che guadagna minuti importanti su Tom Dumoulin.

Come sempre il ritmo è stato molto forte sin dalle prime ore della corsa. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, il quindicesimo chilometro porta alla fuga di giornata, una fuga composta da quindici unità, corridori di grandissima qualità: Blel Kadri e Matteo Montaguti (Ag2r La Mondiale), Alessandro De Marchi (BMC), Moreno Moser (Cannondale), Jaco Venter (Dimension Data), Gianluca Brambilla e Matteo Trentin(Etixx-QuickStep), Sean De Bie (Lotto Soudal), José Joaquin Rojas e Jasha Sutterlin (Movistar), Giacomo Berlato (Nippo Fantini), Niklas Arndt (Giant-Alpecin) e Alexey Tcatevitch (Katusha). L’azione degli attaccanti ha avuto un effetto collaterale: la frattura del gruppo principale in più tronconi. Nel primo un Vincenzo Nibali molto attento, segno che la défaillance nella tappa di due giorni fa è stata facilmente superata, mentre è rimasta attardata la maglia Rosa Tom Dumoulin. Il ricompattamento nel gruppo è avvenuto dopo poche decine di chilometri facendo guadagnare margine alla fuga, sempre abbastanza controllata, dato che Brambilla, uomo da tenere d’occhio anche in ottica di classifica generale, aveva alla partenza un ritardo di poco inferiore ai due minuti.

La Giant di Dumoulin ha provato a controllare la corsa che è andata avanti senza scossoni fino alla salita clou della tappa, quando Alejandro Valverde, uno dei favoriti alla vittoria finale ha provato un’accelerazione suscitando la pronta reazione dell’Astana di Nibali. L’azione di Valverde ha avuto un effetto importante: mettere in difficoltà uno dei favoriti alla vittoria finale Mikel Landa e soprattutto la maglia rosa, apparso in grossa difficoltà sullo sterrato.
Resosi conto delle difficoltà di due tra i principali protagonisti della corsa rosa, Valverde ha continuato l’azione, portandosi dietro nomi importanti, come Vincenzo Nibali, Chaves, Zakarin, Kruijswijk e Majka. Intanto nel gruppo di testa l’azzurro Brambilla della Etixx, grazie al prezioso contributo nella fase iniziale di Matteo Trentin è riuscito a staccare i compagni di fuga, provando l’impresa sulle strade bianche. Il forcing di Valverde fa la selezione, ma il contributo più importante all’azione lo da Vincenzo Nibali che, conscio delle difficoltà di due rivali importanti come Dumoulin e Landa, decide di mettersi in testa per provare a forzare l’azione senza trovare la collaborazione dei compagni di avventura: Dumoulin si trova a dover recuperare un distacco di circa 15 secondi, salendo regolare, come al solito, con il proprio passo. A venti chilometri dalla conclusione Dumoulin non riesce a tenere il ritmo di Landa, anch’egli in difficoltà, con un distacco che tocca i trenta secondi. Davanti Brambilla continua con un’ottima azione perdendo pochissimo dal gruppo Nibail/Valverde scollinando con un vantaggio di poco superiore ai due minuti.



Dopo lo scollinamento, ai meno dieci dal traguardo Brambilla rilancia l’azione andando con sicurezza verso il traguardo mentre nel gruppo Nibali, Valverde rilancia l’azione senza sorprendere il campione siciliano, con Landa che intanto riesce a rientrare nel gruppo mentre la maglia rosa viaggia con circa un minuto di ritardo, in grossa difficoltà.

Nel finale galoppata vincente di Brambilla che va a conquistare la prima vittoria e la maglia rosa nella corsa rosa davanti a Montaguti e Moreno Moser. Alejandro Valverde regola il gruppo dei big che guadagnano un minuto e dieci secondi sulla maglia rosa.



ORDINE D'ARRIVO

1 Gianluca BRAMBILLA ITA EQS 29 4:14:05
2 Matteo MONTAGUTI ITA ALM 32 +1:06
3 Moreno MOSER ITA CPT 26 +1:27
4 Jaco VENTER RSA DDD 29 +1:28
5 Alessandro DE MARCHI ITA BMC 30 +1:33
6 Alejandro VALVERDE BELMONTE ESP MOV 36 +1:41
7 Steven KRUIJSWIJK NED TLJ 29 +1:41
8 Mikel LANDA MEANA ESP SKY 27 +1:41
9 Jhoan Esteban CHAVES RUBIO COL OGE 26 +1:41
10 Ilnur ZAKARIN RUS KAT 27 +1:41





CLASSIFICA GENERALE

1 Gianluca BRAMBILLA ITA EQS 29 33:39:14
2 Ilnur ZAKARIN RUS KAT 27 +23
3 Steven KRUIJSWIJK NED TLJ 29 +33
4 Alejandro VALVERDE BELMONTE ESP MOV 36 +36
5 Vincenzo NIBALI ITA AST 32 +45
6 Jhoan Esteban CHAVES RUBIO COL OGE 26 +48
7 Rigoberto URAN URAN COL CPT 29 +49
8 Rafal MAJKA POL TNK 27 +54
9 Domenico POZZOVIVO ITA ALM 34 +54
10 Mikel LANDA MEANA ESP SKY 27 +1:03

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Gianluca Brambilla è stato il grande protagonista di giornata al Giro d'Italia 2016.
Il 28enne azzurro della Etixx-QuickStep si è guadagnato tappa e maglia rosa con una bella azione da lontano. Le sue prime parole alla Rai dopo il traguardo su quanto fatto oggi sono state: "È difficilissimo da descrivere. Sono contentissimo soprattutto perché la fuga l'ho creata io in discesa dopo la prima salita ed eravamo in 15 corridori. In pochi ci credevano perché io ero vicino in classifica e non ci lasciavano molto spazio". Alla fine però tutto è andato per il meglio, con un ringraziamente un ringraziamento speciale che va "a Matteo Trentin che si è fatto in quattro per portarci fin sotto la salita dando tutto". La corsa si è decisa quindi sullo sterrato dell'Alpe di Poti, dove "Montaguti è partito subito, io non conoscevo bene la salita ma sapevo che il tratto duro veniva un po' dopo l'inizio. Mi sono gestito e poi sono partito a tutta da solo senza guardare in faccia nessuno".

Al termine di questa tappa indosserà però anche la Maglia Rosa: "Non ci credo ancora. Posso solo dire che quest'anno sto andando veramente forte. Saranno le motivazioni che mi danno la mia ragazza e la mia bimba che è appena nata e questa vittoria è tutta per loro".

[Meridiano]

Giro d'Italia 2016, Presentazione Tappa 9: Radda in Chianti - Greve in Chianti (cronometro)

La prima settimana del Giro d'Italia 2016 si conclude con la spettacolare cronometro individuale Del Chianti Classico. I corridori oggi dovranno affrontare una prova di 40,5 chilometri tutt'altro che facile con partenza da Radda in Chianti a arrivo a Greve in Chianti. Questa prova, che prosegue il trend delle "cronometro dei vini" messo in piedi due anni fa dagli organizzatori, in pratica non prevede un metro di pianura con un inizio in discesa per poi cominciare a salire leggermente fino a Castellina in Chianti (km 11,6), dove è posto il primo rilevamento cronometrico. Le fasi successive sono ondulata prevalentemente in discesa fino a Madonna di Pietracupa (km 22,3) per poi affrontare due salite, con la seconda più impegnativa che porta all'ultimo rilevamento cronometrico di Panzano in Chianti (km 33,7). Da qui fino al traguardo sarà quindi tutta discesa. Si preannuncia quindi come una prova in grado di favorire gli uomini di classifica piuttosto che in grandi specialisti.

ORARIO DI PARTENZA PRIMO CORRIDORE: 12:35

ORARIO DI ARRIVO ULTIMO CORRIDORE (PREVISTO): 17:15

DIRETTA TV: 15:10 Rai3 / 13.45 Raisport1 / 14.30 Eurosport 1



Una prova del genere premia, per forza di cose, gli uomini più motivati e soprattutto più in forma. In tal senso, sembra difficile che Fabian Cancellara (Trek-Segafredo), lo specialista più accreditato al via, riesca ad aggiudicarsi questa prova visti gli acciacchi fisici con i quali ha approcciato questo Giro. Di certo avrà i riflettori puntati su di sè, così come Tom Dumoulin (Giant-Alpecin) che avrà le motivazioni a mille dopo la débacle di Arezzo. Tra gli uomini di alta classifica, il più adatto a fare bella figura potrebbe essere Rigoberto Uran (Cannondale) che due anni or sono dominò la Barbaresco - Barolo davanti ad un Diego Ulissi (Lampre-Merida) che potrebbe inserirsi nella lotta per la vittoria di tappa. Hanno buone possibilità di centrare la top ten anche Rafal Majka (Tinkoff), Steven Kruijswijk (LottoNL - Jumbo), Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) e Vincenzo Nibali (Astana), anche se non sono tra i favoriti di prima fascia. Buone carte da giocare ce le hanno anche Alejandro Valverde (Movistar) ed il suo compagno Andrey Amador e Ilnur Zakarin (Katusha).

Al di fuori della lotta tra gli uomini di classifica, avranno certamente segnato questo giorno sul calendario con un cerchio rosso la maglia bianca Bob Jungels (Etixx-QuickStep), Jos Van Emden (LottoNL - Jumbo), Matthias Brändle (IAM), Patrick Gretsch (AG2R La Mondiale), Manuele Boaro (Tinkoff) e Michael Hepburn (Orica GreenEDGE).

Tra i possibili outsider possiamo citare Tobias Ludvigsson (Giant-Alpecin) e Primož Roglic (LottoNL-Jumbo), sorprendenti già nella cronometro iniziale di Apeldoorn.

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Giro d'Italia 2016, Roglic brinda nella crono! Brambilla resta in rosa

Rivincita di Primoz Roglic al Giro d'Italia 2016. Dopo il secondo posto beffa del primo giorno, a soli 11 millesimi da Tom Dumoulin (Giant-Alpecin) e quindi anche dalla prima Maglia Rosa, il corridore della LottoNL - Jumbo conquista, anche con un pizzico di fortuna grazie al meteo favorevole, la Crono del Chianti. Un successo arrivato grazie anche ad un tracciato più asciutto rispetto ai grandi favoriti, ma che ne conferma indubbiamente tutte le qualità anche a cronometro. Sul podio di giornata assieme a lui Matthias Brandle (IAM Cycling) e Vegard Stake Laengen (IAM Cycling), mentre quarto chiude Fabian Cancellara (Trek-Segafredo), che non riesce dunque a lasciare il segno in questo suo ultimo Giro.

Tra i big il migliore è Bob Jungels (Etixx-QuickStep), che tuttavia non riesce a prendere la Maglia Rosa per un solo secondo da un ancora straordinario Gianluca Brambilla, suo compagno di squadra.


ARRIVO NONA TAPPA

1. Roglic (LottoNL) 51'45"
2. Brandle (Iam) +10"
3. Laengen (Iam) +17"
4. Cancellara (Trek-Segafredo) +28"
5. Vorobyev (Rusvelo) +30"
6. Jungels (Etixx) +45"
7. Kung (Bmc) +58"
8. Van Emden (LottoNL) +1'08"
9. Tjallingii (LottoNL) +1'16"
10. Amador (Movistar) +1'19"




GENERALE DOPO LA NONA TAPPA

1. Brambilla
2. Jungels +1"
3. Amador +32"
4. Kruijswijk +51"
5. Nibali + 53"
6. Valverde +55"
7. Dumoulin + 58"
8. Landa + 1'18"
9. Majka + 1'45"
10. Fuglsang +1'51"

[Meridiano]

Oggi secondo giorno di riposo
Il Giro riparte domani: 10a tappa, Campi Bisenzio-Sestola, 219 km
11 i secondi guadagnati da Nibali a Valverde nella crono di ieri. Il siciliano è stato il migliore dei big: ne ha strappati 7 a Landa