Palermo

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Vazquez: ginocchio da valutare e addio scontato

Problemi al ginocchio e il giocatore rischia di non giocare l'ultima di campionato col Verona

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21 I gol messi a segno finora da Vazquez con la maglia del Palermo in quattro stagioni. Quest’anno il fantasista ne ha realizzati 7, l’ultimo alla Samp

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La partita che vale una stagione, farà registrare il tutto esaurito al ‘Barbera’ di Palermo. I rosanero infatti devono battere il Verona per acquisire la matematica certezza della salvezza e i tifosi stanno rispondendo bene. Già venduti tredicimila biglietti e domani apriranno i botteghini dello stadio. Prezzi popolarissimi e affluenza stimata mai come questa volta tanto che è facile prevedere più di trentamila spettatori domenica prossima.

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Tutta la rosa a disposizione per la partita col verona, solo Vazquez tiene qualche acciacco, ma dovrebbe recuperare, per lui sara la sua ultima partita con la maglia del Palermo

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Gilardino cerca il record
La punta col Palermo insegue anche il 10° gol e il 188° in Serie A come Del Piero e Signori

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Palermo-Hellas Verona 3-2: il tabellino della gara


Palermo(3-4-2-1): Sorrentino; Cionek, Gonzalez, Andjelkovic; Rispoli (38' st Vitiello), Hiljemark, Maresca, Morganella; Trajkovski (10' st Lazaar), Vazquez (49' st Jajalo); Gilardino. A disp.: Posavec, Alastra, Goldaniga, Brugman, Chochev, Quaison, Balogh, Struna, Cristante. Allenatore: Ballardini

Hellas Verona (4-2-3-1): Gollini; Pisano, Bianchetti, Helander, Emanuelson; Viviani, Marrone (26' st Furman); Wszolek, Ionita (1' st Romulo), Siligardi (35' st Checchin); Pazzini. A disp.: Coppola, Marcone, Albertazzi, Moras, Gomez, Rebic. Allenatore: Luigi Delneri

Arbitro: Massimiliano Irrati (Pistoia).

Marcatori: 27' Vazquez (P), 3' st Viviani (V), 6' st Maresca (P), 18' st Gilardino (P), 39' Pisano (V)

Ammoniti: Gilardino, Vazquez (P), Checchin, Viviani (V)

Espulsi: Wszolek (V), Morganella (P)

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La salvezza del Palermo per lui non era mai stato un argomento in discussione, anzi dopo il suo ritorno sulla panchina rosanero era una certezza. Per Davide Ballardini il successo sul Verona arriva al termine di un percorso virtuoso della sua squadra: “Non c’è stato mai in momento in cui non ho creduto nella salvezza, abbiamo remato tutti verso la stessa parte dunque è la naturale conclusione. La svolta è partita dal momento in cui siamo arrivati qui e ci siamo legati dando il via a questo percorso. La paura c’è stata fino all’ultimo, solo i deficienti non hanno paura, il Verona ha giocato la sua gara e quindi abbiamo giocato in maniera attenta”.

“Futuro? Non ci pensiamo adesso, ci godiamo il successo, un capolavoro dovuto a tutti, dal magazziniere Marcello fino al presidente. Per me l’apporto di tutti è stato uguale. Mi sono snaturato venendo qui? No assolutamente, a me piace giocare con uomini che sanno attaccare e a parte la gara con la Juventus con cui abbiamo giocato con soli due uomini d’attacco poi abbiamo proposto sempre un calcio offensivo.

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Un solo protagonista, Davide Ballardini (e il suo staff, composto da Regno, Melandri e Rinaldi). Lavoratore silenzioso, fa parlare i fatti che gli danno ragione. Subentra in una situazione particolare, il capitano (Sorrentino, che il prossimo anno non farà parte del Palermo) lo manda via in diretta tv, poi ritorna e lo fa in grande stile, salvando la squadra da una retrocessione che sembrava certa. Il Palermo resta in serie A. Lo deve alla fortuna (e a Mbakgou che contro la Lazio ha sbagliato due rigori) e al suo allenatore.
Poche parole, quelle giuste per portare in salvo il Palermo, che anche il prossimo anno giocherà nella massima serie. Ballardini sorride e si prende la sua rivincita verso chi lo aveva criticato. La squadra è salva e il club può programmare la prossima stagione. Dopo le salvezze con Cagliari e Genoa ecco un altro miracolo, Ballardini salva anche il Palermo. E per questo finale di stagione le copertine sono tutte per lui, il Normal One di Ravenna...

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Ballardini confermato per la prossima stagione

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Il centravanti del Palermo Alberto Gilardino ha parlato a Sky Sport dei dieci gol segnati in stagione che gli hanno permesso di raggiungere Alessandro Del Piero e Giuseppe Signori nella classifica dei cannonieri di Serie A: "Sono felicissimo per aver segnato 10 reti, un traguardo importante per un attaccante e non era facile centrare questo obiettivo in un'annata del genere. Anche quando sono stato messo in discussione non ho mai mollato e saper di poter raggiungere due grandissimi del calcio come Del Piero, con cui ho giocato in Nazionale, e Signori. Devo dire grazie ai miei compagni che mi hanno dato la possibilità di arrivare a quota 10 gol".

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Sorrentino annuncia: "Lascio il Palermo. Al Chievo per riavvicinarmi a casa"

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La stagione 2015-16 appena terminata rimarrà sicuramente negli annali della storia del Palermo come una delle stagioni più sofferte dai tifosi rosanero. In realtà tanti sono, i record negativi collezionati in questa stagione dei siciliani. Il Palermo, chiude al 16° posto, collezionando 39 punti, realizzando 38 gol e subendone 65.
Quest'ultimo dato sulle reti mette davvero i brividi se si pensa alle ultime stagioni del Palermo in Serie A. Infatti, non si tratta di un record assoluto nella storia della società, ma quasi: il dato dei gol subiti è il secondo peggiore di tutte le stagioni dei rosanero nella massima serie italiana.Peggio è stato fatto solo nel 1950-51, con 67 gol subiti, ma con il Palermo al decimo posto in classifica e 59 realizzati. Stagione vissuta, archiviata e da dimenticare, con la speranza che la prossima, anche senza Stefano Sorrentino, non frutterà dati peggiori.

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Archiviata la passata stagione con la salvezza ottenuta in extremis, per il Palermo è tempo di pensare al futuro. E di questo ha parlato Maurizio Zamparini, vulcanico presidente che almeno per ora ha confermato tutti nei rispettivi ruoli: dal consulente di mercato Gianni Di Marzio al tecnico Davide Ballardini. Eppure manca un direttore sportivo, con il primo nome in lista che resta quello di Rino Foschi, attuale ds del Cesena che lotta per un posto in Serie A attraverso i play-off.



LE CONFERME - Ecco le parole di Zamparini: «Di Marzio mi ha detto che non può ricoprire una posizione stabile. Resta, comunque, il mio consulente di riferimento. Arriverà un direttore sportivo che dovrà stare al fianco dell’allenatore è del suo staff. Ballardini è il nostro allenatore, non vedo perché non debba esserlo. Nei prossimi giorni ci vedremo per parlare, ma il mercato lo faremo io e Di Marzio con il direttore sportivo. È chiaro che terremo conto del modo di giocare dell’allenatore. Ma lo conosciamo già e sappiamo che cosa serve». Chiara, poi, la soddisfazione dello stesso consulente che ha parlato così al Giornale di Sicilia: «Sono felice di restare nella famiglia del Palermo. Ne approfitto per ringraziare i tifosi che negli ultimi mesi mi hanno dato tanto. Il mio ruolo? Darò alcuni pareri al presidente».

NODO DIRETTORE SPORTIVO - Il toto ds è già iniziato, ecco il pensiero di Zamparini che fa anche il punto del mercato: «Foschi è sicuramente uno dei nomi ma in questo momento è impegnato col Cesena. Non è l’unico, però. Ci sono due o tre nomi che comprendono sia esperti che giovani. Mercato? andato via Sorrentino, Maresca non rinnoverà, quanto a Vazquez, sappiamo che dobbiamo venderlo. Gilardino? È il nostro centravanti. Non abbiamo registrato interessi per lui da altri. Per quanto ci riguarda, è il nostro attaccante. Comunque parlerò anche con lui e vedremo».

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Se Zanpa non rinnova con Ballardini, si fa largo l'ipotesi Stellone

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Ballardini traballa. Se arriva Foschi, idea Oddo dal Pescara. si aspetta l'arrivo del nuovo dg