Inghilterra

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Secondo quanto riportato dal Guardian l'infortunio al ginocchio subito da Danny Welbeck lo costringerà a saltare il prossimo Europeo in Francia. Al suo posto, il ct Hodgson sta pensando a convocare uno tra Walcott e Townsend

Niente Europeo per Danny Welbeck, 25enne attaccante dell'Arsenal e dell'Inghilterra: l'infortunio di domenica con il Manchester City al ginocchio destro ha comportato un "significativo danno alla cartilagine" che lo costringerà ad operarsi e a saltare la manifestazione continentale con la nazionale di Roy Hodgson. Welbeck era tornato a febbraio dopo un grave infortunio all'altro ginocchio, subito nel maggio del 2015.

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Inghilterra sempre più nel segno di Vardy-Kane: piegato la Turchia in amichevole

I Tre Leoni superano i turchi nel test amichevole di Manchester grazie ai sigilli dei due attaccanti.

Senza Wayne Rooney e Daniel Sturridge, a riposo dopo le rispettive finali di Fa Cup ed Europa League, Roy Hodgson ha affidato il peso dell'attacco alle stelle di Harry Kane e James Vardy che per tutta la stagione hanno trascinato a suon di gol Tottenham e Leicester City nel testa a testa per la vittoria del campionato. I due non hanno deluso le aspettative realizzando rispettivamente la prima e la seconda rete con cui l'Inghilterra si è imposta sulla Turchia di Fatih Terim. Nel mezzo un rigore sbagliato dallo stesso Kane, poco prima della rete vittoria all'83' di Vardy che rifila così il primo ko in 14 partite alla nazionale della penisola anatolica e soprattutto mantiene alto l'entusiasmo in vista di una rassegna che vede l'Inghilterra in rampa di lancio. La squadra di Roy Hodgson scenderà ancora in campo per altre due amichevoli, sempre tra le mura amiche, contro Australia e Portogallo prima del debutto all'Europeo previsto l'11 giugno a Marsiglia contro la Russia.



TABELLINO
Inghilterra-Turchia 2-1 (3' Kane, 83' Vardy' - 13' Calhanoglu)

England (4-3-3): 1 Joe Hart (Manchester City); 2 Kyle Walker (Tottenham Hotspur), 5 Gary Cahill (capt; Chelsea), 6 John Stones (Everton), 3 Danny Rose (Tottenham Hotspur); 4 Eric Dier (Tottenham Hotspur), 8 Jack Wilshere (Arsenal); 11 Dele Alli (Tottenham Hotspur); 7 Raheem Sterling (Manchester City), 10 Harry Kane (Tottenham Hotspur), 9 Jamie Vardy (Leicester City).

Entrati dalla panchina: 14 Jordan Henderson (Liverpool) for Wilshere '67, 15 Danny Drinkwater (Leicester City) for Sterling '74.
Non utilizzati: 12 Ryan Bertrand (Southampton), 13 Fraser Forster (Southampton), 16 Ross Barkley (Everton), 17 Andros Townsend (Newcastle United), 18 Fabian Delph (Manchester City), 19 Tom Heaton (Burnley).

Turkey: 1 Volkan Babacan, 3 Hakan Kadir Balta, 5 Hakan Calhanoglu, 7 Gokhan Gonul, 8 Secuk Inan, 9 Cenk Tosun, 14 Oguzhan Ozyakup, 15 Mehmet Topal (C), 16 Ozan Tufan 18 Caner Erkin, 20 Volkan Sen.

Entrati dalla panchina: 13 Ismail Koybasi for Erkin '70, 21 Mahmut Tekdemir for Ozyakup '70, 10 Olcay Sahan for Calhanoglu '78, 22 Yasin Oztekin for Sen '86, 19 Mevlut Erdinc for Tufan '87
Non utilizzati: 2 Sener Ozbayrakli, 4 Ahmet Yilmaz Calik, 6 Alper Potuk, 11 Gokhan Tore, 12 Onur Recap Kivrak, 17 Yunus Malli, 23 Harun Tekin, 24 Caglar Soyuncu, 25 Emre Mor.

Arbitro: Deniz Aytekin (Germany)

Stadio: Etihad (44866 spettatori)

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Esordio con gol per Rashford, chiude Rooney: successo per l'Inghilterra In evidenza


Vittoria di misura per l'Inghilterra che dopo la Turchia, supera anche l'Australia con il punteggio di 2-1. Da segnalare il gol all'esordio per Marcus Rashford, che dopo 3 minuti porta in vantaggio i suoi. Buona prova per il rientrante Jordan Henderson.

Dopo pochi minuti gli uomini di Hodgson sono già in vantaggio: un cross dalla sinistra di Sterling viene deviato dalla difesa, sul pallone ci va Rashford che con una conclusione al volo batte Ryan. Gli ospiti non si rendono praticamente mai pericolosi nel corso della prima frazione e anzi sul finire del primo tempo l'Inghilterra potrebbe raddoppiare con una conclusione di Jordan Henderson dal limite dell'area deviata in corner da Ryan.



Nella ripresa partono nuovamente a razzo gli uomini di Hodgson, che al 55° raddoppiano con un contropiede lanciato da Henderson, con Sterling che firma l'assist decisivo per Rooney, che con una conclusione potente dal limite dell'area non lascia scampo al portiere. Pochi minuti dopo i padroni di casa vanno vicini alla terza rete con Rooney che gira verso Rashford, che però non controlla bene ed è costretto ad allargarsi; il suo cross dalla destra non trova la deviazione di Rooney a centro area e il pallone si perde sul fondo. Al 70° l'Australia conclude per la prima volta verso la porta di Forster, che blocca una conclusione ravvicinata di Kruse assistito da Mooy. A 5 minuti di distanza, gli ospiti riaprono la partita: su un cross del neo-entrato Degenek sembrerebbe innocuo, ma Dier nel tentativo di mandare il pallone in angolo in tuffo mette incredibilmente alle spalle di Forster. Gli uomini di Hodgson sono comunque bravi a gestire il risultato, e portano a casa l'incontro.



Inghilterra v Australia 2-1 [3' Rashford, 55' Rooney(ING); 75' og Dier(AUS)]

Inghilterra: Forster(87'Heaton); Clyne, Stones, Smalling(72' Dier), Bertrand; Henderson, Drinkwater, Wilshere(1' st Milner); Lallana(1' st Rooney), Sterling(76' Townsend), Rashford(63' Bakrley) Non Utilizzati: Hart, Walker, Rose, Alli, Kane, All: Roy Hodgson

Australia: Ryan; Risdon(74' Degenek), Wright, Milligan, Smith; Jedinak, Mooy(84' Goodwin), Luongo(58' McKay), Rogic(73' Juric); Kruse(84' Irvine), Maclaren(58' Oikonomidis) Non Utilizzati: Federici, Birighitti, Behich, Inman, Mauc, Wilkinson All: Angelos Postecoglu

Arbitro: Danny Makkelie

Ammoniti: Mooy(AUS)

Stadio: Stadium of Light (46,595 Spettatori)

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l Daily Mirror celebra il giovane Marcus Rashford, attaccante del Manchester United a segno ieri sera con la maglia dell'Inghilterra. Un vero e proprio predestinato, che ha segnato al primo tiro in Premier e si è ripetuto nella sua prima gara europea. Non solo, ieri Rashford ha voluto far vedere di che pasta è fatto ed ha segnato al prima occasione con la maglia della nazionale.

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Un tempio sacro come lo Stadio di Wembley ospiterà il match tra Inghilterra e Portogallo di questa sera (20.45 ora italiana). Più che un’amichevole di lusso, una vera e propria prova generale a otto giorni dal fischio d’inizio degli Europei. Ma all’appello mancherà il protagonista forse più atteso, l’iconico Cristiano Ronaldo, che si sta godendo qualche giorno di ferie dopo la vittoria della Champions League con il Real Madrid. Un’assenza che pesa al pubblico ai fini dello spettacolo ma anche all’allenatore inglese Roy Hodgson; il ct sperava infatti di vedere in campo la stella portoghese per testare i suoi in vista dello scontro con un altro top player. “Stiamo ragionando a Gareth Bale” ha dichiarato alla stampa spiegando le ragioni per cui avessero scelto la nazionale lusitana come avversaria. “Quando pensiamo al Portogallo, non lo facciamo solo rispetto alle loro qualità tecniche e all’ottimo team, ma anche perchè possiedono un’individualità speciale“. Bale ha infatti trascinato il Galles a suon di gol verso una qualificazione storica: la piccola nazione del Regno Unito è stata inserita proprio nel Girone B con Inghilterra, Russia e Slovacchia.
I due Stati britannici si affronteranno il 16 giugno a Lens, in una sfida che va oltre il senso prattamente calcistico.

Questa amichevole mette di fronte due nazioni che non hanno mai vinto un Europeo e che per questo vogliono cogliere l’occasione di lasciare un segno profondo nell’imminente edizione in Francia. Hodgson conferma di schierare dal primo minuto Wayne Rooney, nonostante abbia giocato (e segnato) nel match di riscaldamento contro l’Australia.
Ma ha smentito che gli undici scelti per il match odierno siano gli stessi che scenderanno in campo per la gara di apertura contro la Russia. Rashford – il più giovane nella storia inglese a segnare in prima squadra – siederà con ogni probabilità in panchina, ma il ct non ha voluto confermare la formazione iniziale al di là dell’esclusione di Ryan Bertand, fuori per un infortunio di lieve entità. Cahill e Daniel Sturridge sono tornati entrambi disponibili dopo l’assenza contro l’Australia. Molti gli assenti per il Portogallo: oltre al già citato Ronaldo, mancherà Pepe (anche lui in congedo), Bruno Alves e Nani, entrambi impiegati dal Fenerbahce per la finale persa di Turkish Cup. L’Inghilterra ha vinto solo uno degli ultimi 11 incontri contro i lusitani, ma hanno perso solo un incontro su 12 tra le mura amiche (nello scorso marzo con l’Olanda). Il Portogallo si è invece aggiudicato 7 degli ultimi 8 incontri internazionali in trasferta, inclusi campi neutri

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Inghilterra-Portogallo termina 1-0. Poche emozioni a Wembley

Turnover e modifiche a più non posso per questo Inghilterra–Portogallo, amichevole di lusso ad una manciata di giorni dall’inizio di Euro 2016. Hodgson cambia ben dieci undicesimi della squadra vista in campo contro l’Australia, Santos segue il medesimo canovaccio: ben sette i volti nuovi rispetto a quanto visto in campo nell’ultima uscita di domenica scorsa. Moduli speculari con accorgimenti di spicco, se è vero infatti che le soluzioni tattiche possono dirsi simili di tutt’altro registro è il modus operandi: i lusitani predicano palleggio e possesso palla con forte sollecitazione delle corsie laterali (orfane di Quaresma e CR7), dall’altra parte i “leoni di Sua Maestà” sono fautori di un calcio atletico dedito alla giocata in verticale.

Dopo mezz’ora di rispetto più assoluto tra le due formazioni, abbottonate e statiche, ci pensa Bruno Alves a sparigliare le carte in tavola: entrata forsennata a gamba tesa del difensore di Santos che rischia di uncinare la testa di Kane, l’arbitro non ci pensa due volte e mostra al portoghese il cartellino rosso. I britannici alzano il proprio baricentro impartendo un ritmo più deciso al match, il Portogallo si abbassa pericolosamente con Patricio che rischia grosso alla fine della prima frazione di gioco su incornata di Kane ben servito da Rooney.

Al rientro dagli spogliatoi gli ospiti appaiono rivitalizzati: Santos inserisce Andre Gomes al posto di un evanescente Mario per rendere più agevole il possesso palla dei suoi. Gli inglesi aggrediscono alto il Portogallo costringendolo al contropiede orchestrato, evenienza più unica che rara, messo in pratica solo e soltanto dopo l’ingresso di Quaresma e Renato Sanches. Nel quarto d’ora finale, girandola di sostituzioni anche per Hodgson che vede ripagate le sue decisioni: dagli sviluppi di una punizione sulla trequarti, la sfera arriva tra i piedi di Wilshere, cross a giro del metodista dell’Arsenal che trova lo stacco potente di Smalling in piena area di rigore, nulla da fare per Rui Patricio che si allunga con la rete che si gonfia alle sue spalle. Nei quattro minuti di recupero il Portogallo tenta il forcing disperato, William impatta bene di testa ma la palla sfila a lato seguita dal triplice fischio del giudice di gara che chiude questo Inghilterra-Portogallo.



Tabellino Inghilterra-Portogallo

Inghilterra (4-3-1-2): Hart; Walker, Cahill, Smalling, Rose; Dier; Milner (66′, Wilshere), Alli (90′, Henderson); Rooney (78′, Lallana); Kane (78′, Sturridge), Vardy (66′, Sterling). All. Hodgson.

Portogallo (4-3-3): Patricio; Vieirinha, Alves, Ricardo Carvalho (90′, António Macedo), Eliseu; Danilo, Adrien Silva (72′, Renato Sanches), Moutinho (72′, William Silva); Mario (46′, Andre Gomes), Nani (61′, Quaresma), Rafa Silva (38′, José Miguel). All. Fernando Santos.

Gol: Smalling 86′

Ammoniti: Cahill, Danilo

Espulsi: Bruno Alves