Copa America 2016

[Meridiano]

IL PROGRAMMA DELLA COPA AMERICA 2016

Copa America 2016 Centenario: i gironi


Girone A:
04/06/2016 03:30 (ora italiana) Stati Uniti - Colombia (18:30 del 3 giugno, ora locale)
04/06/2016 23:30 Costa Rica - Paraguay (17:00 del 4 giugno, ora locale)
08/06/2016 02:00 Stati Uniti - Costa Rica (19:00 del 7 giugno, ora locale)
08/06/2016 04:30 Colombia - Paraguay (19:30 del 7 giugno, ora locale)
12/06/2016 01:00 Stati Uniti - Paraguay (19:00 dell'11 giugno, ora locale)
12/06/2016 03:00 Colombia - Costa Rica (20:00 dell'11 giugno, ora locale).

Girone B:
05/06/2016 01:30 (ora italiana) Haiti - Perù (16:30 del 4 giugno, ora locale)
05/06/2016 04:00 Brasile - Ecuador (19:00 del 4 giugno, ora locale)
09/06/2016 01:30 Brasile - Haiti (19:30 dell'8 giugno, ora locale)
09/06/2016 04:00 Ecuador - Perù (19:00 dell'8 giugno, ora locale)
13/06/2016 00:30 Ecuador - Haiti (18:30 del 12 giugno, ora locale)
13/06/2016 02:30 Brasile - Perù (20:30 del 12 giugno, ora locale).

Girone C:
05/06/2016 23:00 (ora italiana) Giamaica - Venezuela (16:00 del 5 giugno, ora locale)
06/06/2016 02:00 Messico - Uruguay (17:00 del 5 giugno, ora locale)
10/06/2016 01:30 Uruguay - Venezuela (19:30 del 9 giugno, ora locale)
10/06/2016 04:00 Messico - Giamaica (19:00 del 9 giugno, ora locale)
14/06/2016 02:00 Messico - Venezuela (19:00 del 13 giugno, ora locale)
14/06/2016 04:00 Uruguay - Giamaica (19:00 del 13 giugno, ora locale).


Girone D:
07/06/2016 01:00 (ora italiana) Panama - Boliva (19:00 del 6 giugno, ora locale)
07/06/2016 04:00 Argentina - Cile (19:00 del 6 giugno, ora locale)
11/06/2016 01:00 Cile - Bolivia (19:00 del 10 giugno, ora locale)
11/06/2016 03:30 Argentina - Panama (20:30 del 10 giugno, ora locale)
15/06/2016 02:00 Cile - Panama (20:00 del 14 giugno, ora locale)
15/06/2016 04:00 Argentina - Bolivia (19:00 del 14 giugno, ora locale).


Quarti di finale Copa America 2016:
17/06/2016 03:30 (ora italiana) vincente del Girone A - seconda del Girone B
18/06/2016 02:00 vincente del Girone B - seconda del Girone A
19/06/2016 01:00 vincente del Girone C - seconda del Girone D
19/06/2016 04:00 vincente del Girone D - seconda del Girone C


Semifinali Copa America 2016:
22/06/2016 03:00 (ora italiana)
23/06/2016 02:00

Finale terzo posto Copa America 2016: 26/06/2016 02:00 (ora italiana)
Finale Copa America 2016: 27/06/2016 02:00 (ora italiana)

[Meridiano]

Questa la lista definitiva dei convocati della Nazionale argentina per la Copa América pubblicata dall'AFA, nella quale figurano anche gli "italiani" Roncaglia, Biglia e Higuain.

Portieri: Romero, Guzman, Andujar.
Difensori: Mercado, Roncaglia, Otamendi, Maidana, Funes Mori, Rojo, Cuesta.
Centrocampisti: Kranevitter, Mascherano, Banega, Biglia, Pastore, Fernandez.
Attaccanti: Lamela, Di Maria, Lavezzi, Messi, Aguero, Higuain, Gaitan.

[Meridiano]

Questi i 23 convocati del commissario tecnico della Colombia Josè Pekerman per la Copa America del centenario:

Portieri: Bonilla, Ospina, Zapata.

Difensori: Aguilar, Arias, Diaz, Fabra, Medina, Jeison Murillo, Oscar Murillo, Zapata.

Centrocampisti: Cardona, Celis, Cuadrado, Perez, Roa, James Rodriguez, Sanchez, Torres.

Attaccanti: Bacca, Martinez, Marlos Morano, Dayron Moreno.

[Meridiano]

Ecco i convocati degli Stati Uniti, Juergen Klinsmann, per la Coppa America del Centenario.

Questo l’elenco completo dei convocati:

Portieri: Brad Guzan (Aston Villa), Tim Howard (Colorado Rapids), Ethan Horvath (Molde);

difensori: Matt Besler (Sporting KC), Steve Birnbaum (D.C. United), John Brooks (Hertha Berlino), Geoff Cameron (Stoke City), Timmy Chandler (Eintracht Francoforte), Fabian Johnson (Borussia Moenchengladbach), Michael Orozco (Club Tijuana), DeAndre Yedlin (Tottenham);

centrocampisti: Kyle Beckerman (Real Salt Lake), Alejandro Bedoya (FC Nantes), Michael Bradley (Toronto FC), Jermaine Jones (Colorado Rapids), Perry Kitchen (Heart of Midlothian), Christian Pulisic (Borussia Dortmund), Darlington Nagbe (Portland Timbers);

attaccanti: Clint Dempsey (Seattle Sounders FC), Chris Wondolowski (San Jose Earthquakes), Bobby Wood (Hamburg SV), Gyasi Zardes (LA Galaxy), Graham Zusi (Sporting KC).

[Meridiano]

A pochi giorni dall’inizio della Copa América 2016, comincia il nostro viaggio alla scoperta delle sedici squadre che compongono i quattro gironi della manifestazione organizzata in occasione del Centenario della coppa.

Un’analisi per cercare di conoscere meglio ogni nazionale che prenderà parte alla rassegna che si terrà negli Stati Uniti dal 4 al 27 giugno. Oggi è il turno delle prime due squadre del Gruppo A: Stati Uniti e Colombia. Ad aprire la giornata sono gli Stati Uniti padroni di casa.

LA STORIA – La nazionale degli Stati Uniti, essendo parte della CONCACAF, ha partecipato 3 volte alla Copa América come ospite, nelle seguenti annate: 1993, 1995 e 2007. Nella prima e nell’ultima apparizione, la selezione a stelle e strisce finì ultima nel proprio raggruppamento, totalizzando rispettivamente 1 punto e 0 punti. Nel 1995, invece, dopo aver terminato in testa il proprio girone (alla pari con l’Argentina ma con una miglior differenza reti e davanti a Bolivia e Cile), si impose ai quarti di finale contro il Messico (vittoria ai rigori), per poi cadere in semifinale contro il Brasile (1-0 con gol di Pluto Aldair)



LA SQUADRA

Difesa – La coppia centrale titolare degli Usa sarà composta da Brooks, militante nell’Herta Berlino, e Orozco, in forza al Club Tijuana. Le alternative sono rappresentate dal classe ’95 del Chelsea Miazga e da Cameron dello Stoke City. I terzini che più plausibilmente saranno titolari provengono dal calcio europeo: Yedlin del Sunderland se la giocherà con Johnson del Borussia Mönchengladbach (all’occorrenza, quest’ultimo può anche essere avanzato nel ruolo di ala) e con Chandler del Francoforte. Tra i pali il titolare sarà il portiere dell’Aston Villa Brad Guzan.

Centrocampo – Il faro del centrocampo di Klinsmann sarà l’ex Roma e ChievoVerona Bradley, che sarà affiancato da Bedoya, Kitchen o Jones. Sugli esterni, oltre a Nagbe, potrebbe essere arretrato Zardes (classificato come attaccante); un’altra opzione potrebbe essere rappresentata dalla scelta di schierare due trequartisti sulle fasce: in questo caso troverebbero spazio Zusi e il giovanissimo Pulisic del Borussia Dortmund (classe 1998), che nel girone di ritorno della Bundesliga ha collezionato 9 presenze e 2 reti.

Attacco – Per quanto riguarda il reparto avanzato, Dempsey (secondo miglior marcatore di sempre della nazionale statunitense dietro a Donovan) sembra essere l’unica certezza: la coppia di punte sarà completata da uno tra Wood, Zardes e Wondolowski, dal momento che Jozy Altidore è stato escluso dalla lista dei convocati.

PRONOSTICO – Dopo la bella figura fatta ai Mondiali 2014 (avventura terminata agli ottavi di finale contro il Belgio) e la deludente sconfitta in semifinale con la Giamaica nella Gold Cup, gli Stati Uniti disputeranno la Copa América del centenario in casa: il girone sembra equilibrato, con la Colombia favorita per la prima posizione. A nostro avviso gli uomini di Klinsmann difficilmente supereranno la prima fase.

[Meridiano]

Girone A: il Paraguay

LA STORIA – L’Albirroja ha preso parte a 36 edizioni della Copa América riuscendo a vincere il trofeo in sole due occasioni: nel 1953 in Perù e nell’edizione senza sede fissa del 1979. Nelle ultime due edizioni della Copa América (Argentina 2011 e Cile 2015), il Paraguay ha avuto l’onore di eliminare il Brasile ai rigori ma si è dovuto arrendere all’Uruguay nella finale del 2011 e all’Argentina nella semifinale della scorsa edizione. L’Albirroja ha collezionato anche 8 presenze ai mondiali ottenendo come miglior prestazione il raggiungimento dei quarti di finale nel 2010 quando fu eliminato dalla Spagna futura campione del mondo.

LA SQUADRA

Difesa – A difendere la porta del Paraguay sarà ancora Justo Villar. Faro della difesa è il veterano Paulo da Silva che in qualità di terzino destro dirigerà i centrali Iván Piris (sostituto dell’infortunato Aguilar) e Fabián Balbuena, un posto da centrale potrebbe giocarselo però anche Gustavo Gómez. Il terzino sinistro sarà invece Miguel Samudio. Partiranno probabilmente dalla panchina il laterale sinistro Bruno Valdez e il 18enne Blas Riveros.

Centrocampo – Díaz dovrà fare a meno anche delle qualità di Néstor Ortigoza. A sostituire il cardine del centrocampo è stato convocato Victor Ayala, centrocampista del Lanús che potrebbe vincere il campionato argentino. Vista anche l’assenza di Richard Ortiz, il tecnico del Paraguay potrebbe schierare lo stesso Ayala al fianco di Rodrigo Rojas, mentre Derlis González ed Edgar Benítez coprirebbero le fasce laterali in veste di attaccanti arretrati.

Attacco – Le due punte centrali potrebbero essere Jorge Benítez e Dario Lezcano (5 gol in 4 presenze con la nazionale e un’ottima stagione disputata con la maglia dell’Ingolstadt in Bundesliga) già utilizzati nelle ultime partite di qualificazione ai Mondiali 2018. Una valida alternativa è costituita dall’ex romanista Juan Iturbe e da Nelson Haedo Valdez. Sarà più difficile poter vedere giocare il giovane Antonio Sanabria (classe 1996).

PRONOSTICO – Il Paraguay è inserito nel Gruppo A con Stati Uniti, Costa Rica e Colombia. Con il format allargato a 16 squadre solo le prime due del girone passano ai quarti di finale. Se Stati Uniti, Colombia e Costa Rica dovessero confermare il potenziale mostrato ai Mondiali in Brasile, sarà difficile per il Paraguay inserirsi nella lotta per il passaggio del turno. Gli Stati Uniti hanno infatti dalla loro il fattore casa, la Colombia ha giocatori di grande qualità e il percorso costaricense ai Mondiali 2014 evita alla Costa Rica l’appellativo di “cenerentola”.

[Meridiano]

Douglas Costa ha riportato una lesione muscolare che lo costringerà a saltare la Copa America. Al suo posto il ct della Seleçao ha convocato Ricardo Kakà.

[Meridiano]

Girone B: Haiti

La nazionale haitiana vanta sei partecipazioni alla CONCACAF Gold Cup, il cui miglior risultato è stato il raggiungimento dei quarti di finale per ben tre volte (l’ultima nell’edizione del 2015) e una al Mondiale di calcio, quando nel 1974 venne eliminata al primo turno. Nel 1957 ha vinto il Campionato centroamericano e caraibico di calcio e nel 1973 ha vinto il Campionato CONCACAF: sono gli unici due successi di tale rappresentativa calcistica, che vanta anche un secondo posto alla Coppa dei Caraibi 2011. Haiti è al debutto assoluto nella Copa América: vi prenderà parte per la prima volta in quanto vincitrice di uno spareggio con Trinidad e Tobago.

LA SQUADRA

Difesa – In porta Placide è una sicurezza per il commissario tecnico Patrice Neveu, in quanto è il miglior estremo difensore tra quelli convocabili. Per quel che riguarda il reparto arretrato, gli uomini più affidabili dovrebbero essere Alcénat, Goreux e Jaggy, che vantano diverse esperienze nei campionati europei, oltre a Jérôme, tra i difensori più propositivi della scorsa Gold Cup.

Centrocampo – Alceus e Lafrance: solo due nomi da segnalare in mezzo al campo. E sono loro gli uomini di spicco in un reparto che non dispone di una grandissima qualità e che potrebbe andare in difficoltà contro i ben più quotati avversari. Norde, invece, dovrebbe partire dietro nelle gerarchie: è comunque un giocatore abile a spaccare le partite.

Attacco – Belfort, Nazon e Maurice: dovrebbero essere loro tre gli attaccanti della nazionale haitiana nella Copa América 2016. Belfort e Maurice sono da annoverare tra i due centravanti più prolifici della selezione di Neveu, mentre Nazon è in netta crescita e le prestazioni della scorsa Gold Cup lo dimostrano.

PRONOSTICO – Il Brasile, seppur nettamente ridimensionato in vista dell’Olimpiade, e l’Ecuador partono una spanna avanti agli uomini di Neveu, che se dimostreranno tutta la loro solidità difensiva e la loro concretezza in attacco potrebbero anche dire la loro. Attenzione anche al Perù: i sudamericani non sono da sottovalutare e, in virtù del loro talento, potrebbero anche essere loro la sorpresa del Girone B.

[Meridiano]

Girone B: il Brasile



Gli otto successi in trentaquattro edizioni disputate fanno del Brasile la terza nazionale più vincente nella Copa América (dietro Uruguay e Argentina).
I primi quattro trionfi sono avvenuti nelle quattro edizioni casalinghe disputate (i verdeoro – come l’Uruguay – hanno sempre vinto quando organizzavano la manifestazione). Menzione dovuta alla prima Copa América conquistata nel 1919 dopo ben quattro tempi supplementari, non essendo previsti rigori: con un totale di 150 minuti la finale Brasile-Uruguay, terminata 1-0, risulta essere la gara più duratura della storia della competizione.
Guardando più nel recente spicca invece il decennio d’oro – dal 1997 al 2007 – dominato dal Brasile con quattro titoli ottenuti in cinque edizioni. Amare però le ultime due edizioni disputate, terminate con identico epilogo: in entrambi i casi, infatti, la Seleção brasiliana si è dovuta arrendere ai quarti, sconfitta in ambedue le circostanze ai rigori dal Paraguay. L’edizione 2019 si disputerà in Brasile.

LA SQUADRA

Difesa – È il reparto più giovane della rosa con ben cinque classe ’93 (compreso Ederson in porta) che probabilmente saranno l’ossatura del Brasile Olimpico.
Tra i pali fuori Jefferson e largo alla gioventù, con Alisson favorito sul più esperto Diego Alves. Senza Thiago Silva, David Luiz e Marcelo, tutti e tre non convocati per scelta tecnica, la difesa titolare con tutta probabilità sarà composta dall’interista Miranda e Gil, al centro, mentre sugli esterni agiranno “nonno” Dani Alves e Filipe Luís.
In panchina la linea verde voluta da Dunga, con l’ex romanista Marquinhos, Rodrigo Caio, Fabinho e Douglas Santos, tutti ancora 22enni.

Centrocampo – Meno giovani e più qualità, invece, tra la linea mediana e l’area di rigore avversaria: tra i tagliati di lusso nella graduale epurazione voluta da Dunga sin dal post Mondiale risultano Fernandinho e Oscar, oltre che Ramires assente già da un po’.
Nonostante ciò non manca esperienza e talento nel 4-2-3-1 con cui la Seleção dovrebbe schierarsi. Confermato Luiz Gustavo, ballottaggio Elias-Casemiro per l’altro posto da volante davanti la difesa. Senza Douglas Costa, sostituito all’ultimo da Kaká causa infortunio, dietro l’unica punta agiranno Willian e Renato Augusto, con Lucas Lima, Coutinho e lo stesso Kaká a giocarsi l’ultima maglia da titolare. Chiude il gruppo Rafinha Alcantara, l’unico “olimpionico” del reparto.

Attacco – Tre punte “di ruolo” convocate, in cui spicca l’assenza del capitano e uomo simbolo della storia recente dei verdeoro: Neymar. Il due volte “Calciatore sudamericano dell’anno” non prenderà parte alla Copa América del Centenario per l’accordo intercorso tra la CBF – la Federazione calcistica brasiliana – e il suo attuale club, il Barcellona.

Una decisione dovuta alle ormai prossime Olimpiadi di Rio 2016 in cui il Brasile inseguirà quell’oro iridato ancora assente nel ricco palmarès della Nazionale di calcio. Concedendo a Neymar un periodo di riposo, la CBF si è infatti evitata il braccio di ferro col club blaugrana per l’utilizzo dell’ex Santos come fuoriquota nella selezione olimpica.
Spazio dunque a Hulk come prima scelta per il terminale d’attacco, con Jonas – convocato in extremis al posto dell’infortunato Ricardo Oliveira – come principale alternativa. Completa il reparto la nuova promessa Santista Gabriel che – compiendo venti anni a fine agosto – è il più giovane dei ventitre convocati.

[Meridiano]

Un attacco stellare. Da sogno. Che nessun'altra nazionale, nel Mondo, può sognare. Otto nomi da leggere tutti d'un fiato: Lionel Messi, Sergio Aguero, Gonzalo Higuain, Erik Lamela, Angel Di Maria, Nicolas Gaitan, Ezequiel Lavezzi. L'Argentina parte di fatto come grande favorita nella Copa America dopo è arrivata terza nel 2014 ma che non vince dal 1993. La Nazionale albiceleste ha bocche di fuoco che riescono a combinarsi davanti con molteplici e meravigliose alternative e che, al contempo, la rendono di fatto la più forte del lotto. Il girone non è proibitivo: Panama dovrebbe essere una formalità, la Bolivia poco di più. L'ostacolo più grande, che è pure una delle tre favorite per la Copa del centenario, è il Cile e da quel test si capirà la vera ambizione dell'Argentina. Lionel Messi deve a tutti i costi trascinare i suoi al successo, per scrollarsi dalle spalle, una volta per tutte, la voce del "sì, ma Maradona con l'Argentina...".
Ecco. Anche Messi, può guidare l'Albiceleste. Ne ha il carattere e la personalità, delle qualità non discorriamo certo. E con sè ha un attacco stellare che nessun'altra può vantare.

[Meridiano]

Il c.t. della Nazionale argentina Gerardo Martino ha parlato così delle condizioni fisiche di Leo Messi, sostituito nella gara di ieri contro l'Honduras dopo aver subito un colpo alla schiena: "Siamo preoccupati per Messi. Gli infortuni però possono capitare anche in allenamento, i contrasti ci sono sempre. Ora dovremo aspettare gli esami per valutare l'entità del problema. Sono complessivamente soddisfatto della nostra prova nella gara con l'Honduras". Lo riporta il portale argentino Ole.com.ar.

[Meridiano]

L'Argentina tira un sospiro di sollievo. C'era molta preoccupazione infatti per le condizioni di Leo Messi che era stato sostituito nel secondo tempo dell'amichevole contro l'Honduras a causa di un problema alla spalla. Tuttavia gli esami medici alla quale si è sottoposto l'attaccante del Barcellona ha evidenziato un'importante contusione ossea nella parte sinistra lombare ma lo staff medico non ha annunciato quale trattamento seguirà la Pulce per recuperare da questo infortunio. Tuttavia pare che Messi dovrebbe essere a disposizione del Tata Martino per la prima sfida di Copa America contro il Cile in programma il prossimo 6 giugno.

[Meridiano]

Girone C: l’Uruguay

LA STORIA – Quindici sono le coppe conquistate dalla Celeste, primatista con un titolo in più dell’Argentina. L’Uruguay vinse la prima edizione della Copa América, proprio quella giocata cent’anni fa in Argentina, superando la concorrenza dei padroni di casa, del Brasile e del Cile. L’ultimo trionfo risale invece al 2011, quando, trascinata da Cavani e Suárez (premiato come miglior giocatore del torneo), la squadra di Tábarez batte in finale il Paraguay 3-0 al Monumental di Buenos Aires. Inutile dire che l’Uruguay sia una delle squadre che hanno fatto la storia del calcio in Sud America, potendo annoverare tra le sue fila giocatori del calibro di Varela, García, Schiaffino, Ghiggia (l’uomo che fece piangere il Brasile nel Maracanaço del 1950), Bengoechea e Francescoli fino ad arrivare ai giorni nostri con Suárez e Cavani.

LA SQUADRA

Difesa – Pochissime le novità in una squadra che ormai ha la stessa ossatura dal Mondiale del 2010. Muslera difenderà i pali dell’undici charrúa, supportato dalla coppia di difensori centrali più forte della competizione: Godín e Giménez. Oltre a essere molto forti a livello individuale, i due hanno anche il vantaggio di avere un’intesa ottimale giocando insieme nell’Atletico Madrid di Simeone, squadra che tra l’altro ha diverse analogie con l’Uruguay. Tabárez potrà poi contare su un Coates cresciuto molto nello Sporting Lisbona e sui “soliti noti” Álvaro e Maxi Pereira: 188 presenze in due in Nazionale.

Centrocampo – Molto solido, con Lodeiro del Boca Juniors che sta giocando una grandissima stagione e Carlos Sánchez del Monterrey (ex River Plate). Oltre all’eterno Arévalo Rios, El Maestro si affiderà poi a Vecino, reduce da un’annata con molte presenze da titolare con la Fiorentina.

Attacco – Inevitabile parlare della stagione mostruosa di Luis Suárez: l’attaccante del Barcellona ha realizzato 59 gol in 52 presenze in tutte le competizioni, è il capocannoniere dell’Uruguay con 45 gol in 84 presenze) e guiderà il reparto con Cavani. Da tenere d’occhio anche Rolan e l’ex Palermo Hernández.

PRONOSTICO – La Celeste punta sempre a vincere, e spesso dà il meglio proprio quando non parte sotto i riflettori grazie all’ormai celebre garra charrúa. Inseriti nel Gruppo C con Messico, Venezuela e Giamaica, Suárez e compagni non dovrebbero avere grandi problemi a conquistare il primo posto. Nei quarti probabile incontro da brividi con una tra Argentina e Cile invece, e li ci sarà da divertirsi. Prendere pochi gol e puntare forte sul Pistolero: questa sarà la tattica di Tábarez, al decimo anno da Commissario Tecnico, in una squadra che può giocarsela sicuramente per la vittoria finale se in forma. Il punto debole potrebbero invece essere le fasce e la mancanza di ricambi a centrocampo.

[Meridiano]

Girone C: il Messico


LA STORIA – Il Messico si presenta alla Copa América Centenario in veste di detentrice della Gold Cup. La nazionale messicana vanta altre sei vittorie del trofeo CONCACAF tutte ottenute dopo il 1993. Inoltre, nella bacheca del Tricolor compare anche una Confederation Cup vinta nel 1999. Alla sua decima partecipazione alla Copa América, la nazionale guidata da Osorio proverà a riscattare la brutta figura del 2015, quando il Messico giunse all’ultimo posto nel gruppo del primo turno.

LA SQUADRA –

Difesa – Dubbi circa il portiere titolare, con Ochoa, eccellente ai Mondiali 2014 e titolare in Gold Cup nel 2015, favorito su Talavera e Corona. Il terzino destro Aguilar assicurerà anche un potenziale offensivo alla formazione. A fare coppia con Moreno al centro sarà uno tra Reyes e Araujo, mentre Layún sarà schierato a sinistra nel reparto difensivo.

Centrocampo – Ancora incerta la formazione per il centrocampo: quasi sicura la presenza di Guardado e Herrera come centrali che potrebbero essere coadiuvati dall’esperienza di Rafa Márquez (37 anni e 129 presenze) in veste di centrocampista aggiunto. Come esterni potremmo vedere Lozano a destra e Aquino a sinistra, ma è probabile anche l’impiego di Corona.

Attacco – Nel caso Osorio decidesse di schierare un’unica punta davanti ai due laterali, sarà ballottaggio tra “Chicharito” Hernández e Jiménez con il primo favorito sul secondo. Non è da escludere tuttavia la possibilità di vederli giocare insieme.

PRONOSTICO – Inserito nel Gruppo C con Uruguay, Giamaica e Venezuela, il Messico ha alte probabilità di passare il turno. La nazionale di Osorio dovrebbe giocarsi il primo posto con l’Uruguay, ma la Giamaica potrebbe inserirsi a sorpresa nella lotta per il passaggio del turno essendosi dimostrata in crescita dopo aver raggiunto la finale nella Gold Cup 2015 (persa poi con lo stesso Messico). Nel caso in cui riuscisse a raggiungere i quarti, il Messico incontrerebbe probabilmente una tra Cile e Argentina e sarà difficile per la nazionale di Osorio giungere in semifinale.

[Meridiano]

Girone B: l’Ecuador


LA STORIA – Dal 1975 a oggi sono stati due i piazzamenti di rilievo: il quarto posto del 1993 e i quarti di finale del 1997, in entrambi i casi l’Ecuador venne eliminato dal Messico. Storia avara di soddisfazioni quindi quella della Tricolor, che entrò a far parte della CONMEBOL nel 1939. Negli ultimi anni la squadra ha migliorato il rendimento, non riuscendo però a riproporre in trasferta quanto fatto nelle partite casalinghe.

LA SQUADRA

Difesa – Alexander Domínguez della Liga de Quito difendere i pali ecuadoriani, mentre davanti a lui Quinteros opterà per una difesa a quattro. Valencia del Manchester United ed Erazo dell’Atletico Mineiro sono sicuramente i due giocatori con più esperienza di un reparto capace di concedere solo quattro gol nelle prime giornate delle qualificazioni ai Mondiali, prima dell’imbarcata subita in Colombia.

Centrocampo – L’eterno “ecuadoriano di Russia” Noboa (quest’anno secondo con la maglia del Rostov) sarà il leader di un reparto interessante, in cui bisognerà osservare attentamente due giocatori che militano nel campionato messicano: Michael Arroyo, campione con l’América, e Fidel Martínez, protagonista in Copa Libertadores con il Pumas. La stella indiscussa della squadra è pero Juan Cazares: già messosi in luce al Banfield, l’esterno classe 1992 è esploso definitivamente con l’Atlético Mineiro e questa Copa América potrebbe portarlo in Europa. In calo invece le quotazioni di Bolaños, che non sta confermando nel Grêmio quanto di buono fatto con l’Emelec in patria.

Attacco – Quinteros potrà contare su due frecce che possono far male in qualsiasi momento: Enner Valencia e Jaime Ayoví. Valencia sarà molto probabilmente il titolare e, nonostante qualche infortunio l’abbia un po’ bloccato quest’anno al West Ham. Ayoví ha invece disputato un campionato fantastico con il Godoy Cruz in Argentina, anche se potrebbe arrivare con il morale basso per la possibilità di giocarsi il titolo persa all’ultima giornata. Sorprendente l‘assenza di José Angulo, classe 1995 che sta facendo cose notevolissime con l’Independiente del Valle, lasciato tra le possibili riserve da Quinteros.

PRONOSTICO – Considerando la rosa con cui si presenta all’appuntamento il Brasile, non c’è una vera e propria favorita del girone. Haiti sarà la “cenerentola”, ma Ecuador, Brasile e Perù si giocheranno i primi due posti posti a viso aperto. Per la squadra di Quinteros sarà fondamentale partire non perdendo contro i verdeoro, per poi giocarsi già tutto contro i peruviani. Il passaggio del turno è assolutamente alla portata dell’Ecuador, che deve provare a sfruttare il difficile momento del Brasile per fare l’impresa conquistando il primo posto per aver un buon tabellone dopo.