[1°Giornata] Juventus-Chievo 1-0

[Meridiano]

Idee Diego, testa Iaquinta
La Juve stende il Chievo



Diego è la mente, Iaquinta il braccio, anzi la testa - visto che il gol partita è una sua capocciata - di una Juventus subito vincente alla prima di campionato. 1-0 sul Chievo. Successo meritato, ma sofferto. Perchè i gialloblù, che evocavano ricordi e momenti brutti all'Olimpico di Torino, dopo il pari beffa della scorsa stagione, si confermano squadra tignosa, difficile da mettere sotto. Ma le idee di Diego e il sesto gol di Iaquinta in carriera al Chievo bastano per portare a casa tre punti preziosi. Per mettersi subito davanti all'Inter in classifica. Vantaggio simbolico significativo. La Juve ha faticato alla distanza - mostrando una condizione fisica approssimativa, aggravata dai tanti acciacchi e dagli scatti improvvisi di Pellissier -, ma Buffon non ha comunque dovuto effettuare neanche una parata.

SCHIERAMENTI — Bianconeri senza Del Piero: è la prima volta che il capitano bianconero salta la prima di campionato. Colpa del mal di schiena. Al suo posto gioca Iaquinta, Buffon capitano. Dal 1' in campo anche Salihamidzic e Tiago. Ospiti con Pinzi dietro a Bogdani-Pellissier: il Chievo schiera 10/11 della squadra che pareggiò 3-3 a Torino nella scorsa stagione.


DIEGO LA MENTE, IAQUINTA IL BRACCIO — Buon primo tempo dei bianconeri. Ferrara rinuncia al regista. Con Melo squalificato davanti alla difesa gioca Poulsen, scudo difensivo più che fionda offensiva. Ma di idee ne ha abbastanza - anche per il playmaker arretrato che non c'è - un signor Diego. Che conferma l'ottima impressione suscitata al Trofeo Berlusconi. Tanta corsa, buona fisicità e piedi morbidi. Che sfornano assist a ripetizione. La Juve fa le prove di gol con un destro in mischia di Chiellini. Poi segna con Iaquinta. L'attaccante della Nazionale va a segno di testa, su una punizione tagliata in area da Diego. La Juve insiste. Il Chievo si limita al contropiede: lanciando in profondità il rapidissimo Pellissier, ma la tattica bianconera del fuorigioco funziona e neutralizza lo Speedy Gonzales gialloblù. La Juve piace soprattutto in avanti. Amauri palla al piede è imprendibile, un suo cross imbecca un'altra capocciata di Iaquinta: Sorrentino favoloso nella respinta. All'intervallo Juve avanti di misura.

REAZIONE CHIEVO — Quella che si concretizza ad inizio ripresa. Poche occasioni, ma qualche mischia, qualche accelerazione di Pellissier che fa trattenere il fiato, qualche errore di Poulsen che lancia il contropiede veronese. Ma l'occasione più grossa è ancora di marca Juve: contropiede di Diego, che assiste Amauri, il destro del brasiliano colpisce il palo esterno. La gara comunque ora è più equilibrata, il Chievo cresce, e la Juve soffre un po'. Colpa della condizione approssimativa di qualche giocatore: Salihamidzic, acciaccato, lascia il posto a De Ceglie dopo l'intervallo, Tiago, non al meglio, viene rilevato da Marrone, 19 anni, all'esordio in serie A. Pellissier viene fermato da un fuorigioco dubbio in buona posizione: la Vecchia Signora trema, e non è certo colpa del clima di Torino. E allora fa girare palla, congela e mantiene il risultato. Un 1-0 forse striminzito, ma che vale il successo nella prima uscita ufficiale.



Tabellino:

JUVENTUS-CHIEVO 1-0

MARCATORE: Iaquinta all'11'p.t.

JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Grygera, Cannavaro, Chiellini, Salihamidzic (1' s.t. De Ceglie); Tiago (29' s.t. Marrone), Poulsen, Marchisio; Diego (42' s.t. Camoranesi); Amauri, Iaquinta. (Manninger, Legrottaglie, Molinaro, Trezeguet). All. Ferrara.

CHIEVO (4-4-2): Sorrentino; Frey, Morero, Yepes, Mantovani; Luciano, Rigoni, Marcolini (21' s.t. Bentivoglio); Pinzi (39' s.t. De Paula); Bogdani (26' s.t. Granoche), Pellissier. (Squizzi, Malagò, Mandelli, Ariatti). All. Di Carlo.

ARBITRO: Gava.

NOTE: spettatori 23 mila circa. Ammoniti: Rigoni, Poulsen, Pinzi, Cannavaro, Marrone. Recuperi: 2' p.t.; 3' s.t.


Fonte:gazzettadellosport

[RUMePERA]

Ieri direi che l'1-0 ci è andato stretto per il dominio espresso in campo.

C'è anche da dire che se non le chiudi certe partite rischi di essere beffato, quindi bene così.

Volendo dare un giudizio globale, squadra che si è espressa a ritmi abbastanza elevati per gran parte dell'incontro e che ha sempre dato l'impressione di poter far male. Purtroppo però negli ultimi metri non è quasi mai riuscita a concludere con pericolosità verso la porta avversaria, per mancanza di concretezza.

Sui singoli: Cannavaro migliore in campo secondo me, alcuni interventi veramente belli in scivolata ed in anticipo. Molto molto bene. Poulsen si è impegnato molto ma i limiti tecnici si vedono tutti. Tiago discreto, mobile più del solito, ma niente di trascendentale. Diego: mobilissimo, si fa trovare sempre smarcato, dimostra grandissima personalità nelle giocate, ma deve far meglio nell'ultimo passaggio e qualche volta dovrebbe liberarsi prima del pallone. Iaquinta e Amauri da 6,5, ma possono fare decisamente meglio.

[RUMePERA]

Vi riporto le pagelle dei bianconeri dalla Gazzetta dello Sport di oggi:

BUFFON 6: Sfaccendato per tutto il primo tempo, nella ripresa neutralizza con sicurezza tutti i palloni che passano dalle sue parti.

GRYGERA 6: Piuttosto anonimo finché nel secondo tempo non anticipa in area Bogdani servito da Pellissier. Raramente si svincola dai compiti difensivi.

CANNAVARO 6,5: Comanda bene il fuorigioco con cui neutralizza Pellissier. Rimedia a un paio di errori altrui ed è ammonito per un brutto fallo a centrocampo.

CHIELLINI 6:In apertura sfiora un gol su azione di calcio d’angolo. Sempre imperioso, però una volta gli scappa Pellissier e rimedia Grygera su Bogdani.

SALIHAMIDZIC 6: Ferma Luciano e quando può prova a proporsi in avanti. Ma in una di queste iniziative sul finire del primo tempo s’infortuna da solo.

DE CEGLIE 5,5: Se avesse tanto piede quanta corsa sarebbe il terzino perfetto: carica a testa bassa e finisce per disperdere tutti i palloni che porta avanti.

TIAGO 5,5: Schierato a sorpresa con due soli giorni di allenamento, forse per questo non riesce per l’ennesima volta a dare alcuna impronta alla partita.

MARRONE 6: Rileva lo spento Tiago e appena entrato si fa ammonire per un fallo ingenuo: solo una piccola macchia in un debutto comunque vincente.

POULSEN 6: Energico, nel primo tempo gioca a tutto campo, riuscendo perfino a strappare qualche applauso. Cala nella ripresa quando perde diversi palloni.

MARCHISIO 6: Partita più di contenimento che di audacia, forse per le consegne del tecnico. Ma col suo lavoro nel secondo tempo copre bene le avanzate di Luciano.

DIEGO 7 (IL MIGLIORE):Gli danno il benvenuto in A con tre falli. Non si piega e sulla terza punizione manda in gol Iaquinta. Sempre nel vivo del gioco, bell’assist ad Amauri.

CAMORANESI S.V.

IAQUINTA 7: Perentorio lo stacco di testa quando segna il gol partita, davvero bello, anche se fallisce un secondo su assist di
Amauri. Sparisce nel secondo tempo.

AMAURI 6,5: Vivace e potente, cerca il dribbling, spesso vincente: lascia di stucco Morero e serve bene Iaquinta. Scaraventa sul palo la migliore occasione.



FERRARA 6,5: Perde Del Piero, ma Iaquinta non lo fa rimpiangere. Bello l’approccio alla gara, ma nel finale la Juve lascia l’iniziativa al Chievo e va in affanno.

[RUMePERA]

[RUMePERA]

IAQUINTA: "In campo perchè mancava Del Piero? Lo dite voi"

Fonte: tuttosport.com

Decisivo. Servono altri aggettivi per definire Vincenzo Iaquinta? No. Come al solito, a levare le castagne dal fuoco per Ciro Ferrara ci ha pensato lui, l'ariete della Nazionale, che con un grandissimo colpo di testa ha portato in vantaggio la Juve e ha permesso ai bianconeri di portare a casa i primi tre punti del campionato. Ecco le sue parole subito dopo il fischio finale dell'arbitro.

Se Del Piero fosse stato bene forse non avresti giocato…
«Questo lo dite voi, le scelte le fa il mister, anche se fosse stato disponibile Del Piero non è detto che sarei andato in panchina. Adesso sto bene, sto attraversando un buon momento, ho iniziato bene questo campionato e devo continuare così».

Senti di dover continuamente sudare e faticare per questa maglia?
«Tutti quanti, credo, perché chi gioca deve dimostrare sul campo».

Perché tanta difficoltà a chiudere questa partita?
«Questo è un piccolo problema che dobbiamo risolvere, ma l’importante era partire bene, con una vittoria, con questa mentalità. Poi, si sa, in questo campionato c’è da soffrire sempre».

Aveva ragione Lippi per quello che ha detto sullo scudetto?
«È passata solo una partita, adesso ci sono ancora 37 partite e per noi ogni partita deve essere come una finale».

Mourinho ha detto che sente il rumore dei nemici, tu cosa senti?
«Noi sappiamo che l’Inter è una grandissima squadra, lotteremo fino alla fine con loro, però dobbiamo guardare a casa nostra e fare come abbiamo fatto oggi».

[RUMePERA]

Parola alla difesa: i commenti di Buffon, Cannavaro e Chiellini

Fonte: juventus.com

Se è vero che una squadra si rispecchia nel suo allenatore, la Juventus non fa eccezione. Da quando Ferrara è sulla panchina bianconera, la difesa non ha ancora preso un gol. Due volte è successo l’anno scorso – contro Siena e Lazio – e subito uno zero anche nel match inaugurale con il Chievo.

Rispetto allo scorso campionato , la novità si chiama Fabio Cannavaro. Il capitano della Nazionale è tornato da protagonista e in coppia con Chiellini (e con il decisivo aiuto di Grygera) ha fatto passare una serata quasi tranquilla a Buffon, nonostante i veronesi ci abbiano provato fino alla fine.

Nella stagione che porta al Mondiale, Buffon, Cannavaro e Chiellini hanno iniziato con il piede giusto e fine partita commentano così il match d’esordio.

Buffon: «Vorrei sempre passare serate così, per tutte e 38 le partite. So che non sarà così, ma oggi me la godo. Nel primo tempo la manovra è stata fluida, mentre nel secondo tempo un po’ calati e le distanze tra i reparti si sono fatte più lunghe. Gli altri risultati? Non li guardo, io volevo solo una buona risposta da parte della Juve e arrivata. Nelle prime giornate ci possono stare delle sorprese».

Cannavaro: « Emozionato? No, qualche partita in Serie A l’avevo già fatta… Anche se è sempre bello tornare in una squadra italiana, dopo un’esperienza come quella al Real Madrid. Qualche difficoltà all’inizio ci può stare. Abbiamo fatto un buonissimo primo tempo, tenendo palla, creando occasioni. Nel secondo ci siamo allungati un po’, ma alla fine è andata bene. In queste prime giornate sono possibili risultati a sorpresa, ma il campionato è lungo e tra un po’ inizieranno anche la Champions League e la Coppa Italia. Per questo è importante mantenere un rendimento alto».

Chiellini: «Siamo contenti della vittoria che ci permette di iniziare con il piede giusto questo campionato . Soprattutto nel primo tempo abbiamo fatto davvero bene, nella ripresa abbiamo rischiato un po’ di più ma siamo riusciti a chiudere ogni varco».

[RUMePERA]

La Stampa- Juve e Iaquinta avanti di testa

Diego trascina i bianconeri, il bomber firma la vittoria. Ripresa sofferta dopo un primo tempo dominato

Senza straripare ma senza perdersi dietro sgradevoli ricordi, la Juve ha cominciato il campionato con il passo giusto contro il Chievo. Uno a zero, il minimo scarto dopo un avvio che faceva credere a un successo più ampio. Tuttavia per come si sono messe le cose nel secondo tempo e soprattutto per i brividi del finale, a Ferrara può andare bene così e alla gente pure perchè in una piccola vittoria ha trovato un’icona nuova e grande.

Diego è colui che i tifosi bianconeri percepiscono come l’uomo del riscatto dopo gli anni del recupero. Ne acclamano le giocate, ne perdonano gli errori che l’abitudine a tenere palla in spazi stretti e un deficit di preparazione (per cui il rendimento cala dopo un’ora) ancora favoriscono. Diego potrebbe anche portare in campo una bancarella dei gelati che la gente lo applaudirebbe per il modo di riempire le cialde: è un capitale di speranze e di simpatie che il brasiliano dovrà gestire con intelligenza. La qualità gioca per lui e il suo acquisto ha favorito l’impatto positivo tra la squadra e la curva che nel primo tempo ha esposto uno striscione di ringraziamento a John Elkann come non si vedeva dai tempi di suo nonno. Questo per dire come la Juve , anche senza il pronostico augurale di Lippi, parta tra l’entusiasmo quanto l’anno scorso rischiò la faccia e i pomodori prima dell’esonero di Ranieri.

L’esordio contro il Chievo ha confermato che la macchina ha un potenziale da oliare: buono il primo tempo, a rischio il secondo quando i veronesi, che hanno la fisionomia dell’anno scorso, hanno preso spazio e la Juve aveva meno corsa nelle gambe. Il gioco dei bianconeri è efficace quando preme al centro oppure sfrutta la potenza di Amauri e Iaquinta: quei due possono scardinare di forza qualunque difesa della serie A e Lippi si sarà consolato a guardare le incursioni verticali del brasiliano che presto porterà in Nazionale.

La manovra manca però di un terzino che sappia andare al cross per dare all’attacco una variante: Grygera ci si è applicato ma al terzo Sputnik finito in orbita si è rassegnato a non tentarci più.
Forse occorre insistere per l’acquisto di Grosso o di Rafinha che, di solito, infiocchettano i cross con grazia. L’altro aspetto da migliorare è nella copertura difensiva. Al Chievo non è riuscito il colpo di pochi mesi fa quando a Torino Pellissier segnò tre gol che mandarono in crisi i bianconeri: ieri l’ex granata si è fatto notare soltanto per il numero di volte in cui è finito in fuorigioco, sfiorando il record nazionale di Filippo Inzaghi. :Lol:

Comunque Ferrara ha vissuto qualche stranguglione sui cross lunghi e Poulsen, che sostituiva lo squalificato Felipe Melo davanti alla difesa, si è messo pure lui a perdere palloni rischiosi (ed è stato graziato della seconda ammonizione al quarto d’ora della ripresa): per fortuna della Juve tuttavia, Cannavaro ha giocato la miglior partita dal proprio ritorno, ha rappezzato più di un buco e il numero dei suoi contestatori si è assottigliato parecchio.

L’immagine lasciata dalla Juve della prima mezz’ora è di una squadra che in Italia può finalmente giocarsela. Diego è partito sparatissimo, da ispiratore a tutto campo più che da trequartista immobile alla Ronaldinho. I veronesi nei primi minuti l’hanno lardellato come un Santo Stefano durante la lapidazione, per fargli capire che in serie A se tieni la palla incollata al piede c’è il rischio che si portino via l’una e l’altro. Il brasiliano non si è lasciato intimidire, ha cucito ogni azione e al 12’ ha messo in area una punizione precisa che Iaquinta è stato formidabile a trasformare in gol. Si è rivelata la rete decisiva di un match vissuto di ipotesi di palle gol, senza la rifinitura e l’ultimo tocco decisivi. Il palo di Amauri al 12’ della ripresa, su contropiede mentre il Chievo reclamava il rigore per una spinta in area juventina, dava un po’ di consistenza in più al successo di una squadra che domenica a Roma dovrà già indossare il vestito giusto.

[RUMePERA]

Il Giornale - E' la Signora di Diego. Anche Iaquinta tra i nemici di Mou

Del Piero in tribuna. Vuoi vedere che porta bene? Sì, d’accordo, il tifo juventino non la penserà così, però questa Juve che parte con il capitano in tribuna, con tanto di mal di schiena da vecchia gloria, è un segnale di novità. In campo ci ha pensato Diego, in panca ci ha provato Ferrara. Dignitoso il risultato.

Ieri sera, davanti ad uno stadio discretamente pieno, la Juve ha riepilogato pregi e difetti. Fra i pregi mettiamoci la bella lena di Diego e il suo guizzar feroce, che rischia sempre di far la differenza. Magari gli manca un poco di continuità, ma la Juve ha tanti operai specializzati che possono sopperire all’assenteismo di qualche minuto. Non a caso il gol bianconero è venuto dall’intesa dei due giocatori che, in questa annata, potrebbero decidere tanta storia: punizione del brasiliano ed ecco sbucare il crapone di Vincenzo Iaquinta, uno che sembra fatto apposta per intendersi col gioco di Diego.

Molto più di Amauri che, invece, ha interpretato la parte del mulo, nel senso positivo del termine. Amauri fatica, Iaquinta segna, Amauri prende anche il palo ma dimostra quanto si sapeva: prima di segnare, deve un po’ sprecare. Il Chievo ha provato a rompere le scatole. Niente più. Forse ci stava un rigore a suo favore. Non il pareggio. La Juve è più squadra, più vera, più gruppo da guerre stellari. Quest’anno più dell’anno passato. Per ora sono intuizioni e sensazioni: macedonia di buon calcio d’attacco, nonostante l’unico gol, frenesia difensiva e monotonia a centrocampo. Tipico da lavori in corso.

[RUMePERA]

CARLO NESTI: "Juve, pregi e difetti"

Fonte: di Carlo Nesti per Nesti Channel

Ottimo il primo tempo, con Cannavaro in difesa, Diego a centrocampo e Iaquinta in attacco trascinatori. Avvisatemi quando il pubblico bianconero finirà di fischiare Cannavaro: offro da bere a tutti, soprattutto a quegli ubriachi che insistono. Era importante vincere nel giorno del pareggio dell'Inter: dettagli che contano, anche se precoci.

Chi ha il coraggio, da molti mesi, di escludere Iaquinta? Qualcuno poteva immaginare ballottaggi tipo Del Piero-Diego o Del Piero-Giovinco. Io credo che, non essendo pensabile escludere Amauri, stia nascendo un problema in casa Ferrara: Ale, in ribasso, o Iaquinta. Per fortuna, fra un po', comincia la Champions, e ci sarà posto per tutti.

[RUMePERA]

Libero - Questa Signora è 'nu babbà

Fonte: di Tommaso Lorenzini per "Libero"

Una bella spruzzata di filosofia Lippi, testardaggine e attitudine al sacrificio e Ciro Ferrara sforna una Juve che sembra un babà. La ciliegina sul dessert tutto italiano è d'importazione ma poco male, arriva dal Paese dove crescono a coppie (non scordate Amauri), coi piedi buoni ed ha il bollino blu. Venticinque milioni, quelli spesi per Diego, che partita dopo partita acquistano i contorni di un investimento alla de' Paperoni. Ciro inizia (perché è questo l'esordio, da allenatore della "sua" squadra), e bene, con il Chievo, cospiratore attivo nella deposizione di Ranieri: ha chiuso il cerchio, da sabato iniziano gli esami veri, in cattedra c'è la Roma. Ora, a Ferrara, manca solo un'occhiata complice da sotto la benda della dea Fortuna: ieri non c'era Del Piero, anche lui fermato da un infortunio . Lo scorso anno, alla fine, furono 60, uno sproposito. E se la Fortuna non ascolta, magari provi a rivolgersi più in alto: chissà che Santa Maradona...

[gianplecce]

per ora va bene così, ricordiamoci che mancavano comunque melo-sissoko-camoranesi-del piero e che sui terzini ancora non se ne capisce molto.

[RUMePERA]

per ora va bene così, ricordiamoci che mancavano comunque melo-sissoko-camoranesi-del piero e che sui terzini ancora non se ne capisce molto.

Il discorso dei terzini crea 2 ordini di problemi secondo me:

1) Avere un modulo come il 4-3-1-2 implica che se le vie centrali sono intasate diventa indispensabile sfogare il gioco sulle fasce ed in questo un apporto dei terzini diventa determinante ed i nostri non sembrano molto propensi a sfornare dei cross appetibili per gli attaccanti.

2) Diretta conseguenza diventa la necessità di cambiare modulo laddove il 4-3-1-2 non riuscisse a creare azioni pericolose, allargando altri giocatori sulle fasce e costringendo Ferrara a passare ad un 4-2-3-1 o ad un 4-4-2, quando almeno inizialmente si potrebbe evitare se i terzini riuscissero ad essere propositivi come dovrebbero.

[RUMePERA]

Buona la prima

Si parte con il piede giusto e subito arrivano i primi tre punti che fanno tanto bene al morale ed anche, perché no, alla classifica. La prima giornata, da sempre foriera di insidie, è stata superata di buona lena e questo è estremamente positivo viste anche le assenze di Melo e capitan Del Piero. Iaquinta e Amauri, innescati dal sempre attivo Diego, hanno dato la giusta pericolosità alla squadra, mentre la coppia arretrata Chiellini-Cannavaro ha garantito una buona solidità all'intero reparto. In particolare il ritorno di Cannavaro sembra finalmente digerito dai tifosi, che in questo primo atto del campionato 2009/10 gli hanno riservato i primi applausi scroscianti.

Un sorriso anche per il risultato della diretta concorrente per lo Scudetto, l'Inter, bloccata tra le mura amiche sul pari dal neopromosso Bari. E' vero che nelle ultime stagioni i nerazzurri hanno sempre stentato all'avvio, ma intanto due punti di vantaggio sono in saccoccia e diventeranno importanti in futuro.

Attenzione, però, al Milan che è partito con il piede giusto in una trasferta insidiosa come quella di Siena . La squadra di Leonardo, nonostante il pessimo precampionato, è formata da giocatori di tutto rispetto ed in grado di dire la propria contro tutti gli avversari. La continuità per arrivare allo Scudetto non sappiamo e non crediamo ci sia al momento, ma se l'avvio di stagione dovesse essere positivo arriverebbe un'iniezione di fiducia in grado di sopperire a meccanismi non ancora ben oliati o a carenze che potrebbero essere colmate a gennaio. In ogni caso, tornando a guardare ognuno in casa propria, possiamo stilare un bilancio positivo dopo la prima delle trentotto fatiche. La strada è ancora lunga, lunghissima, ma chi ben comincia, si sa, è a metà dell'opera.

tuttojuve.com

[RUMePERA]

Ferrara: "Ottimo primo tempo"

Ferrara: "Nel primo tempo ottima partita, poi nel secondo tempo è subentrata la stanchezza, e abbiamo perso le distanze giuste. Qualche difficoltà ce l'hanno creata. Ci siamo un po' allungati. Sono però contento per il risultato e per i giocatori che hanno vissuto una partita delicata e dififcile l'anno scorso hanno fatto bene. Tiago e Poulsen resteranno, chi è entrato al posto degli assenti ha fatto bene. I calci a Diego? L'importante è che non abbia reagito. Ci sta. Eravamo alla prima giornata di campionato. Ci vogliono 4-5 giornate per trovare la migliore forma. Comunque ci saranno altre occasioni in cui ci sarà da soffrire. Ma abbiamo portato a casa tre punti importantissimi".

gazzetta.it

[RUMePERA]

Diego dal suo sito: "La Juve è un grande club"

di Sergio Passacantando

Dopo la partita di domenica, in cui ha ammaliato i tifosi per le sue giocate, Diego dal suo sito dichiara: "All’esordio ero un po’ ansioso. La Juve è grande club, a livello mondiale. I tifo­si mi hanno sostenuto tanto, del resto pretendono altret­tanto. Ecco, fatte tutte que­ste considerazioni è stato un debutto molto positivo. Tra qualche partita sarò al massimo. E conto di segnare gli stessi gol realiz­zati in Germania. E’ possibi­le, anche se questo calcio è di­verso".

In casa della Juve c'è la convinzione che il brasiliano non sia al 100% della condizione (ma crediamo che in molti non lo siano visto il calo fisico del secondo tempo con il Chievo). Durante la preparazione estiva a Diego sono stati riscontrati problemi di asimmetria fra la muscolatura delle due cosce e, per questo, il brasiliano ha effettuato una preparazione specifica e differente dai compagni. Comunque è sulla strada del miglioramento continuo e, forse, potrà essere in piena forma con le partirte della Champion's che inizieranno a fine settembre. Intanto godiamoci questo campione e aspettiamo delle conferme a cominciare proprio da domenica contro la Roma ove ci sarà anche il brasiliano di Italia Alessandro Del Piero.

tuttojuve.com




Ma te pare che me devo mette a corregge l'articoli de sti giornalisti? Aveva scritto coscie con la i e Champion senza 's. Mah... poi però fa il figo e scrive ove...