Vi riporto alcuni stralci dell'arringa dell'avvocato di Moggi, Prioreschi, preceduta da una breve dichiarazione dello stesso Moggi, il tutto esattamente tre giorni fa. Io ho evidenziato quelle che mi hanno maggiormente incuriosito
E' ovvio che un avvocato tiri l'acqua al mulino del suo assistito, infatti le riporto solo a titolo di cronaca. Sono molto curioso di leggere anche le repliche dei pm, che non so quando ci saranno
Moggi: Quanto sento dire che non sono stato interrogato posso solo dire che non è vero: avevo di fronte proprio i pm e Auricchio, l'interrogatorio era fonico, io sono stato il primo e avevo di fronte gli artefici del processo. A loro dissi che esisteva uno spionaggio industriale, ma non vi è traccia nei verbali e, guarda caso, avevamo indovinato perchè dopo un anno e mezzo ecco Telecom, dove noi siamo parte lesa, intercettati illegalmente. E quando la Juve e io ci accorgemmo di pedinamenti e intercettazioni, cercammo rimedi: buoni o cattivi, la società ha acquistato le schede svizzere. Alle quali è stato dato segno di segretezza: ma quale segretezza! Lo hanno dimostrato adesso intercettando anche Lavitola con Berlusconi con la scheda panamense. Queste schede sono servite perché quando Narducci dice che il mercato si fa ad agosto, dice una fesseria, perché il mercato si fa all'inizio dell'anno. Zidane l'ho comprato a 5 miliardi a gennaio rivendendolo al Real per 150 miliardi. Io non avevo bisogno di fare cose strane con quelle schede: avevo bisogno di una squadra che vinceva 3 a 0 dopo 10 minuti. La mia sensazione è che Narducci abbia voluto fare un processo di sensazioni. Perché la Procura non è mai andata a Coverciano dove c'erano tutti gli arbitri in raduno a fare una perquisizione? Gli arbitri le schede se le compravano da soli, magari avevano qualcosa da nascondere sul piano non processuale..
Prioreschi: Ma un riflessione va fatta: dato acquisito il fatto che la frode sia un reato di pericolo a consumazione anticipata. E perché deve essere proprio così? Ci sono due condotte: la corruttela del partecipante alla gara, la seconda è la commissione di atti fraudolenti volti al condizionamento della gara. Ho ripreso i lavori preparatori della legge 401/89, è impossibile tradurre l'illecito sportivo in reato penale. Ci sono alcuni interventi sulla finalità del reato, sull'elemento oggettivo del reato con la seconda fattispecie che viene inserita solo dopo una lunga discussione e consapevoli della difficoltà di individuare bene il reato. Proprio l'onorevole Casini interviene sugli atti fraudolenti: al fine di alterare la gara l'atto fraudolento potrebbe essere quella di drogare una bevanda per far giocare male i giocatori…. Se c'è la corruzione il reato è anticipato, ma quando si parla di frode la truffa è reato di danno, c'è reato se c'è il danno per l'offeso e il vantaggio del reo. Ma qualifichiamoli, poi, questi atti fraudolenti: cosa dice la Cassazione nel 2007 sul caso Juventus? Dallo spintone in campo alla spinta del gregario nel ciclismo dovrebbe rientrare nella legge: troppo ovvio che la condotta non può essere la semplice violazione delle regole del gioco, serve un raggiro, qualcosa di specifico. Uno sgambetto in area è un atto volontario, e cos'è allora quel rigore che determina il risultato, una frode sportiva? Non sono le ammonizioni, il fuorigioco, il rigore: se togliamo i sorteggi qui siamo stati tre anni a trascorrere la nostra vita, a parlare di fuorigioco e percezioni su rigori e punizioni. Non sono atti fraudolenti questi, l'atto era un atto esterno di frode: è il guttalax nella minestra, il cronometrista di basket che altera il timing. Non può essere fischia a favore o contro. Il diritto ci dice, dunque, che il il reato non esiste. Narducci dice che la frode per corruzione non ci riguarda, ma solo gli atti fraudolenti.
Per la Cassazione ciò che risulta dall'intercettazione deve essere chiaro e non supportato dal solo sospetto. Il materiale delle intercettazione deve essere contestualizzato nel mondo del calcio, dove le chiacchiere e la millanteria sono all'ordine del giorno e dove ci sono opinioni contrastanti. Si dice tante volte: "Ti sei venduto la partita, ti sei comprato l'arbitro"? In questo processo è accaduto così, si sono blindate alcune stupidaggini dette al telefono e si è costruito attorno un processo.
Facchetti e Nucini: Nell'udienza di Gianfelice Facchetti che parla de relato di un morto: ma poiché il figlio non sapeva quello che aveva detto il padre hanno fatto la seduta spiritica, hanno preso un memoriale del padre e glielo hanno letto. Il verbale di Facchetti è il memoriale trasferito, tra l'altro un memoriale anonimo, infilato in un verbale. Le hanno provate tutte! Ma non basta. Nucini ultima versione. Convocano Nucini a riscontro del memoriale e gli dicono che sono stati acquisiti nuovi mezzi di prova relativi alle dichiarazioni di Facchetti Gianfelice; gli si dice, a Nucini, tutto questo e lo si invita a narrare gli eventi. E Nucini è stato definito un testimone fondamentale. Manfredi Martino, altro teste fondamentale. Udienza del 6 novembre 2009. Gli viene chiesto di indicare sulla base di circostanze da lui conosciute quali gare sono state combinate. Lo imboccano: le gare sono sicuramente combinate, per i pm!
Prova a barcamenarsi, Martino, e mette a verbale che lui non c'entra niente con le designazioni, prende le distanze. Un interrogatorio durato 6 ore per 4 pagine di verbale: pochine. Una consuetudine tipica di questo processo: Cuttica dice di essere stato interrogato per sette ore "senza un bicchiere d'acqua, con domande incalzanti, non era una chiacchierata tra amici" e un verbale di 4 pagine. Collina 5 ore e 3 pagine, Paparesta 10 ore e 26 pagine; Copelli 5 ore e 5 pagine. Galati 23 ore. Baldini 6 ore e 20 pagine, ma quello era amico. Morganti lo interroga lei perché parlava a mezza bocca: proprio lei, giudice Casoria, chiede. Morganti pur di andare via dai carabinieri avrebbe confessato un omicidio: e di che stiamo parlando di camorra o mafia? No, di frode sportiva. il record lo batte l'osservatore D'Addato, quello di lecce-parma: il 19 ottobre 2010, si fa 7 ore per 1 pagina e mezza. ma che si sono detti? Questo e' un aspetto dell'imbroglio".
Anche a Varriale è stato chiesto se prima dell'interrogatorio erano state illustrati i capi di prova e, quando ho fatto la contestazione e leggo il verbale, viene fuori anche qui che invece della domanda c'è una specie di sentenza, manco il condizionale usano questi. Poi gli chiedo se sono state fatte sentire le intercettazione e lui risponde di si. E sapete di quale intercettazione si parla? Moggi che parla con Scardina e gli dice: 'Nun me la mandà quella se no me devo toccà, che quella me porta sfiga'. Su questo hanno costruito un capo di imputazione! Ma non basta! Se uno volesse evidenziare tutte le porcherie, non finirebbe mai, ogni pagina di Auricchio è piena di porcheria da far voltare lo stomaco".
Auricchio: si parla di imbroglio - "Sentivamo puzza di bruciato perché in un'informativa c'era un'intercettazione tra Bergamo e Fazi del 5 gennaio 2005, ore 14.30, dove Bergamo dice di avere avuto una telefonata di Moratti e che organizza una cena con Facchetti, ma queste telefonate non c'erano. Un secondo indizio poi viene dal numero: 171mila e quindi abbiamo pensato che potevano essere lì.
Ma un terzo indizio ci viene proprio da una mail dell' aprile 2009 del nostro consulente che dice: Se ci fate caso accade che i progressivi saltano di parecchi numeri, il che è strano. Abbiamo iniziato a cercare le telefonate e, siccome non era possiblle ascoltarle una ad una. Il consulente Porta ha studiato un sistema. Telefonata fondamentale per Racalbuto dopo Cagliari -Juventus. Questo è il brogliaccio dove Racalbuto parla con Pairetto. Primo: non si dice che stava parlando con Pairetto. Nulla di utile, le telefonate sono state ascoltate ma non registrate per un errore del server. Questa cosa è un'altra falsità perché noi l'abbiamo trovata e registrata e questa che cos'è: una dimenticanza? O è stata occultata pensando che non si sarebbe mai trovata? Noi su questo ci aspettiamo una risposta perché, se qui non ci fosse stato Moggi ma uno qualunque, la verità non sarebbe mai venuta fuori. Questo è un imbroglio! Per questo chiedo di trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica perché vogliamo sapere se in questo processo c'è un mandate e un killer o gli imputati sono stati sfortunati. Noi propendiamo per la prima ipotesi, perché non è possibile che tutte le telefonate favorevoli alla difesa, tutte, siano state occultate e l'attività di occultamento è continuata per tutta la fase delle indagini preliminari e fino al dibattimento. Vi ricordo Coppola che si presenta i carabinieri per parlare dell'Inter. Non ci sono intercettazioni, sull'Inter, gli dicono. Auricchio e Di Laroni, che gli dicono che non ci sono intercettazioni! Il 23 marzo 2010 testimonianza di Auricchio: prima fa il finto tonto e si capisce anche la nostra prudenza, non avevamo nulla al momento.
Nelle migliaia di intercettazioni scopriamo che i carabinieri all'inizio di tutte le intercettazioni fanno una legenda e spiegano come interpretare queste chiamate. Secondo tre gradi: importanza 1, un baffo verde, 2 due baffi gialli, 3 tre baffi rossi. E da ciò che scopriamo. Andiamo a vedere come erano state classificate quelle sparite? Che queste di Facchetti, di Moratti, di Campedelli erano tutte classificate con i baffi gialli e rossi, come e più di quelle di Moggi, quindi il carabiniere che stava alla cuffia l'ha ascoltata e segnalata, poi quando è passata al piano di sopra qualcuno ha fatto il farmacista e ha deciso di farla sparire. Tu non la puoi far sparire, è una vergogna. Lui ha fatto l'indagine, lui le ha ascoltate, lui le ha selezionate. Tutto pensavo, in mezzo a 171mila certo qualcosa poteva sfuggire ma questa è una selezione precisa fatta da qualcuno ma questo qualcuno dovrà spiegare davanti all'autorità giudiziaria il perché ha compiuto questa scelta che ha rovinato la vita a tante persone a tante società e che questo passi pulito non è possibile, è un fatto di rispetto per la verità, non è possibile che sia avvenuto questo, è una vergogna per i carabinieri, per la procura, per tutti. Il processo è questo:un imbrogliare dall'inizio alla fine!
I sorteggi truccati e Manfredi Martino: Il pubblico ministero ha detto che le prove a carico della frode sono i sorteggi truccati. Purtroppo mi tocca parlare di Manfredi Martino e delle sue stupidaggini: le ammonizioni mirate e le intercettazioni. Le frodi contestate a Moggi vanno divise in tre gruppi: quelle fatte in proprio (Juventus) e quelle per conto terzi (Messina e Fiorentina). Le possiamo dividere in frodi semplici, quelle con il sorteggio truccato, quelle con le ammonizioni e quelle in cui c'è sia il sorteggio che le ammonizioni,. Sono partito dalla logica e
la prima cosa che ho notato è che quelle relative alla Juventus riguardano tutte incontri con squadre di bassa classifica (Chievo, Siena....). E mi sono chiesto: ma la Juventus, per vincere con il Chievo, doveva organizzare tutto questo? L'unica è Juventus-Milan del 18 dicembre 2004, arbitrata da Bertini. Due riflessioni semplici semplici: non c'è contestazione sul sorteggio e arbitra Bertini, arbitro associato, e come finisce? 0 a 0. Ma io vado a imbrogliare per Siena-Juventus e vinco 3 a 0 e quando mi capita il Milan, e ho Bertini associato, faccio 0 a 0? Già con la logica non andiamo da nessuna parte. Anche in Roma-Juventus non c'è contestazione del sorteggio. È un'indagine demenziale anche sotto questo profilo. E anche con le ammonizioni scopriamo cose interessanti.
Scopriamo dalla deposizione di Auricchio che Milan-Juventus, quella del colpo di tosse di Manfredi Martino, sedicesima giornata, è decisiva per lo scudetto. Auricchio aveva le dichiarazioni di Martino sul colpo di tosse, quindi c'era motivo per investigare, ma non suscita interesse investigativo, e perché mai?
Nella griglia non c'erano arbitri amici della Juventus. Perché per Lecce-Juventus devo truccare la griglia e i sorteggi e non lo faccio per il Milan? Perché la gara decisiva non è sotto attenzione? 'Evidentemente non c'era la necessità di mettere un arbitro favorevole', risponde Auricchio. Qui mi cascano le braccia!
Noi abbiamo sentito tutti gli arbitri e nessuno ha detto di badare a chi fosse diffidato. Collina, Rosetti, Tagliavento etc.: tutti hanno detto dei diffidati non si interessavano. Eppoi chi sono i grandi campioni: Volpi e Carrozzieri della Samp, Jankulovski, Nastase e Petruzzi, Obodo... Tutti Maradona? Poi vedi che il Milan ha Nesta, Seedorf, Rui Costa e niente cartellini: forse era sdoganato, De Santis all'epoca? Le squadre menomate quali erano: Atalanta e Bologna retrocessa, Lazio, Parma, Reggina, Samp...
Mai una big coi diffidati squalificati: su 25 ammoniti pro-Juve, 10 arrivano da arbitri non vicini. Poi ecco la verifica dibattimentale e il colonnello Auricchio ancora... gli chiediamo se il sistema funzionava per i match contro le big o no? E lui balbetta in aula: "Il metodo è ammonire il diffidato..." E allora i 10 ammoniti di arbitri non indagati? ' una persona senza vergogna: come se nulla fosse, se lo becchi, cambia a 360 gradi.
Quali sono i sorteggi truccati?: Passiamo al tema dei sorteggi truccati. Avrei pensato a qualsiasi cosa tranne che di trattare i sorteggi, ma dopo che il pm ha detto che il teorema si è rafforzato in udienza, allora devo tornarci. Da cosa si sarebbe rafforzato? Il pm si è arrampicato sugli specchi alterando oggettivamente o interpretando a modo suo l'esito della istruttoria.
Per truccare i sorteggi dovevano essere d'accordo i giornalisti, questo lo capisce anche un bambino di tre anni ma non la Procura di Napoli. I giornalisti sentiti qui in aula hanno detto che non sono mai stati interrogati. C'è la telefonata tra Moggi e la segretaria, si blinda quella chiamata e si costruisce il capo di imputazione. Non si fa un'indagine su quel sorteggio, ma
si fa un ragionamento generale: i sorteggi sono truccati. No, pm, non si fa così. Mi devi dire quali sono i sorteggi truccati, e in che modo li ho truccati, sono bravi tutti a fare i processi così! Hanno costruito la camicia addosso a Moggi. Nessuno ha mai visto il capo di imputazione, questa è caccia all'uomo.
Sulle designazioni anticipate i teste che abbiamo ascoltato ci hanno confermato che c'era un aggiornamento in tempo reale sul sito della Federazione, e c'erano i giornalisti in diretta con le loro redazioni che aggiornavano le notizie, in diretta. Ma che andate a cercare con la telefonata tra Moggi e Alessia delle 11.53? Il pm domanda a Martino se c'è possibilità prima delle 12.20 di conoscere l'arbitro, Martino dice che poteva capitare, che chiamavano molte società, la Juventus, il Milan, la Reggina e si diceva la quaterna se c'era già o si diceva di richiamare. Questo è il materiale probatorio. Nell'era internet basta leggere l'Ansa, non credo che alla Juventus mancasse la possibilità di mettersi in contatto con i siti Internet. Secondo elemento: le palline riconoscibili. Secondo il pm sono fondamentali le dichiarazioni di Martino e di Galati. Galati è andato via dalla Can nel 2000, cinque anni prima di questi fatti e se imbrogliavano prima, ammesso e non concesso che imbrogliassero allora, che ci azzecca con i sorteggi del 2005? È tutto un imbroglio! E poi, perché queste palline non ce le hanno mostrate?
Fulvio Bianchi, a precisa domanda, risponde che non c'era nessuna diversità, non erano rigate calde o fredde, lui ha preso la prima che ha trovato. Riccardo Bianchi conferma tale versione, erano sfere di ferro tutte uguali, forse non tutte gialle ma se non sai che cosa c'è dentro, non serve. Pesciaroli sentito dal collegio conferma. E il notaio lo stesso: tutto normale. Ma si punta su Manfredi Martino: e sentiamolo... Era stato sentito anche a Torino e a loro niente da dire sulle palline: perché? “Non mi ricordo, non so rispondere... E gli chiediamo: 'Si ricorda se i carabinieri la pressarono sull'argomento dicendole apertamente che i sorteggi erano truccati?'; risponde: che gli era stato chiesto se era possibile truccare il sorteggio e lui aveva risposto col fatto delle palline ammaccate, ma che i carabinieri gli avevano detto che il sorteggio era truccato. Addio genuinità della prova!
Prioreschi passa a Nucini: Per il pm andavano utilizzate le dichiarazioni all’ufficio indagini Figc e non quelle rilasciate qui in tribunale nel dibattimento, una cosa che detta all’esame di procedura penale si sarebbe sonoramente bocciati, per fortuna ora fa l’assessore (a Napoli con De Magistris, ndr.). Sulla famosa consegna della scheda consegnata all'Hotel Concorde di Torino dice scheda imballata, poi usata due volte, poi niente numero e la butta, poi non l’ho più buttata, poi non ho tenuto il numero perché l’ho dato a Facchetti. Dopo anni e dopo aver negato di essersi segnato il numero, questo numero ricompare e, guarda caso, sono tutti numeri Telecom! Chissà chi glieli ha suggeriti, c’è sempre l’uccellino suggeritore in questo processo. Poi pero’ Nucini s’è raccordato male. Ma anche qui c’è una falla: il numero che gli danno, una sim imballata quel 338xxx secondo quello che racconta, il 25 settembre 2003, era attivo dal 23 maggio 2003, quindi Fabiani non può dargli una scheda imballata, una delle tante bugie. Per attivare la scheda la prendi, la apri, chiami il 119, gli dai il numero e aspetti qualche giorno, poi fai una chiamata di almeno 20 secondi e poi la attivi. Gli è andata male ancora una volta, ma la colpa non è sua, è di chi gli ha suggerito il numero!
Ma come si chiama Racalbuto? La telefonata Moggi-Garuffi dove si innesterebbe l'ambientale con Racalbuto. La chiamata dura 3.33 e l'ambientale dura poco più di un minuto e anche qui con i tempi non ci siamo. Ma sentitela, la telefonata, perché alla fine Moggi dice: 'Ciao Albè', ma Racalbuto si chiama Salvatore. Io ho prodotto l’elenco degli arbitri e assistenti degli arbitri dove l’unico Alberto arbitro è un tale Castellani (credo) che ha arbitrato una mezza gara di serie B,
Ma il vero punto debole è che i contatti non corrispondono. Presidente, se io vi chiamo 5 volte, sul mio telefono ci saranno 5 chiamate in uscita, sul vostro 5 in entrata, ce ne fosse uno che corrisponda a questo criterio! Di Laroni ci dice di non sapere con certezza quante volte una scheda ha chiamato l’altra. Di Laroni si permette di dire che non sa quantificare questi contatti! E quando gli facciamo queste contestazioni, risponde: 'Si saranno parlati almeno una volta, ma che?! Facciamo a peso? Che pagliacci!
Partita Udinese-Brescia.
Sono contestate le ammonizioni di Pinzi, Muntari e Di Michele e l’espulsione di Jankulovski. In questo caso non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Abbiamo accertato ed
è stato detto più volte che Pinzi, Muntari e Di Michele non erano diffidati ed hanno giocato contro la Juventus, quindi qui... Jankulovski non fu espulso da Dattilo ma dall’assistente solo perché aveva dato un pugno in faccia a Mannini.
Lecce-Juventus 0-1. In questo caso l'atto fraudolento sarebbe il famoso sorteggio, già citato in precedente e questo nasce da una telefonata successiva tra De Sanctis e Manfredi Martino. Auricchio la descrive evidenziando il rapporto di amicizia tra l'arbitro e la Juventus, in quanto il De Sanctis ha un tono compiaciuto che sembra manifestare impunità. Stiamo parlando di magliette, De Sanctis dice che ne ha avute 23. Questa era una pressi di tutte le squadre. Alla domanda su accertamenti, ci rispondono accertamenti tecnici. Avranno contato le magliette! E allora, abbiamo sentito Del Piero, Zeman, Morganti, Ledesma e tutti hanno detto che il campo era pesante ma che si poteva giocare, che nessuno aveva chiesto di sospenderla. Ma era significativo anche quello che dice Morganti: le magliette gliele aveva portate Secco e non Moggi, ma Auricchio si guarda bene dal riferirlo. Moggi, questo mostro è sceso negli spogliatoi, ha salutato la terna e poteva farlo, e a Cennicola che gli diceva: 'Pensa che possa tornare a fare la Juve?', ha risposto: 'Sempre deve tornare!'. Ebbene, quella fu l’unica partita di Cennicola di quell’anno! E questo ci ha fatto un altro romanzo. E Cennicola si è preso un'imputazione e tra l’altro voleva la maglia di Ibra e De Sanctis gli ha dato quella di Zambrotta!
Fiorentina-Bologna. In questo caso l'atto fraudolento sarebbe costituito dal sorteggio e dalle ammonizioni pilotate. Per i pm il cavallo di battaglia è costituito da due telefonate, quella ambientale tra Moggi e Garufi, in cui si ipotizza ci sia Racalbuto e quella tra Moggi e Damascelli. In questo caso abbiamo accertato le seguenti cose: i famosi Nastase e Petruzzi non erano i titolari e avevano fatto 7 e 17 presenze su 35 gare, inoltre Gamberini non era diffidato. L'assistente Pirondini, ci ha detto, inoltre, che l’arbitro aveva arbitrato bene. Preferisco tralasciare la Moggi-Tosatti e la Moggi-Melli in cui Moggi dà giudizi negativi su De Sanctis. Sulla Moggi-Damascelli: Damascelli chiama Moggi e dice che 'abbiamo i tre difensori del Bologna squalificati' e Moggi non sa di chi si stia parlando. Qui un giornalista dice una stupidaggine al telefono e loro ci costruiscono un capo di imputazione!