confermato la frattura della 9ª e 10ª costola (che potrebbe bucare un polmone) e la forte contusione alla spalla destra.

Intanto simoncelli alla gazzetta dice che le cadute lo rendono piu forte

Lorenzo: “A Laguna Seca per accorciare su Stoner”
Il campione del mondo in carica della MotoGP, Jorge Lorenzo arriva a Laguna Seca, decima tappa del Motomondiale 2011 dopo la vittoria del Mugello ed e un secondo posto davanti al leader della classifica iridata piloti Casey Stoner. Il pilota maiochino della Yamaha punta a ridurre il gap dall’australiano e ci proverà in una pista che lo ha visto vincitore lo scorso anno: “siamo molto forti in questo momento ed abbiamo fatto un grande risultato sia al Mugello che al Sachsenring, cercheremo quindi di continuare a ridurre il nostro gap da Casey”.
Dopo lo splendido secondo posto conquistato in volata davanti al diretto avversario al titolo Stoner e nel giorno della vittoria di Dani Pedrosa in Germania, Lorenzo vuole ripetersi nel Gran Premio degli Usa 2011.
Il tracciato del Cavatappi è uno di quei circuiti favorevoli a Casey, ma lo spagnolo ha sempre fatto delle belle gare in Laguna, dove nel 2010 ha vinto: “Laguna Seca è sorprendente per lo stile americano e l’atmosfera, ma soprattutto grazie al cavatappi che penso sia la miglior curva di tutto il campionato. Non vedo l’ora di tornare in sella alla mia M1 e lottare per il titolo”.
Fonte:LePresse
Fonte:gazzettaStoner davanti a tutti già dalle prime libere
Al via il fine settimana del decimo appuntamento del Campionato del Mondo 2011, il Red Bull U.S. Grand Prix. Il circuito di Laguna Seca vede scendere in pista la classe regina, l'unica a prendere parte al round americano.
Cielo per lo più azzurro e temperature piacevoli accompagnano i 45 minuti a disposizione dei piloti per la prima sessione di prove libere: il layout tecnico e tortuoso del tracciato californiano non spaventano l'australiano di Repsol Honda Casey Stoner, al quale bastano solo 6 giri dei 19 totali completati per mettere a referto il tempo più veloce del turno. Stoner si piazza sulla linea più alta della tabella dei tempi forte del suo 1:22.300.
Alle sue spalle il compagno di squadra Dani Pedrosa (Repsol Honda), vincitore del precedente appuntamento del Sachsenring. Lo spagnolo, protagonista di un fuori pista all'altezza della curva 2 a 30 minuti dal termine, aspetta pazientemente l'ultimo giro a sua disposizione per far registrare un crono 102 millesimi più lento di quello di Stoner: per lui un 1:22.402.
Completa la top3 l'attuale Campione del Mondo Jorge Lorenzo (Yamaha Factory Racing), salito sul gradino più alto del podio nel round americano dello scorso anno. Il maiorchino percorre 24 tornate della pista statunitense prima di fermare il cronometro sul 1:22.420 al 14° giro, a 120 millesimi dalla testa.
Ben Spies (Yamaha Factory Racing) firma il quarto tempo più rapido della sessione: l'americano supera la linea d'arrivo con un miglior risultato personale pari a 1:22.806 (+0.506s). Definisci la top5 con lui il pilota italiano di Repsol Honda Andrea Dovizioso, autore di un 1:22.911 (+0.611s) che lo proclama l'ultimo capace di rimanere sotto la linea dell'1:23.
Il suo connazionale Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini) è 6° con un crono di 1:23.210 (+0.910s), seguito a ruota dalla coppia americana Hayden Edwards: il pilota Ducati chiude in settima posizione con un 1:23.297 (+0.997s), mentre l'uomo di Monster Yamaha Tech 3 arriva 8° forte di un tempo di 1:23.459, a 1.159s da Stoner.
Valentino Rossi (Ducati Team) sale in sella alla sua GP 11.1 e percorre 24 giri della pista californiana e alla penultima tornata supera la linea d'arrivo con un 1:23.467 (+1.167s) concludendo in nona piazza. Con l'italiano definisce il gruppo di testa lo spagnolo di Rizla Suzuki Álvaro Bautista che fa registrare un 1:23.529 (+1.229s).
Lo schieramento prevede poi Hector Barbera (Mapfre Aspar Team) in 11esima posizione (1:23.596), seguito dal francese di Pramac Racing Randy De Puniet (1:23.807) e dall'esordiente pilota inglese Cal Crutchlow (Monster Yamaha Tech3). Toni Elias (LCR Honda) è 14° con un 1:24.324, mentre Loris Capirossi (Pramac Racing), rientrato dopo l'infortunio di Assen, decide di scendere in pista nonostante la non perfetta forma fisica: l'italiano chiude in 15esima posizione con un crono di 1:24.566.
Karel Abraham (Cardion AB Motoracing), Hiroshi Aoyama (San Carlo Honda Gresini) e Ben Bostrom (LCR Honda) vanno ad occupare la parte finale della tabella dei tempi.
Meno male che era in crisi, che sentiva la pressione e nel confronto diretto ne usciva sempre sconfitto. Con un sorpasso Casey Stoner non solo ha conquistato la vittoria nella sesta edizione del Red Bull U.S. Grand Prix a Laguna Seca, ma ha lanciato un segnale importante nei confronti di Jorge Lorenzo per la corsa al titolo mondiale, portandosi ora a +20 in classifica prima della sosta estiva.
Il tutto è nato da un sorpasso da antologia a 6 tornate dalla bandiera a scacchi, all’esterno del curvone da 260 km/h subito dopo il traguardo: una manovra già anticipata nell’indimenticabile confronto con Valentino Rossi nel 2008 (ma pochi se lo ricordano), riproposta quest’anno a mettere il punto esclamativo, la ciliegina sulla torta per una vittoria semplicemente fantastica.
Insomma, Stoner perfetto su tutta la linea (ha amministrato gli pneumatici nella fase di stasi della contesa, trovando quel margine per la fuga decisiva nel rush finale), Jorge Lorenzo si accontenta di una seconda posizione in un week-end che lo ha visto grande protagonista, rimediando comunque 20 punti utili dopo la grande botta (e paura) della giornata di ieri.
Non c’è stato verso invece per Dani Pedrosa di ripetere l’impresa del Sachsenring; si aspettava una gara difficile, così è stato: per i primi 14 giri ha tenuto il passo di Lorenzo e Stoner, salvo poi dover alzare bandiera bianca con una spalla comprensibilmente dolorante.
Con il vantaggio accumulato ha potuto conservare la terza posizione su Ben Spies, che proprio al fotofinish ha beffato Andrea Dovizioso per la quarta piazza in un week-end amaro per i piloti di casa (Colin Edwards soltanto 8°, Ben Bostrom fuori per un problema tecnico). Non possono sorridere nemmeno al box Ducati: Valentino Rossi con la Desmosedici GP11.1 batte nel confronto diretto Nicky Hayden (con la “vecchia” GP11 standard) per la sesta posizione. Piccolo particolare, sono 30 i secondi di distacco dal vincitore su 32 giri percorsi: troppi per sperare in un miracolo per Brno, prossima tappa in agenda per il 14 agosto al rientro dalla (breve) sosta estiva dove cercherà l’ennesimo riscatto Marco Simoncelli, tornato ad essere “Sic and Destroy” con la quarta caduta di questa stagione.
MotoGP World Championship 2011
Laguna Seca, arrivo:
01- Casey Stoner – Repsol Honda Team – Honda RC212V – 32 giri in 43’52.145
02- Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing Team – Yamaha YZR M1 – + 5.634
03- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 9.467
04- Ben Spies – Yamaha Factory Racing Team – Yamaha YZR M1 – + 20.562
05- Andrea Dovizioso – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 20.885
06- Valentino Rossi – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP11.1 – + 30.351
07- Nicky Hayden – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP11 – + 31.031
08- Colin Edwards – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 45.502
09- Hector Barbera – Mapfre Aspar Team – Ducati Desmosedici GP11 – + 51.549
10- Hiroshi Aoyama – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 1’08.950
11- Karel Abraham – Cardion AB Motoracing – Ducati Desmosedici GP11 – + 1’09.132
12- Loris Capirossi – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP11 – a 1 giro
13- Toni Elias – LCR Honda MotoGP – Honda RC212V – a 1 giro
Fonte: bikeracing.it