Stagione 2012-2013: l'allenatore dell'Udinese

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Francesco Guidolin commenta il grande successo dell'Udinese contro l'Inter ai microfoni di Sky: "La gara di oggi è stata vibrante, accesa e vinta da chi ha sfruttato meglio la fiammata. L'Inter ha avuto più occasioni, poi sul 2-0 è stato tutto più facile. È stata una bella soddisfazione vincere, ma lo abbiamo fatto anche contro il Milan. Sono soddisfatto, avevamo lavorato bene in settimana e ho avuto buone sensazioni. Ora la salvezza è più vicina. L'espulsione di Juan Jesus? Ci ha avvantaggiato ma la chiave è stata il gol prima".

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Domenica in casa Udinese arriva la Fiorentina e, per il tecnico dell'Udinese Francesco Guidolin, la partita che attende i suoi sarà molto dura. Dopo la vittoria in campionato contro l'Inter, queste oggi le parole dell'allenatore dei friulani:

"Puntiamo alla salvezza ancora. Ne ero convinto prima e la mia tesi è stata ulteriormente rafforzata dai risultati dell'ultima domenica. Noi adesso dobbiamo restare umili, con la 'u' maiuscola però, cercando di fare il maggior numero di punti possibili e non lasciarci andare a pericolosi voli pindarici. L'Inter è alle spalle e il futuro prossimo porta si chiama 'Fiorentina'. Questo è un campionato in cui le prime 6-7 squadre saranno impegnate fino alla fine nella lotta per i quartieri nobili e il resto del gruppo avrà come obiettivo minimo quello dei 40 punti".

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L'Udinese sta tenendo in questi giorni qualche allenamento a porte chiuse, perciò Guidolin ha voluto scusarsi con i tifosi adducendo la seguente motivazione, che si può leggere sul sito ufficiale dei friulani: "Non vogliamo tenere allenamenti a porte chiuse e nemmeno abbiamo alcuna volontà di nascondere ciò che facciamo in allenamento.

Anzi, come è sempre accaduto da due anni e mezzo a questa parte, c'è il piacere da parte mia e di tutto il mio staff di rendere partecipi i nostri tifosi, pochi o tanti che siano, alle sedute quotidiane della squadra. Purtroppo in questo periodo il campo più agibile è quello più lontano dagli ingressi. Prometto, compatibilmente con le esigenze e le necessità della squadra, di provare a rendere possibile la visione degli allenamenti anche quando li svolgeremo su quel terreno ma non posso assicurarlo. Con i tifosi ci rivedremo presto".

Grande Mister

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La settimana scorsa abbiamo avuto un'altra prova di quanto è grande questo allenatore: Dopo il 3-0 dagli spalti cominciano gli 'olè'' del pubblico subito fermati da lui per non infierire.

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Il tecnico dell'Udinese Francesco Guidolin ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Fiorentina. Questo quanto raccolto da Udineseblog.it: "Io e i miei collaboratori abbiamo visto una Fiorentina scintillante domenica per 50 minuti. Ha confezionato palle gol pulite, ma invece che andare in vantaggio è andata sotto. Mi aspetto una Fiorentina con la rabbia della squadra che ha perso immeritatamente, che vuole trovare il piglio giusto, le coordinate che l'hanno resa la squadra rivelazione. Non è una sorpresa, visto i giocatori che ha. Il lavoro di scelta dei giocatori è stato fatto bene, Montella è bravo e i giocatori anche".


Sulle voci che lo avrebbero visto in passato sulla panchina della Fiorentina: "E' vero che ci sono rimasto male quando hanno scelto Prandelli, perché sembrava una cosa fatta per me. Però da allora a oggi sono passati diversi anni e non ho più nessun motivo per avere un sentimento diverso dal rispetto. E' acqua passata, non sono uno che ama polemizzare o che se la lega al dito. Hanno fatto un altro tipo di scelta, io ho fatto la mia strada, tutto qui. Nessun problema, nessuna polemica".


Su Pizarro e Muriel: "Pizarro è un grandissimo giocatore, equivale a Pirlo nell'economia della squadra, è un grande regista che fa giocare bene tutti gli altri. Ma Montella ha diverse possibilità di sostituzione, come Aquilani e Migliaccio. L'organico è tutt'altro che povero, ma è vero che Pizarro è un grande giocatore. Noi dobbiamo essere bravi a fare emergere le nostre capacità e non fare risaltare quelle degli altri. Su Muriel decido domani, abbiamo fatto le nostre prove. E' una coppia che può stare assieme se si divide una parte di lavoro che è indispensabile fare".


Sulla coppia Muriel-Di Natale: "E' di stimolo per tutti il fatto che un giovane si renda protagonista dando un contributo alla squadra. Lui nelle ultime due partite ha fatto due gol. Totò ha sempre avuto bisogno di un giocatore vicino a lui. Noi cercheremo di mettere vicino a Totò un giocatore che possa dialogare con lui. Lui ha bisogno di un giocatore che colleghi la mediana a lui. Fabbrini con la Fiorentina ha giocato una grande partita con la Fiorentina qui giocando in quel modo. Dobbiamo stimolare tutti e fare crescere tutti".

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Nel dopo-partita di Juventus-Udinese ai microfoni di Sky Sport è intervenuto il tecnico dei friulani Guidolin e ha dichiarato: "Pogba è forte, non solo per i gol, devo dire che ci troviamo di fronte a un prospetto importante. E' stata una serataccia, ero convinto che la mia squadra fosse in grado di fare la partita ma non abbiamo fatto praticamente niente.
C'è poco da aggiungere, loro hanno strameritato. Quando non abbiamo Di Natale che ci dà sicurezza nei movimenti indubbiamente è difficile per noi giocare, ma questo non basta a spiegare una serata in cui nei primi 15 minuti abbiamo fatto solo passaggi a loro. Non so spiegarmi questo match visto che eravamo in forma.
Peccato, è stata una brutta figura e basta. I bilanci sono rimandati alla fine della stagione, facciamo passare questa brutta giornata. Ho voglia di stare a Udine in futuro, vorrei rimanere nella mia società, nel mio ambiente anche con un altro ruolo. Buffon non ha fatto nemmeno una parata stasera, la colpa è mia, qualcosa non è stata preparata bene. Avevamo difficoltà nella gestione della palla, ma non voglio cercare alibi".

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(ANSA) - UDINE, 9 FEB - Antonio Di Natale non segna da tre turni, ma il tecnico dell'Udinese Francesco Guidolin rassicura tutti: 'Non lo vedo come un problema'. Inevitabile, però, per un attaccante come lui, che un'astinenza simile possa pesare: "Immagino che lui un po' nervoso lo possa essere - continua Guidolin - perché ci ha e si è abituato ad altro. Credo che l'influenza intestinale che lo aveva colpito lo abbia un po' debilitato. Si fa presto a far passare tre settimane'.

Vai Toto'

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Su Muriel, escluso dall'undici titolare contro il Torino: "Luis ha un talento importante, per non dire straordinario: può giocare in qualsiasi ruolo dell'attacco perché ha qualità non comunemente rintracciabili. Viene da un lungo infortunio e deve lavorare sodo per migliorare la condizione atletica, allenandosi con serenità dopo aver sofferto negli ultimi mesi: non si può pretendere che ritrovi la brillantezza nell'immediato".

Muriel appare ancora un po' troppo individualista: "Nell'uno contro uno ha dimostrato il suo valore, lo voglio più pronto dal punto di vista fisico: ho bisogno dei suoi rientri"

Difesa a tre o a quattro? Nelle ultime giornate l'Udinese ha provato moduli diversi: "Ho i centrali adatti per giocare a quattro; forse sugli esterni, dato che la squadra è stata costruita per giocare a tre, dovremo adattarci: dovremmo decidere se puntare su un terzino di spinta o di contenimento, a destra ad esempio sarebbero in ballottaggio Basta ed Heurteaux"

Domenica O'Mago è stato preferito a sorpresa a Muriel: "Maicosuel si è sempre fatto trovare pronto, meritava la chiamata: come gli altri sta sempre sull'attenti, ha vissuto bene professionalmente questo periodo non facile perché è stato tanto in panchina. Ci ha regalato un'ora di qualità, era il più adatto a fare il trequartista largo a sinistra, lui ha risposto positivamente. Le amichevoli servono proprio a trovare soluzioni alternative, oggi giocheremo con un 4-3-1-2, una variante che ho già testato anni fa e mi ha dato grandi soddisfazioni. Dobbiamo incrementare i tiri da fuori, dai 20-25 metri"

"Non so se Brkic sarà pronto col Genoa, devo parlarne coi medici, so che ha avuto problemi alla schiena in settimana e il suo recupero è stato rallentato".



Fonte: tuttoudinese.it

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Sul suo futuro, il tecnico friulano: « Il Napoli nel mio futuro? E' una novità... Ho sempre detto e continuo a sostenere che mi sento friulano, mi sento dell'Udinese. Sento questa maglia con un attaccamento forse raro nel mondo del pallone. Ho sempre detto che vorrei finire qui la mia carriera italiana, poi mi piacerebbe andare all'estero, lì si respira un'aria diversa ».