Si ritira la grande Trillini

[Rossazzurro]

PECHINO, 11 agosto - Alla sua quinta Olimpiade voleva lasciare di nuovo il segno nell’individuale, dopo l’oro di Barcellona ’92, i bronzi di Atlanta ’96 e Sydney 2000 e l’argento di Atene 200. Ma Giovanna Trillini non ce l’ha fatta. Sconfitta tra mille polemiche dalla sudcoreana Hyun Hee Nam in semifinale, la 38enne fuoriclasse jesina si è arresa anche nella finale di consolazione alla compagna di squadra Margherita Granbassi. La delusione, inutile nasconderlo, è tanta, anche perché l’arbitraggio della semifinale le ha lasciato l’amaro in bocca. Certo, le rimane l’ultimo obiettivo di una carriera straordinaria: la gara a squadre, dove può conquistare il suo quinto oro olimpico. Dopo Pechino, però, dirà addio alle pedane. Una grande perdita per la scherma azzurra. Ma adesso Giovanna potrà mettere la sua esperienza al servizio dei più giovani, magari facendo nascere qualche nuova campionessa in quella Jesi da cui viene anche Valentina Vezzali (e prima di loro un altro oro olimpico come Stefano Cerioni, attuale ct del fioretto maschile). Tutti usciti dalla scuola del mitico maestro Ezio Triccoli.

CARRIERA STRAORDINARIA - Elencare tutte le vittorie di Giovanna Trillini, nata a Jesi il 17 maggio 1970, è praticamente impossibile. Abbiamo già detto dei successi olimpici. Restano da elencare quelli mondiali ed europei. Per capire la grandezza del personaggio, basti pensare che la sua prima partecipazione a una rassegna iridata risale al 1986 a Sofia, dove con la squadra conquista un bell’argento. L’anno successivo a Losanna e a Denver nel 1989 è bronzo, quindi oro a Lione. Ed è proprio nel torneo francese che la marchigiana si prende il primo argento mondiale nell’individuale, per poi salire sul primo gradino del podio l’anno seguente a Budapest. Secondo oro individuale a Città del Capo nel 1997, quindi una serie di piazzamenti. Fino ai due fantastici bronzi di Torino 2006 e San Pietroburgo 2007, in entrambe le occasioni alle spalle di Vezzali e Granbassi. In totale, due ori individuali e sette a squadre, più una serie infinita di piazzamenti sul podio. A livello giovanile, poi, bisogna ricordare due ori a livello Under 20 e un oro a livello Under 17. Minore fortuna agli Europei, ma in questo caso si deve ricordare che le partecipazioni della Trillini al torneo continentale sono state poche, perché nella scherma è tradizione, a parte casi eccezionali, mandare le squadre B in questo tipo di manifestazione. Ricordiamo comunque un argento individuale e due ori e due bronzi a squadre, più due primi posti a livello Giovani. Pioggia di medaglie anche alle Universiadi. E, per non farsi mancare nulla, anche quattro Coppe del Mondo (19911, 1994, 1995 e 1998) e due titoli tricolori individuali.