eddai... scommetti che dopo la doppia sfida diremo che Ibra stecca i big match? Il paragone x me non esiste neanche.BaloDade ha scritto:Vd topic Chelsea-Juve
J. CESAR >> VAN DER SAR
MAICON > NEVILLE
CORDOBA > BROWN (probabilmente sarà Evans.. confermo il segno)
SAMUEL = FERDINAND (non ci sarà Samuel)
CHIVU = EVRA
ZANETTI => CARRICK
CAMBIASSO = SCHOLES
MUNTARI =< GIGGS
STANKOVIC =< ROONEY
ADRIANO < BERBATOV
IBRAHIMOVIC = C. RONALDO
BURDISSO < O' SHEA
VIEIRA => PARK
CRUZ = TEVEZ
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Re: Verso Inter-Manchester
Cruz = Tevez?BaloDade ha scritto:Vd topic Chelsea-Juve
J. CESAR >> VAN DER SAR
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Qui i confronti diretti son più complessi perchè i moduli parecchio diversi.
Vedo la difesa dell'Inter migliore nei singoli anche se nella sua interezza il Manchester ha dimostrato di diventare un fortino, coperto anche dai centrocampisti.
Cambiasso e Scholes son due mostri, inutile il paragone.. tutti li vorrebbero. Vedo più mobile Zanetti e lo preferisco a Carrick anche per esperienza, seppur l'ex Tottenham sia in condizioni super e possa trovare la porta.
Muntari e Giggs è il paragone tra due tipologie di calcio completamente differenti. Solo un pazzo preferirebbe Muntari come valore assoluto ma il confronto secco in questa partita non convince.
Per il sacrificio che fa e la capacità di trovare la porta preferisco Rooney a Stankovic. Berbatov è meglio di questo Adriano, nel confronto tra prime punte.. non mi sbilancio nel confronto tra stelle.
Nemmeno Angelo lo direbbe :Lol: :Lol: :Lol:
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Re: Verso Inter-Manchester
Speriamo che per una volta non li sbagli.19angelo85 ha scritto:eddai... scommetti che dopo la doppia sfida diremo che Ibra stecca i big match? Il paragone x me non esiste neanche.BaloDade ha scritto:Vd topic Chelsea-Juve
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CORDOBA > BROWN (probabilmente sarà Evans.. confermo il segno)
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Il segno = è effettivamente forzato.. è più una "speranza" (per quanto mi freghi poco) che una convinzione
La calma è la virtù dei morti.. al forte prima o poi girano e te mena.
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Re: Verso Inter-Manchester
BaloDade ha scritto: IBRAHIMOVIC = C. RONALDO
IBRAHIMOVIC <<< C. RONALDO
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Re: Verso Inter-Manchester
e fu cosi che ibra segnò una tripletta... :Lol: :Lol:
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Re: Verso Inter-Manchester
e poi magari esce ai quarti col porto...19angelo85 ha scritto:e fu cosi che ibra segnò una tripletta... :Lol: :Lol:
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Re: Verso Inter-Manchester
gianplecce ha scritto:e poi magari esce ai quarti col porto...19angelo85 ha scritto:e fu cosi che ibra segnò una tripletta... :Lol: :Lol:
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Re: Verso Inter-Manchester
In conferenza stampa Mourinho ha annunciato l'impiego di Santon come terzino sinistro.Dany87 ha scritto:Chivu potrebbe ritagliarsi un posto dopo l'ottima prestazione nel derby, anche se Mou lo preferisce centrale, e qui bisogna valutare la condizione di Samuel, assente oggi per un risentimento muscolare alla coscia sinistra, proprio quella dell'infortunio.
Santon rischi di bruciarlo se viene bevuto da Ronaldo...Tra l'altro oggi ha disputato una buona gara, ma ha perso due volte palla malamente a centrocampo, innescando contropiedi pericolosi (e sappiamo quanto sono veloci i giocatori del Manchester).
Anche se Maxwell ha perso davvero molte posizioni nella classifica di gradimento di Mourinho...
Maicon innamovibile, Cordoba oggi ha giocato bene, la sua velocità sarà fondamentale, senza dimenticarsi il sempre ottimo stacco nei colpi di testa.Bisogna quindi valutare i recuperi di Samuel e Chivu.
La più probabile secondo me è:
Maicon Cordoba Samuel Chivu
oppure
Maicon Cordoba Chivu Maxwell (Santon)
Dato per scontato l'impiego di Maicon i dubbi restano per la coppia centrale su cui Mourinho non si è sbilanciato in attesa di sapere le condizioni di Samuel.
Davanti formazione tipo con modulo a rombo con Zanetti, Cambiasso e Mauntari centrali, Stankovic tre-quartista, Ibra e Adriano davanti
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Re: Verso Inter-Manchester
Sono sicuro che Santon fara un figurone domani e dimostrera' tutto il suo valoreNicchio ha scritto:In conferenza stampa Mourinho ha annunciato l'impiego di Santon come terzino sinistro.Dany87 ha scritto:Chivu potrebbe ritagliarsi un posto dopo l'ottima prestazione nel derby, anche se Mou lo preferisce centrale, e qui bisogna valutare la condizione di Samuel, assente oggi per un risentimento muscolare alla coscia sinistra, proprio quella dell'infortunio.
Santon rischi di bruciarlo se viene bevuto da Ronaldo...Tra l'altro oggi ha disputato una buona gara, ma ha perso due volte palla malamente a centrocampo, innescando contropiedi pericolosi (e sappiamo quanto sono veloci i giocatori del Manchester).
Anche se Maxwell ha perso davvero molte posizioni nella classifica di gradimento di Mourinho...
Maicon innamovibile, Cordoba oggi ha giocato bene, la sua velocità sarà fondamentale, senza dimenticarsi il sempre ottimo stacco nei colpi di testa.Bisogna quindi valutare i recuperi di Samuel e Chivu.
La più probabile secondo me è:
Maicon Cordoba Samuel Chivu
oppure
Maicon Cordoba Chivu Maxwell (Santon)
Dato per scontato l'impiego di Maicon i dubbi restano per la coppia centrale su cui Mourinho non si è sbilanciato in attesa di sapere le condizioni di Samuel.
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Re: Verso Inter-Manchester
Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 22 Paolo Orlandoni.
Difensori: 2 Ivan Ramiro Cordoba, 6 Maxwell, 13 Maicon, 16 Nicolas Burdisso, 24 Nelson Rivas, 26 Cristian Chivu, 39 Davide Santon.
Centrocampisti: 4 Javier Zanetti, 5 Dejan Stankovic, 7 Luis Figo, 19 Esteban Cambiasso, 20 Sulley Muntari.
Attaccanti: 8 Zlatan Ibrahimovic, 9 Julio Cruz, 10 Adriano, 45 Mario Balotelli.
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Re: Verso Inter-Manchester
Le parole di capitan Javier Zanetti, alla vigilia di Inter-Manchester Utd, gara di andata degli ottavi della Uefa Champions League 2008-2009, in programma domani allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano (ore 20.45).
Come vede il Manchester United in questa stagione?
"Sappiamo di affrontare una grande squadra che sta ottenendo grandi risultati sia in campionato che in Champions, però sono fiducioso, ho fiducia in quello che possiamo fare noi. Siamo anche noi una squadra molto competitiva. Sarà una sfida fra due grandi club che vogliono continuare il loro cammino in Europa".
José Mourinho ha detto che quest'Inter ha il suo carattere e può farcela.
"Sì, è vero, siamo una squadra che punta in alto e che vuole migliorare ogni giorno di più. Credo che quella di domani sera sia una grande occasione per tutti noi: per dimostrare a tutto il nostro carattere e le nostre qualità".
Perché l'Inter in Europa non ha avuto gli stessi risultati positivi del campionato?
"Ora non dobbiamo pensare al passato, ma al presente e alla partita di domani. Abbiamo una grandissima opportunità per fare bene e faremo di tutto per poter continuare in questa competizione".
L'Inter, domani, affronterà la migliore squadra d'Europa e del mondo?
"È una delle squadre più forti. Però, ripeto, noi ce la possiamo fare".
È giusto dire che questa vigilia è stata preparata piu a livello psicologico che tattico e tecnico?
"È dall'inizio della stagione che prepariamo tutte le partite con grande attenzione e grande concentrazione. Lo stiamo facendo anche in questi giorni per il Manchester United, ma la nostra identità di squadra non cambia".
Per fermare Cristiano Ronaldo l'Inter avrà bisogno del miglior Javier Zanetti?
"Sappiamo che è un grande giocatore, che può sempre fare la differenza. Ma non servirà un solo giocatore, servirà come sempre una grande prova di tutta la squadra".
Come vede il Manchester United in questa stagione?
"Sappiamo di affrontare una grande squadra che sta ottenendo grandi risultati sia in campionato che in Champions, però sono fiducioso, ho fiducia in quello che possiamo fare noi. Siamo anche noi una squadra molto competitiva. Sarà una sfida fra due grandi club che vogliono continuare il loro cammino in Europa".
José Mourinho ha detto che quest'Inter ha il suo carattere e può farcela.
"Sì, è vero, siamo una squadra che punta in alto e che vuole migliorare ogni giorno di più. Credo che quella di domani sera sia una grande occasione per tutti noi: per dimostrare a tutto il nostro carattere e le nostre qualità".
Perché l'Inter in Europa non ha avuto gli stessi risultati positivi del campionato?
"Ora non dobbiamo pensare al passato, ma al presente e alla partita di domani. Abbiamo una grandissima opportunità per fare bene e faremo di tutto per poter continuare in questa competizione".
L'Inter, domani, affronterà la migliore squadra d'Europa e del mondo?
"È una delle squadre più forti. Però, ripeto, noi ce la possiamo fare".
È giusto dire che questa vigilia è stata preparata piu a livello psicologico che tattico e tecnico?
"È dall'inizio della stagione che prepariamo tutte le partite con grande attenzione e grande concentrazione. Lo stiamo facendo anche in questi giorni per il Manchester United, ma la nostra identità di squadra non cambia".
Per fermare Cristiano Ronaldo l'Inter avrà bisogno del miglior Javier Zanetti?
"Sappiamo che è un grande giocatore, che può sempre fare la differenza. Ma non servirà un solo giocatore, servirà come sempre una grande prova di tutta la squadra".
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Re: Verso Inter-Manchester
E dopo il capitano tocca a Josè....
Mourinho: crede che la Serie A italiana sia considerata meno importante rispetto agli altri campionati europei?
"No, credo siano competizioni molto diverse fra loro. La partita in Italia è più emozionante. L'Inter quest'anno ha 9 punti di vantaggio sulla diretta inseguitrice, sono abbastanza, ma può succedere ancora di tutto perché credo che la serie A stia davvero migliorando. Anche le squadre che non sono tra le prime posizioni in classifica come, ad esempio, Udinese, Fiorentina e Genoa, sono delle ottime squadre. Nove punti di vantaggio sono importanti, ma bisogna farne altri trenta. Io ho fiducia in questa squadra. E Ferguson è nella stessa mia condizione, vuole vincere anche lui".
Essendo stato, in passato, l'allenatore del Chelsea, che cosa significherebbe per Mourinho eliminare il Manchester United?
"Niente di speciale, anche se il mio avversario fosse di un altro paese per me sarebbe stata la stessa cosa. Una eventuale vittoria non mi darebbe un piacere speciale e diverso dagli altri. È stato molto facile per me preparare la partita, anche dal punto di vista psicologico: tutto è andato bene. La partita è nell'aria, c'è la giusta concentrazione e il giusto carico di adrenalina. Era tutto come mi aspettavo, in questo senso è stato un lavoro facile per me. Sono sicuro al 100% che loro sanno che sarà dura".
Crede che, domani sera, il Manchester United cambierà qualcosa nel suo modo di giocare?
"Tatticamente credo di sì. Ho guardato con molta attenzione tutte le partite precedenti che hanno giocato in Champions League e ho notato la tendenza della squadra a cambiare il proprio sistema di gioco. A seconda che giochi in casa o fuori, hanno un approccio diverso. Noi non faremo altrettanto. So che il Manchester non ha paura di noi, ma è chiaro che, questa partita, può anche perderla. Io so che loro possono perdere e loro lo sanno. E siccome lo sanno cambieranno il loro gioco più di noi. Noi giocheremo, più o meno, come abbiamo fatto in campionato, con il 4-4-2, con le due punte Adriano e Ibrahimovic e non abbiamo paura di dirlo. Loro hanno dei grandi giocatori, Berbatov, Rooney, tutti sono bravi giocatori ma... non credo che giocheranno tutti insieme (ndr.: sorride)".
Le squadre che in passato hanno affrontato il Manchester Utd, come ad esempio il Chelsea o il Barcellona, hanno cambiato il loro modo di disporsi in campo. Lo farà anche l'Inter?
"No non credo, loro sono bravi ma, ripeto, non possono giocare tutti insieme. Noi abbiamo il nostro gioco e lo manterremo, giocheremo con il 4-4-2, quattro in avanti, quattro al centro, Cambiasso, Zanetti, Stankovic e Muntari, due in avanti, Adriano e Ibrahimovic. Giocheremo in questo modo".
Crede che la squadra abbia una sorta di blocco mentale verso la Champions League?
"No, non credo. La Uefa Champions League è una competizione diversa dal campionato: nel secondo ci sono massimo tre, quattro squadre che possono lottare per vincere il torneo, in Europa è diverso, tutti possono vincere, quando si arriva a giocare nelle fase eliminatoria, ci possono essere anche dieci o dodici squadre hanno la giusta capacità e voglia per conquistare la Champions. Questo è il calcio. Nel 2004 il Manchester Utd è stato eliminato da una squadra piccola come lo era il Porto e nessuno avrebbe mai scommesso che poi il Porto avrebbe vinto tutto".
Il Milan, in passato, ha vinto di più in Europa rispetto all'Inter...
"Il passato è il passato, il futuro è futuro. Quello che il Milan ha fatto in passato è una grande cosa, ha vinto tanto. Ma ora l'Inter sta giocando in Champions League, Milan in Coppa Uefa. Non m'interessa il passato e nel presente pensiamo a noi. Ho detto ai giocatori di non rimanere dispiaciuti se, tra quindici giorni, l'Inter sarà eliminata dalla Champions League. Però, allo stesso tempo, possiamo pensare anche che tra quindici giorni potremmo festeggiare la qualificazione. Quello che ha fatto il Milan in passato è una grande cosa, ma noi non abbiamo paura e ora pensiamo solo a quello che ci aspetta".
Come vede questa partita dal punto di vista psicologico?
"La parte più facile del mio lavoro di questi giorni è stata questa: tutti i giocatori sono motivati, questa è una partita che tutti vorrebbero giocare, ma allo stesso tempo non credo che il Manchester venga qui per divertirsi, sono dei professionisti e hanno un allenatore fantastico con grande esperienza. Mi aspetto una grande partita, ma non credo che si possa decidere tutto domani sera. Una sfida di Champions così importante potrebbe anche decidersi in soli 90 minuti, come ho sentito dire da qualcuno".
Il Manchester è la squadra campione d'Europa, sono i migliori...
"I migliori saranno coloro che vinceranno la Champions, io non sono qui per parlare in modo negativo dei miei avversari, non lo farò mai, ma per parlare in modo positivo di noi. Javier Zanetti è stato corretto nel dire che noi prepariamo nello stesso modo tutte le partite e, anche questa volta, ci siamo preparati nel migliore dei modi. Abbiamo passato il Manchester ai raggi ics. Abbiamo studiato tutto nel dettaglio. Loro hanno sicuramente grandi qualità, ma noi possiamo farcela".
Quanto conterà l'esperienza nella scelta dei due difensori centrali?
"Secondo me l'esperienza non esiste o, comunque, non è in rapporto diretto con l'età del giocatore. Io ho visto giocatori di trent'anni sbagliare in modo incredibile e ragazzi di quindici fare cose incredibili, si vede subito se si tratta di giocatori di talento. La mia scelta dei difensori sarà in accordo con le qualità dell'avversario: per la trasferta contro il Lecce ho optato per Burdisso e Materazzi, come contro il Milan ho scelto Samuel e Chivu. Ora penso, ovviamente, a Maicon, un giocatore unico nel suo ruolo terzino destro. Poi, per gli altri tre, sceglierò in base alle caratteristiche degli avversari".
Quanto Mourinho sta aspettando questo appuntamento, il primo confronto fra il tuo ex calcio e il tuo calcio attuale?
"Non c'è differenza se al posto del Manchester ci fosse il Real Madrid o il Lione. Giochiamo per la prima volta nella fase eliminatoria. Tra 15 giorni l'Inter sarò o non sarà in Champions League, ma giocare con il Manchester United o con un'altra squadra non fa differenza. Io aspetto, aspetto e devo continuare ad aspettare. Mancano ancora più di 24 ore, ma devo aspettare. Staremo chiusi qui, non possiamo far altro che aspettare. Ci alleneremo un po', studieremo un po', rideremo tantissimo, perché ridere fa bene a tutti e aspetteremo la partita con una grande voglia di giocarla".
Ci sono possibilità di vedere Nelson Rivas in campo anche domani dopo la bella prova di Bologna?
"Sarà convocato. Quella contro il Manchester United è una sfida nella quale è importante avere difensori centrali anche in panchina. Non è il match ideale nel quale adattare a difensore un centrocampista o un terzino. So già nella mia testa chi giocherà e chi no".
Sir Alex Ferguson ha dichiarato, in un'intervista, che teme molto José Mourinho, sia per la sua capacità mediatica , sia per la sua capacità in campo. Teme di essere la sua 'bestia nera'?
"No, credo che non sia vero. È una persona con grande fiducia in sè stesso e nella sua squadra. Ha ragione ad avere questa fiducia perchè la sua squadra è fatta di grandi campioni. Alex Ferguson mi conosce e sa che molte volte il dominio che ha su tante squadre inglesi dipende dal fatto che, all'Old Trafford, lasciano il Manchester libero di giocare. Con noi, però, non sarà così. Ma lui è un allenatore di grande esperienza, se io sono tranquillo per questa sfida. Lui lo sarà ancora più di me perché ha grandissima personalità ed esperienza. Sarà un grande piacere per me rivederlo, e lo sarà anche per lui, perchè dal primo giorno che ci siamo conosciuti abbiamo sempre avuto un grandissimo rapporto e abbiamo rispetto l'uno dell'altro e voglio che continui così".
Su cosa ha dovuto lavorare Mourinho per far permettere all'Inter di migliorare in Europa?
"Vedremo domani. Vedremo all'Old Trafford se la squadra è migliorata o meno. Penso che per una squadra sia molto importante sapere quello che il suo allenatore pensa perché può essere influenzata in modo positivo o negativo dall'atteggiamento del proprio tecnico. Credo che per i miei giocatori sia facile capire la mia tranquillità, la mia fiducia, la non paura di giocare la partita e credo che questo possa influenzarli in modo positivo. Potevo pensare la partita in modo diverso e rischiare che la mia squadra perdesse la propria identità, con un avversario di questa qualità come il Manchester United. Per me è stato più importante lavorare sull'aspetto psicologico che su quello tattico, e quindi far capire alla squadra come giocare con la stessa identità, per lo stesso obiettivo, ovviamente parlando dell'avversario. Mi piacerebbe vedere la mia squadra giocare così bene come ha fatto in casa contro la Juventus, contro il Milan, contro la Roma, tutte partite contro una squadra con qualità, gare difficili con grande pressione mediatica, grande tifo e grande significato. In queste occasioni così importanti, la mia squadra ha risposto sempre molto bene per questo ho fiducia, ma il calcio è calcio, non si sa mai quello che può accadere. Però, ripeto, mi sembra che domani dopo la partita non potremo dire che è tutto chiuso e all'Old Trafford ce n'è sarà un'altra".
In questa settimana Carlo Ancelotti ha detto che lei è stato l'unico a considerare regolare il gol di Adriano...
"L'unico che considera il gol come un regalo è lui. È un grande allenatore perché un grande allentore gioca con le parole e con le emozioni e pensa che gli altri siano dei pirla. Se Carlo non parla di come ha vinto il primo derby, se non parla del fuorigioco di Kakà, lui dimostra chiaramente questo. Se parliamo di quello che è successo 24 ore fa, è una fortuna che Allegri sia un allenatore tranquillo. Se lui avesse una 'bocca grande', come me o come Carlo, ora staremmo parlando del gol di ieri, del fallo di Inzaghi che può avere tre giornate di squalifica come Adriano con la prova tv, potremo parlare di tante cose... Potremmo anche parlare del mancato cartellino rosso per Ambrosini nell'ultimo derby. Questo dimostra che Carlo è un allenatore fortunato, perché un allenatore fortunato è un allenatore vincente; anch'io ho vinto tanto perché sono fortunato e se Ambrosini non riceve il cartellino rosso, se questo episodio riesce a trasformare la partita da 3 o 4 a 0 in una partita di 2-1 o 2-2, allora sono stati fortunati. Però la fortuna è una qualità dei grandi".
Qual è la differenza più significativa tra Zlatan Ibrahimovic e Cristoano Ronaldo?
"Non si può fare paragoni. Sono due giocatori completamente diversi con una sola cosa in comune: sono entrambi grandissimi giocatori, tra i migliori del mondo. Ma le qualità e le caratteristiche di gioco sono impossibili da paragonare".
Giocherà Davide Santon?
"Sì".
Cristiano Ronaldo ha dichiarato che rispetta Mourinho e la sua preferenza per Ibrahimovic, ma i trofei sono a casa sua. Rispetta questa idea?
"Quello che lui ha detto è assolutamente vero. Lui ha vinto e ha meritato di vincere perché uno che gioca come lui e che realizza tanti gol, lo merita. Ibra non ha bisogno di motivazione, è diventato un giocatore altruista che lavora per la squadra, che solo pensa al 'noi' e non l'io', la sua unica preoccupazione è dare un grande contributo alla sua squadra per vincere questa partita: questo è l'Ibra di oggi. Poi, sicuramente, Cristiano Ronaldo vincerà ancora il Pallone d'Oro, ma è impossibile che, ad esempio, Ibra o Messi non lo vincano nel 2009, 2010 o 2011. Non lo so, so solo che mi pare impossibile che uno come Ibra non lo vinca, ma la cosa importante adesso è vincere domani e che adesso Ibra è un giocatore di squadra".
Come pensa di superare i problemi che l'Inter ha avuto nelle passate edizioni della Champions League?
"Io sono così, io allenavo una squadra piccola in Portogallo e giocavo contro il Benfica e il Porto, e preparavo la mia squadra sempre per vincere. Dopo ho allenato il Porto, il Chelsea e l'Inter: come posso pensare in modo diverso? Io sono così, i giocatori vivono con me per quasi l'intera giornata, stiamo insieme, impariamo tutti un po' di tutto, loro hanno la sensazione che il loro allenatore non ha paura, che ha fiducia, che vuole giocare la partita. Loro capiscono che cosa io sto provando. La risposta dei giocatori è stata sempre buona nelle grandi occasioni. Io non lo so con precisione, ma da quanti anni l'Inter non vinceva nello stesso campionato contro Juve e Milan e Roma. Non lo so, però sicuramente non è stato negli ultimi due o tre anni. Ora, credo sia più importante pensare a quello che possiamo fare e non quello che abbiamo fato. Adesso siamo primi in campionato e non perché pensiamo ogni giorno al fatto che nella scorsa stagione l'Inter ha vinto il campionato. Noi pensiamo all'oggi. Quello che è stato ieri è museo. Se il passato è stato bello, è chiaro che piace, ma ora abbiamo davanti a noi un grandissimo esempio: se Alex Ferguson pensa a quello che ha già vinto potrebbe fermarsi qui e non sarebbe uno tra i migliori allenatori. L'importante è pensare sempre a quello che si vuole vincere, non dico di dimenticare il passato, ma il passato è museo. Ora dobbiamo giocare questa partita pensando che l'Inter ha perso negli anni passati con il Valencia e il Villareal".
Mourinho: crede che la Serie A italiana sia considerata meno importante rispetto agli altri campionati europei?
"No, credo siano competizioni molto diverse fra loro. La partita in Italia è più emozionante. L'Inter quest'anno ha 9 punti di vantaggio sulla diretta inseguitrice, sono abbastanza, ma può succedere ancora di tutto perché credo che la serie A stia davvero migliorando. Anche le squadre che non sono tra le prime posizioni in classifica come, ad esempio, Udinese, Fiorentina e Genoa, sono delle ottime squadre. Nove punti di vantaggio sono importanti, ma bisogna farne altri trenta. Io ho fiducia in questa squadra. E Ferguson è nella stessa mia condizione, vuole vincere anche lui".
Essendo stato, in passato, l'allenatore del Chelsea, che cosa significherebbe per Mourinho eliminare il Manchester United?
"Niente di speciale, anche se il mio avversario fosse di un altro paese per me sarebbe stata la stessa cosa. Una eventuale vittoria non mi darebbe un piacere speciale e diverso dagli altri. È stato molto facile per me preparare la partita, anche dal punto di vista psicologico: tutto è andato bene. La partita è nell'aria, c'è la giusta concentrazione e il giusto carico di adrenalina. Era tutto come mi aspettavo, in questo senso è stato un lavoro facile per me. Sono sicuro al 100% che loro sanno che sarà dura".
Crede che, domani sera, il Manchester United cambierà qualcosa nel suo modo di giocare?
"Tatticamente credo di sì. Ho guardato con molta attenzione tutte le partite precedenti che hanno giocato in Champions League e ho notato la tendenza della squadra a cambiare il proprio sistema di gioco. A seconda che giochi in casa o fuori, hanno un approccio diverso. Noi non faremo altrettanto. So che il Manchester non ha paura di noi, ma è chiaro che, questa partita, può anche perderla. Io so che loro possono perdere e loro lo sanno. E siccome lo sanno cambieranno il loro gioco più di noi. Noi giocheremo, più o meno, come abbiamo fatto in campionato, con il 4-4-2, con le due punte Adriano e Ibrahimovic e non abbiamo paura di dirlo. Loro hanno dei grandi giocatori, Berbatov, Rooney, tutti sono bravi giocatori ma... non credo che giocheranno tutti insieme (ndr.: sorride)".
Le squadre che in passato hanno affrontato il Manchester Utd, come ad esempio il Chelsea o il Barcellona, hanno cambiato il loro modo di disporsi in campo. Lo farà anche l'Inter?
"No non credo, loro sono bravi ma, ripeto, non possono giocare tutti insieme. Noi abbiamo il nostro gioco e lo manterremo, giocheremo con il 4-4-2, quattro in avanti, quattro al centro, Cambiasso, Zanetti, Stankovic e Muntari, due in avanti, Adriano e Ibrahimovic. Giocheremo in questo modo".
Crede che la squadra abbia una sorta di blocco mentale verso la Champions League?
"No, non credo. La Uefa Champions League è una competizione diversa dal campionato: nel secondo ci sono massimo tre, quattro squadre che possono lottare per vincere il torneo, in Europa è diverso, tutti possono vincere, quando si arriva a giocare nelle fase eliminatoria, ci possono essere anche dieci o dodici squadre hanno la giusta capacità e voglia per conquistare la Champions. Questo è il calcio. Nel 2004 il Manchester Utd è stato eliminato da una squadra piccola come lo era il Porto e nessuno avrebbe mai scommesso che poi il Porto avrebbe vinto tutto".
Il Milan, in passato, ha vinto di più in Europa rispetto all'Inter...
"Il passato è il passato, il futuro è futuro. Quello che il Milan ha fatto in passato è una grande cosa, ha vinto tanto. Ma ora l'Inter sta giocando in Champions League, Milan in Coppa Uefa. Non m'interessa il passato e nel presente pensiamo a noi. Ho detto ai giocatori di non rimanere dispiaciuti se, tra quindici giorni, l'Inter sarà eliminata dalla Champions League. Però, allo stesso tempo, possiamo pensare anche che tra quindici giorni potremmo festeggiare la qualificazione. Quello che ha fatto il Milan in passato è una grande cosa, ma noi non abbiamo paura e ora pensiamo solo a quello che ci aspetta".
Come vede questa partita dal punto di vista psicologico?
"La parte più facile del mio lavoro di questi giorni è stata questa: tutti i giocatori sono motivati, questa è una partita che tutti vorrebbero giocare, ma allo stesso tempo non credo che il Manchester venga qui per divertirsi, sono dei professionisti e hanno un allenatore fantastico con grande esperienza. Mi aspetto una grande partita, ma non credo che si possa decidere tutto domani sera. Una sfida di Champions così importante potrebbe anche decidersi in soli 90 minuti, come ho sentito dire da qualcuno".
Il Manchester è la squadra campione d'Europa, sono i migliori...
"I migliori saranno coloro che vinceranno la Champions, io non sono qui per parlare in modo negativo dei miei avversari, non lo farò mai, ma per parlare in modo positivo di noi. Javier Zanetti è stato corretto nel dire che noi prepariamo nello stesso modo tutte le partite e, anche questa volta, ci siamo preparati nel migliore dei modi. Abbiamo passato il Manchester ai raggi ics. Abbiamo studiato tutto nel dettaglio. Loro hanno sicuramente grandi qualità, ma noi possiamo farcela".
Quanto conterà l'esperienza nella scelta dei due difensori centrali?
"Secondo me l'esperienza non esiste o, comunque, non è in rapporto diretto con l'età del giocatore. Io ho visto giocatori di trent'anni sbagliare in modo incredibile e ragazzi di quindici fare cose incredibili, si vede subito se si tratta di giocatori di talento. La mia scelta dei difensori sarà in accordo con le qualità dell'avversario: per la trasferta contro il Lecce ho optato per Burdisso e Materazzi, come contro il Milan ho scelto Samuel e Chivu. Ora penso, ovviamente, a Maicon, un giocatore unico nel suo ruolo terzino destro. Poi, per gli altri tre, sceglierò in base alle caratteristiche degli avversari".
Quanto Mourinho sta aspettando questo appuntamento, il primo confronto fra il tuo ex calcio e il tuo calcio attuale?
"Non c'è differenza se al posto del Manchester ci fosse il Real Madrid o il Lione. Giochiamo per la prima volta nella fase eliminatoria. Tra 15 giorni l'Inter sarò o non sarà in Champions League, ma giocare con il Manchester United o con un'altra squadra non fa differenza. Io aspetto, aspetto e devo continuare ad aspettare. Mancano ancora più di 24 ore, ma devo aspettare. Staremo chiusi qui, non possiamo far altro che aspettare. Ci alleneremo un po', studieremo un po', rideremo tantissimo, perché ridere fa bene a tutti e aspetteremo la partita con una grande voglia di giocarla".
Ci sono possibilità di vedere Nelson Rivas in campo anche domani dopo la bella prova di Bologna?
"Sarà convocato. Quella contro il Manchester United è una sfida nella quale è importante avere difensori centrali anche in panchina. Non è il match ideale nel quale adattare a difensore un centrocampista o un terzino. So già nella mia testa chi giocherà e chi no".
Sir Alex Ferguson ha dichiarato, in un'intervista, che teme molto José Mourinho, sia per la sua capacità mediatica , sia per la sua capacità in campo. Teme di essere la sua 'bestia nera'?
"No, credo che non sia vero. È una persona con grande fiducia in sè stesso e nella sua squadra. Ha ragione ad avere questa fiducia perchè la sua squadra è fatta di grandi campioni. Alex Ferguson mi conosce e sa che molte volte il dominio che ha su tante squadre inglesi dipende dal fatto che, all'Old Trafford, lasciano il Manchester libero di giocare. Con noi, però, non sarà così. Ma lui è un allenatore di grande esperienza, se io sono tranquillo per questa sfida. Lui lo sarà ancora più di me perché ha grandissima personalità ed esperienza. Sarà un grande piacere per me rivederlo, e lo sarà anche per lui, perchè dal primo giorno che ci siamo conosciuti abbiamo sempre avuto un grandissimo rapporto e abbiamo rispetto l'uno dell'altro e voglio che continui così".
Su cosa ha dovuto lavorare Mourinho per far permettere all'Inter di migliorare in Europa?
"Vedremo domani. Vedremo all'Old Trafford se la squadra è migliorata o meno. Penso che per una squadra sia molto importante sapere quello che il suo allenatore pensa perché può essere influenzata in modo positivo o negativo dall'atteggiamento del proprio tecnico. Credo che per i miei giocatori sia facile capire la mia tranquillità, la mia fiducia, la non paura di giocare la partita e credo che questo possa influenzarli in modo positivo. Potevo pensare la partita in modo diverso e rischiare che la mia squadra perdesse la propria identità, con un avversario di questa qualità come il Manchester United. Per me è stato più importante lavorare sull'aspetto psicologico che su quello tattico, e quindi far capire alla squadra come giocare con la stessa identità, per lo stesso obiettivo, ovviamente parlando dell'avversario. Mi piacerebbe vedere la mia squadra giocare così bene come ha fatto in casa contro la Juventus, contro il Milan, contro la Roma, tutte partite contro una squadra con qualità, gare difficili con grande pressione mediatica, grande tifo e grande significato. In queste occasioni così importanti, la mia squadra ha risposto sempre molto bene per questo ho fiducia, ma il calcio è calcio, non si sa mai quello che può accadere. Però, ripeto, mi sembra che domani dopo la partita non potremo dire che è tutto chiuso e all'Old Trafford ce n'è sarà un'altra".
In questa settimana Carlo Ancelotti ha detto che lei è stato l'unico a considerare regolare il gol di Adriano...
"L'unico che considera il gol come un regalo è lui. È un grande allenatore perché un grande allentore gioca con le parole e con le emozioni e pensa che gli altri siano dei pirla. Se Carlo non parla di come ha vinto il primo derby, se non parla del fuorigioco di Kakà, lui dimostra chiaramente questo. Se parliamo di quello che è successo 24 ore fa, è una fortuna che Allegri sia un allenatore tranquillo. Se lui avesse una 'bocca grande', come me o come Carlo, ora staremmo parlando del gol di ieri, del fallo di Inzaghi che può avere tre giornate di squalifica come Adriano con la prova tv, potremo parlare di tante cose... Potremmo anche parlare del mancato cartellino rosso per Ambrosini nell'ultimo derby. Questo dimostra che Carlo è un allenatore fortunato, perché un allenatore fortunato è un allenatore vincente; anch'io ho vinto tanto perché sono fortunato e se Ambrosini non riceve il cartellino rosso, se questo episodio riesce a trasformare la partita da 3 o 4 a 0 in una partita di 2-1 o 2-2, allora sono stati fortunati. Però la fortuna è una qualità dei grandi".
Qual è la differenza più significativa tra Zlatan Ibrahimovic e Cristoano Ronaldo?
"Non si può fare paragoni. Sono due giocatori completamente diversi con una sola cosa in comune: sono entrambi grandissimi giocatori, tra i migliori del mondo. Ma le qualità e le caratteristiche di gioco sono impossibili da paragonare".
Giocherà Davide Santon?
"Sì".
Cristiano Ronaldo ha dichiarato che rispetta Mourinho e la sua preferenza per Ibrahimovic, ma i trofei sono a casa sua. Rispetta questa idea?
"Quello che lui ha detto è assolutamente vero. Lui ha vinto e ha meritato di vincere perché uno che gioca come lui e che realizza tanti gol, lo merita. Ibra non ha bisogno di motivazione, è diventato un giocatore altruista che lavora per la squadra, che solo pensa al 'noi' e non l'io', la sua unica preoccupazione è dare un grande contributo alla sua squadra per vincere questa partita: questo è l'Ibra di oggi. Poi, sicuramente, Cristiano Ronaldo vincerà ancora il Pallone d'Oro, ma è impossibile che, ad esempio, Ibra o Messi non lo vincano nel 2009, 2010 o 2011. Non lo so, so solo che mi pare impossibile che uno come Ibra non lo vinca, ma la cosa importante adesso è vincere domani e che adesso Ibra è un giocatore di squadra".
Come pensa di superare i problemi che l'Inter ha avuto nelle passate edizioni della Champions League?
"Io sono così, io allenavo una squadra piccola in Portogallo e giocavo contro il Benfica e il Porto, e preparavo la mia squadra sempre per vincere. Dopo ho allenato il Porto, il Chelsea e l'Inter: come posso pensare in modo diverso? Io sono così, i giocatori vivono con me per quasi l'intera giornata, stiamo insieme, impariamo tutti un po' di tutto, loro hanno la sensazione che il loro allenatore non ha paura, che ha fiducia, che vuole giocare la partita. Loro capiscono che cosa io sto provando. La risposta dei giocatori è stata sempre buona nelle grandi occasioni. Io non lo so con precisione, ma da quanti anni l'Inter non vinceva nello stesso campionato contro Juve e Milan e Roma. Non lo so, però sicuramente non è stato negli ultimi due o tre anni. Ora, credo sia più importante pensare a quello che possiamo fare e non quello che abbiamo fato. Adesso siamo primi in campionato e non perché pensiamo ogni giorno al fatto che nella scorsa stagione l'Inter ha vinto il campionato. Noi pensiamo all'oggi. Quello che è stato ieri è museo. Se il passato è stato bello, è chiaro che piace, ma ora abbiamo davanti a noi un grandissimo esempio: se Alex Ferguson pensa a quello che ha già vinto potrebbe fermarsi qui e non sarebbe uno tra i migliori allenatori. L'importante è pensare sempre a quello che si vuole vincere, non dico di dimenticare il passato, ma il passato è museo. Ora dobbiamo giocare questa partita pensando che l'Inter ha perso negli anni passati con il Valencia e il Villareal".
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Re: Verso Inter-Manchester
Avrei voluto tifare Inter, davvero. Anche se mi sarebbe riuscito difficile comunque...
In ogni caso, più leggo le castronerie che dice Mourinho, più mi vien voglia di piazzargli una scarpata sulle gengive. Mi dispiace davvero per tutti gli interisti, ma mi auguro FORTEMENTE che i Red Devils diano una bella lezione del calcio a Mourinho.
Se domani cacciano Mourinho, vi giuro sulle mie palle che tiferei Inter. Ma finchè c'è quel pirla, lunga vita all'Utd :sisi:
In ogni caso, più leggo le castronerie che dice Mourinho, più mi vien voglia di piazzargli una scarpata sulle gengive. Mi dispiace davvero per tutti gli interisti, ma mi auguro FORTEMENTE che i Red Devils diano una bella lezione del calcio a Mourinho.
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Re: Verso Inter-Manchester
Ecco l'intervista a Ferguson :
Ferguson: "Passeremo noi"
Sir Alex Ferguson alla vigilia della loro tredicesima sfida in carriera con Josè Mourinho spera di migliorare una statistica che lo ha visto vincitore solo in due occasioni, una delle quali ai rigori. Ma pensa soprattutto all'Inter: "Ovviamente so come gioca e, per quello che ho visto nelle ultime partite, non credo cambierà molto domani. Piuttosto, forse cambierò qualcosa io visto che contro Josè ne ho vinte solo due su dodici..."
LARGO AI GIOVANI - Il baronetto scozzese che da 23 anni guida i Red Devils non vuole però dare troppo peso alle statistiche: "Penso poco a questo record negativo, ma è sempre meglio di dodici sconfitte...", osserva con un sorriso Ferguson, che ha parole di elogio per Mourinho: "Quando è arrivato a Londra, il suo Chelsea ha fatto un salto di qualità e ci ha presi in contropiede". E oggi Ferguson ne elogia la scelta di puntare su un giovane come Santon per una sfida tanto delicata. "Significa che ha molta fiducia in lui: poteva scegliere uno con più esperienza come Maxwell, ma fa bene perchè è giusto dare possibilità ai giovani che, per la mia esperienza, non deludono mai di fronte a grandi sfide, quando sanno che è la loro occasione di dimostare carattere".
DIFESA DA INVENTARE - A differenza di Mourinho, il tecnico del Manchester non dà lumi sulla sua formazione. Anche perchè ha diversi dubbi, soprattutto in difesa. Oltre allo squalificato Vidic, mancheranno Neville, Wes Brown e Rafael. Mentre Evans dovrà stringere i denti e l'acciaccato O'Shea probabilmente partirà solo dalla panchina. E se entrambi dovessero dare forfait? "Sarà il panico... È una situazione preoccupante ma è una grande sfida e cercheremo di dare il massimo", assicura Ferguson, pronto a passare dal 4-4-2 al 4-5-1.
BASTA UN GOL - "Se segniamo, abbiamo grandi possibilità di passare il turno, ma l'Inter è fortissima e sarà una gara incredibile", prevede il tecnico scozzese che in ogni caso darà le chiavi della corazzata in mano a Cristiano Ronaldo (già 16 gol in stagione), protagonista di una sfida a distanza con Ibrahimovic. "Ibra è la loro stella, è molto maturato e sta facendo una stagione strepitosa, ma Cristiano dal canto suo è fantastico e credo che avremo la meglio", si sbilancia Ferguson, sicuro che il suo campione non cadrà nel tranello del nervosismo se i nerazzurri lo martelleranno come accadde due anni fa nella sfida con il Milan: "È un giocatore diverso oggi, è maturato e non ci saranno problemi".
Mi sembra troppo sicuro e questo e un vantaggio per l'inter
Ferguson: "Passeremo noi"
Sir Alex Ferguson alla vigilia della loro tredicesima sfida in carriera con Josè Mourinho spera di migliorare una statistica che lo ha visto vincitore solo in due occasioni, una delle quali ai rigori. Ma pensa soprattutto all'Inter: "Ovviamente so come gioca e, per quello che ho visto nelle ultime partite, non credo cambierà molto domani. Piuttosto, forse cambierò qualcosa io visto che contro Josè ne ho vinte solo due su dodici..."
LARGO AI GIOVANI - Il baronetto scozzese che da 23 anni guida i Red Devils non vuole però dare troppo peso alle statistiche: "Penso poco a questo record negativo, ma è sempre meglio di dodici sconfitte...", osserva con un sorriso Ferguson, che ha parole di elogio per Mourinho: "Quando è arrivato a Londra, il suo Chelsea ha fatto un salto di qualità e ci ha presi in contropiede". E oggi Ferguson ne elogia la scelta di puntare su un giovane come Santon per una sfida tanto delicata. "Significa che ha molta fiducia in lui: poteva scegliere uno con più esperienza come Maxwell, ma fa bene perchè è giusto dare possibilità ai giovani che, per la mia esperienza, non deludono mai di fronte a grandi sfide, quando sanno che è la loro occasione di dimostare carattere".
DIFESA DA INVENTARE - A differenza di Mourinho, il tecnico del Manchester non dà lumi sulla sua formazione. Anche perchè ha diversi dubbi, soprattutto in difesa. Oltre allo squalificato Vidic, mancheranno Neville, Wes Brown e Rafael. Mentre Evans dovrà stringere i denti e l'acciaccato O'Shea probabilmente partirà solo dalla panchina. E se entrambi dovessero dare forfait? "Sarà il panico... È una situazione preoccupante ma è una grande sfida e cercheremo di dare il massimo", assicura Ferguson, pronto a passare dal 4-4-2 al 4-5-1.
BASTA UN GOL - "Se segniamo, abbiamo grandi possibilità di passare il turno, ma l'Inter è fortissima e sarà una gara incredibile", prevede il tecnico scozzese che in ogni caso darà le chiavi della corazzata in mano a Cristiano Ronaldo (già 16 gol in stagione), protagonista di una sfida a distanza con Ibrahimovic. "Ibra è la loro stella, è molto maturato e sta facendo una stagione strepitosa, ma Cristiano dal canto suo è fantastico e credo che avremo la meglio", si sbilancia Ferguson, sicuro che il suo campione non cadrà nel tranello del nervosismo se i nerazzurri lo martelleranno come accadde due anni fa nella sfida con il Milan: "È un giocatore diverso oggi, è maturato e non ci saranno problemi".
Mi sembra troppo sicuro e questo e un vantaggio per l'inter
IL TRAPIANTO E' VITA!
LFV-A-1^Div. Apertura 2010/11
LFV-A-1^Div. Apertura 2011/12
LFV-A-1^Div. Clausura 2012/13
Pulvirenti & Pitino fuori dal Calcio Catania
LFV-A-1^Div. Apertura 2010/11
LFV-A-1^Div. Apertura 2011/12
LFV-A-1^Div. Clausura 2012/13
Pulvirenti & Pitino fuori dal Calcio Catania
- Gooner
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- Messaggi:19013
- Iscritto il:22.07.08 - 12:33 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Re: Verso Inter-Manchester
Brutte notizie per il Manchester (o buone per l'Inter)
Vidic squalificato ma anche Evans non dovrebbe farcela.
Brown e Neville son già fuori, probabilissima difesa con 2 giocatori adattati e da brivido
Fletcher-Ferdinand-O'Shea-Evra davanti a Vds
Vidic squalificato ma anche Evans non dovrebbe farcela.
Brown e Neville son già fuori, probabilissima difesa con 2 giocatori adattati e da brivido
Fletcher-Ferdinand-O'Shea-Evra davanti a Vds
La calma è la virtù dei morti.. al forte prima o poi girano e te mena.