Conferenza stampa di Josè Mourinho
Mourinho: quali sono le condizioni di Dejan Stankovic?
"Sta bene e può giocare".
Contro la Reggina, pensa di cambiare il livello tattico dell'Inter?
"
Voi sapere già tutto. Giorno dopo giorno ho letto nei vostri giornali tutte le formazioni provate in allenamento, voi sapete che abbiamo iniziato la settimana lavorando con Adriano e Ibrahimovic in attacco, sapete anche che dopo abbiamo cambiato con Mancini, Ibrahimovic e Balotelli e sapete che, senza Stankovic, abbiamo lavorato con Jimenez. Voi sapete tutto. L'allenamento di oggi è stato l'unico nel quale non abbiamo lavorato sull'organizzazione di gioco e sulla tattica, e da questo è facile capire il tipo di opzioni che abbiamo. Adriano non è convocato, sono disponibili Cruz, Crespo, Ibra e Balotelli, piu Mancini e Obinna, vedremo ma sicuramente in difesa giocheranno Rivas e Cambiasso e, per questo, non avremo Cambiasso a centrocampo".
Sono vere le cose che alcuni colleghi hanno messo in evidenza assistendo agli allenamenti?
"Si".
Questo la infastidisce?
"No, non mi da fastidio ma non capisco il motivo per fare delle domande che sarebbero normali e opportune se fosse tutto chiuso con l'impossibilità di sapere quello quello che succede durante l'allenamento. In quel caso queste sarebbero rivolte per conoscre qualcosa che non si sa, ma voi sapete già tutto. Mercoledì abbiamo provato il 4-4-2 con Adriano e Ibrahimovic davanti, giovedì e venerdì è stato diverso, abbiamo perso Stankovic e abbiamo lavorato con Jimenez a centrocampo, abbiamo lavorato tanto sull'aspetto difensivo con Cambiasso, Maicon e Santon e, se oggi l'allenamento era aperto, non lo era per voi ma per i tifosi che vogliono essere sempre accanto alla squadra. Non c'è nessun segreto, l'unico è quello realtivo alla mia decisione di giocare in un modo o in un altro. Questo è il mio unico segreto".
Si parla tanto di un incontro tra Mourinho e Moratti. Per quando è in programma?
"Forse abbiamo già avuto questo incontro, chi lo sa...".
È vero esiste una lista dei giocatori che resteranno e di quelli che andranno via?
"No, c'è una filosofia".
Ha ricevuto, in totale, circa 35 mila euro di multa. Che cosa ne pensa? Avrebbe preferito una squalifica?
"Se mi avessero detto che i soldi delle multe servono a dar da mangiare ai bambini affamati, mi avrebbero potuto multare anche del doppio perchè io, fortunatamente, sono fuori da questo mondo difficile. Però sembra che non sia così, che questi soldi non servano per i bambini affamati o per i paesi in difficoltà o per le famiglie in difficoltà, e per questo non mi piace tanto la cosa. Ma se si potrebbe fare qualcosa in questo senso e decidere che questo tipo di multe vadano a finire in una giusta direzione o, come minimo, vengano utilizzati questi soldi per costruire un campo di calcio per i bambini che vivono in difficoltà".
Mino Raiola, procuratore di Maxwell, ha parlato del rapporto tra lei e il brasiliano dicendo che ci sono delle discordanze su come lui può giocare in questa Inter...
"Chi è che ha parlato?"
Raiola, il procuratore di Maxwell
"Non conosco il procuratore. Non commento le sue parole. Un procuratore è un procuratore, io non parlo con il procuratore di Maxwell, parlo con Maxwell".
Ieri Roberto Mancini è tornato a parlare dopo circa otto mesi. Lo vede un pò come un'ombra, avendo ancora tre anni di contratto con l'Inter?
"No".
L'ha lasciato indifferente quello che ha dichiarato?
"Si. Lui ha tre anni di contratto con l'Inter e io due".
Come mai non ha utilizzato Julio Cruz e Hernan Crespo in Champions League?
"Cruz ha giocato in casa con il Manchester. Crespo ha segnato un gol contro la Roma in campionato".
Come vede Maxwell in questo momento?
"Relativamente a Maxwell dico solo una cosa, molto semplice ed è la stessa che dicono tutti i tifosi a San Siro tranne voi che volete fare polemica. L'unico colpevole della situazione di Maxwell è Santon, non è Mourinho, non è Maxwell, non è il procuratore, nè nessun'altro. E se si vuole fare un pò di polemica, vi chiedo solo che cosa pensereste se io, in questo momento così brillante per Santon, decidessi di tenerlo fuori dal campo per fare felice il procuratore di Maxwell. Che direste? Questo 'bambino' (ndr.: Santon) è adatto a giocare quindici anni con l'Inter al più alto livello, per il suo rendimento in campo, per il fatto che ha dimostrato di saper crescere partita dopo partita quando solitamente un calciatore giovane un giorno gioca una grande partita e un altro giorno non gioca molto bene. Dopo spetta all'allenatore decidere se dare continuità o meno allo sviluppo delle sue capacità, e potrebbe arrivare un momento nel quale potrei decidere che è meglio farlo riposare o che è meglio farlo uscire dalla scena principale. Il bambino gioca una, due, tre, quattro, cinque dieci docidi partite, gioca contro il Milan, la Roma, il Manchester United, contro Cristiano Ronaldo e i giocatori più importanti, e sembra che abbia dieci o trent'anni di esperienza. Ripeto, è lui l'unico colpevole. Almeno questa volta non si può dire che sia Mourinho ad esserlo".
A fronte delle continue indiscrezioni sul suo futuro, qualcuno si aspetta che Mourinho dica che sta benissimo all'Inter. È il caso di ribadirlo?
"Non c'è bisogno, perchè dovrei dirlo? Mourinho pensa a una sola cosa in questo momento: a vincere lo scudetto e a nient'altro".
Domani l'Inter affronterà l'ultima squadra in calssifica, la Juventus giocherà contro la Roma. Sarà il momento decisivo per vincere lo scudetto?
"No, noi abbiamo semplicemente bisogno di 23 punti. Non abbiamo bisogno di aspettare il risultato della Juventus, di essere preoccupati per questo e neppure di essere davanti alla tv per sapere se la Juve vince o perde. Abbiamo bisogno solo di cponquistare 23 punti. Se domani dopo la partita, in conferenza stampa, potrò dire che cii mancano 20 punti per essere campioni, allora sarò felice. Questo è il nostro modo di pensare e deve essere così. Purtroppo per la Juventus, loro non possono pensarla in questo modo perchè devono vincere tutte le partite e aspettare il risultato dell'Inter. L'Inter no, l'Inter deve conquistare i suoi punti, ha anche un piccolo margine per perderne qualcuno, ma non ha bisogno di essere preoccupata dal risultato delle altre squadre, è questo il privilegio di chi è davanti. Ovviamente non significa che questa squadra sia già campione, ma è solo un modo diverso di pensare la competizione".
Mourinho ha lanciato Balotelli e Santon, Francesco Bolzoni a che punto è?
"No, Balotelli non l'ho lanciato io, è stato Roberto Mancini a farlo esordire. Io sono responsabile del secondo momento di Mario, perchè è stato fuori squadra per tanto tempo e adesso la mia responsabilità e solo sul secondo periodo. Bolzoni lavora, è un bravo ragazzo, un grande professionista ma, purtroppo, non ha ancora avuto possibilità di giocare. È stato convocato tante volte, ma non ha ancora avuto la sua possibilità, sicuramente arriverà. Devo dire poi che ci sono ancora altri giocatori della Primavera che al momento non credo siano ancora in condizione per giocare con la prima squadra, ma in futuro lo saranno sicuramente. Potranno iniziare a lavorare con noi nella prossima stagione come ha fatto Santon, potranno iniziare ad allenarsi con la prima squadra perchè è stato questo che è successo con Davide. E non penso ad un allenamento con la prima squadra una volta a settimana o una volta al mese, intendo lavorare in modo totalmente integrato perchè sicuramente la maturazione avviene in un modo molto più veloce. Ci sono due, tre giocatori della Primavera che credo siano adatti a iniziare la preparazione con noi in estate".
Che cosa ha pensato dopo la vittoria del Liverpool sul Manchester Utd per 4-1?
"Niente, che avrei dovuto pensare? Non capisco la tua domanda".
Nel girone di andata si schierò contro i tifosi che insultavano Materazzi, la stessa cosa sta accadendo adesso con Balotelli. Come pensa si possa affrontare il razzismo?
"Non sono io l'uomo ideale per parlare di questo".
Ma perchè per Marco Materazzi si è esposto e per Mario Balotelli no?
"Perchè quello è accaduto con Materazzi è stato qualche mese fa, adesso siamo in un altro momento e le persone cambiano. Anche io posso cambiare".
La preoccupa il fatto di dovere rinunciare a Cambiasso davanti alla difesa, essendo costretto a schierarlo più dietro?
"Ho veramente grande fiducia nella squadra domani. Abbiamo lavorato molto bene, sappiamo quello che dobbiamo fare in campo e la squadra sa che l'obiettivo è quello di fare sempre più punti e, partita dopo partita, pensare che ci mancano sempre meno punti per arrivare allo scudetto. La squadra è molto concentrata e, contro la Fiorentina, si è vista esattamente questo tipo di mentalità nell'affrontare una partita piena di difficoltà. Per questo ho grande fiducia e, quello che Cambiasso non potrà dare al centrocampo, lo darà più indietro. Quando Esteban gioca in difesa la squadra ha grande sicurezza, ha un posizionamento molto efficace in campo, la sua voce è importante per l'organizzione della squadra. E poi ci garantisce una buona uscita della palla perchè tecnicamente è bravissimo a uscire con la palla dal reparto arretrato. Ripeto, quello che perderemo a centrocampo, lo guadagneremo in ugual misura in difesa. Il campionato è fatto di momenti del genere, è fatto di difficoltà. Inoltre ho grande rispetto per la Reggina, una squadra in difficoltà che fino alla fine cercherà di trovare i punti necessari per salvarsi e che verrà a San Siro con grande motivazione. Però, con questo rispetto, dico che la mia squadra ha la capacità per risponedere bene domani".
A centrocampo potrebbero esserci due giocatori al posto di Esteban Cambiasso?
"A centrocampo ci saranno tre o quattro giocatori, ma mi sembra piò ovvio giocare con tre uomini in quella zona".