Juventus-Inter 1-1

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Re: 32° Giornata :Juventus-Inter

Messaggio da Dany87 » 17.04.09 - 13:37

L'undici titolare dovrebbe essere questo:

J.Cesar
Santon Cordoba Samuel Chivu
Zanetti Cambiasso Muntari
Cruz Ibra

Pare scontato che se Samuel sta bene giochi lui al centro con lo spostamento di Chivu sull'out di sinistra.Davanti salgono le quotazioni di Cruz, spesso castigatore della juve.In panchina, oltre al secondo portiere Toldo, Maxwell, Materazzi, Figo, Vieira, Crespo e Balotelli.Occhio a Figo, che ho sentito parecchie voci che lo vogliono titolare con l'arretramento di Stankovic al posto di Muntari.Difficilmente vedremo questa soluzione, o almeno lo spero.
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Re: 32° Giornata :Juventus-Inter

Messaggio da Gooner » 17.04.09 - 13:54

In 10?
:confused:

Stimate proprio la Juve, a quanto pare :asd:
La calma è la virtù dei morti.. al forte prima o poi girano e te mena. :mrgreen:

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Re: 32° Giornata :Juventus-Inter

Messaggio da 19angelo85 » 17.04.09 - 14:10

:lol: :lol:

Manca Stankovic dai.. :mrgreen:

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Re: 32° Giornata :Juventus-Inter

Messaggio da 19angelo85 » 17.04.09 - 14:34

:intervista: Conferenza di Josè Mourinho

Mourinho: dopo Inter-Juventus disse di aver capito che cosa fosse l'interismo. Che cosa intendeva?
"Dopo la vittoria nella gara di andata, ho visto una gioia oltre il normale, una gioia che non scaturisce unicamente dal fatto di aver vinto una partita importante, ma è qualcosa in più e una persona che arriva dall'estero non può capirlo subito. Prima pensavo fosse quella contro il Milan la partita più emozionante per i tifosi nerazzurri, ma da quel giorno ho capito che non era così, ma fortunatamente questa non è la mia cultura: non sono nato nè cresciuto nella rivalità tra queste due squadre e credo sia meglio vivere questa situazione da vicino, però non completamente dentro questa realtà. Per questo motivo, quella di domani per me sarà solo una partita in più di campionato, una gara nella quale avrò la stessa tranquillità e lo stesso equilibrio di qualsiasi altra. Questo per un allenatore può essere solo positivo perchè ci sarà un atmosfera calda e se io riuscirò a essere freddo e razionale come al solito, sarà meglio per il mio lavoro".

Dopo la famosa telefona, Claudio Ranieri l'ha più sentito? Avete chiarito?
"No, non ho bisogno di chiarire nulla. Per me non c'è nessun problemi. I problemi nel calcio hanno inzio oggi e finiscono domani, dopodomani è un altro giorno e se non fosse così dopo sei mesi non si avrebbero più amici, ma solo nemici. Con me non è così: se c'è un problema oggi, domani è già finito e dopodomani è un altro giorno. Io sarò a Torino per giocare, nè per creare problemi nè per trovare soluzioni. Andrò solo per giocare una partita in più sulle 38 totali che dobbiamo giocare per il campionato".

Questa settimana, forse per la prima volta, Cobolli Gigli ha dichiarato che lo scudetto per la Juventus è ormai una chimera. È solo scaramanzia?
"No, non voglio commentare quello che dicono gli altri. Non sono mai influenzato dalle parole altrui: se loro dicono che possono vincere lo scudetto o dicono che lo scudetto si allontana, nella mia mentalità, nel mio modo di pensare, non cambia nulla. Per me è importante quello che pensiamo noi, non quello che pensano gli altri e noi pensiamo che il calcio sia matematica, che le decisoni nel calcio sono semplici e matematicamente l'Inter non è ancora campione d'Italia. Dobbiamo arrivare a una situazione nella quale siamo matematicamente campioni. Questo è il mio modo di pensare e credo sia quello di tutti perchè non ho mai visto una squadra o un giocatore festeggiare la vittoria di un campionato prima di averlo conquistato matematicamente. Ovviamente le loro parole sono cambiate con il passare del tempo: durante la sosta, dicevano che avrebbero attaccato lo scudetto, che l'Inter avrebbe perso punti, che erano una squadra da Champions League e avrebbero puntato su quella, che avrebbero aspettato la gara di Torino per cambiare il corso del campionato, adesso dicono che l'obiettivo è la Coppa Italia, però mi sembra normale. Le persone devono giocare con le parole e loro sono bravi. Poi, dopo che si è giocato con le parole, si gioca con le emozioni e chi fa questo è furbo e intelligente. Mi sembra che stiano facendo un gran lavoro, tutti, e per questa ragione non sono molto d'accordo quando loro definiscono questa partita importante per l'orgoglio, per salvare la faccia, perchè si usano queste espressioni quanto non hai fatto tutto il possibile, ma invece mi sembra che loro l'abbiano fatto dall'inizio del campionato".

L'eventuale assenza di Alessandro Del Piero tra i titolari potrebbe rendere la Juventus meno forte?
"La Juventus ha quattro attaccanti di grande qualità: Trezeguet, Iaquinta, Amauri e Del Piero sono quattro che potrebbero giocare in qualsiasi squadra. Per questo l'allenatore ha la possibilità di cambiare a seconda del momento, delle sue idee, a seconda della partita, del modo in cui pensa di poter creare difficoltà all'avversario. Se la Juve avesse Del Piero, Trezeguet e altri due attaccanti scarsi è ovvio che giocherebbero sempre e solo loro due, ma se una squadra ne ha quattro di qualità, si può agire in un modo diverso: sono tutti bravi, con caratteristiche diverse ma tra i quattro, Del Piero, è uno dei più forte, sicuramente".

Mourinho: pare che l'Inter stia dominando un campionato che ha meno valore rispetto a quello inglese. È così veramente o lo è solo perchè lo sta vincendo l'Inter che ha meno appoggi mediatici rispetto ad altri club? Inoltre, in cosa il calcio italiano potrebbe migliorare?
"A quest'ultima domanda non posso rispondere. Siamo in un paese di bravissimi allenatori, un Paese nel quale c'è solo un tecnico straniero e tutti gli altri conoscono molto meglio il calcio italiano rispetto a lui. Durante questa stagione ho imparato che ogni parola che ho pronunciato, che magari pensavo potesse essere positiva, è sempre stata interpretata in modo negativo. Non voglio far la guerra a nessuno. Per questo dico che, quella che mi è stata posta, non è una domanda per me.
Per quanto riguarda la prima parte della stessa domanda, invece, posso dire che non credo sia conseguenza della qualità campionato, ma di quello che è successo in Europa negli ultimi anni. È abbastanza normale che si dica che gli altri campionati sono migliori di quello italiano se si considerano queste cose: per la seconda volta consecutiva arrivano tre squadre inglesi nelle semifinali di Champions League, competizione per la quale per il secondo anno cosecutivo può esserci una finale inglese, non c'è nessuna squadra italiana neanche in Coppa Uefa. Questo si riflette facendo un'analisi più generale e più europea, che non si riferisca solo alla qualità dei campionati, ma si concentri maggiormente sull'immagine generale del calcio. Io, però, conosco gli altri campionati, ho allenato in Portogallo, in Inghilterra e in Spagna. E non sono d'accordo sul fatto che in Italia non ci sia il miglior campionato. Negli altri paese, infatti, ci sono due, tre squadre veramemnte forti e dopo c'è una differenza molto grande tra tutte le altre. Il campionato italiano forse non ha queste squadre veramente fortissime, che fanno la differenza anche in Europa, però le gare che si succedono ogni domenica fanno che questo campionato sia il più difficile. Posso dire di aver vinto il campionato in Inghilterra per aver battuto Manchester United, Liverpool e Arsenal. In Italia invece vince chi ha battuto il Lecce, il Genoa, il Palermo e il Cagliari, ovvero vince chi settimana dopo settimana ha conquistato i punti che gli permettono di arrivare allo scudetto. Se arriverà lo scudetto dell'Inter, lo sentirò dentro di me come un grande campionato e una cosa importante per noi".

Alessandro Del Piero ha dichiarato di non invidiare nulla all'Inter. Se Mourinho fosse al posto del capitano della Juventus invidierebbe qualcosa all'Inter?
"Sì. In questo momento credo che si debba invidiare il fatto che l'Inter sia prima in campinato con 10 punti sulla seconda. Se Del Piero parla del suo passato e di tutto quello che ha fatto con la Juventus, penso che lui abbia ragione. Che cosa avrebbe potuto fare nell'Inter che non abbia già fatto nella Juve? Niente, ha fatto praticamente tutto. Purtroppo non ha mai vinto un Pallone d'Oro, però quello lo vince solo un giocatore all'anno. In ogni caso penso che Del Piero abbia fatto tutto quello che poteva fare con la Juventus. Però, in questa stagione, può invidiare il fatto che noi siamo 10 punti avanti, e questo è un numero che non si può commentare perchè una squadra che ha questo vantaggio nei confronti di un'altra è sicuramente in una posizione di privilegio".

Mourinho ha sempre detto che sta cercando di costruire la mentalità di una squadra capace di aver già vinto la partita prima ancora di giocarla: domani si aspetta un Inter così oppore con 10 punti di vantaggio possiamo aspettarci una gara di attesa da parte della sua squadra?
"Rispondo sempre allo stesso modo: in campionato vince la squadra migliore e non è la competizione nella quale sono maggiormente importanti i dettagli. In una partita puoi essere fortunata e nell'altra un pò meno, una partita la giochi con il sole e l'altra con la pioggia, in una gara hai i giocatori importanti squalificati e nell'altra ce li ha il tuo avversario, in una parte della stagione puoi avere tre-quattro giocatori importanti fuori forma e quattro mesi dopo può essere il tuo avversario a ritrovarsi nella stessa situazione. Ripeto, il campionato non è una competizione di dettagli, è una maratona di 10 mesi e 38 partite. Vince una squadra sola, e lo fa con un punto di vantaggio, con dieci, facendo bene nelle partite più importanti o perdendo i derby o quelle che hanno più attenzione mediatica, non cambia nulla. Alla fine uno solo è campione e quello ha sempre meritato. Questi sono il mio obiettivo e la mia sfida. Non penso che una sqaudra con 10 punti di vantaggio abbia bisogno di affrontare una partita pensando di essere la migliore o più brava dell'avversario diretto o di poter vincere sicuramente. Non è importante conquistare il campionato con una vittoria in casa del diretto avversario, la cosa più importante è essere campioni. Però la partita di domani, fuori da questo contesto globale, è una gara che vogliamo vincere e, soprattutto, che vogliamo giocare. Abbiamo a disposizione due risultati, perchè anche il pareggio può essere positivo per noi, però se qualcuno mi garantisse ora un punto senza giocare domani, io non accetterei perchè voglio il piacere di giocare una gara storica, importante. Anche i giocatori vogliono giocare, e se per la Juventus è importante per diverse ragioni, per noi lo sarà perchè è una partita di campionato e, come sempre, vogliamo vincerla. Essere campione per uno o per dieci punti di vantaggio per me è la stessa cosa, conta essere campioni. Però preferisco esserlo con 13 punti di vantaggio che con uno. Domani noi andremo a Torino per vincere la partita".

È davvero troppo più forte l'Inter o gli avversari che inseguono hanno solo sbagliato più della sua squadra?
"Abbiamo sbagliato anche noi: ad esempio abbiamo perso 10 punti in casa. Non abbiamo mai perso a San Siro, però abbiamo pareggiato cinque volte. Il campionato è fatto di momenti positivi e momenti negativi, per me è importante conquistare punto dopo punto. Perche ne abbiamno fatti così tanti? Perchè siamo più forti degli altri, o perchè siamo stati più forti degli altri fino ad ora. Abbiamo avuto un pò di fortuna come tutti, però ricordo anche grandissime nostre partite di campionato, molto significative per capire e per spiegare l'Inter. Penso alle gare in trasferta a Catania dove siamo stati più di un'ora in 10 contro 11 e dove abbiamo ottenuto una grande vittoria, a Palermo, una grandissima vittoria, contro Roma e Lazio, due gare straordinarie fuori casa, i tre punti contro il Genoa in casa loro, dove per ottenere i tre punti devi disputare una grande gara. Forse contro il Genoa non abbiamo giocato una grande gara, però in quell'occasione i nostri avversari non sono riusciti a correre così velocemente come al solito. Vi siete chiesti il perchè? Perchè l'Inter ha giocato la gara che voleva giocare. Per questo dico che l'Inter ha fatto delle grandi partite. Nel nostro stadio, poi, abbiamo disputato grandi incontri contro il Milan e la Juve e il 3-3 con la Roma dopo essere andati sotto 3-1. Sinora, in campionato, abbiamo disputato partite importanti nelle quali abbiamo dimostrato di essere forti. Abbiamo perso il derby contro il Milan nel girone di andata e il giorno dopo si parlava di crisi, subito abbiamo ottenuto 5, 6, 7 vittorie consecutive e la stessa cosa è successa dopo la sconfitta di Cahmpions League contro il Manchester United, quando la squadra non ha subìto il contraccolpo di una possibile crisi psicologica. Anche in quell'occasione abbiamo ottenuto una serie di vittorie importanti consecutive in campionato. Siamo stati sempre molto forti psicologicamente e, secondo me, questa è la caratteristica di una squadra che merita di essere campione. Però, esiste una differenza tra il meritare e il vincere. Nelle prossime gare dobbiamo percorrere proprio questa distanza".

Anche se la matematica non dovesse consegnarvi lo scudetto domani sera, con una vittoria della sua squadra a Torino si sentirebbe quasi certamente campione d'Italia?

"Non esiste il quasi, non esiste. O si è campioni d'Italia, o non lo si è. Il quasi non esiste".

È molto probabile che Inter, Juventus e Milan occuperanno i primi tre posti in classifica al termine del campionato: secondo lei gli allenatori di queste tre squadre rimarranno gli stessi anche nella prossima stagione?
"Non sono veramente interessato".

Si sta parlando di un'ipotesi di cessione di Zlatan Ibrahimovic se arrivasse un'offerta pari a 100 milioni di euro. Che cosa ne pensa?
"Secondo me non esiste un'offerta del genere. È tutto un discorso ipotetico. Quest'estate, con il mercato che mi aspetto, non ci sarà nessuna offerta per Ibra perchè tutti sanno che un'offerta di 40, 50, 60 milioni sarebbe rifiutata subito dalla società e perchè nessuno avrà la capacità o la possibilità economica di offrire 100-120 milioni. Questo è il motivo per il quale sono assolutamente sicuro che non ci saranno offerte: credo che questa sia una bellissima storia che piace molto a voi giornalisti tutto perchè il vostro lavoro è fatto anche di ipotesi, ma il nostro è fatto di realtà. Per questo dico che, secondo me, il prossimo anno Ibra sarà con noi".

Sui giornali di oggi sono apparse delle dichiarazioni dell'attaccante del Liverpool Fernando Torres al quale piacerebbe venire a giocare in Italia, destinazione Milano. Che ne pensa?

"Se lui vuole fare le stesse cose che ho fatto io, allora sono un po' più avanti io. Io voglio vincere lo scudetto in Serie A e ho già vinto il campionato in Inghilterra. Lui non ha ancora vinto nessun campionato dove ha giocato"

Davide Santon, un ragazzo giovanissimo che migliora settimana dopo settimana? Dove può arrivare?

"In questo momento si può dire che è un titolare dell' Inter, un giocatore che è diventato importante qui. La mia ambizione, quando lavoro in un club nel quale voglio costruire un futuro e una storia, mi fa dire che mi piacerebbe che Davide non andasse da nessun altra parte in più. Il mio grande obiettivo sarebbe di vederlo ancora con la maglia dell'Inter fra 10-14 anni. Questa per me sarebbe la storia perfetta: un giocatore nato qui, cresciuto qui, che si è affermato qui come calciatore vincendo tanti titoli, magari con una carriera importante in nazionale. Questo per me sarebbe il film perfetto. Se lui da bambino ha avuto la freddezza di dire no a offerte che provenivano dall'estero, credo che avrà la capacità motivazionale per rimanere qui a vita. L'Inter, fortunatamente, ha avuto generazione dopo generazione, sempre un giocatore di riferimento. Davide può diventare uno di questi, come Facchetti, Bergomi o Zanetti. Questo mi piacerebbe che accadesse".

È vero che domani sta pensando di far giocare titolare Julio Ricardo Cruz?
"Cruz è convocato. E, come sempre, chi è convocato è convocato perché può giocare".

I tifosi bianconeri ce l'hanno Mourinho per le dichiarazioni che aveva fatto sugli aiuti arbitrali alla Juventus. È pronto al confronto con lo stadio più ostile d'Italia?
"Sono prontissimo. Durante la partita non avrò tempo nè di sentire nè di preoccuparmi di quello che succede fuori dal campo. Prima e dopo la partita un pò di aggressività verbale non è un dramma, fa parte del calcio. Poi, fortunatamente, siamo in un grande Paese e ovviamente io non ho paura di niente, sono tranquillo".

C'è grande pressione su quello che potrà fare domani sera Ibrahinmovic in campo. Mourinho che cosa si aspetta da lui?
"Quello che mi aspetto sempre, è un grande giocatore che gioca per la squadra e che senza squadra non potrebbe fare niente, non può vincere la partita da solo. Allo stesso modo non mi piace che quando la squadra non vince si dia la colpa a un solo giocatore, dicendo che non ha segnato o non ha fatto una grande partita. Se la squadra non gioca una grande partita, se non produce occasioni per vincere, non mi aspetterò mai che un giocatore da solo faccia vincere la partita e per questo Ibra non sarà mai, con me, sotto questo tipo di pressione. Io gli chiedo solo di giocare al massimo della sua motivazione, giocare per la squadra e questo lui lo fa sempre. Per questo io sono assolutamente tranquillo, e riguardo al fatto che lui non ha mai segnato contro la Juventus, dico che se lui non dovesse segnare domani, ma realizza tre o quattro gol fino alla fine del campionato, gol che possono portare 10 o 12 punti alla squadra, è perfetto".

Se domani l'Inter gioca come sa, crede che possa vincere contro la Juventus?
"Quella di domani è una partita nella quale c'è equilibrio potenziale, le due squadre hanno qualità diverse e giocatori differenti. Ma ripeto, il potenziale è simile. Se una delle due squadre non dovesse giocare bene, sicuramente perderebbe la partita. Se, invece, entrambe dovessero giocare bene, allora entrerebbero in gioco quei dettagli che possono fare la differenza. Però, ovviamente, bisogna giocare bene con lo stesso livello di motivazione e concentrazione".

Mario Balotelli nelle ultime gare è stato molto positivo, quel'è stata la strada per recuperarlo rispetto alla prima parte della stagione? Secondo Mourinho il ragazzo a che punto è della sua crescita?
"Mario è solo all'inzio. Non sono ancora soddisfatto di questo Balotelli. O, meglio, sono soddisfatto perchè ha solo 18 anni. Però, se tra due anni Balotelli sarà lo stesso di oggi, questo non sarà sufficente per un giocatore del suo potenziale. Il ragazzo è solo all'inizio della sua crescita. E l'inizio del suo miglioramente è conciso con il miglioramento dei suoi allenamenti. Mario si allena meglio e gioca meglio perchè ha più condizione. Però, è molto lontano da essere un prodotto finito".

Che cosa ne pensa della designazione dell'arbitro Stefano Farina per il big match di domani sera?

"Posso dire che il signor Farina è un arbitro con molta esperienza, di derby e di grandi partite internazionali. Mi sembra molto bene. Ha bisogno, come tutti noi ne abbiamo in queste grandi partite, di un pò di fortuna. E poi della collaborazione dei suoi assistenti, dei giocatori, degli allenatori... però ho fiducia".

L'altra sera Gianluigi Buffon ha dichiarato che Julio Ceasr è il miglior portiere al mondo in questo momento, è d'accordo? Quanto è importante averlo recuperato per la gara di domani?
"Non mi piace mai parlare del migliore, è sempre difficile. Il migliore dipende dal momento. Secondo me ci sono quattro o cinque portieri in tutto il mondo che sono i portieri più bravi. Nei giorni scorsi, ad esempio, ne abbiamo visti due bravissimi, Cech e Reina, e che nell'ultima gara di Champions hanno sbagliato tanto. Però, loro due insieme a Julio Cesar, Buffon e Casillas sono al... top top top. Forse, Buffon vuole risultare simpatico con quello che ha detto oppure vuole motivare se stesso per cercare di arrivare al suo livello migliore. Questo non lo so. Sicuramente, è molto importante aver recuperato Julio Cesar per la gara di domani: ha giocato tutta la stagione, è un grande portiere, la squadra ha grande fiducia in lui. Toldo ha giocato di meno e ha disputato, sabato scorso, la sua prima partita di campionato: per noi è meglio giocare con Julio, ma non sarebbe stato un dramma scendere in campo con Francesco tra i pali perchè abbiamo grande fiducia in lui".

Ci da una sua valutazione sull'epilogo del caso Adriano? Probabilmente in quello che gli è successo ha inciso anche la squalifica di tre giornate con la prova tv dopo Inter-Sampdoria...

"Credo che tu possa avere ragione. Sono d'accordo con te: la squalifica è arrivata in un momento importante nel quale Adriano segnava con l'Inter e la Nazionale, nel quale diventava importante per la squadra ed era felice. Su un ragazzo che ha dimostrato di avare un pò di fragilità sotto il punto di vista psicologico possono influire anche queste cose. Con questo non voglio dire che chi ha deciso questa squalifica abbia qualche tipo di responsabilità in quello che è successo ad Adriano, non voglio assolutamente far passare questo discorso. Però, durante la carriera di un giocatore, ci sono tanti momenti difficili che devono essere superati, e posso farvi anche degli esempi: i due giocatori del Napoli e del Brescia che dovevano restare un anno fuori dal calcio, quelli che si infortunano e magari stanno fermi un'intera stagione, sono cose capitate a tanti giocatori che, però, hanno avuto sempre la forza psicologica e la passione per il gioco che ha permesso loro di tornare anche più forti di come erano. Tutta questa situazione di Adriano è vicina al dramma, non come un dramma perchè ce ne sono alcuni di veramente gravi e non si possono paragonare a quello che è successo ad Adriano. Però in un mondo come il nostro, nel quale tutti sembrano felici e fortunati perchè facciamo quello che abbiamo sempre sognato di fare da bambini, un mondo che sembra quello di Walt Disney, questa situazione è un pò triste perchè Adriano ha avuto tutto per essere felice. Ora speriamo che la sua vita cambi in una direzione che possa portargli felicità".

Quante possibilità ha la Juventus di togliere questo scudetto all'Inter?
"È difficile sia rispondere alla domanda sia che la Juve tolga lo scudetto all'Inter. Dopo la gara di domani sera, mancheranno sei partite: come ho detto prima conta solo la matematica".

Chiudiamo con un sorriso: sfida a calcio-tennis sulla spiaggia di Setubal. Claudio Ranieri si porta Giorgio Chiellini, Mourinho chi si porta?
"Io porto un mio amico che è il miglior giocatore al mondo di beach soccer. Si chiama Hernani Madruga Neves, siamo amici da quando siamo bambini, è nato a Setubal come me. È il migliore del mondo in un calcio completamente diverso da quello che si gioca sui campi" (ndr.: Hernani, classe 1963, prima di diventare campione di beach soccer ha giocato anche nel Benfica partecipando, al pari di Silvino, oggi preparatore dei portieri dell'Inter, nella finale di Coppa dei Campioni del 1990).
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Re: 32° Giornata :Juventus-Inter

Messaggio da slevin » 17.04.09 - 15:42

José Mourinho ha convocato 21 nerazzurri per Juventus-Inter

Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 22 Paolo Orlandoni;
Difensori: 2 Ivan Cordoba, 6 Maxwell, 16 Nicolas Burdisso, 23 Marco Materazzi, 25 Walter Samuel, 26 Christian Chivu, 39 Davide Santon;
Centrocampisti: 4 Javier Zanetti, 5 Dejan Stankovic, 7 Luis Figo, 14 Patrick Vieira, 19 Esteban Cambiasso, 20 Sulley Muntari;
Attaccanti: 8 Zlatan Ibrahimovic, 9 Julio Cruz, 18 Hernan Crespo, 21 Victor Obinna, 45 Mario Balotelli.


Fonte fcinter.it
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Re: 32° Giornata :Juventus-Inter

Messaggio da 19angelo85 » 17.04.09 - 23:27

:tattica:

Allora.. Vediamo un pò questa formazione. Mourinho ha provato ripetutamente Cruz e Figo in allenamento solo che sembra una mossa fatta solo per disorientare gli avversari infatti Josè manderà in campo Stankovic a sostegno di Balotelli e Ibrahimovic.
Piuttosto la sorpresa potrebbe essere l'esclusione di Santon con l'arretramento di Zanetti in difesa e l'inserimento di Vieira a centrocampo. Per il resto Chivu è favorito su Maxwell per il ruolo di laterale sinistro. Mancini lavora da pochissimo con il gruppo e quindi non è stato convocato.
Ultima modifica di 19angelo85 il 17.04.09 - 23:28, modificato 1 volta in totale.

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Re: 32° Giornata :Juventus-Inter

Messaggio da Dany87 » 18.04.09 - 01:12

Sei il solito pignolo Dade... :linguaccia:
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Re: 32° Giornata :Juventus-Inter

Messaggio da Meridiano » 18.04.09 - 06:21

:intervista:


Ibra: "Se fossi un tifoso
della Juve mi fischierei"

"Andiamo a Torino per vincere". Zlatan Ibrahimovic avverte la Juventus alla vigilia del derby d'Italia. "Sicuramente sará una partita bella, ricca di emozioni, sarà spettacolo tra le due squadre più forti che giocano una contro l'altra", dice il fuoriclasse dell'Inter ai microfoni di Inter Channel. "Noi siamo pronti, abbiamo lavorato bene per tutta la settimana e andiamo a Torino per vincere". Per la Juventus, staccata di 10 punti, è l'ultima chance per tenere vivo il campionato. "Secondo me non è la partita più importante dell'anno, perchè lo sono tutte allo stesso modo", è il pensiero del bomber svedese. "Fino ad ora abbiamo dimostrato di voler vincere il campionato, ed è per questo che siamo primi. Abbiamo un vantaggio di 10 punti rispetto alla Juventus e se domani vinciamo questo vantaggio diventerá ancora più importante. Ma ripeto, non credo sia la gara più importante dell'anno".

SCUDETTO - Il campionato non è ancora finito, e non lo sarà nemmeno domani sera: "Mancano ancora sette partite, se vinciamo domani ne mancheranno sei, avremo tanto vantaggio, ma dobbiamo continuare il nostro gioco, guardare alla nostra situazione e lavorare senza essere concentrati su quello che fanno le altre squadre. Tutto dipende da noi".

I FISCHI - Ibra, il grande ex, si aspetta i fischi dell'Olimpico: "A me piace. Sicuramente ci saranno anche questa volta e se fossi un tifoso juventino anch'io fischierei Ibrahimovic se avesse lasciato la mia squadra, è un grande giocatore...".

PORTIERI - Tra i tanti motivi di interesse vi è anche la sfida a distanza fra i due portieri, Buffon della Juve e Julio Cesar dell'Inter: "Li conosco tutti e due, sono due grandi portieri", dice l'ex bianconero. "Quando sono arrivato nella Juventus - ricorda - Buffon era giá a un alto livello, era il numero uno ed era difficile fargli gol anche in allenamento. Poi all'Inter ho conosciuto Julio Cesar che, secondo me, durante questi tre anni è cresciuto tantissimo ed è diventato il numero uno. Adesso è molto difficile batterlo. Tuttavia, credo siano due portieri differenti: Julio Cesar potrebbe anche giocare fuori dai pali perchè ha una tecnica incredibile per uno che gioca in porta, Buffon con i piedi non ha le stesse doti".

CHIELLINI - Ibrahimovic si aspetta "un bel duello" con Giorgio Chiellini, difensore della Juve, e spera in una clamorosa rimonta dell'Inter contro la Sampdoria in coppa Italia per poter replicare il derby d'Italia: "Sarebbe bello perchè tutte e due le squadre meritano di vincere la Coppa Italia. Noi dovremo battere la Sampdoria nella prossima gara casalinga, recuperando il triplo svantaggio, non sará facile, ma faremo di tutto per riuscirci". Domani vincerà la squadra che segnerá per prima? "No, vincerá quella che segnerá per ultima", è la risposta di Ibra.
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Re: 32° Giornata :Juventus-Inter

Messaggio da kk6kk6 » 18.04.09 - 13:58

no no via la muffa da cruz!! nn ci credo!!! :Lol:

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Re: 32° Giornata :Juventus-Inter

Messaggio da 19angelo85 » 18.04.09 - 15:04

kk6kk6 ha scritto:no no via la muffa da cruz!! nn ci credo!!! :Lol:

eh eh mi sa che gioca proprio lui. Strano però... La velocità di Balotelli poteva far molto male alla difesa della Juve che è sempre molto alta.

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Re: 32° Giornata :Juventus-Inter

Messaggio da 19angelo85 » 18.04.09 - 22:15

:intervista: MARIO BALOTELLI


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Mario Balotelli, eletto uomo partita da Sky Sport, commenta così il risultato ottenuto questa sera dall'Inter: 'Se si può già parlare di scudetto? Assolutamente no, dobbiamo giocare ancora tante altre partite e fare bene come abbiamo fatto oggi. Questa sera abbiamo fatto del nostro meglio, c'è stato qualche errore, ma sapevamo che i giocatori della Juventus sono molto bravi sulle palle inattive e ci è andata male proprio sul finale. Credo, comunque, che se giocheremo le prossime gare con questa voglia, con questa grinta, abbiamo il campionato in mano'.
Questa sera Mario Balotelli è stato richiamato più volte dall'arbitro Farina e per questo spiega: 'Il mio carattere è cosi: se mi provocano, alcune volte reagisco. È vero, è una parte debole della mia personalità, devo migliorare'.
José Mourinho ha dichiarato che a volte con Supermario è necessario usare un telecomando: 'Il mister ha ragione: a volte mi allontano dalla mia posizione perché non riesco a concentrarmi, ma per fortuna tra noi compagni ci vogliano bene e se qualcuno va fuori dalle linee si cerca di aiutarlo'.
'Parlare già di scudetto? No, ne parlerò quando il Milan vincerà contro la Juventus e noi vinceremo a Napoli'.
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Re: Juventus-Inter 1-1

Messaggio da 19angelo85 » 18.04.09 - 22:29

:intervista: JOSE MOURINHO


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José Mourinho intevistato ai microfoni di Sky Sport, commenta così la prova della sua squadra contro la Juventus: "L'Inter avrebbe meritato di vincere, ma quello che piace è vedere i giocatori e i tifosi della Juventus nel proprio stadio, uno stadio di una squadra storica e importante, gioire per il pareggio e vedere tutta un gruppo felice anche se ha 10 punti di distacco dalla prima in classifica. L'Inter ha dimostrato di essere leader, sarà campione d'Italia tra qualche settimana perché siamo veramente i migliori'.
"Se lo scudetto è già nostro? Mancano ancora otto punti, sei partite, tre casalinghe, sicuramente la situazione è confortante per noi ma il calcio è calcio, la matematica parla e io la rispetto".
"Abbiamo subìto un gol sul finale, la Juventus sapeva che mancavano 2 minuti alla conclusione del match e si è presentata in area con otto giocatori , quelli più pericolosi erano coperti dai nostri difensori, Giovinco ha calciato in modo fan statico, Grygera ha avuto il vantaggio dei più piccoli cioè quello di non avere marcatori diretti su di lui e ne ha approfittato con fortuna. Ma ripeto, il gioco è stato sotto il nostro assoluto controllo e anche senza la vittoria l'Inter ha dimostrato di essere la migliore".
Allo stadio 'Olimpico' si è vista un'Inter un po' rivoluzionata e l'allenatore nerazzurro spiega il perché: "Ho pensato fosse importante avere un uomo libero come Cambiasso davanti alla difesa per permettere a Figo e Stankovic di pressare alto e a Figo e Mario di avere la possibilità di uscire più spesso. Poi ho scelto Zanetti come terzino destro perché ha grande capacità di difendere, Nedved a destra non è un giocatore facile da affrontare perche gioca sulle fasce ma anche centralmente, mi sembrava che Santon fosse ancora un po' inesperto nello scegliere il suo spazio, l'esperienza di Zanetti mi sembrava fondamentale. Chivu anche se è un difensore centrale dà sempre grande sicurezza ai compagni. La squadra si è adattata bene, ha agito con grande tranquillità. Torniamo a casa con 10 punti che sarebbero dovuti essere 13 ma il calcio è cosi, ad Udine abbiamo vinto immeritatamente, oggi è stata compensato".
José Mourinho prosegue commentando la prova di Mario Balotelli, autore del gol nerazzurro: "Sono soddisfatto per quel che riguarda il calcio, ha difeso bene, ha mantenuto la sua posizione. Per il resto non mi piace che risponda all'arbitro, ma capisco che ha diciotto anni, che tutti gli mettono pressione e che è ancora vittime di cori razzisti. Lui, però, deve essere forte e restare concentrato, poi con l'espulsione di Tiago la Juve ha iniziato a fare grande pressione sull'arbitro e su Mario stesso e ho creduto fosse meglio sostituirlo".
"Rispetto la matematica, è ovvio che quello che abbiamo è un vantaggio importante, nessun'altra squadra in Europa ne ha uno simile con ancora 6 partite da giocare. La situazione è confortante per noi ma il punto ottenuto stasera non è sufficiente per pagare lo sforzo fatto e la qualità di questi giocatori. Non ci è stato accordato un rigore netto su Ibrahimovic e se dovessi scegliere il miglior giocatore in campo, direi Buffon, ha fatto tre parate decisiove prima che la sua squadra riuscisse a pareggiare".
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