Leggo - Amauri, Diego e difesa ballerina: allarme Juve
Ferrara davanti ai primi problemi: il bomber è irascibile, il fantasista non gioca e i portieri imbarcano gol.
L’altra Juve, che non è lo scoppiettante mercato estivo secondo solo a quello del Real e l’entusiasmo dei tifosi per il sogno scudetto di mezza estate, si è materializzata come peggio non poteva nell’amichevole contro il Vicenza. I nervi tesi di Amauri, l’imbarazzo della difesa e l’assenza prolungata di Diego sono i primi ostacoli del nuovo corso targato Ferrara.
«Lasciatemi stare», sono le parole di un Amauri furibondo dopo l’espulsione di martedì. Un episodio che ha fatto saltare Ferrara sulla panchina, un gesto inspiegabile e non giustificabile per un giocatore titolare, esperto e in odore di nazionale. L’inseguimento con colpo al fianco dell’avversario non sono tollerati in casa Juve, nemmeno davanti ad un insulto razziale, che il giocatore del Vicenza, Di Cesare, nega di aver detto. Ferrara parlerà anche oggi con Amauri, dal nervosismo recidivo nel ritiro di Pinzolo. Lui ha sempre detto di stare bene a Torino e di non aver mai bussato alla porta di corso Ferraris per un adeguamento del contratto. Ma lo show di Trento è un campanello d’allarme. Lo stesso che suona nel reparto difensivo, quello che con l’ultimo Ranieri ha incassato 48 gol tra campionato e coppe. Se bastano Bjelanovic e Misuraca a mettere in difficolta la retroguardia della Nazionale, allora il lavoro di Ferrara sarà lungo e faticoso. Anche perchè tra Cannavaro e Chiellini c’è poca sintonia, come si è visto in Confederations. E per questo l’allenatore ha preteso l’arrivo di un altro centrale.
Rischia di essere già un caso la prolungata assenza di Diego, che salterà pure la sfida contro il Siviglia in Peace cup. «Giocherà domani? Forse non è il caso», sono le parole di Ferrara che chiudono il quesito ma non cancellano dubbi e paure. La società spiega che occorre del tempo per assorbire il lavoro di potenziamento dei muscoli, ma dietro l’affaticamento potrebbe anche nascondersi qualcosa di più fastidioso. Diego prova a cancellare l’ansia: «Non vedo l’ora di giocare, spero di farlo in Spagna. Come ho visto la Juve? Siamo solo ai primi test e c’è ancora tempo». L’importante è non sprecarlo: Ferrara è il primo a saperlo.
tuttojuve.com
Mah, tutta questa preoccupazione mi pare prematura.